Utente: edber
Ultimi commenti di edber
In: Sit in anti-Cicero, Bepi De Marzi "dirige" Bella Ciao in piazza Matteotti con Anpi, Pd, Prc
Inviato Sabato 22 Dicembre 2018 alle 00:12
Mi spiace per il Maestro De Marzi, che , come pubblico, meritava qualcosa di più della sparuta centuria che PD, Rifondazione Comunista, altri partiti minori della sinistra e l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, pur tutti insieme hanno saputo radunare : la motivazione era proprio stupida.
Inviato Giovedi 22 Novembre 2018 alle 08:45
"Palazzo Pigatti a colonne, con quattro negozi nel sottoportico, in vendita."
E' evidente la crisi del piccolo commercio, al quale si aggiunge la fuga dal centro storico anche delle attività professionali, meno visibile, ma che si può percepire dagli infiniti avvisi "vendesi" o "affittasi" di uffici che in passato animavano la città.
In questo contesto sarebbe logico che la tassazione delle attività del centro storico fosse drasticamente abbassata , e per contro aumentata quella dei centri commerciali , anche in ragione del giro d'affari evidentemente maggiore.
E' evidente la crisi del piccolo commercio, al quale si aggiunge la fuga dal centro storico anche delle attività professionali, meno visibile, ma che si può percepire dagli infiniti avvisi "vendesi" o "affittasi" di uffici che in passato animavano la città.
In questo contesto sarebbe logico che la tassazione delle attività del centro storico fosse drasticamente abbassata , e per contro aumentata quella dei centri commerciali , anche in ragione del giro d'affari evidentemente maggiore.
Inviato Domenica 7 Ottobre 2018 alle 18:45
E' curioso che la grande emigrazione veneta cominci con l'annessione all'Italia. Questo fenomeno era pressochè sconosciuto sia con la Serenissima che con la tanto vituperata amministrazione austriaca.
E' altrettanto curioso che la stessa cosa sia accaduta al sud dopo l' invasione, senza dichiarazione di guerra, del Regno delle Due Sicilie da parte dei piemontesi, e la sua annessione all'Italia.
E' altrettanto curioso che la stessa cosa sia accaduta al sud dopo l' invasione, senza dichiarazione di guerra, del Regno delle Due Sicilie da parte dei piemontesi, e la sua annessione all'Italia.
Inviato Giovedi 2 Agosto 2018 alle 00:05
Si dimentica che il 29 novembre 47 Le Nazioni Unite decisero per la fondazione di due stati in Palestina, uno ebraico ed uno arabo, con una votazione di 33 paesi favorevoli, 13 contrari e 10 astenuti;
Gli arabi , non accettando la risoluzione ONU, scatenarono , dopo il 48 ben due guerre, e le persero tutte, consentendo , come in tutte le guerre perse, ai vincitori di estendere progressivamente i propri confini ( ne sappiamo qualcosa anche noi, con la particolarità che l’Italia ha ceduto territorio nazionale a nazioni confinanti non già vittoriose, ma altrettanto sconfitte, vale a dire quella Slovenia e soprattutto quella Croazia alleate in guerra con l’Asse, e in gran parte più naziste dei nazisti (vedi Ustascia croati , Belagardisti e Domobranzi soveni.
Gli arabi , non accettando la risoluzione ONU, scatenarono , dopo il 48 ben due guerre, e le persero tutte, consentendo , come in tutte le guerre perse, ai vincitori di estendere progressivamente i propri confini ( ne sappiamo qualcosa anche noi, con la particolarità che l’Italia ha ceduto territorio nazionale a nazioni confinanti non già vittoriose, ma altrettanto sconfitte, vale a dire quella Slovenia e soprattutto quella Croazia alleate in guerra con l’Asse, e in gran parte più naziste dei nazisti (vedi Ustascia croati , Belagardisti e Domobranzi soveni.
Inviato Venerdi 29 Giugno 2018 alle 00:13
Quei tre saranno certamente morti di paura!
