A Vicenza un delirio rossiniano: Regina Rossa, Bulgarini, Dalla Rosa e... Andreotti
Lunedi 19 Febbraio 2018 alle 20:42 | 0 commenti
 
				
		Che volete... in una piccola città ci si conosce un po' tutti e si sa sempre quello che qualcuno compie. Certo a volte prevale il silenzio, soprattutto su certi "nodi", ma poi vengono sempre scoperti. Ecco quindi la notizia: l'agenzia che cura la comunicazione di Otello Dalla Rosa è Regina Rossa, di cui era socio Jacopo Bulgarini d'Elci, che ne era uscito dopo le polemiche sui lavori fatti da Regina Rossa per la Fiera di Vicenza... Certo la competenza dell'agenzia è fuori discussione, ne ha già dato prova, ma a pensar male, diceva Giulio Andreotti, un politico democristiano di lungo corso, certo esempio per gli ultimi democristiani vicentini, a pensar male... forse ci s'azzecca.
E si scopre magari  il nodo intrecciato tra tanti protagonisti sospettando che nell'agenzia ci siano anche dei patti parasociali fra i  soci a loro salvaguardia per cui Regina Rossa vedrebbe anche il  Vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci ancora coinvolto.
   Così, a commento  della notizia, ci sovviene  che il candidato sindaco della sinistra  vicentina sia una parte di quel nodo i cui fili sono molteplici e ben  rintracciabili tra i protagonisti   delle prossime  elezioni amministrative vicentine: Otello Dalla Rosa, Giacomo Possamai,  Jacopo Bulgarini d'Elci, mentore Achille Variati. 
Il tutto assomiglia proprio a quanto è  scritto  nel libretto di Jacopo Ferretti La cenerentola, musicato da Gioacchino  Rossini che riportiamo perché chiarisce  una situazione che lascia  qualche dubbio, ma che, more solito, sarà immantinente smentita ovvero  confermata.
    Scrive il librettista Jacopo Ferretti:
"Questo è un nodo avviluppato,
questo è un gruppo rintrecciato.
Chi sviluppa più inviluppa,
chi più sgruppa, più raggruppa;
ed intanto la mia testa
vola, vola e poi s'arresta;
vo tenton per l'aria oscura,
e comincio a delirar"
 
Forse sarà un delirio, ma come è noto il delirio è un pensar male... che c'azzecca.
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