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Banca popolare di Vicenza, Zonin: autoriforma pronta a fine mese

Di Rassegna Stampa Domenica 8 Febbraio 2015 alle 10:38 | 0 commenti

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di Federico Nicoletti*

Modifiche al decreto sulle popolari? «Io non le ho chieste». Gianni Zonin, presidente di Banca popolare di Vicenza, si alza dalla poltrona in prima fila, al convegno del Forex, ieri alla Fiera di Milano, che ha raccolto i banchieri e il mondo della finanza. Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha appena terminato il suo intervento, sposando in pieno il blitz del governo Renzi sulle banche cooperative, dicendo che «risponde a esigenze da tempo segnalate»; e facendo capire che c'è poco spazio per modifiche.

Certo, ora si attende la controproposta di Assopopolari. Zonin l'aspetta e spera in modifiche. Ma ha già comunque pronto il «piano B», in caso di conferma del decreto. Un progetto di autoriforma ormai pronto, su cui si dice fiducioso per l'approvazione in un'eventuale assemblea soci. «Abbiamo un'idea, la porteremo avanti tra poche settimane - sostiene il presidente -. Stiamo lavorando con serietà alla nuova governance, confezionando il pacchetto. È questa la priorità». Zonin cerca di non svelare i particolari: «Ma sarà una novità importante, un modo originale per salvaguardare la storia delle banche cooperative, anche di dimensioni importanti, e di collaborare con le autorità di vigilanza e il governo verso la modernizzazione. Il modello sarà apprezzato da soci e dipendenti. E prenderà avvio da uno scorporo». L'idea pare puntare dunque alla separazione dell'attività bancaria, organizzata in spa, dal nocciolo della società cooperativa, che potrebbe mantenere tra l'altro il patrimonio immobiliare. Con la banca spa che a quel punto potrebbe aprirsi al mercato dei capitali, in un progetto organico di crescita autonoma. Diventerebbe il modo per uscire dal momento difficile delle popolari, evitando di sperare in esclusioni delle non quotate (con Bpvi, Veneto Banca e Popolare di Bari) dalla trasformazione in spa («No, anzi, quello è il regalo che ci hanno fatto per esser state troppo brave», dice il presidente) o per smarcarsi dal circo delle aggregazioni, in cui l'ostacolo resta sempre il prezzo. E in cui la ripresa del dialogo con Veneto Banca appare comunque escluso. Francesco Favotto, presidente della popolare di Montebelluna, è seduto qualche poltrona piu in là, autoconsegnato al silenzio, interrotto solo per esprimere qualche piacevole impressione sulla recente visita a Venezia del presidente della Bundesbank, Jens Weidmann. Ma ci pensa Zonin a far capire che la pista è chiusa. Prima smentisce la voce secondo cui avrebbe chiamato Favotto per rimettere in moto il dialogo: «No, no. Ma Favotto è davvero una brava persona». Poi censura con toni definitivi l'invito del presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto, che è anche consigliere di Bpvi, di riaprire il capitolo fusione con Montebelluna, per salvare una banca significativa a Nordest, nei 18 mesi che restano prima della trasformazione in spa: «Zigliotto non è autorizzato a esprimere pareri quando parla da consigliere. Poi come presidente degli Industriali può andare per la sua strada: ognuno ha i suoi pensieri. Io esprimo il giudizio del cda». Quindi avanti con l'autoriforma. Quando? «Presto. Entro poche settimane - conclude Zonin -. Ora vado negli Usa. A fine mese, quando torno». Prima, già la settimana entrante, ci sarà anche per Vicenza il test decisivo del bilancio 2014. Passaggio che si annuncia tutt'altro che indolore: «Faremo quel che fan tutti, aumenteremo gli accantonamenti - chiude Zonin -. Otto anni di crisi non passano senza lasciar traccia. Noi abbiamo aiutato le imprese a sopravvivere. Su questo abbiamo la coscienza più che a posto». Certo, ora si tratta di vedere i numeri. I livelli patrimoniali chiesti dalla Bce. La quantità di rettifiche sui crediti deteriorati, rispetto ai 700 milioni emersi dai test Bce e su cui Francoforte ha chiesto di non lesinare. Voci parlano di 300 milioni aggiuntivi ai 187 del primo semestre 2014. Voci. L'anno scorso, con 452 milioni il bilancio finì in rosso per 28. Sarà così grosso modo anche per il 2014? «Vedremo martedì - è la linea del direttore generale, Samuele Sorato -. Dovremo leggere il bilancio distinguendo gli aggiustamenti per allinearci alle richieste della vigilanza europea dai risultati dell'attività caratteristica della banca, andati veramente bene nel 2014 e anche in questi primi mesi 2015. Con un inizio di ripresa per l'aumento delle imprese che puntano all'estero». E il piano industriale? «Sarà pronto a inizio aprile. Lo vedremo probabilmente in assemblea». L'effetto sarà dover ridurre i prestiti? «Non necessariamente - conclude il dg -. Stiamo aprendo filiali, di recente a Napoli e Lecce. Significa che vogliamo crescere anche sugli impieghi». Bpvi ha già nel cassetto, dall'assemblea di aprile, una delega per un altro aumento di capitale da un miliardo. «No, non ne abbiamo bisogno - conclude Sorato -. Ne abbiamo fatti per quasi 1,3 miliardi in due anni. Il capitale è sufficiente».

*Da Il Corriere del Veneto


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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