Poesia

Quotidiano | Categorie: Eventi, Poesia

Il 10 maggio l'appuntamento col poeta Yang Lian

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Comune di Vicenza  -  I noti disagi al traffico aeroportuale europeo, causato dalla nube di cenere vulcanica proveniente dall'Islanda, hanno impedito la partenza da Londra del poeta Yang Lian.

È stato pertanto necessario rinviare il sesto appuntamento della rassegna "Dire poesia", previsto per giovedì 22 aprile, a cui avrebbe partecipato l'ospite cinese. L'incontro quindi sarà rimandato a lunedì 10 maggio, alle ore 18, sempre a Palazzo Chiericati (piazza Matteotti).

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Lettori in diretta | Quotidiano | Categorie: Politica, Poesia

I versi di Bepi De Marzi su Venezia 2020

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C'è un gran dibattito sull'eventualità, sulle opportunità e sui guasti delle Olimpiadi in Veneto
Questa è l'opinione del Maestro Bepi De Marzi di Arzignano, ma da poco trasferitosi a Vicenza per motivi 'politici'.

Da artista qual'è l'ha espressa in versi.

Eccoli di seguito ...

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Quotidiano | Categorie: Poesia

CALASTORIA, Concorso di Poesia, 12ª Edizione

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La fondatrice del premio è Gabriella Polita che, amante della poesia, nel 1982 chiese al noto maestro Bepi De Marzi di poter utilizzare il nome "Calastoria" (da "Benia Calastoria" *, titolo di una canzone dello stesso De Marzi, interpretata dal Coro "I Crodaioli" di Arzignano (Vicenza) da lui diretto).
"Calastoria" significa "storia cantata"...... E cos'è la poesia se non emozioni, sentimenti, passioni, momenti di vita raccontati dal poeta?
Il premio è indetto dal Comitato Promotore e dalla Pro Valdagno, con il patrocinio del Comune di Valdagno.

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Quotidiano | Categorie: Eventi, Teatro, Poesia

Yang Lian a Palazzo Chiericati

ArticleImage Comune di Vicenza - Yang Lian è una delle bandiere della dissidenza cinese, ma è soprattutto uno dei più grandi poeti al mondo: per questo la serata di Dire poesia di giovedì 22 aprile alle 18 a Palazzo Chiericati è di quelle assolutamente imperdibili. Candidato al Nobel nel 2002, tradotto in 25 lingue, Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza di esule. Una riflessione sulla condizione generale dell'uomo, ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
Dire poesia 2010, la serie di Incontri con i poeti contemporanei in luoghi d'arte di Vicenza, è promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza e da Banca Intesa Sanpaolo, con la direzione artistica di Stefano Strazzabosco.

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Quotidiano | Categorie: Eventi, Libri, Poesia

Dire Poesia: il 16 c'è la poesia di migrazione

Comune di Vicenza          

 

Per "Dire Poesia" a palazzo Chiericati la poesia di migrazione della sudamericana Candelaria Romero e del bosniaco Božidar Stanišić, con la regia di Mia Lecomte

