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Categorie: Economia&Aziende
II tira-e-molla sulle banche venete non è più né logico, né tollerabile. Le banche stesse, ma anche i risparmiatori, gli investitori, il Nordest e l'Italia hanno bisogno di certezze. E se l'Unione europea continua a prendere tempo, a rinviare le scelte, sono il governo e il sistema economico-finanziario a dover agire e pretendere risposte. Alzando, se necessario, la voce.
Veneto Banca e
Banca Popolare di Vicenza sono passate attraverso un crollo devastante e una ripetuta serie di ispezioni delle autorità di vigilanza italiane ed europee; sono stati chiesti e realizzati interventi finanziari di ricapitalizzazione e riorganizzazione; sono stati presentati piani industriali e almeno fin dall'ottobre dello scorso anno è risultato evidente che la fusione tra i due istituti è elemento fondante per rendere credibile qualsiasi ipotesi di rilancio.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Dopo sei mesi il governo non è ancora riuscito a sbloccare l'intervento per MPS. Se ci vorrà lo stesso tempo per Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, si rischia un disastro per tutto il sistemaLo spettro del contagio incombe sul sistema bancario italiano. Il possibile fallimento (o risoluzione, o bail in) della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca è confermato dai silenzi del governo italiano e delle autorità europee. E con esso comincia a farsi strada il suo corollario: il contagio sul sistema economico e sulle altre banche. Corollario del corollario è il toto-contagiati. Quali banche colpite per prime?
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
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Non c'è alibi che tenga. Se da Bruxelles domani i vertici delle due banche venete, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, non tornano con il disco verde, senza ulteriori... "fasi di studio costruttivo e convergente" che ci hanno fatto perdere mesi preziosi, il fallimento sarà inevitabile e con i soldi pubblici anzicchè rilanciare le due banche assisteremo ai funerale più costoso di "seconda repubblica" al tramonto»: lo dice
Franco Conte, presidente di
Codacons Veneto nella nota che pubblichiamo e che con la sua inconsueta preoccupazione e aggressività è indice che forse, ma noi lo dicevamo, siamo alla penultima, se non ultima, spiaggia. Quel rischio default che in molti hanno fatto finta di non vedere ora appare sempre più vicino alla realtà .
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Come scrive
NordEst Economia è in programma per domani, 24 maggio, a Bruxelles un incontro fra la direzione generale della concorrenza dell'Ue, capeggiata da
Margrethe Vestager, il Tesoro, guidata da
Pier Carlo Padoan, e i vertici delle banche venete, con gli a.d. della
Banca Popolare di Vicenza,
Fabrizio Viola, e di
Veneto Banca,
Cristiano Carrus. Scopo del vertice è fare il punto della situazione sulla richiesta di
ricapitalizzazione precauzionale avanzata dai due istituti veneti. Le banche hanno già presentato all'Ue i loro piani di ristrutturazione, che prevedono la fusione fra i due istituti, con una fabbisogno di capitale complessivo stimato in 6,4 miliardi e lo smaltimento di 9,6 miliardi di sofferenze lorde. L'iter per la ricapitalizzazione delle venete, che determinerebbe il controllo dello Stato sulle due banche, è analogo a quello di Mps.
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Categorie: Fatti, Economia&Aziende
Università degli Studi di Padova.
Raul Randon è brasiliano, ma è anche italiano, vicentino. Da molti anni, infatti, ha la doppia cittadinanza iure sanguinis in virtù del fatto che suo nonno Cristoforo emigrò in Brasile nel 1888 da Muzzolon di Cornedo Vicentino. Classe 1929, Raul Anselmo Randon di cose, nella vita, ne ha fatte tante, a partire da quell'officina meccanica messa in piedi dal nulla assieme al fratello HercÃlio nel lontano 1949. Le Empresas Randon oggi sono un gruppo di 10 aziende con quartier generale a Caxias do Sul (Rio Grande do Sul-Brasile), ai primissimi posti al mondo nella produzione di rimorchi per camion, vagoni ferroviari, mezzi pesanti fuoristrada, sospensioni e sistemi frenanti.
