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Veneto Banca, a fine giugno quotazione in Borsa e nell'assemblea del 15 luglio si deciderà per l'azione di responsabilità

ArticleImage Disco verde al «Progetto Serenissima», quotazione entro la fine di giugno e, a metà luglio, il verdetto sull’azione di responsabilità da intraprendere (o meno) verso gli amministratori dell’epoca Trinca-Consoli. Lo schema di marcia di Veneto Banca, il cui Consiglio di amministrazione, definito da chi vi ha partecipato «molto faticoso», è stato impegnato ieri fino a tarda ora, pare ormai scolpito sul calendario e ricalca, nella sostanza, i desiderata ribaditi venerdì scorso dalla Bce al neopresidente, Stefano Ambrosini, all’amministratore delegato, Cristiano Carrus, architetto del piano presentato lo scorso ottobre, e a Carlotta De Franceschi, presidente del Comitato esecutivo. Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo

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Veneto Banca, a fine giugno quotazione in Borsa e nell'assemblea del 15 luglio si deciderà per l'azione di responsabilità

ArticleImage Disco verde al «Progetto Serenissima», quotazione entro la fine di giugno e, a metà luglio, il verdetto sull’azione di responsabilità da intraprendere (o meno) verso gli amministratori dell’epoca Trinca-Consoli. Lo schema di marcia di Veneto Banca, il cui Consiglio di amministrazione, definito da chi vi ha partecipato «molto faticoso», è stato impegnato ieri fino a tarda ora, pare ormai scolpito sul calendario e ricalca, nella sostanza, i desiderata ribaditi venerdì scorso dalla Bce al neopresidente, Stefano Ambrosini, all’amministratore delegato, Cristiano Carrus, architetto del piano presentato lo scorso ottobre, e a Carlotta De Franceschi, presidente del Comitato esecutivo.

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Veneto Banca, aumento di capitale in moto da giovedì e diritto di opzione ai soci

ArticleImage Veneto Banca: giovedì al via aumento. Si parte con pre-marketing, c'è anche offerta in opzione a soci
La macchina per portare in Borsa Veneto Banca si metterà in moto giovedì prossimo. E' questa la data su cui sta ragionando il consorzio di garanzia guidato da Banca Imi in vista dell'aumento di capitale da 1 miliardo di euro a servizio della quotazione a Piazza Affari del gruppo di Montebelluna che prevederà, a differenza dell'operazione della Popolare di Vicenza, anche l'offerta in opzione ai soci. Salvo intoppi, quindi, tra tre giorni partirà il sondaggio tra gli investitori interessati a sottoscrivere le nuove azioni. A valle del pre-marketing, che dovrebbe durare circa cinque giorni, sarà fissato il range di prezzo dell'offerta che sarà reso noto al mercato subito dopo la pubblicazione del prospetto da parte della Consob.

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Banche in Veneto: sofferenze a 18 miliardi. Francesco Zen: il localismo non è sbagliato, ma che non diventi incestuoso

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Rassegna stampa | Categorie: Banche

Banche in Veneto: sofferenze a 18 miliardi. Francesco Zen: il localismo non è sbagliato, ma che non diventi incestuoso

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Da una parte il travaglio delle ex Popolari trasformate in Spa, fra la svalutazione delle azioni, le difficoltà della ricapitalizzazione, le insidie della quotazione, gli indugi sull’azione di responsabilità. Dall’altra l’affanno del credito cooperativo, tra dolorosi commissariamenti e inevitabili liquidazioni, nella cornice di una riforma tanto necessaria quanto delicata. La grave malattia che affligge il sistema bancario veneto è caratterizzata da un sintomo inequivocabile: i crediti in sofferenza. Un fenomeno che, nel settennato della grande crisi, è pressoché triplicato, aumentando addirittura di sette volte nel settore dell’edilizia. Per cui la domanda delle domande alla fine è questa: ma di chi è stata la colpa? È stata (solo) degli errori, dolosi o colposi, nella gestione degli istituti che hanno prestato i soldi? O è stata dell’incapacità di restituire i denari da parte delle famiglie, e soprattutto delle imprese, travolte dalla recessione?