Dire poesia, il ciclo di Incontri con i poeti contemporanei nei luoghi d'arte a Vicenza promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune e da Intesa Sanpaolo, per la cura di Stefano Strazzabosco, propone, per venerdì 16 aprile (inizio alle 17.30) a palazzo Chiericati uno dei suoi appuntamenti più innovativi.
All'incontro parteciperanno la sudamericana Candelaria Romero e il bosniaco Božidar Stanišić, con la regia di Mia Lecomte: l'evento è speciale perché i poeti invitati fanno parte della cosiddetta "letteratura della migrazione", ovvero sono tra gli intellettuali che pur di nazionalità straniera scrivono abitualmente nella nostra lingua.
Poeti e scrittori che hanno scelto l'idioma di Dante per esprimere i loro sentimenti e le loro storie, pur non essendo l'italiano la loro lingua madre. Romero e Stanišić sono degli stranieri che hanno fatto del nostro Paese non solo il luogo dove lavorare e vivere ma la loro vera casa culturale.
A presentare i due autori sarà Mia Lecomte, anche lei poetessa, scrittrice, autrice di fortunati libri per l'infanzia nonché traduttrice dal francese di numerosi autori. La Lecomte ha dedicato alla "letteratura della migrazione" un importante saggio-antologia nel quale ha raccolto alcune delle voci più interessanti di questo importante fenomeno culturale e sociale.
"La letteratura della migrazione in italiano - annota la studiosa - è nata all'inizio degli anni Novanta a opera di quegli scrittori stranieri che, stabilitisi in Italia, hanno iniziato a scegliere la nostra come lingua d'espressione letteraria. Sta assumendo sempre maggiore importanza nella realtà culturale del nostro paese, come in altri di più antica e consolidata immigrazione è già accaduto: gli scrittori migranti sono gli artefici di una radicale trasformazione, in termini tematici e linguistici, del panorama delle letterature nazionali. Ai confini del verso. Poesia della migrazione in italiano, il mio libro, raccoglie in maniera sistematica e aggiornata, con tutti gli approfondimenti critici, la produzione poetica italofona di molti fra gli autori migliori: venti voci da diversi paesi del mondo per suggerirci nella nostra lingua l'avanguardia della nostra poesia".
A Vicenza, si avrà il piacere di ascoltare due di queste voci. La prima è quella di Candelaria Romero: nata in Argentina da genitori scrittori, a sette anni inizia la sua formazione artistica seguendo tra i tanti studi i laboratori T.E.A. (Taller de Esperimentaciòn Artìstica) a Stoccolma, dove si diploma. Dal 1992 risiede a Bergamo. Produce e presenta in giro per l'Italia Hijos, monologo teatrale sulla migrazione, Bambole, spettacolo sulla violenza di genere (i due patrocinati da "Amnesty International") e Pachamama - storia di una Madre Terra molto arrabbiata, spettacolo sulla tutela dell'ambiente e i diritti dei popoli indigeni, patrocinato da "Survival Italia".
Co-fondatrice della rivista web di letteratura della migrazione "El Ghibli", è inclusa in diverse antologie. Alcune sue raccolte sono state premiate da importanti istituzioni italiane, come risulta più volte premiata la sua produzione teatrale e la sua stessa attività di attrice.
Božidar Stanišić è nato a Visoko, in Bosnia, nel 1956. Già professore di Lettere a Maglaj (località a nord di Sarajevo), dal 1992, dopo lo scoppio della guerra in Bosnia-Erzegovina, vive con la sua famiglia in Friuli, a Zugliano (Udine). Oltre a offrire il suo contributo letterario, pubblicistico ed educativo a diverse iniziative di pace e non violenza per i diritti civili dei rifugiati e degli stranieri, Stanišić ha sempre collaborato alle iniziative culturali dell'Associazione - Centro di accoglienza "E. Balducci", con cui ha già pubblicato tre raccolte poetiche: Primavera a Zugliano, Non-poesie e Metamorfosi di finestre. Alla fine del 2008 è stata pubblicata l'antologia bilingue di sue non-poesie Kljuc na dlanu / La chiave sul palmo. Diverse di queste liriche sono state incluse nelle raccolte Quaderno Balcanico. Cittadini della poesia, collana diretta da M. Lecomte (1998); Conflitti. Poesie delle molte guerre, a cura di I. Landolfi (2001) e Ai confini del verso, a cura di M. Lecomte (2006), edita anche negli USA. In prosa, oltre a numerosi contributi letterari e saggistici in riviste e quotidiani, ha pubblicato la raccolta di racconti I buchi neri di Sarajevo (1993), Tre racconti (1998), Bon voyage (2003) e il testo teatrale Il sogno di Orlando (2006). Il cane alato e altri racconti (2007) è la sua opera narrativa più recente. Alcuni dei suoi testi sono stati tradotti in sloveno, inglese, francese, albanese e giapponese. Scrive sia in serbo-croato, sia in italiano.

Informazioni: Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, tel. 0444 222101 - 222114
[email protected] ; Beni culturali, Intesa Sanpaolo, tel. 800201782, [email protected], http://direpoesia.wordpress.com

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Quotidiano | Categorie: Politica, Poesia

Blues, di Bepi De Marzi

Bepi De Marzi

 

