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8 marzo, festa della donna... ma non per tutte

Di Citizen Writers Sabato 8 Marzo 2014 alle 18:22 | 8 commenti

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Riceviamo da Riccardo Cagnes - Così come fiorisce la mimosa, fiore che secondo gli Indiani d’America significa forza e femminilità, fioriscono le iniziative per celebrare questa giornata e ciò che essa rappresenta. Convegni, programmi televisivi, programmi culturali. Il Presidente della Repubblica ha celebrato questa giornata rivolgendo un pensiero alle donne.

Alle donne vittime di violenza, alle donne che non trovano spazio in una società maschilista, alle donne che hanno fatto grande il nostro Paese, alle donne che operano nelle associazioni di volontariato, alle donne il cui impegno è rivolto alla religione.

La Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, è intervenuta anch'essa ricordando la necessità e l'urgenza delle "quote rosa" in politica e nelle istituzioni. Tutte parole sacrosante. Come si può non condividerle?

Il mio modesto pensiero va, invece, alle donne vittime della violenza invisibile perpetratagli dalle istituzioni. A quelle donne che hanno dovuto rinunciare ad una vita sociale, a quelle che non hanno diritto di scelta perchè ogni attimo della loro vita è dedicato ad una persona con disabilità o non autosufficiente, a coloro che hanno rinunciato al posto di lavoro, a quelle donne che gridano, pacatamente, il loro dolore e rimangono inascoltate persino dalle altre donne che rivendicano le pari opportunità.

A queste vere donne dedicherei più che una giornata di festa e molto più che una mimosa.

8 Marzo, Festa della donna... Ma non per tutte!

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Commenti

Inviato Domenica 9 Marzo 2014 alle 18:26

L'ultima ed unica volta che ho festeggiato la Festa della Donna pesavo 25 chili di meno. Sono andata al ristorante, a Vicenza, con un gruppo di amiche ed ho giurato "mai più". Quest'anno l'ho festeggiata di nuovo, in modo atipico, rivolgendomi all'associazione onlus KKL...ho comprato dieci alberi, ho chiesto che venissero piantati sulle colline di Gerusalemme e ne ho dedicato nove ad alcune donne a me care e uno a me stessa, perché un albero oltre rimboscare Israele dura finché non muore (ed io spero il più a lungo possibile) così il ricordo non si esaurisce l'8 marzo ma si protrae nel tempo. Io mi stanco di queste giornate noiose che si esauriscono nell'arco di ventiquattro ore e sono così atipica che festeggiare perché è un obbligo mi fa venire il mal di pancia. Ma contribuire al rimboscamento di Israele mi ha reso felice.
Inviato Lunedi 10 Marzo 2014 alle 11:32

L'otto marzo non è una festa, ma la giornata della donna, in cui si ricordano le prime rivendicazioni femminili dell'Ottocento, quelle che diedero avvio alla rivoluzione russa, ma anche ad una serie di rivendicazioni. l'8 marzo di oggi è la giornata che ricorda non solo le rivendicazioni passate, ma anche quelle al di venire, che ricorda le migliaia di donne abbusate, usurpate dei loro diritti e violentate; vitime di un sistema, ma anche dei propri compagni e mariti. Basta parlare di festa della donna, parliamo della giornata della donna.
Inviato Lunedi 10 Marzo 2014 alle 20:24

Cara zingara,
Se vogliamo essere precisi il giorno 8 marzo ricorre la Giornata Internazionale della Donna (comunemente conosciuta ed accettata come ?Festa della donna?) . Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922. Io sono contraria ad una giornata della donna, perché tutti i giorni dovrebbero celebrare la vita sia della donna, sia dell'uomo in modo assolutamente paritetico. E comunque una volta la Giornata aveva dei valori oggi è diventata un'altra delle tante bancarelle promozionali che ricorrono sistematicamente con cadenza annuale (Shoà, Papà, San Valentino, Natale, Pasqua, Pesach, Hannukkà....ecc.), non sono più Giornate di Valori, ma Giornate di celebrazioni e allora se siamo Donne davvero e non mezze cartucce, smettiamola di voler chiedere il diritto alla vita il giorno 8 marzo, perché il diritto alla vita spetta a tutti, in ugual misura e per tutto il tempo che rimaniamo in vita! Io ho deciso andando contro corrente, di comprare ogni 8 marzo alcuni alberi da piantare in Israele, perché che tu dica che l'otto marzo non è una festa, ma una giornata, può anche essere vero, ma i miei occhi vedono in piazza ci sono i venditori di mimose, nei negozi i venditori di dolci...nelle librerie i venditori di libri, nelle fiorerie i mazzi di fiori e così via. E la realtà dalla quale non ci possiamo sottrare è questa, che piaccia o no.
Inviato Martedi 11 Marzo 2014 alle 00:43

