Supreme bitch, a Vicenza l'ignoranza è l'oppio del popolo: sul manifesto di Street Village si abbatte uno tsunami che neanche su Zonin...
Mercoledi 18 Maggio 2016 alle 00:02 | 1 commenti
Ieri tutta la città del Palladio, che, non però era padovano, è stata colpita dalla bufera che, superando ovviamente e di gran lunga quella dei miliardi di risparmi bruciati dalla Banca Popolare nominalmente di Vicenza ma soprattutto di Gianni Zonin, ha rovesciato ettolitri di indignazione sulla città colpita nella "sua immagine" non dalle malefatte, ogni altro giorno, dei potenti e dai silenzi dei complici compiacenti, ma per il manifesto con una ragazza coperta da una maglietta con la scritta invereconda "Supreme bitch". Si sono scatenati e sono stati megafonati dalla carta stampata locale il presidente di FestAmbiente Vicenza Adriano Vernau, Stefano Dal Pra Caputo, giovane consigliere comunale, oddio, del PD, e, doppio oddio, Stefano Poggi della locale associazione della Nuova Sinistra.
Ma dopo la bufera è tornata la calma: gli organizzatori di Street Village hanno chinato il capo, come si usa da sempre e sempre a Vicenza, e hanno tolto ragazza e maglietta del manifesto promozionale per evitare una rivolta popolare così violenta e di massa, da far impallidire quella che ci sarebbe stata, certo che sì, contro Gianni Zonin & c. se in ben 250.000 non fossero stati avvelani dai Pfas, prima sconosciuti. E se ben 60.000 di loro non fossero ora a rischio tumore, come hanno letto i vicentini sulla carta stampata locale, che, con un innegabile senso di responsabilità , li ha messi in allarme a costo di rinunciare a incrementare il suo business pricipale: i necrologi.
Street Village ha subito da inerme l'ennesima censura mediatica locale rinunciando alla foto provocatoria ma rendendo, ecco il colpo di scena, evidente l'effetto negativo dell'ignoranza di chi ha criticato quel manifesto associandolo a immagini di prostituzione per via della parola "bitch", che si pronuncia come "beach", spiaggia, ma che ieri, aspettando l'evolversi dei fatti, abbiamo tralasciato di spiegare cosa significasse a chi ha tradotto "supreme bitch" in "prostituta eccelsa, per scegliere una traduzione elegante...", così abbiamo letto.
Non ci pareva ieri quella la traduzione giusta di bitch avendo, chi vi scrive, viaggiato un bel po' nelle terre dell'informatica (la Silicon Valley, prima, Taiwan e Hong Kong poi) prima di arrivare qui, nella quieta provincia vicentina. E non ricordavamo quel significato di bitch avendo continuato, poi, a girare il mondo (da tutta l'Europa allargata al Giappone) a caccia di talenti da lanciare in biancorosso ai massimi livelli del volley rosa, nazionale e internazionale. E ci pareva di essere sicuri che la parola bitch non fosse volgare continuando, anche ora, a viaggiare, ma per affetti familiari.
Per noi, quindi, "bitch" non era quella parola mefistofelica che ha agitato il sonno dei vicentini che, per fortuna sempre meno numerosi, vedono ancora in certa carta stampata qualcosa di diverso da quello che realmente è: carta..., decidano gli altri lettori di che tipo e per quale uso.
Abbiamo chiesto, però, per verificare la nostra convinzione prima di affermarla con sufficiente sicurezza, la traduzione di "bitch" al professsore di madre lingua inglese che già aveva tradotto volontariamente la sfida verbale del 10 maggio ai poteri della città , da Zonin in giù, di uno Jacopo Bulgarini d'Elci, il vice sindaco, che dall'11 è stato, ops, attaccato e silenziato.
Ervamo sicuri che lui ci avrebbe spiegato bene come si traduce e cosa significa realmente quella parola così terribile, bitch, da far dedicare alla sua condanna mezza pagina e zero righe al sempre più dimenticato esproprio dei... proletari e dei fu borghesi da parte della Banda Popolare di Vicenza.
E Robert "Bob", Lambert ci ha subito risposto così: "in inglese la parola 'bitch' non è considerata una parolaccia. Vuol dire, come primo significato, cagna, cioè proprio la femmina del cane. In senso figurato con bitch si intende una donna che sparla degli altri e sopratutto delle altre. Insomma il significato di bitch è simile al senso figurativo della parola vipera in italiano".
A questo punto, aggiungiamo noi viaggiatori di madre lingua italiana e meno puristi di Bob, bitch può significare "prostituta, puttana" solo se chi pronuncia quella parola lo fa con toni e espressioni da persona volgare e offensiva.
Noi propendiamo semplicemente per l'ignoranza del traduttore trasfusa nei suoi lettori per cui, ora lo possiamo affermare, il manifesto con una foto provocatoria, sì, ma resa innocua dallo sguardo pulito della "ragazza con la maglietta" è stato censurato grazie all'ennesimo episodio di ignoranza mediatica in salsa berica.
Quella che, usata ad arte da chi ne ha interesse, genera tipicamente l'ignoranza della gente.
Anche sullo tsunami che si stava formando e poi si è abbattuto sui risparmi investiti in BPVi da decine di migliaia di persone e trasformati in un altro tipo di carta. Quella straccia.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.