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Alluvione 2010, 2 milioni da restituire alla regione da cittadini e imprese

Di Martina Lucchin Martedi 3 Settembre 2013 alle 14:20 | 0 commenti

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Nelle mani del comune di Vicenza arriva dritta dritta dalla regione Veneto una patata bollente da gestire: si tratta di 2 milioni di euro circa da riscuotere per conto di palazzo Balbi. Nei prossimi giorni, infatti, 513 cittadini e 155 aziende vicentini riceveranno una lettera che richiederà loro di restituire in parte o completamente l’ammontare di quanto ricevuto per i danni subiti dall’alluvione del 2010.

Come sottolinea con amarezza l’assessore Antonio Dalla Pozza “non si tratta di furbetti, ma di persone che prima di tutto hanno subito un danno “. Nello specifico dovranno aprire il portafoglio soprattutto coloro i quali non hanno presentato la domanda di saldo, dopo quella di acconto, o chi ha ricevuto il risarcimento dall’assicurazione. Ma anche coloro che si sono rimboccati le mani sistemando da soli i danni subiti e che per questo non possono rendicontare con alcuna fattura.

Il pagamento dovrà essere effettuato entro 30 giorni dall’arrivo della lettera, oltre i quali dovranno essere corrisposti anche gli interessi legali. Per le somme che superano i 3 mila euro è invece possibile una rateizzazione che non superi il 31 dicembre. I cittadini e le imprese hanno inoltre 10 giorni dall’arrivo della lettera per far recapitare al comune osservazioni o opposizioni che verranno poi inoltrate alla regione.   

Insomma una  “sorpresa” che di certo non farà piacere ai tanti che dopo l’alluvione devono subire anche le linee guida della Regione. A partire da domani il comune, che non ci sta a dover fare solo il lavoro sporco, si attiverà per rendere almeno un po’ più agevole questa incresciosa faccenda. “ Per tutto settembre incontreremo i rappresentanti delle associazioni di categoria, parleremo con gli istituti di credito perchè concedano finanziamenti a chi deve rimborsare la regione e porremo attenzione alle osservazioni dei cittadini - afferma Dalla Pozza -  Inoltre nell’incontro di domani con la Regione chiederò che vengano esentati i debiti inferiori ai 50 euro ed una dilazione al termine di 30 giorni per il pagamento”. Che arrivi una risposta positiva su quest’ultima richiesta l’assessore non è molto fiducioso.  Se così fosse effettivamente i privati si troverebbero a pagare entro un mese, esclusa la rateizzazione, una media di 2 mila euro (il debito maggiore ammonta a 23 mila euro), mentre per le imprese si parla di una media di 7 mila euro.  Di certo non bazzecole in questi tempi. 

