Polizia, in 2.000 contro No Tav. Marcegaglia: colpire l'illegalità. Langella: ... di chi sfrutta
Lunedi 27 Giugno 2011 alle 20:02 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdS - Una giornata come tante? Non proprio. Oggi è la giornata della "battaglia della Val di Susa". Si sono viste scene degne delle rivolte in nord-africa. Le forze dell'ordine hanno attaccato i presidi dei "NO TAV" con circa 2.000 uomini. Un'azione militare per permettere l'inizio dei lavori di un'opera che sarà devastante per il territorio. E, se va bene, inutile. Un’opera che arricchirà soltanto i soliti noti. A quest’opera i cittadini della Val di Susa si oppongono da anni. Una mobilitazione permanente alla quale il governo risponde scatenando la violenza. Vuole mostrare i muscoli.
Non riesce a convincere nessuno e, allora, usa il manganello. Vuole alzare il livello di scontro anche per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dal suo drammatico fallimento.
I leghisti, Cota in testa, approvano l'azione militare voluta (e preannunciata) dal "loro" ministro Maroni. Un ulteriore esempio tangibile di quanto effimero è lo slogan "padroni a casa nostra" a “lorleghisti†tanto caro. A Vicenza l’abbiamo già sperimentato con il Dal Molin.
Adesso lorsignori diranno che bisognava agire per fermare i “facinorosiâ€. Si scatenerà (è facile prevederlo) una campagna mediatica in tal senso. La confindustria non perde tempo e prende subito posizione con Emma Marcegaglia che dichiara: "La Tav è un'opera fondamentale, ulteriori illegalità non possono essere tollerate e i cantieri devono partire entro la fine del mese".
Signora Marcegaglia, ci permetta di dubitare della sincerità delle sue affermazioni. Perché, vede, ci sarebbero alcuni aspetti da chiarire. Come fate, voi di confindustria, a chiedere “legalità †quando applaudite l'amministratore delegato della Thyssen condannato per omicidio volontario? E perché difendete sempre chi uccide i lavoratori risparmiando sulla sicurezza e non fate nulla contro chi inquina? (basterebbero gli esempi dei processi Tricom e Marlane-Marzotto per rendersi conto del vostro silenzio "complice"). Perché giustificate sempre chi delocalizza per poter speculare e sfruttare di più? Perché non condannate chi esporta capitali all'estero nei paradisi fiscali?
“Colpire l'illegalità â€, certo, siamo d’accordo, ma bisogna cominciare da voi e non da chi difende con passione l'ambiente e il territorio.
Il modello di sviluppo che i “signori†del governo e della confindustria vogliono imporci sta opprimendo e impoverendo i lavoratori e sta distruggendo ambiente e territorio. Non si può imporlo con la forza, è ora di cambiarlo.
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