A4 Holding, i catalani di Albertis vendono il ramo costruzioni
Giovedi 2 Marzo 2017 alle 09:03 | 0 commenti
Brescia-Padova, Abertis mette in vendita il settore costruzioni, rinuncia al project financing della Nogara Mare e va verso la cessione di Infracom. Prende forma l’A4 Holding in salsa catalana, a cinque mesi dall’acquisizione del 51,4% di controllo della Serenissima. L’occasione per mettere un punto fermo è arrivata ieri, quando gli spagnoli hanno svelato i conti 2016. Numeri da colosso planetario, con ricavi saliti del 12% a 4,9 miliardi di euro, pur se con un utile netto di 796 milioni, in riduzione del 57%, a fronte delle acquisizioni 2016, costate 1,6 miliardi.
Tra queste A4 Holding seconda solo al Cile, con i 594 milioni spesi per staccare il biglietto d’ingresso in Italia a cui si sono aggiunti i 583 di debito netto consolidati. L’acquisizione sta dando però soddisfazioni oltre il previsto, visto l’aumento di traffico nel 2016 oltre le previsioni: +2,4% nelle auto, +3,8% sui Tir, che ha portato il traffico medio giornaliero, in veicoli equivalenti (i reali divisi per i chilometri della rete) a 62.612, +2,6%. Certo, va tenuto conto che la crescita nei tre mesi estivi (+2,6%, 69.688 veicoli medi giornalieri), si è assestata poi a 60.266 veicoli nell’ultimo trimestre (+2,1%). Aumentano poi dell’8% i volumi sulla Valdastico, con l’andare a regime del tratto sud. Sul fronte ricavi le previsioni sono ottimistiche anche per il 2017. La crescita di traffico, limitata prudenzialmente al +1,2%, va moltiplicata per l’aumento tariffario dell’1,6%. I dati di traffico, comparati con le altre reti autostradali, mostrano bene i motivi d’interesse di Abertis (che a novembre 2016 ha chiamato nel suo cda l’ex premier italiano Enrico Letta) su Brescia-Padova. L’arteria veneta, come volumi medi giornalieri, è terza dopo gli 84 mila veicoli dell’Argentina e i 66 mila di Porto Rico, dove però la gestione è di tangenziali urbane; ma è tre volte il traffico della rete in Spagna, 20 mila veicoli, e due e mezza in Francia, 24 mila. Esito che comporta nei 4 mesi di gestione 2016 ricavi per Abertis di 149 milioni di euro, 71 di margine operativo lordo e 23 di risultato ante oneri finanziari. E A4 Holding è solo il primo tassello in Italia. «Guardiamo con attenzione alle opportunità che si presentino. Si possono finanziarie sia per cassa che con gli spazi possibili di aumento dell’indebitamento», ha detto ieri ai giornalisti l’amministratore delegato di Abertis, Francisco Reynés. Il primo passo confermato restano i 200 milioni messi sul tavolo per acquisire le quote di minoranza in A4 Holding. Ai 47,5 milioni spesi per l’8,53% dell’ex Venezia-Padova, con cui Abertis è salita al 60%, se ne aggiungono ora altri 150, capaci potenzialmente di portare a casa un altro 27% con le quote messi in vendita dagi enti locali. Scalata di posizioni da cui Reynés ha indicato di attendersi, «con la maggior influenza sulla società , anche un aumento di efficienza». Ma Abertis conferma anche la sua linea di volersi concentrare sulla gestione autostradale, cedendo il resto. «Tutti gli attivi diversi dalle autostrade sono potenzialmente fonte di ricavi. Ma in questo momento ci stiamo concentrando sui miglioramenti della gestione», ha aggiunto l’Ad. La via è comunque chiara. Così nell’organigramma di A4 Holding fornito ieri Abertis ha segnato tra le attività in dismissione tutta la filiera di Serenissima costruzioni, sui cui è già stata approvata dal cda di A4 Holding la vendita. Che significa anche la rinuncia alla costruzione in Project financing dell’autostrada Nogara-Mare, di cui A4 Holding ha il 16% del consorzio che ha la concessione, proprio via Serenissima costruzioni. Segnata in dismissione anche la controllata del noleggio auto Globalcar services. Resta da definire poi il destino della controllata nelle telecomunicazioni Infracom. Le valutazioni sono in corso ma anche qui l’esito più probabile appare la vendita.
Di Federico Nicoletti, da Corriere del Veneto
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