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Categorie: Economia&Aziende
Il caso "tassazione non tassazione" degli indennizzi versati dalla
Banca Popolare di Vicenza e da
Veneto Banca ai circa
121.000 soci complessivi che hanno aderito alla Opt (
Offerta Pubblica di Transazione) per un importo totale di circa
440 milioni di euro tiene banco sui media (a seguire* riportiamo l'articolo che ribadisce le perplessità de
Il Sole 24 Ore, il primo a rilanciare la nostra segnalazione del problema fatta
il 18 maggio scorso e analizzato il 19) e tra i vertici dei due Istituti, che ieri hanno emesso una nota a "difesa" della propria tesi sulla non tassabilità come "reddito diverso" opposta a quella della direzione generale del Veneto dell'
Agenzia delle Entrate che con la risposta a
un interpello di un socio, Luca Canale, ha stabilito su un documento ufficiale il contrario per l'esistenza di "obblighi di non fare" (azioni legali contro la Banca stessa) che configuano l'importo erogato non come pure indennizzo ma come reddito diverso, quidi da tassare e sui cui versare circa 86 milioni di euro di ritenute alla fonte.
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Categorie: Banche, Fatti, Economia&Aziende
Abbiamo atteso più di un paio d'ore prima di pubblicare la nota che, in
risposta ai nostri quesiti e ai nostri articoli, poi ripresi dalla stampa nazionale, Il Sole 24 Ore in primis, ha trasmesso la
Banca Popolare di Vicenza sulla questione della tassabilità , sostenuta ufficialmente dalla direzione generale del Veneto dell'
Agenzia delle Entrate, degli indennizzi percepiti da circa 70.000 soci
BPVi (all'analogo problema ha dato subito dopo
analoga risposta scaricabile qui la Veneto Banca per altri 70.000 azionisti circa) a fronte del danno di fatto subito per il flop delle loro azioni (ma non riconosciuto "legalmente") e in combinata con l'obbligo a rinunciare a qualsiasi azione legale nei confronti di chicchessia.
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Categorie: Fisco, Banche, Economia&Aziende
Arrivano alcune reazioni preoccupate di varie associazioni di soci BPVi e Veneto Banca mentre siamo in attesa dei chiarimenti che sia la Banca Popolare di Vicenza, che ci è stato assicurato che sta rispondendo al nostro quesito, che l'ex Popolare di Montebelluna, che negli ultimi tempi rimane muta alle nostre richieste di risposte su vari aspetti, vorranno fornire e delle azioni che vorranno intraprendere sulla questione da noi sollevata
il 18 maggio e descritta
il 19 sulla tassabilità degli "indennizzi" ai soci che hanno aderiro alla Offerta Pubblica di Transazione (Opt), questione ripresa e analizzata
il 20 maggio con preocupazione poi da Il Sole 24 Ore e quindi rilanciata con alcune rassicurazioni del presidente Gianni Mion ieri,
21 maggio, e infine da altri media incluso oggi, 22 maggio, il GdV, che ci... cita.
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Categorie: Interviste, Economia&Aziende
All'incontro a Roma del 21 febbraio scorso tra la delegazione di "
Noi che credevamo nella BPVi" capeggiata da
Luigi Ugone e il sottosegretario all'Economia e Finanze
Pier Paolo Baretta, incontro a cui eravamo presenti (in esclusiva da... "infiltrati" sia pur noti e accettati), l'esponente del governo aveva anticipato con chiarezza il suo giudizio sul "
mancato impegno dell'imprenditoria locale che pure è stata compartecipe dei motivi della crisi della ex Popolare" che ora ripete e precisa quando dice che "
lo Stato è pronto a fare la sua parte, ma non basta" come si legge in questi gorni sulla stampa nazionale e, a seguire, su quella locale, che urla, insieme ai politici "
insegui consensi" ex post, al "complotto" anti Veneto e contro le due ex Popolari venete.
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Categorie: Economia&Aziende
L'avv. Andrea Arman, presidente del Coordinamento Associazioni Banche Popolari Venete "Don Enrico Torta", Interviene nella querelle sulla proposta di costituzione di parte civile del comune di Montebelluna nel processo penale a carico degli amministratori di Veneto Banca per esporre il pensiero del Coordinamento stesso.
La crisi dell'istituto bancario di Montebelluna non deve essere vista e letta e come una semplice crisi aziendale, essa ha colpito moltissime persone e le famiglie di queste, con pesanti conseguenze economiche e sulla salute. Molti sono i risparmiatori, ma anche i dipendenti del banca, che sono dovuti ricorrere a cure mediche, ed ogni giorno, anche a ragione della esasperante situazione di opacità informativa, ambiguità ed incertezza, se ne aggiungono.
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