BPVi perde la causa pilota con una socia e paga tutto ma si oppone, Codacons Veneto: è un errore accanirsi, si segua la via dell'Arbitro delle Controversie Finanziarie

Gianni Zonin e tutti i direttori generali da lui "subiti": fino a Samuele Sorato, l'informatico

BPVi, l'ennesima beffa: causa vinta soldi ricevuti, transazione fatta...
Meletti su Il Fatto: l'ombra del crac della BPVi minaccia Visco in favore di un uomo BCE, Ignazio Angeloni. E Padoan punta alla UE

Giorgio Meletti, su Il Fatto Quotidiano di oggi, pare condividere la nostra ricostruzione delle corresponsabilità di Banca d'Italia nelle crisi, anche, delle due ex Popolari Venete ("Noi abbiamo parlato da sempre di BPVi e Veneto Banca. Ora ci occupiamo anche di Banca d'Italia..." e "Banca Popolare di Vicenza, Popolare di Bari, Veneto Banca e Etruria: premi e bocciature per reato di insubordinazione a Banca d'Italia?". E, mentre più tardi chiuderemo la nostra micro analisi, comincia a ipotizzarne le conclusioni. "Il governatore di Bankitalia in scadenza - sintetizza Il Fatto nel sommario - rischia per i disastri nella vigilanza su BPVii e Veneto Banca. Ora è in balia dei controllori europei, tra cui il suo concorrente Ignazio Angeloni".
Continua a leggere
Banca Popolare di Vicenza, Popolare di Bari, Veneto Banca e Etruria: premi e bocciature per reato di insubordinazione a Banca d'Italia?

L'aggregazione di Aim unisce intanto tutta l'opposizione M5S incluso... nella protesta per l'accesso negato agli atti. Rucco e Zaltron: contrasti tra Variati e Colla?
Oggi Francesco Rucco, Liliana Zaltron, Sabrina Bastianello, Roberto Cattaneo, Claudio Cicero e Lucio Zoppello presenti fisicamente e Manuela Dal Lago e Valentina Dovigo, assenti per motivi personali ma allineati con i colleghi, hanno presentato a nome di tutti i gruppi di opposizione una iniziativa comune sul tema della possibile aggregazione di Aim Vicenza con Agsm Verona lamentando «i fatti di recente accaduti nel comune capoluogo con riguardo "al negato accesso agli atti" verificatosi in quest'ultimo periodo in ordine alla relazione dell'Advisor PricewaterhouseCoopers Advisory Spa (PWC per comodità ) denominato "Analisi delle opzioni strategiche" commissionato da AIM SPA, società di proprietà (100% socio unico) del Comune di Vicenza».
Continua a leggereVerso un modello di agricoltura sostenibile in Veneto: con le Acli lunedì 1 aprile a Breganze

Noi abbiamo parlato da sempre di BPVi e Veneto Banca. Ora ci occupiamo anche di Banca d'Italia...

Se le cause "locali" delle crisi bancarie sono all'ordine del giorno, dopo che sono esplose in tutta la loro drammaticità senza che i media "locali" se ne occupassero mentre si innescavano, VicenzaPiù, che da sempre ha evidenziato in solitaria le criticità delle "locali" Veneto Banca e, soprattutto, Banca Popolare di Vicenza, ora può permettersi di alzare la visuale e il tiro anche sulle responsabilità di Banca d'Italia (in una foto d'archivio un suo direttorio, ndr). Non volevamo, era la nostra linea editoriale, che queste impedissero una ricostruzione storica, etica e legale, delle responsabilità locali, troppo pronte, e interessate, a scaricare tutto sulla Banca Centrale e sul decreto Renzi per la repentina trasformazione in Spa delle Popolari con attivi superiori agli 8 miliardi. Ma ora che molto, non tutto, è più chiaro sui (mis)fatti locali almeno ai nostri lettori grazie, anche, a noi, proviamo a far chiarezza sul resto con più di un articolo divulgativo.
Continua a leggereLa vigilanza europea ha incontrato oggi Viola per BPVi e Veneto Banca, c'era anche Carrus. A breve ufficializzate perdite di Montebelluna

Si stringe il cerchio intorno a Gianni Zonin ex presidente della BPVi: la procura di Vicenza sta per chiedere provvedimenti

Dopo l'almeno apparente mare piatto qualcosa sta avvenendo intorno alla barca di Gianni Zonin, membro del Cda della BPVi per 16 anni, quando ne era un po' diverso il nome così come diverso era il mondo, anche quello degli "uomini di banca" intorno a lui, poi divenuto presidente per circa venti anni della Banca Popolare di Vicenza fino alla sue dimissioni arrivate il 23 novembre 2015, pur se con qualche apparente tentennamento, dopo l'avviso di garanzia recapitatogli dalla Procura di Vicenza per i primi reati supposti, aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza, nel flop della ora ormai ex Popolare vicentina fino ad allora (ma anche dopo) idolatrata anche sui media locali che nelle pagine di informazioni pubblicavano foto come quella in copertina, che sapevano molto di poster pubblicitari. Il 22 e 24 marzo è stato, quindi, interrogato a lungo l'accorto imprenditore privato diventato nel frattempo re del vino in tutto il mondo, ma in balia, al vertice della Popolare, così ha sostenuto di fronte ai pm Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi, di Samuele Sorato ed Emanuele Giustini, i dirigenti reprobi che lui ha scelto e che hanno ingannato lui e, di conseguenza, decine di migliaia di risparmiatori.
Continua a leggere