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Al G7 di Taormina BPVi e Veneto Banca, Il Mattino di Padova: asse Gentiloni-Merkel per salvarle? Padoan respinge dimissioni dei Cda

ArticleImage Il retroscena. Il ministro ha rassicurato Viola, Mion, Carrus e Lanza affermando che il premier italiano e la Cancelliera discuteranno oggi il dossier

Delle due ex popolari venete Paolo Gentiloni parlerà oggi con Angela Merkel. Con questa promessa Pier Carlo Padoan avrebbe rassicurato i vertici dei due istituti di credito giunti nella Capitale con le lettere di dimissioni in mano e convinti a lasciare la partita. I top manager e i presidenti di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza sarebbero arrivati a Roma l'altro ieri con tutta l'intenzione di abbandonare le rispettive navi. Secondo alcune indiscrezioni non confermate Fabrizio Viola, Gianni Mion, Cristiano Carrus e Massimo Lanza avrebbero manifestato al ministro la decisione di non proseguire oltre in una partita diventata troppo complicata dopo le ulteriori richieste dell'Europa.

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Arzignano, pressione fiscale su industrie, Gentilin: “In un momento di crisi abbiamo scelto di aiutare le famiglie. Ringrazio gli imprenditori che hanno capito e ci hanno sostenuto"

ArticleImage In riferimento a quanto pubblicato dal Giornale di Vicenza nell'edizione del 25 maggio 2017 (articolo "Pressione fiscale in aumento nell'Ovest" e sottotitolo"Ad Arzignano la tassazione su capannoni e uffici è la più alta. Cresce la tassa sugli stabili a Chiampo, Brendola e Montorso", il sindaco di Arzignano, Giorgio Gentilin, ritiene doveroso fare alcune precisazioni. "Il rapporto sulla fiscalità nei Comuni vicentini presentato nella sede di Confindustria di Montecchio -dichiara- prende in esame i capannoni di 5 mila metri quadrati e gli uffici da 500 metri quadri e rivela che il gettito medio più alto, nell'Ovest Vicentino, riguarda Arzignano (27.343 euro) . Analoghi sono i risultati relativi agli uffici. Ritengo-continua Gentilin- che il rapporto non restituisce una fotografia completa della politica fiscale attuata ad Arzignano. E' vero, la pressione è maggiore sul comparto produttivo perché in questi anni di crisi abbiamo scelto di aiutare le famiglie, mantenendo la loro pressione fiscale più bassa".

 

"Arzignano ha un polo industriale di primaria importanza ed una classe imprenditoriale che non solo sa fare bene il proprio lavoro, ma che ha capito la scelta dell'Amministrazione e l'ha sempre sostenuta, accettando di dare il proprio contributo di sostegno alla comunità, tanto che la crisi ad Arzignano si è sentita meno che altrove" sottolinea l'assessore al Bilancio Angelo Frigo".Tanto per dare qualche numero" continua il Sindaco Gentilin, "le politiche fiscali fatte ad Arzignano hanno portato ad esentare 8.000 possessori di prima casa dal pagamento dell'odiata TASI. Un aiuto concreto per tante famiglie in difficoltà. C'è un dato importante che però va sottolineato" aggiunge l'assessore Frigo. "Una parte significativa delle imposte che noi raccogliamo vanno dirette a Roma. Dei 4,4 milioni di euro raccolti dall'IMU sui capannoni, ne restano ad Arzignano 730.000. Il resto finisce divorato da quell'enorme buco nero che è il bilancio dello Stato. Quindi il vero problema non sono le politiche fiscali di Arzignano, ma quello che ci costa mantenere l'apparato statale, obsoleto,elefantiaco e freno allo sviluppo economico". "Vorrei infine sottolineare che il polo industriale di Arzignano continua ad esercitare una forza di attrazione che non ha pari nell'area" conclude il sindaco Gentilin, "tanto che esistono diverse richieste di costruzione ed allargamento di edifici industriali ed artigianali, segno che l'imposizione fiscale non è tale da impedirne la crescita economica".

 

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Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, Il Fatto: pochi fatti e molte parole al vento per prendere tempo in attesa del "si salvi chi può"

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L'analisi di Paolo Fior

"Il governo non accetti ricatti dall'Europa". Serve "un colpo di reni". Di più, "un pugno sul tavolo". Anzi, bisogna proprio fregarsene di quel che dice Bruxelles perché "a mali estremi, è meglio passare i prossimi cinque anni a confrontarsi su una eventuale procedura di infrazione tutta da discutere, con le banche messe intanto in sicurezza, piuttosto che tergiversare all'infinito". Queste sono solo alcune delle dichiarazioni che si sono registrate a proposito delle difficoltà che sta incontrando il nuovo tentativo di salvataggio di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.Fa effetto che a pronunciare queste parole non siano i soliti noti, bensì i sindacati, il presidente del Veneto Luca Zaia, e l'ex viceministro dell'Economia Enrico Zanetti.

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Garanzia statale su nuove emissioni obbligazionarie: 2,2 miliardi di euro per BPVi e 1,4 mld per Veneto Banca

ArticleImage Banca Popolare di Vicenza comunica che, in seguito all'istanza presentata in data 23 marzo u.s., è pervenuta oggi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze la comunicazione che il decreto con il provvedimento di concessione della garanzia dello Stato su ulteriori emissioni obbligazionarie per un importo fino a 2,2 miliardi di euro (ai sensi del Decreto Legge n. 237/2016, convertito in legge n. 15 il 17 febbraio 2017) è stato registrato alla Corte dei Conti in data odierna. La Banca ha pertanto avviato le attività propedeutiche necessarie per la successiva emissione di tali titoli garantiti che contribuiranno a rafforzare il profilo di liquidità del Gruppo BPVi aumentandone la counterbalancing capacity.

