Archivio per tag: Giulio Andreotti
Categorie: Politica
A Vicenza un delirio rossiniano: Regina Rossa, Bulgarini, Dalla Rosa e... Andreotti
Lunedi 19 Febbraio 2018 alle 20:42
Che volete... in una piccola città ci si conosce un po' tutti e si sa sempre quello che qualcuno compie. Certo a volte prevale il silenzio, soprattutto su certi "nodi", ma poi vengono sempre scoperti. Ecco quindi la notizia: l'agenzia che cura la comunicazione di Otello Dalla Rosa è Regina Rossa, di cui era socio Jacopo Bulgarini d'Elci, che ne era uscito dopo le polemiche sui lavori fatti da Regina Rossa per la Fiera di Vicenza... Certo la competenza dell'agenzia è fuori discussione, ne ha già dato prova, ma a pensar male, diceva Giulio Andreotti, un politico democristiano di lungo corso, certo esempio per gli ultimi democristiani vicentini, a pensar male... forse ci s'azzecca.
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Macelleria finanziaria: l'80% delle sofferenze è del 10% dei clienti delle banche tanto poi le pagano i "poveracci", il 90% del totale. Meno male che BPVi ha fatto credito al territorio...
Domenica 3 Luglio 2016 alle 11:58
Il 24 gennaio, dopo altri e, ovviamente, non solo nostri warning precedenti, pubblicavamo una nota, in cui evidenziavamo come l'iscrizione ai sindacati costasse di più ai disoccupati titolavamo e titolavamo sul fronte finanziario: "Sofferenze bancarie: i grandi debiti li fanno i grossi, ma li pagano i piccoli...". Oggi in una nota la CGIA di Mestre aggiorna e ribadisce questa terribile verità : "L'80% delle sofferenze e' delle grandi imprese". In soldoni i debiti li fanno i grossi che usufruiscono della gran parte del credito bancario, poi non li pagano mettendo in crisi le banche che, a quel punto, stringono i cordoni della borsa, già povera, per il 90% dei clienti. E meno male che i vecchi vertici della Banca Popolare di Vicenza e della Veneto Banca, i politici complici, con i loro silenzi se non con le loro coperture e le loro alleanza, e certi colleghi "smidorlati" oltre a prendersela con la BCE, brutta e cattiva, hanno sostenuto che beh, sì, qualche errore Gianni Zonin e Vincenzo Consoli con i loro sodali lo avranno pur pur fatto ma solo per concedere credito ai territori.Â
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Categorie: Politica
In corso al Senato la commemorazione di Giulio Andreotti, Zanettin: quanta ipocrisia!
Martedi 17 Settembre 2013 alle 17:14
On. Pierantonio Zanettin, PDL - È in corso al Senato la commemorazione di Giulio Andreotti. Ascolto gli interventi, ed oggi, tutti gli oratori gli riconoscono meriti. Anche i gruppi politici che lo hanno, nel tempo, accusato di ogni nefandezza, oggi lo esaltano. Quanta ipocrisia!
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Ellero: «Su Andreotti Ambrosoli ha ragione e Maroni torto»
Mercoledi 8 Maggio 2013 alle 23:00
Quando ieri le agenzie hanno raccontato dell'uscita di Umberto Ambrosoli dall'aula del consiglio regionale lombardo durante l'ad memoriam dedicato a Giulio Andreotti scomparso due giorni orsono, la notizia è immediatamente rimbalzata sui media nazionali. Ambrosoli, consigliere regionale di punta al Pirellone, come racconta ilfattoquotidiano.it, non ha retto all'emozione giacché Andreotti in passato ebbe parole dure nei confronti del padre di Umberto, Giorgio, ucciso dai sicari incaricati da Michele Sindona nell'ambito dell'affaire Ambrosiano. Il governatore leghista Bobo Maroni ha espresso disappunto per il gesto del consigliere «ma Maroni ha torto marcio» spiega l'ex senatore del Carroccio Renato Ellero.
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Categorie: Politica
Muore Andreotti, ma sopravvive la sua fama. E il "compromesso storico", ora solo inciucio
Lunedi 6 Maggio 2013 alle 14:55
Scriveva poco fa Matteo Tonelli su La Repubblica.it  in uno dei mille commenti sulla morte appena annunciata di Giulio Andreotti: «Non è facile raccontare uno dei protagonisti dell'Assemblea costituente, sette volte presidente del Consiglio, otto volte ministro della Difesa, cinque volte ministro degli esteri, e delle Finanze e del bilancio, del Tesoro e degli interni. C'è la firma di Andreotti sul trattato di Maastricht, sulla legalizzazione dell'aborto, sulla nazionalizzazione del Totocalcio. La sua mano sulla decisione di adottare l'inno di Mameli come inno d'Italia...»
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