Inviato Sabato 16 Giugno 2018 alle 14:35
Avrei una curiosità: quanti partigiani sono iscritti all'ANPI di Vicenza?
Inviato Giovedi 19 Gennaio 2017 alle 11:19
Che senso ha chiedere ai nomadi affitto e pagamento bollette? Se il popolo italiano ha deciso (francamente non so come nè quando) che è giusto che migliaia di persone abbiano diritto a vivere al di fuori degli obblighi cui sono soggetti gli altri cittadini, senza lavorare in quanto il lavoro non rientra nella loro "cultura", e quindi restando a carico della collettività o delinquendo, da quali fonti di reddito dovrebbero ricavare il denaro per affitto e bollette? Se per questi pagamenti è inevitabile che delinquano, meglio che il loro onere sia equamente ripartito , e non ricavato di volta in volta da una singola vittima di attività delinquenziali.
E' paradossale, ma ma meno ipocrita rispetto a consentire di fatto la delinquenza e chiedere regolari pagamenti.
E' paradossale, ma ma meno ipocrita rispetto a consentire di fatto la delinquenza e chiedere regolari pagamenti.
Inviato Mercoledi 22 Luglio 2015 alle 09:48
Strage di fascisti? Da Vikipedia:
Un reparto di partigiani della brigata garibaldina, comandato da Piva Igino e Bortoloso Valentino (nomi di battaglia "Romero" e "Teppa"), irruppe nella notte del 6 luglio nel carcere mandamentale della città: non disponendo di elenchi di fascisti, li cercarono ma, non avendoli trovati, le vittime furono scelte tra i 99 detenuti del carcere. Tra questi, solo 8 erano stati indicati al momento dell'arresto come detenuti comuni, mentre 91 erano stati incarcerati come "politici" di possibile parte fascista, sebbene non tutti fossero ugualmente compromessi con il fascismo e in molti casi forse fossero stati arrestati per errore.
Erano infatti ancora in corso gli accertamenti delle posizioni individuali: per alcuni era già stata accertata l'estraneità alle accuse ed era altresì programmata la scarcerazione, non avvenuta per lentezze burocratiche. Gli 8 detenuti comuni vennero subito esclusi dalla lista, insieme a 2 detenute politiche non riconosciute come tali.
Dopo una approssimativa cernita, che suscitò contrasti tra gli stessi fucilatori: alcuni proposero che fossero risparmiate almeno le donne, che in genere non erano state arrestate per responsabilità personale ma solo fermate per legami personali con fascisti o per indurle a testimoniare nell'inchiesta in corso. "Teppa" si oppose dicendo "Gli ordini sono ordini e vanno eseguiti", non disse da chi provenivano gli ordini (e non fu mai accertato, nonostante un processo apposito nel 1956).
Dopo un'ora di incertezza, mentre alcuni partigiani non convinti si allontanarono, vennero uccise a colpi di mitraglia 54 persone, tra cui 14 donne (la più giovane di 16 anni), e ne vennero ferite numerose altre. Alcuni detenuti, coperti dai corpi dei caduti, si salvarono indenni. Quando giunsero, i soccorritori trovarono il sangue che colava sulla scala e sul cortile, arrivando fino sulla strada.
....all'indomani dell'evento le organizzazioni partigiane, la Camera del Lavoro e il Partito Comunista Italiano condannarono l'accaduto in quanto la guerra era già finita da nove settimane e si sarebbe dovuto attendere l'inchiesta sulle responsabilità individuali delle persone arrestate.
L'Unità aveva definito i responsabili dell'eccidio "provocatori trotskisti": in realtà, i partigiani che avevano condotto l'eccidio al carcere di Schio erano legati al Partito Comunista e alle ex-Brigate Garibaldi. Tre di loro, sfuggiti alle indagini, si recarono a Roma al Ministero di Grazia e Giustizia per conferire con Palmiro Togliatti, che all'epoca guidava il dicastero dal quale dipendeva il carcere di Schio, che inoltre era nello stesso tempo segretario del PCI.
