Aim plaude al consenso di Cgil, Cisl e Uil: in house da abbandonare
Mercoledi 20 Marzo 2013 alle 20:47 | 1 commenti
Aim - Con il loro comunicato odierno, Cgil, Cisl e Uil dimostrano di aver colto alla perfezione l'orientamento che la Giunta comunale ha assunto ieri approvando la delibera dell'uscita dall'in house. Il documento intende infatti confermare l'affidamento dei servizi pubblici locali attualmente assegnati ad AIM; confermare la proprietà integralmente pubblica della capogruppo AIM Spa, il cui intero pacchetto azionario è di proprietà del Comune e, di conseguenza, consentire la crescita dell'Azienda, lo sviluppo del business, l'ingresso in altri mercati, la conferma e, se possibile, una crescita dell'occupazione.
L'Azienda accoglie volentieri la richiesta dei Sindacati di partecipare attivamente alla nuova fase di uscita dall'in house attraverso una formula di partecipazione e di concertazione dello sviluppo, impegnandosi a garantire trasparenza e condivisione degli obiettivi strategici.
L'uscita dall'in house decisa dalla Giunta comunale, rappresenta l'unica possibilità percorribile nell'attuale quadro normativo per garantire continuità all'attuale gestione dei servizi pubblici locali, consentendo la prosecuzione di una riorganizzazione societaria in grado di garantire la competitività dell'azienda in vista delle gare che dovranno essere indette nel 2025.
La permanenza dell'affidamento in house, di contro, escluderebbe AIM dalle gare, e quindi, dalle possibilità di sviluppo; imporrebbe ad AIM di considerare il proprio bacino, e quindi il proprio mercato obiettivo, al 90% nel territorio del comune affidante, e quindi nella realtà vicentina, impedendogli di raggiungere anche attraverso i processi aggregativi e le integrazioni con altre realtà , le dimensioni necessarie per mantenere nella proprietà dei cittadini di Vicenza una Azienda che è loro patrimonio storico.
Inoltre, la permanenza nella gestione in house, potrebbe allo stato attuale confermare l'assegnazione dei servizi esclusivamente fino al 31 dicembre 2013, e imporrebbe poi la fine della gestione in house e l'immediato svolgimento delle gare.
Già nei mesi scorsi si è condiviso con i sindacati il processo di sviluppo e di integrazione del gruppo AIM con le realtà venete omologhe al fine di perseguire sinergie, economie ed efficienza a vantaggio degli utenti ma anche dei lavoratori. AIM ha ribadito l'impegno assunto con la Proprietà , di salvaguardare l'occupazione pur in un momento di crisi che vede le aziende in grave difficoltà nel confermare i posti di lavoro attuali. AIM ha infatti confermato tutti i posti di lavoro e, attraverso il metodo della concertazione, ha condiviso i programmi di razionalizzazione e di sviluppo dell'Azienda.
La Direzione di AIM rinnova pertanto questo indirizzo e l'intenzione di condividere i programmi di sviluppo e il piano industriale con i rappresentanti dei lavoratori.
Infine, quelle posizioni espresse oggi che parlano di privatizzazione della proprietà del Gruppo Aim e di apertura nei confronti del libero mercato non hanno nessuna attinenza con la decisione assunta dalla Proprietà , come peraltro dichiarato in conferenza stampa dal sindaco Variati; né si tratta di una indiscriminata apertura al liberismo.
Alcuni settori nei quali l'azienda opera sono già di fatto liberalizzati, non per determinazione di AIM ma del legislatore, e da anni altri settori operano in mercati regolamentati o in regime di privativa da parte dell'ente locale. Pertanto, le polemiche di questi giorni contro la decisione assunta dalla Giunta sono certamente frutto o di disinformazione o di volontà suscitare polemiche pretestuose.
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