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Aim Mobilità: da Capodanno non c'è posto per i sette operai della rimessa

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 31 Dicembre 2011 alle 14:34 | 0 commenti

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Massimo D'Angelo, Coordinatore Mobilità Filt Cgil Vicenza - Aim scarica le colpe ai sindacati di non aver firmato l'accordo e procede in maniera unilaterale alla esternalizzazione di parte dell'attività della rimessa.

Nonostante gli appelli accorati arrivati da tutte le parti, organizzazioni sindacali di categoria e confederali di prorogare l'accordo in essere dei lavoratori della rimessa di Aim Mobilità con scadenza di contratto al 31 Dicembre di quest'anno, per poi assumerli a tempo indeterminato nell'ambito del redigendo piano industriale, l'azienda ieri sera con una lettera inviata alle OO.SS. di categoria ci ha comunicato che dal 31/12/ 2011 i contratti a tempo determinato con i lavoratori e l'accordo del 29/11/2010 cessano. Dal 1° gennaio parte dell'attività di rimessa sarà esternalizzata (alla Helyos di Barbarano, ndr).

Questa grave decisione che mette a rischio l'occupazione delle maestranze la riteniamo da parte nostra incomprensibile e dannosa perché ad oggi l'internalizzazione della rimessa ha prodotto risultati positivi in quanto il controllo della filiera produttiva ha potuto efficientare le risorse dell'azienda della mobilità, e ha prodotto, maggiore produttività, sicurezza e qualità.
A questo punto siamo a pensare che la tenace determinazione di questo nuovo gruppo dirigente di esternalizzare a tutti i costi le lavorazioni a prescindere dai risultati ha solo l'obiettivo di snellire l'azienda e fare cassa sul costo del salario.
La riteniamo una scelta miope perché in questa azienda i lavoratori sono una grande risorsa che hanno fatto grande il gruppo e che sono riusciti ad oggi a dare in modo eccellente servizi pubblici ai cittadini anche nei momenti più difficili.
Per chi non l'abbia ancora capito, questa è l'azienda della città di Vicenza e dei cittadini di Vicenza.
Non si può fare cassa esternalizzando e mettendo a rischio i posti di lavoro.
Non è un comportamento etico sia nei confronti dei lavoratori, ma anche dell'intera città.
Non è un comportamento doppiamente etico se questo viene fatto senza una giustificazione plausibile.
Nell'opporci a questo progetto in tutti i modi, chiediamo a tutti i lavoratori di AIM massima attenzione, perché oggi è toccato ai lavoratori della rimessa, ma domani potrà coinvolgere tutti gli altri.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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