Li ricevette in via Arenula, allora sede del Ministero, il segretario del Ministro, Massimo Caprara. Il Ministro della Giustizia incaricò la Direzione del partito di provvedere e su richiesta della direzione del partito i tre partigiani, coautori dell'Eccidio, vennero aiutati dall'organizzazione del PCI a rifugiarsi a Praga. Durante una visita nella capitale cecoslovacca di Togliatti e Caprara, essi ebbero un incontro casuale e ringraziarono per averli aiutati. Di questo episodio Caprara, che materialmente accolse e trattò con gli omicidi per conto del Ministro Togliatti, fece una dettagliata descrizione in un suo famoso libro.
Nel 1946 Togliatti fece approvare una amnistia a favore dei crimini di guerra, di cui beneficiarono migliaia di fascisti e collaborazionisti ma anche partigiani autori di eccidi e di moltissimi altri casi simili di giustizia sommaria.
Un reparto di partigiani della brigata garibaldina, comandato da Piva Igino e Bortoloso Valentino (nomi di battaglia "Romero" e "Teppa"), irruppe nella notte del 6 luglio nel carcere mandamentale della città: non disponendo di elenchi di fascisti, li cercarono ma, non avendoli trovati, le vittime furono scelte tra i 99 detenuti del carcere. Tra questi, solo 8 erano stati indicati al momento dell'arresto come detenuti comuni, mentre 91 erano stati incarcerati come "politici" di possibile parte fascista, sebbene non tutti fossero ugualmente compromessi con il fascismo e in molti casi forse fossero stati arrestati per errore.
Erano infatti ancora in corso gli accertamenti delle posizioni individuali: per alcuni era già stata accertata l'estraneità alle accuse ed era altresì programmata la scarcerazione, non avvenuta per lentezze burocratiche. Gli 8 detenuti comuni vennero subito esclusi dalla lista, insieme a 2 detenute politiche non riconosciute come tali.
Dopo una approssimativa cernita, che suscitò contrasti tra gli stessi fucilatori: alcuni proposero che fossero risparmiate almeno le donne, che in genere non erano state arrestate per responsabilità personale ma solo fermate per legami personali con fascisti o per indurle a testimoniare nell'inchiesta in corso. "Teppa" si oppose dicendo "Gli ordini sono ordini e vanno eseguiti", non disse da chi provenivano gli ordini (e non fu mai accertato, nonostante un processo apposito nel 1956).
Dopo un'ora di incertezza, mentre alcuni partigiani non convinti si allontanarono, vennero uccise a colpi di mitraglia 54 persone, tra cui 14 donne (la più giovane di 16 anni), e ne vennero ferite numerose altre. Alcuni detenuti, coperti dai corpi dei caduti, si salvarono indenni. Quando giunsero, i soccorritori trovarono il sangue che colava sulla scala e sul cortile, arrivando fino sulla strada.
....all'indomani dell'evento le organizzazioni partigiane, la Camera del Lavoro e il Partito Comunista Italiano condannarono l'accaduto in quanto la guerra era già finita da nove settimane e si sarebbe dovuto attendere l'inchiesta sulle responsabilità individuali delle persone arrestate.
L'Unità aveva definito i responsabili dell'eccidio "provocatori trotskisti": in realtà, i partigiani che avevano condotto l'eccidio al carcere di Schio erano legati al Partito Comunista e alle ex-Brigate Garibaldi. Tre di loro, sfuggiti alle indagini, si recarono a Roma al Ministero di Grazia e Giustizia per conferire con Palmiro Togliatti, che all'epoca guidava il dicastero dal quale dipendeva il carcere di Schio, che inoltre era nello stesso tempo segretario del PCI.