probabilmente zingara si riferisce all'otto marzo 1917 dove sembra lo Zar(tra verità e leggenda bolscevica) sottovalutò un corteo di donne che contestavano la loro situazione economica a San Pietroburgo mandando un piccolo gruppo di violenti cosacchi a sedare e disperdere i manifestanti scatenando una vera rivolta popolare che dette inizio a quella che doveva essere la rivoluzione Russa ma sappiamo come finì dalla padella alle braci una minoranza bolscevica al comando e le purghe staliniane , ma la giornata o festa della donna nasce negli Stati Uniti da movimenti femministi e socialisti la prima giornata fu fatta nel 1909 , tutti i movimenti sindacali negli anni settanta hanno fatto varie rivendicazioni ,la confusione sulle origini della ricorrenza e l'ufficializzazione dell'ONU
La connotazione fortemente politica della Giornata della donna, l'isolamento politico della Russia e del movimento comunista e, infine, le vicende della seconda guerra mondiale, contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della manifestazione. Così, nel secondo dopoguerra, cominciarono a circolare fantasiose versioni, secondo le quali l'8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie Cotton o Cottons avvenuto nel 1908 a New York, facendo probabilmente confusione con una tragedia realmente verificatasi in quella città il 25 marzo 1911, l'incendio della fabbrica Triangle, nella quale morirono 146 lavoratori (123 donne e 23 uomini, in gran parte giovani immigrate di origine italiana ed ebraica ). Bella l'idea delle piante in Israele Paola , sono sicuro che vivranno per tantissimo tempo .
Inviato Martedi 11 Marzo 2014 alle 09:51

Grazie Mercante...anche se non so se ti conosco....comunque se non ci conosciamo cercami su face book e dammi qualche indizio altrimenti ti mando a quel paese... Anch'io spero che le mie piante vivano a lungo, ma tanto le ricompro a prescindere per dare un piccolo contributo concreto a Israele....Negli ultimi anni mi sono talmente stancata di feste e ricorrenze perché mi sembra che siano state trasformate da Valori a una fucina di interessi politici e commerciali. Comunque tu hai menzionato l'ONU...non pensi che sia ora non di rottamarlo perché potrei sembrare sinistra...ma di sopprimerlo si ...tanto per quel che fa...per quel che capisce e per quello che capiscono i loro collaboratori assoldati da una parte o dall'altra....non mi sembra un contributo di giustizia alla società moderna...
Inviato Martedi 11 Marzo 2014 alle 19:40

l' Onu e obsoleto andrebbero riviste funzioni , dirigenti e molte altre cose , ma anche così fino a che ci son paesi non democratici ed altri con diritto di veto difficile funzioni .Hi hi , face book ci penserò non sono iscritto a nessuno di quei cosi .
Inviato Martedi 11 Marzo 2014 alle 19:55

Sono iscritta solo su face book perché per sopraggiunti limiti di età non riesco a seguirne due...peccato tu non lo sia, potresti entrare nel mio quartiere a luci rossi e sostenere le mie cause...
Inviato Martedi 11 Marzo 2014 alle 20:52

di quei cosi sono un po troglodita e diffidente ma ho detto ci penserò , terribili queste ebree devo stare attento queste in 7 giorni hanno preso a calci nel sedere una enorme armata di multi nazioni arabe che era sicura di spazzare via in un lampo Israele hi hi .
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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