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Tav in Fiera di Vicenza per trasporti veloci ma lì la fibra non c'è: ci impera l'industria 1.0 e per velocizzare Internet bisognerà salire e scendere dai treni per usare il loro... wifi

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BPVi e Veneto Banca: inevitabile intervento di Atlante o delle banche prima dello Stato. Radiocor non esclude le dimissioni dei due cda

ArticleImage Il destino delle due banche venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, passa inevitabilmente per una nuova iniezione di capitali privati da parte dell'azionista Atlante o da parte delle banche italiane, attraverso un veicolo ad hoc, o con l'apporto del braccio volontario del Fondo interbancario, prima che si possa aprire l'ombrello pubblico della ricapitalizzazione precauzionale. Questo lo scenario che resta attuale in queste ore di contatti febbrili secondo fonti a conoscenza del dossier. I vertici delle due banche venete a Roma da stamani, dopo l'incontro con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, sono rimasti per ore riuniti in una delle sedi romane della Popolare di Vicenza banca dalla quale sono usciti senza rilasciare dichiarazioni.

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Pier Carlo Padoan: non ci sarà bail in per Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Fabrizio Viola: "ne prendo atto"

ArticleImage "Prendo atto delle dichiarazioni del ministro Pier Carlo Padoan". Risponde così, secondo l'agenzia Radiocor, Fabrizio Viola, amministratore delegato di Banca Popolare di  Vicenza interpellato a Roma dopo l'incontro in mattinata al Tesoro con il ministro al quale ha partecipato accompagnato anche dai vertici di Veneto Banca, ad Cristiano Carrus incluso. Viola ha risposto alla domanda sulla valutazione di Padoan secondo il quale è da escludere il bail in per le due banche venete. "La Commissione Ue, il Single supervisory mechanism (SSM della Bce) e le autorita' italiane stanno lavorando fianco a fianco" e "sono in corso contatti costruttivi": è quanto fa sapere un portavoce della Commissione Ue a proposito delle banche venete. Come è noto, l'Ssm è il 'Single Supervisory Mechanism', ovvero il meccanismo di supervisione bancaria europeo, che comprende la Bce e le autorita' di vigilanza nazionali dei singoli Paesi.

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Vicenza non gode più: gli amministratori di Variati affetti da eiaculatio precox

ArticleImage Bisogna trovare un direttore pro tempore per il Chiericati ma da mettere nel Cda della Fondazione Roi? Va bene anche uno che sia direttore tecnico ben pagato e poco importa che poi, magari, diventi onorario, senza aver informato la sua Università di essere stato pagato prima, ma si faccia presto! Ed ecco, grazie a Jacopo Bulgarini d'Elci e a Gianni Zonin, Giovanni Carlo Federico Villa con quel che ancora oggi ne consegue. Bisogna avere le compensazioni per il Dal Molin? Presto, presto, "vado a Roma per firmare per la tangenziale", annuncia bellicoso Achille Variati. Che poi, al ritorno, oggi si trova in pancia, non lui in effetti ma la città, il Parco dellla Pace con i costi di gestione che solo Dio sa.

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Prende il via a Vicenza la prima edizione di "international security festival 2017" con I Fronti del Mediterraneo: la presentazione di Alifuoco

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Pubblicato il 22 maggio 9.19, aggiornato il 25 alle 9.24. Facciamo precedere l'annuncio della prima edizione di "international security festival 2017" col relativo programma da una breve presentazione che ne fa dei suoi convegni il suo ideatore, Ubaldo Alifuoco, animatore dell'Associazione 11 settembre.

Gli eventi organizzati dall'Associazione "11 Settembre" rientrano nel cosiddetto Festival della sicurezza, che ambisce a diventare un appuntamento ricorrente per fare il punto sugli aspetti internazionali che condizionano la pace e la sicurezza. Vicenza occupa un importante posto di osservazione sia per essere provincia di esportazione (circa il 35% della produzione è diretta verso mercati esteri), sia per la presenza sul territorio di istituzioni con ruoli internazionali.

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Le ultime da Bruxelles su BPVi e Veneto Banca. "Fabrizio Viola, lei è ottimista o no?": la seconda...

Fabrizio Viola e Cristiano Carrus hanno varcato stamattina tardi la porta della Commissaria Europea alla Concorrenza, cioè la responsabile dell'Antitrust Margrethe Vestager, proprio mentre avveniva qualcosa, il primo downgrandig, da Aa3 a A1 della Cina neo capitalista, di più epocale, ci perdonino i nostri lettori locali, della possibile "risoluzione" della Banca Popolare di Vicenza e/o (anche a vocali invertite) di Veneto Banca di cui i due Ad sono venuti a Bruxelles a perorare la causa "implorando" l'applicabilità dell'intervento di Stato sotto forma di "ricapitalizzazione pracauzionale" per degli spiccioli come 6.4 miliardi di euro almeno di cui, però, l'Europa vuole che almeno un miliardo fresco, conversione di bond subordinati per 740 milioni e anticipo di Atlante per 900 milioni a parte, arrivi da ormai sorde casse private.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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