Comune di Vicenza - Alluvione 2010: 513 cittadini e 155 aziende dovranno restituire complessivamente 2.052.087,60 euro alla Regione. Si tratta di somme percepite come acconto sul contributo per i danni subiti che sono risultate superiori a quanto accertato in seguito ai controlli dei tecnici e alla verifica della documentazione giustificativa presentata.
Come è stato sempre detto, infatti, all'acconto, pari al 50% del contributo ammissibile, avrebbe dovuto seguire la presentazione, in sede di saldo, di adeguata documentazione giustificativa delle spese sostenute. I danni stessi, nel frattempo, dovevano essere accertati dal personale tecnico incaricato.
“Al termine di queste complesse operazioni – ha dichiarato l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza – la Regione ci impone di chiudere la partita dei rimborsi per la rendicontazione finale, dando il via alla sgradevole ma obbligatoria richiesta di restituzione delle somme. Un'azione che vede il Comune quale braccio operativo della Regione, alla quale dovremo girare tutti gli importi recuperati”.
Tocca infatti ai Comuni dei territori alluvionati, secondo le linee guida comunicate dalla Regione Veneto il 14 agosto scorso, attivare la procedura di recupero delle somme non dovute, avviando una procedura che dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2013.
Nei prossimi giorni, quindi, l'Ufficio danni alluvione del Comune di Vicenza invierà 668 lettere, di cui 513 a privati e 155 a attività produttive, che dettaglieranno la situazione dei contributi di ciascuno, indicando quali siano le somme da restituire alla Regione Veneto attraverso il Comune perché superiori al danno quantificato.
Varia la casistica di chi dovrà restituire il denaro: “Nessuno ha fatto il furbo – è la convinzione di Dalla Pozza – , anzi, si tratta di cittadini e aziende che sicuramente hanno subito un danno. La norma, però, impone ad esempio che non abbiano diritto al contributo coloro che hanno ricevuto totale ristoro dall'assicurazione. In alcuni casi, inoltre, aziende che avevano chiesto l'acconto hanno chiuso i battenti: quindi, non avendo fatto i lavori di ripristino, non hanno diritto al contributo. Molti alluvionati, ancora, hanno chiesto acconti per beni e opere che il prezziario emanato dal commissario straordinario nel luglio del 2011 ha valutato meno di quanto essi avevano previsto. Infine, a chi si è fatto i lavori da solo, quindi senza fattura, è stato possibile riconoscere solo il costo dei materiali”.
I cittadini e le aziende che riceveranno la lettera avranno 30 giorni di tempo per versare le somme richieste. Altrimenti, secondo quanto disposto dalla Regione, dovranno corrispondere anche gli interessi legali. In caso di inadempienza al 31 dicembre 2013 il Comune dovrà dare immediata comunicazione alla Regione che provvederà alla riscossione coattiva del credito.
Per importi superiori ai 3 mila euro potrà essere concessa una rateizzazione che, in ogni caso, dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2013. Osservazioni e opposizioni motivate andranno presentate entro 10 giorni dal ricevimento della richiesta.
Nel frattempo, già domani, ci sarà una riunione operativa in Regione per definire alcuni aspetti procedurali. “Il Comune di Vicenza – ha preannunciato l'assessore Dalla Pozza -  chiederà quantomeno l'autorizzazione ad escludere dall'iter i debitori di somme inferiori ai 50 euro. Se così' fosse, sarebbero esentati dalla restituzione 20 privati e 3 ditte, e gli uffici risparmierebbero lavoro inutile per il recupero di somme irrisorie. Inoltre chiederò una dilazione nei termini del pagamento, anche se non mi aspetto grandi concessioni. Anche per questo motivo, oltre ad informare le associazioni di categoria dell'avvio di una procedura che potrebbe risultare pesante per i cittadini coinvolti, intendo sensibilizzare i maggiori istituti di credito della Provincia, chiedendo di agevolare eventuali finanziamenti che possano far risparmiare quantomeno gli interessi legali ai debitori”.
Nel dettaglio, tra i 513 privati che devono restituire parte degli acconti alla Regione, il debito maggiore ammonta a 23.891 euro, mentre il debito medio è di 2.043 euro.
Il debito più consistente tra le attività produttive ammonta a 39.312 euro, mentre sono 6.965 gli euro che, in media, ciascuna dovrà restituire.
In questi tre anni di attività post alluvione il Comune di Vicenza ha trattato, per conto della Regione, 1928 domande di contributo pervenute dai privati e 574 domande di attività produttive. Nei primissimi mesi dopo l'alluvione sono stati erogati acconti per 5.983.084 euro a 1446 privati e 5.327.623 euro a 488 ditte.
In sede di saldo sono stati distribuiti 2.254.592 euro a 1029 privati e 2.242.829 euro a 320 attività produttive, mentre sono stati rifiutati 253 contributi a privati e 44 ad attività produttive non aventi i requisiti. Infine133 privati e 55 aziende, pur avendo presentato richiesta di contributo, non hanno chiesto né acconto né saldo oppure in sede di saldo hanno presentato fatture interamente soddisfatte dall'acconto a suo tempo ricevuto.
“E' stato sicuramente un lavoro imponente – ha concluso l'assessore Dalla Pozza – svolto in modo egregio e discreto dall'Ufficio danni alluvione con la supervisione del mio predecessore, l'assessore Tommaso Ruggeri. Mi auguro almeno che le somme che recupereremo, e che dovremo girare tutte alla Regione, rimangano nel nostro territorio per opere di difesa idrogeologica”.
Per informazioni: Ufficio danni alluvione, Palazzo Trissino, corso Palladio 98 (Martedì e Giovedì dalle ore 9,00 alle ore 12,30 e dalle ore 17,00 alle ore 18,30. Numero verde 800-281623.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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