Vendono l'anima, oh, sì, vendono subito l'anima,
al torbido Bagnasco,
quello cardinale, con la pensione statale di generale.
Cota e Zaia, Ghigno e Pomata dei fazzoletti verdi.
Oh, sì, vendono l'anima e il cuore, su nel mio Nord,
alla Chiesa degli ori e delle ametiste incastonate nelle mitrie
nei piviali,
poi mettono gli stivali degli aguzzini
e mettono a pane e acqua i bambini
che non possono pagare il pasto caldo e normale nella scuola comunale.
Oh, no, non voglio che sia così, oh, no, non voglio, no!
E invece, sì, accade tutto questo, mio Signore,
mio Signore spinto e umiliato sulle strade delle feste pagane,
scalzo, confuso e senza croce.
La tua croce, Signore, oh, sì, mio Signore, la tua croce
l'hanno presa loro per dire che la vogliono difendere.
E dimenticano te, Cristo Crocifisso, scalzo,
umiliato e senza più respiro.
Cota e Zaia, Ghigno e Pomata, sono per la vita.
Chissà cosa vorrà dire, quassù, dove traboccano i denari,
essere per la vita. E rincorrere e ferire con i bastoni dello Stato
i clandestini dagli occhi stanchi,
i Vu' Cumprà
sulle strade di città, sulle spiagge dell'ozio e del sole indifferente.
Sono per la vita, loro, e il torbido generale cardinale
approva e benedice, approva e benedice con l'anello d'oro.
Vendono l'anima, oh, sì, mio Signore, vendono l'anima
e il cuore, dicendosi subito devoti al cardinale generale,
alla sua corte di bigotti senza religione,
Ghigno e Pomata, Cota e Zaia, quassù, nel Nord
traboccante di denaro.
Oh, mio Signore, dove fioriranno, a maggio,
le rose delle siepi?

Bepi De Marzi

 

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Quotidiano | Categorie: Eventi, Libri, Poesia

I blues del quartiere, Antonio Stefani

Galla Libreria     

 

Antonio Stefani
presenta il suo nuovo libro
I blues del quartiere
Meridianozero - 170 pagine 12,00 euro
con
Marco Cavalli (mossiere)
Stefano Ferrio (letture)
Alcide Ronzani (chitarre)

Venerdì 9 aprile, ore 21.00. Ingresso libero
Galla Libreria, Corso Palladio,11 a Vicenza - 0444 225200 [email protected]

All'alba lavoro per il Signore / al tramonto lo posso tradire. E ancora: questo è il patto di ogni giornata / e del mio dovere mi onoro.

Questi versi sono di Antonio Stefani, compaiono nel breve componimento che apre la sua nuova raccolta di poesie, I blues del quartiere, recentemente pubblicata da Meridianozero. Non è un caso che l'autore abbia scelto di iniziare proprio con una poesia che è una dichiarazione d'intenti e insieme un'assunzione di responsabilità.
Perché proprio da questa assunzione di responsabilità nascono questi blues di Stefani che in forma di poesie e poemetti rintracciano valori - la famiglia, il lavoro, il ruolo dell'arte - utili a non smarrire la bussola tra disincanto e speranza, realtà e fantasia, rinnovando un atto di fiducia nei confronti della vita, nella convinzione che essa sia sempre e comunque degna di essere conosciuta e agita fino in fondo, fonte com'è di doni incommensurabili: alcuni miracolosamente spontanei, altri da conquistare col sacrificio, l'impegno, la fatica quotidiana.
La profondità dei temi trattati non impedisce però ad Antonio Stefani di mantenere uno stile lieve, spiccatamente musicale, un ritmo "cantabile" dove l'inquietudine trova modo di stemperarsi nell'ironia e nella tenerezza, offrendo una visione del mondo contemporaneo dove ogni sentimento trova adeguata cittadinanza.
Antonio Stefani presenterà venerdì 9 aprile alle ore 21,00 alla libreria Galla (in corso Palladio 11 a Vicenza, con ingresso libero) i suoi blues del quartiere. Per rendere memorabile l'incontro ha chiamato alcuni amici: ci saranno il critico Marco Cavalli che nei panni di mossiere avrà il ruolo di dare inizio alla serata, Stefano Ferrio avrà invece il compito non facile di dare voce alle poesie di Stefani. Alla chitarra di Alcide Ronzani è affidato il compito di contrappuntare le letture; una chitarra quanto mai appropriata per accompagnare e commentare le poesie di Stefani, così intrise della cultura musicale dell'autore e modulate sull'andamento lento ma pronto ad accelerare in improvvise frenesie e inquietudini tipico della musica blues.
Ed è proprio sulla struttura fortemente ritmata, sul "suono rock" di questo mondo poetico, del tutto alieno dalle convenzioni dei salotti letterari, che insiste Massimo Bubola, uno dei maestri della canzone d'autore in Italia, firmando la splendida introduzione al volume. Rivelandone a suo tempo l'originalità, il critico Giorgio Bàrberi Squarotti ne ha posto in luce la caratteristica orchestrazione «fra registrazioni di eventi, frammenti di pensieri, scatti di umore, intermittenze del cuore, senso del gioco» riconoscendovi «un impasto sapiente, dosato con efficacia ed eleganza di scrittura». Mentre l'indimenticabile Mario Rigoni Stern ha avuto modo di affermare che Stefani merita un posto «nello scaffale dei poeti veri».

