Quotidiano | Categorie: Fatti

Anche la rotatoria dell'Auchan nel calderone Unesco

Di Piero Zanin Venerdi 16 Giugno 2017 alle 12:58 | 2 commenti

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Non bastavano Borgo Berga, la caserma Dal Din e il Tav, nella questione Unesco finisce anche la rotatoria dell'Auchan. Il Comune ha da poco annunciato il progetto definitivo: non si tratterà di un mini rotonda come ipotizzato in passato, ma di una rotatoria a raso con diametro di 110 metri che verrà scavalcata dalla variante con un viadotto lungo 116 metri e alto 7 metri. Insomma un lavoro, oneroso e piuttosto "ingombrante". Niente di male, l'incrocio in discussione è al momento una macchina da incidenti che richiede di essere messa in sicurezza. Tuttavia, denunciano i Cristiani per la Pace e gli altri comitati "Unesco": "La valutazione del Viadotto è stato omesso dal Hia". In pratica i tecnici Unesco, non ne sapevano nulla.

Lo stesso si può dire del complesso che presto, poco lontano dal centro commerciale di Auchan, grazie ad un sistema di compensazioni potrebbe sorgere. "La nuova vasta zona che l'Auchan è stata autorizzata a cementificare  è limitrofa all'area della tangenziale ovest già attenzionata dall'Unesco sia nella H.I.A. che nell'Advisory Mission e rientra nelle aree dove l'Unesco chiede vengano al più presto fissate "nuove regole per prevenire lo sviluppo di ulteriori urbanizzazioni" denunciano in un comunicato i Cristiani per la Pace. La questione è di merito: le valutazioni del team di urbanisti non può essere comprensiva anche delle costruzioni future (caso a parte il passaggio del Tav per Vicenza e il Parco della Pace). I paletti- suggerimenti di Icomos, per stessa amissione del vicesindaco Jacopo Bulgarini D'Elci: "saranno qualcosa di cui tenere conto in futuro assieme a tutti gli enti territoriali coinvolti". Le regole di base per procedere allo sviluppo urbano, però, sono ancora tutte da scrivere.

 


Commenti

Inviato Venerdi 16 Giugno 2017 alle 15:56

Variati e kompagni pensano sempre in grande, troppo perchè si possa fare.
Preghiamo e sollecitiamo a farlo coloro che lo hanno votato come i cristiani cosiddetti per la pace perchè non ne votino la continuità qualsiasi nome abbia!
Inviato Venerdi 16 Giugno 2017 alle 20:18

Non è che l'Unesco sia chissà cosa.. è solo un ente che entra ed esce dai Muri degli altri, è che si ferma troppo sul mio Muro e non ne ha diritto, perché dovrebbe occuparsi di cultura, invece si occupa di "scultura".
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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