Quotidiano | Categorie: Economia&Aziende

BPVi e Veneto Banca: inevitabile intervento di Atlante o delle banche prima dello Stato. Radiocor non esclude le dimissioni dei due cda

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 25 Maggio 2017 alle 16:48 | 0 commenti

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Il destino delle due banche venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, passa inevitabilmente per una nuova iniezione di capitali privati da parte dell'azionista Atlante o da parte delle banche italiane, attraverso un veicolo ad hoc, o con l'apporto del braccio volontario del Fondo interbancario, prima che si possa aprire l'ombrello pubblico della ricapitalizzazione precauzionale. Questo lo scenario che resta attuale in queste ore di contatti febbrili secondo fonti a conoscenza del dossier. I vertici delle due banche venete a Roma da stamani, dopo l'incontro con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, sono rimasti per ore riuniti in una delle sedi romane della Popolare di Vicenza banca dalla quale sono usciti senza rilasciare dichiarazioni.

Presenti oltre ai due presidenti Gianni Mion e Massimo Lanza anche il vice presidente della Vicenza, Salvatore Bragantini, e gli amministratori delegati Fabrizio Viola e Cristiano Carrus. Nella giornata di contatti istituzionali romani è previsto anche un incontro in Banca d'Italia. La richiesta di un miliardo di capitale aggiuntivo per compensare perdite pregresse non colmabili con le risorse pubbliche resta ancorata sul tavolo di trattative e al Governo non resta che la moral suasion verso il sistema italiano per evitare la fumata nera con l'Europa. Il ministro Padoan ha escluso l'ipotesi del bail-in. Le due banche venete hanno convocato i cda straordinari per domani. La situazione resta fluida e non si puo' escludere, ai sensi del codice civile, che gli amministratori delle due banche possano valutare anche di rimettere il mandato.
Da Il Sole 24 Ore Radiocor Plus


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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