 

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Quotidiano | Categorie: Sanità, Musica, Teatro, Poesia

Meno alcol più gusto, sabato 14

Comune di Vicenza    

Musica e poesia per "Meno alcol più gusto" al teatro Astra e all'Informagiovani in collaborazione con il Lions Club Vicenza Host

Numerosi gli ingredienti della mattinata di mercoledì 14 aprile nell'ambito dell'iniziativa "Meno alcol più gusto" promossa dall'UIss6.

L'assessorato all'istruzione, insieme al Lions Club Vicenza Host, offriranno ad oltre 300 studenti, un'opportunità per riflettere sull'abuso di alcol e di altre droghe, consigliando opportunità alternative di svago.
Saranno quattro i momenti in cui si suddividerà la mattinata, dedicata a "Musica, poesia e dipendenza da droghe e alcol", durante la quale si rifletterà sulle modalità per contrastare l'alcolismo e le droghe leggere nei giovani.
Il teatro Astra e gli spazi dell'informagiovani ospiteranno gli studenti delle classi quarta e quinta degli istituti "Da Schio", "Baronio", Fogazzaro", "Lampertico", "Quadri" e "Rossi".
A partire dalle 9, gli studenti che hanno aderito all'iniziativa saranno accolti dall'assessore all'istruzione Alessandra Moretti e dal presidente dei Lions Gianluigi Visentin.
Successivamente avrà inizio la conferenza, a cura del Ser.T. di Vicenza e collegata alla campagna "Meno alcol più gusto", arricchita da alcuni filmati e canzoni con la presenza del dott. Edoardo Polidori, direttore del Ser.T. di Forlì.
Per circa un'ora e mezza verrà indagato il mondo dell'alcol e delle droghe leggere che spesso si assumono consapevolmente spinti dal miraggio che possano aiutare a socializzare. In realtà, seppure prese a piccole dosi, accumulandosi, sono in grado di annebbiare le capacità dell'individuo.
Dalle 10 lo "Spazio gusto" offrirà aperitivi non alcolici e illustrerà come prepararli, buffet di panini e anche materiale informativo, grazie anche al contributo di "Morato pane".
Alle 11.45, per iniziativa del Lions Club Vicenza Host, i 9 elementi del gruppo musicale "Officine del suono " eseguiranno musiche di De Andrè, alternando letture di poesie.

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Quotidiano | Categorie: Poesia

Alessandra Conte e Roberto Cogo, il 9

Comune di Vicenza    

Alessandra ConteAll'Officina Arte Contemporanea "Dire Poesia off" con Alessandra Conte e Roberto Cogo

Ancora un appuntamento, venerdì 9 aprile, alle 17.30, con Dire poesia, il ciclo di Incontri con i poeti contemporanei nei luoghi d'arte a Vicenza promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune e da Intesa Sanpaolo.
Sede della sezione definita "off" di Dire poesia, dedicata a poeti emergenti, è l'Officina Arte Contemporanea, scelta proprio per il sapore di luogo della creatività giovanile. Ingresso libero sino a esaurimento dei posti.
Il reading del 9 aprile avrà due protagonisti, entrambi vicentini: Alessandra Conte, classe 1978 e Roberto Cogo, classe 1963; vicentina di città la prima, scledense di origine il secondo.

A presentare i due poeti sarà il curatore di Dire poesia 2010, il professor Stefano Strazzabosco.
 

