Alta Capacità, spuntano 1,8 miliardi. Variati porta in commissione territorio nuova intesa con Ferrovie: "Se la città vuole la Stazione di Viale Roma, ora si può discutere"
Mercoledi 28 Ottobre 2015 alle 02:06 | 1 commenti
Una convocazione straordinaria della Commissione Territorio - argomento l'alta velocità - è arrivata l'altro giorno, a tutti i consiglieri partecipanti, via posta elettronica certificata, da parte di Achille Variati. L'argomento è stato spiegato ieri sera quando, nella sala affollatissima di partecipanti, il sindaco ha tirato fuori il suo coniglio dal cilindro: marcia indietro sulla nuova linea ferroviaria a Vicenza. Niente diktat: RFI ha fatto un'"aggiunta" all'accordo sulla tratta veloce a Vicenza, adesso si può confrontare il progetto di una nuova Stazione in Fiera con la possibilità di lasciarla dov'è, in Via Roma. E il sindaco ha annunciato: "Ci sono risorse nazionali per 1,869 miliardi"
L'iniziale protocollo d'intesa - appoggiato fortemente dalla maggioranza a Palazzo Trissino - è cambiato, le Ferrovie dello Stato hanno aggiunto un'appendice sostanziale, un "addendum" che cambia le carte in tavola: non più due lotti ferroviari ma tre e, sopratutto, la possibilità di un confronto tra progetti prima di "sacrificare" la Stazione di Viale Roma, come inizialmente previsto.
Le parole della serata sono state due: "addendum" e "analisi comparativa". In una riunione inusualmente lunga è stato lo stesso Achille Variati a spiegarle. L'Addendum altro non è che un'aggiunta al protocollo d'intesa, già approvato dal Consiglio Comunale il 29 luglio dello scorso anno che prevede l'attraversamento della linea TAV/TAC (alta capacità ferroviaria) a Vicenza con il raddoppio dei binari. Tema noto ed oggetto di critiche e numerosi dubbi e progetto che il sindaco ha sempre affermato di voler portare a casa. Ma nel dettaglio che cosa cambia con questa nuova aggiunta che il primo cittadino ha già dichiarato di voler firmare - ottenendo l'approvazione non scritta della maggioranza dei presenti alla commissione territorio - entro la scadenza, il 31 ottobre 2015 "per non perdere i 90 milioni di finanziamenti destinati a Vicenza"?
In primo luogo i lotti dei lavori per il raddoppio della linea sulla quale passerà l'alta capacità da Verona a Padova saranno tre e non due. Il primo "lotto funzionale" andrà da Verona al bivio Vicenza. "Questo è già stato portato a definitivo", ha spiegato Variati. Il "bivio Vicenza", come spiega l'addendum è un innesto della nuova linea AV/AC sulla vecchia linea storica con una biforcazione a raso a circa 4,4 chilometri a ovest del fabbricato viaggiatori della stazione di Vicenza. Vale a dire al confine tra Altavilla Vicentina e il capoluogo. E su quello andranno impiegati i 90 milioni promessi. A seguire, ci sarà il secondo, che attraverserà Vicenza e poi il terzo, da Vicenza a Padova.
Ma è appunto sul secondo che tutta l'attenzione della città è concentrata e proprio quel lotto sarà oggetto della cosiddetta "analisi comparativa" concessa da RFI alla città e al suo Governo, che dovrà indicare la soluzione migliore per l'attraversamento della città . "Su questo dobbiamo darci dei tempi, abbiamo quattro mesi entro i quali, grazie alle comparazioni, potremmo fare delle riflessioni per arrivare entro la fine di febbraio alla scelta migliore per questa città ".
Dunque dove sarà la o le stazioni? In Viale Roma, in Fiera, a Borgo Berga? Le Ferrovie, teoricamente, lo vogliono sapere prima della fine dell'inverno e il sindaco ha annunciato che ci sarà un confronto serrato con associazioni e cittadini. Scettico, al proposito, il consigliere M5S Daniele Ferrarin: "Fino ad ora non c'è stata condivisione, spero ci sia nei prossimi mesi", mentre la consigliera Valentina Dovigo ha fatto espressa richiesta che nel raddoppio delle linee ferroviarie ci sia la possibilità di "Un interscambio del passaggio tra i treni ad alta capacità e quelli che viaggeranno sulla linea storica". In linea di massima la maggior parte dei componenti della commissione si è però detta favorevole al protocollo aggiuntivo, anche se in molti hanno insistito sulla necessità di salvare la Stazione Centrale. "A me non piace questa stazione - ha sbottato Variati - ma penso che la questione della fermata storica di viale Roma abbisogna di un ulteriore riferimento di riflessione oggettiva, beninteso che se quel luogo continuerà a funzionare, non ci sarà più l'interramento dei binari".
Queste parole, aggiunte al fatto della novità della disponibilità economica - "Nella tabella degli accordi tra RFI e Ministero - ha spiegato Variati - oltre ai 90 milioni ci sono i 369 del patto di stabilità 2014 e 1,410 miliardi della legge stabilità 2015, in totale sono risorse nazionali per 1,869 miliardi" - hanno fatto sorgere un dubbio che è serpeggiato tra alcuni degli "spettatori" presenti alla riunione.
"E se Variati volesse solo prendere tempo?" ci hanno confidato. Per raddoppiare la linea quel miliardo e otto milioni infatti non bastano e già da tempo il Governo ha seri dubbi di avere risorse per completare l'opera dell'alta capacità . Le Ferrovie hanno però in testa un reale business da portare a compimento: quello di costruire nuove stazioni. E se la fermata di Borgo Berga sembra ormai messa nel cassetto per problemi idraulici, rimane quella della zona Fiera. Chissà se, una volta definita la famosa "comparazione", quest'ultima verrà effettivamente costruita prima dei costossissimi nuovi binari. Â
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