Aim: Giglioli "interroga" Variati (con una mano tesa?). Ma sul palazzo cala il silenzio
Martedi 1 Marzo 2011 alle 11:30 | 0 commenti
È da alcuni giorni che tra gli uffici della giunta comunale gira una lettera dell'ex assessore alle Aim Gianni Giglioli. La missiva, indirizzata a palazzo Trissino il 23 febbraio via e-mail, è formulata in modo particolare. Contiene una serie di ipotesi, alcune supportate da fatti, altre già riprese dai media locali. Ipotesi che si trasformano in domande scomode non solo per l'esecutivo cittadino, ma per tutta la città . Il tema non può che essere l'affare Aim-Marghera.
«La scelta di nominare presidente di Aim il dottor Mauro Zanguio, dopo la defenestrazione di Beppe Rossi da me provocata, fu un caso o una scelta ponderata considerato che il suo studio è stato riferimento del Gruppo Maltauro da sempre?... Chi e perché ha coperto il misfatto inventando il processo Giglioli?... Quale è stata la copertura politica di questa operazione? L'ex sindaco Enrico Hüllweck, l'ex presidente della provincia Manu Dal Lago (col referente avvocato Renato Bertelle), il presidente di Aimeco Sandro Bordin (referente dell'onorevole Lia Sartori)... Nessuno di loro sapeva? L'operazione gas che ho bloccato affossando il cosiddetto progetto Borra e offendendo l'altra metà del cielo dei potenti vicentini, era il prezzo per un silenzio politico e mediatico? L'uso de Il Giornale di Vicenza nella costruzione del caso Giglioli sotto la gestione dell'x direttore Giulio Antonacci è frutto di un'informazione obiettiva o di un obiettivo diversivo?...».
Sono questi i passaggi più significativi di un documento lungo appena una pagina, ma denso nelle implicazioni politiche.
A palazzo Trissino hanno le bocche cucite. La missiva di Giglioli, più che l'occasione per togliersi un sassolino dalla scarpa, cosa che poteva invece sembrare l'uscita del 18 febbraio, sembra l'ultima mano tesa ad un esecutivo che secondo «rumors» di palazzo è sempre più vicino al solco tracciato dalla Maltauro. Specie per quanto concerne una possibile rinunzia da parte di Aim alla richiesta di danni da 15 milioni fatta pervenire proprio al gruppo Ecoveneta-Maltauro. Ed è in questo senso che potrebbe essere letta la lettera di Giglioli. Un modo garbato per dire "cara giunta, questa è l'ultima occasione che hai per parlarmi, poi ci sentiremo solo nelle aule di tribunale e a mezzo avvocati".
In realtà già mercoledì chi scrive aveva chiesto una replica al primo cittadino del Pd Achille Variati. «Vi faremo sapere nel giro di un paio di giorni» aveva spiegato con zelo e professionalità il portavoce del sindaco Jacopo Bulgarini D'Elci; ma dalla settimana scorsa nessuna replica è arrivata dall'esecutivo municipale. Unica eccezione un imbarazzato «io non mi occupo di queste cose» dichiarato dall'assessore ai Lavori Pubblici, il socialista Ennio Tosetto.
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