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Quotidiano | Rassegna stampa | Categorie: Informazione, Banche

La stampa sa fare il suo mestiere, a Treviso: sulla locale Tribuna Fabio Poloni analizza l'elenco soci Veneto Banca da noi pubblicato

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Il 27 aprile avevamo pubblicato in esclusiva l'elenco completo dei soci di Veneto Banca e dopo un primo sommario esame dei "presenti" ci eravamo ripromessi di andarlo a spulciare con maggiore attenzione come avevamo fatto sui "soci top 999 della BPVi". Ma la maggiore vicinanza territoriale alla fu Banca Popolare di Gianni Zonin & c. e i suoi ultimi flop, tra quotazioni e azioni di responsabilità mancate o rinviate, ci hanno fatto concentrare le nostre risorse sugli eventi più propriamente vicentini. Oggi ci dà una mano il collega Fabio Poloni che sulla Tribuna di Treviso e sui quotidiani Finegil mette in ordine i dati e ci propone quell'analisi che noi avevamo dovuto rinviare a tempi migliori, se mai ci saranno in un Veneto che continua a voler addossare ad altri, i foresti, colpe che spesso matura in casa. Vi proponiamo di seguito l'analisi di Fabio Poloni come riportata da VeneziePost anche per ribadire ancora una volta che la stampa locale, quando vuole, sa fare il suo mestiere. A Treviso...

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Zonin ha salassato i soci, la BPVi di Iorio li irride: sprechi, secretazioni legali, Investor relator a spasso e doppie auto aziendali

ArticleImage L'incarico ai legali sull'azione di responsabilità, comunicato dopo mille, penosi tentativi di rinviarlo ma secretato nelle sue possibili azioni nei confronti di Zonin e di chi l'ha aiutato o non frenato nei suoi disastri, pagati da 118.000 soci della fu Banca Popolare di Vicenza, è l'ultimo evento sconcertante della gestione Iorio, non colpevole, però, almeno di questo fatto al 100% solo perchè affiancato da un presidente, Stefano Dolcetta, che, anche per le vicende della quasi ex sua Fiamm, è la perfetta icona della decadenza di Vicenza e della sua classe imprenditoriale, e da un Cda, che per più della metà è targato ancora Gianni Zonin per rappresentare plasticamente che nulla è ancora sostanzialmente cambiato nello stile di gestione senza trasparenza della BPVi.

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BPVi: saltata prima mediazione con soci e in dubbio accordo con Cattolica con aggravio di 170 mln per Spa. Nel Cda non c'è Colombini, ma forse un "esecutore" al posto di Iorio

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Salta la prima mediazione tra due soci bassanesi e la Banca Popolare di Vicenza i cui legali, presentatisi obbligatoriamente al tavolo hanno sostenuto che una posizione di chiusura alle ipotesi extra giudiziali che rischia di accentuare la conflittualità tra i 118.000 soci di fatto azzerati e l'istituto condotto al collasso dalla gestione di Zonin & c. Intanto scoppia il "problema Cattolica" per l'attuale Cda in cui ancora siede Francesco Iorio in attesa che il Fondo Atlante prenda e renda note le sue decisioni in vista dell'assemblea che a breve dovrà indicare la composizione dei vari organi di gestione e controllo della banca.

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Aggiornamento mercato: Milano -0,2%, sprint di Ferragamo, banche flop

ArticleImage Borsa: Milano contrastata (-0,2%). Sprint Ferragamo, Yoox, Ubi ed Mps, scivolone Unipol e Saipem Riduce il calo Piazza Affari a metà seduta (Ftse Mib -0,22% a 17.612 punti), con il paniere principale spaccato in due. Da un lato Ferragamo (+7,87%), Yoox Nap (+5,79%) e Ubi Banca (+2,78%), all'indomani dei conti trimestrali, insieme ad Mps (+2%) e Snam (+1,66%), dall'altro invece Unipol (-5,55%) e UnipolSai (-3,14%) dopo i conti ed il piano, insieme a Saipem (-3,34%). Deboli anche Mediobanca (-1,55%), Generali (-1,27%), di nuovo in calo dopo lo scossone di ieri dopo i conti, Intesa (-1,08%) e Unicredit (-0,82%). Tra i titoli a minor capitalizzazione effetto conti su Interpump (+8,38%), mentre non si arresta il calo di Coima Res (-14,75%) nel giorno del debutto.

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Piazza affari aumenta il calo: perdono Banco Popolare, UnipolSai, Bpm, Unicredit, Mediobanca e Intesa Sanpaolo. Debutto difficile per Coima Res

ArticleImage Borsa: Milano aumenta calo (-1%). Pesanti Banco, Bpm e UniCredit. Debutto difficile per Coima Res
Piazza Affari aumenta il calo a pochi minuti dall'avvio con il Ftse Mib che cede già l'1%. In fondo al paniere principale il Banco Popolare che perde il 2,5%. Male anche la galassia Unipol col titolo fintio in asta di volatilità al ribasso il piano industriale e i conti del trimestre: il gruppo UnipolSai perde il 2,6%. In rosso anche le altre banche con UniCredit e Bpm che cedono entrambe circa il 2,5%, al fianco di Mediobanca (-2,4%) e Intesa Sanpaolo (-1,9%).

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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