Alessandra Conte è una delle più giovani partecipanti alla rassegna. Giovane eppure già con un invidiabile cursus honorum alle spalle. Come si diceva, è nata a Vicenza nel 1978 dove si è diplomata in Pianoforte e in Didattica della musica al Conservatorio "A. Pedrollo". E' finalista e vincitrice di concorsi poetici nazionali e ha partecipato a numerosi reading. Sue poesie sono state pubblicate in antologie edite da LietoColle, da PoesiaFestival di Modena, FaraEditore e in numerosi blog e riviste. Con la raccolta Polittico è presente nell'antologia Dall'Adige all'Isonzo. Poeti a Nord-Est, edita da Fara Editore (raccolta cui ha partecipato anche l'altro protagonista della serata, Roberto Cogo). Ha pubblicato nel 2009 la sua opera prima, Breviario di novembre (Raffaelli Editore), premio Guido Gozzano nello stesso anno.

Roberto CogoRoberto Cogo, nato a Schio nel 1963, una laurea in lingue e letterature anglo-americane all'Università Ca' Foscari di Venezia con una tesi sulla letteratura di viaggio (Jack Kerouac e W. Least Heat-Moon), ha all'attivo una lunga sequenza di raccolte pubblicate con diversi editori. E' stato finalista al premio di Poesia Lorenzo Montano 2003 e nuovamente nel 2008.
All'attività di poeta unisce quella di traduttore ( W. Shakespeare, John. F. Deane, Charles Olson, Les Murray, Gary Snyder).
Alcuni suoi testi (poesia, critica e traduzioni) sono reperibili su note riviste italiane e straniere. Nell'estate del 2009 è stato poet in residence sull'isola irlandese di Achill, ospite della Achill Heinrich Böll Association.

Informazioni: Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, tel. 0444 222101 - 222114

[email protected] ; Beni culturali, Intesa Sanpaolo, tel. 800201782, [email protected] , http://direpoesia.wordpress.com  

 

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Quotidiano | Categorie: Poesia

Dire poesia: Ariane Radi Cor martedì 6

Comune di Vicenza     

 

Ariadne Radi CorPer "Dire Poesia", la performance di Ariane Radi Cor all'Officina Arte Contemporanea

Martedì 6 aprile, alle 17.30, per Dire poesia, il ciclo di Incontri con i poeti contemporanei nei luoghi d'arte a Vicenza promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune e da Intesa Sanpaolo, i riflettori si accendono su Ariane Radi Cor. Ad ospitare la sua performance sarà l'Officina Arte Contemporanea.
Arianna Corradi, in arte Ariadne Radi Cor, è nata nel 1985 a Pergine Valsugana (Trento). Vive e lavora a Londra. Giovane artista versatile, si occupa di poesia e di arti visive. Ha realizzato fotografie per i manifesti 2006/07 e 20007/08 della Federazione Cori del Trentino e del Cineforum Effetto Notte di Pergine. Ha esposto i suoi lavori in numerose mostre fotografiche in Italia e all'estero, ha collaborato con varie riviste, ha partecipato a numerosi reading. Sue poesie e fotografie sono in esposizione permanente dal 2006 nel Vicolo dei Tintori "e dei Poeti" nel centro storico di Pergine e sulla facciata della Cederna, ex-fabbrica perginese.
A rendere davvero unico questo incontro è la poliedricità dell'artista unita al suo impegno sul campo (tra l'altro, Ariane Radi Cor è direttrice artistica per la Tutela della Poetica del Comune di Pergine).
Poetessa e fotografa, Ariadne ha elaborato uno stile molto personale grazie al quale riesce a trasformare il vissuto in arte: si tratti delle memorie famigliari legate ai filmini in super8, dalla tipica estetica flou e sgranata; della scrittura di frasi poetiche e misteriose sui muri delle fabbriche abbandonate e cadenti, o delle grandi e suggestive proiezioni su edifici cittadini, l'arte della Radi Cor mescola linguaggi diversi e proprio per questo si propone come un esperimento interessante e innovativo.
All'Officina, Ariadne Radi Cor porterà un suo personalissimo "film noir" ed esporrà una collezione di cucchiaini raccolti in vari luoghi del mondo, etichettati secondo criteri molto poco scientifici, ma stralunati e poetici. L'ingresso è libero sino a esaurimento dei posti.
Informazioni: Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, tel. 0444 222101 - 222114
[email protected]; Beni culturali, Intesa Sanpaolo, tel. 800201782, [email protected] , http://direpoesia.wordpress.com  

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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