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AIM non più "in house": Cgil, Cisl e Uil erano d'accordo, ma occupazione va salvaguardata

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 20 Marzo 2013 alle 20:36 | 0 commenti

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Marina Bergamin, Gianfranco Refosco, Grazia Chisin segretari provinciali di  Cgil, Cisl e Uil di Vicenza  -  Nei giorni scorsi il Comune di Vicenza e l'azienda Aim ci hanno comunicato l'intenzione di uscire dall''in house'. I servizi oggi gestiti da AIM con affidamento diretto da parte del Comune di Vicenza andranno quindi a gara, ai sensi dell'art.34 del dl 179/2012 (L.221/212), a scadenza dell'affidamento, ovvero nel 2025. Altre attività di AIM sono già ora gestite sul mercato, come il gas. 

Mantenere l'azienda in house avrebbe avuto ripercussioni negative, da una parte per il peso dei vincoli del patto di stabilità sul Comune di Vicenza (che comprende anche le aziende partecipate, se in house), e dall'altra per l'impossibilità di partecipare a gare e quindi di avere politiche di espansione e di sviluppo. I limiti dell'essere ‘in house', in altre parole, rischiano di impedire la crescita, l'occupazione e, in prospettiva, anche la contrattazione collettiva in Aim.
Dopo anni di ripetuti interventi normativi (anche contraddittori) che hanno influito sulle politiche settoriali con spinte verso le liberalizzazioni e le privatizzazioni, la deliberazione del Comune prende una posizione chiara per il futuro dell'azienda. Anche in considerazione di quanto sta avvenendo nel mercato dei servizi pubblici locali, con grandi aggregazioni societarie che rischiano di ridurre AIM e le altre aziende del vicentino a un ruolo residuale e marginale se non si decideranno a operare con sinergie e politiche strategiche di sviluppo.
Per questo l'uscita dall'in house può costituire una opportunità importante per l'azienda, per i suoi lavoratori e per la cittadinanza che usufruisce dei servizi di AIM.
Purché, ripetiamo, avvenga entro un progetto strategico di medio periodo con alcuni punti fermi, che abbiamo già presentato all'azienda. E che per CGIL CISL UIL di Vicenza costituiscono un presupposto necessario per la condivisione del progetto.
Il consenso di CGIL CISL UIL al progetto dei uscita dall'in house di AIM, pertanto, è condizionato all'accoglimento delle nostre richieste, che sono:

1) L'impegno della proprietà (Comune di Vicenza) a confermare la proprietà interamente pubblica di Aim SPA, nonché il consolidamento di un legame stretto con il territorio, con i lavoratori e con i cittadini anche garantendo tariffe eque.

2) il principio della 'buona occupazione' deve essere l'architrave dell'organizzazione del lavoro nelle aziende del gruppo Aim. L'occupazione complessiva dell'Azienda deve essere salvaguardata e se possibile incrementata con appositi piani di sviluppo, e l'entrata sul mercato deve essere accompagnata con l'adozione di 'clausole sociali' per i settori soggetti a gara. La responsabilità sociale dell'impresa deve restare il principio ispiratore di Aim.

3) Proprietà e Azienda devono porsi come soggetto attivo e riferimento per altre Società di gestione di Servizi Pubblici Locali (in primis con FTV), al fine di realizzare le aggregazioni e le innovazioni necessarie ad uno sviluppo sostenibile e di qualità.

4) I Piani Industriali siano oggetto di confronto entro un sistema di relazioni industriali partecipative e siano fondati su principi di trasparenza, efficacia, visione strategica, sobrietà nei costi degli organismi sociali, valorizzazione del personale.

Attendiamo dal Comune di Vicenza e da Aim risposte rapide e precise su tutti i punti da noi sollevati per poter esprimere un parere definitivo sulle scelte in atto. 
                 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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