Li ricevette in via Arenula, allora sede del Ministero, il segretario del Ministro, Massimo Caprara. Il Ministro della Giustizia incaricò la Direzione del partito di provvedere e su richiesta della direzione del partito i tre partigiani, coautori dell'Eccidio, vennero aiutati dall'organizzazione del PCI a rifugiarsi a Praga. Durante una visita nella capitale cecoslovacca di Togliatti e Caprara, essi ebbero un incontro casuale e ringraziarono per averli aiutati. Di questo episodio Caprara, che materialmente accolse e trattò con gli omicidi per conto del Ministro Togliatti, fece una dettagliata descrizione in un suo famoso libro.
Nel 1946 Togliatti fece approvare una amnistia a favore dei crimini di guerra, di cui beneficiarono migliaia di fascisti e collaborazionisti ma anche partigiani autori di eccidi e di moltissimi altri casi simili di giustizia sommaria.
Inviato Venerdi 30 Gennaio 2015 alle 10:52
Spettabile Redazione , relativamente all'argomento del vostro articolo, desidero ravccontare la mia esperienza , ben diversa da come il "servizio" viene descritto. Ho aggiunto le inconcludenti risposte delle autorità contattate, compresa l'Assessore Donazzan.
Cordiali saluti. Edoardo Bernkopf
Da: Edoardo Bernkopf [mailto:[email protected]]
Inviato: venerdì 10 febbraio 2012 14.58
A: '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'
Oggetto: Apprendistato
Egregi Signori, con il presente sono a protestare per come viene condotto il corso di formazione per apprendisti , al quale è stata obbligata a partecipare una mia mia dipendente neo assunta.
Premetto che , in controtendenza rispetto alla situazione occupazionale, ho assunto una giovane apprendista. Premetto anche che lo studio medico-dentistico che dirigo opera da quattro generazioni, e può vantare di non aver mai lamentato né un infortunio sul lavoro né una malattia professionale e di non aver mai effettuato licenziamenti., assumendo quasi sempre personale femminile e al primo impiego, (categoria che oggi soffre ancor più di altre la scarsità di lavoro), provvedendo alla formazione nell’ambito dello studio stesso.
Da qualche tempo le istituzioni hanno ritenuto di doversi inserire in questo tipo di diretto rapporto , di certo non sollecitate dagli operatori.
Per poter assumere un apprendista ho dovuto frequentare due mezze giornate di inutile corso come titolare, ovviamente in orario di lavoro, per cui ho dovuto interromepre l’attività dell’intero studio, lasciando inattivi i dipendenti, che in assenza del titolare non possono lavorare. Mi si disse che potevo delegare qualcuno (cosa che mi era impossibile,. non avendo personale adatto a questo scopo), e infatti al corso ho trovato la quasi totalità di giovani, impiegati nelle più disparate attività non certo affini ad uno studio medico, il cui titolare, avendo ben altro da fare, li aveva delegati a partecipare nell’impropria veste di tutor. La loro partecipazione era caratterizzata da totale disinteresse, e l’unica preoccupazione era di chiarire che non intendevano avere responsabilità derivanti dalla partecipazione al corso stresso.
Assolto quest’obbligo , ho dovuto sopportare l’intrusione nel mio studio di un “formatore” , peraltro incolpevole, che ha provveduto alla “formazione interna”, pur non avendo la minima idea di come si svolga il lavoro in uno studio dentistico. Ho poi dovuto inviare a frequenza esterna la dipendente per 40 ore, sempre in orario di lavoro ovviamente da me retribuito, per consentirle la partecipazione ad un inutile corso dal quale, come ha dichiarato, non ha tratto alcun vantaggio come dipendente, esattamente come non ne ho avuto io come titolare. Sottolineo che come qualunque professionista dispongo di un consulente del lavoro che è in grado di dare qualunque informazione sul tema , sia a me che ai miei dipendenti, e che il contratto di lavoro è esposto in studio. Allego il resoconto di una “lezione” tenuta da un insegnante di cui ho chiesto di conoscere curriculum e titoli: l’ente formatore lo ha definito “diplomato - libero professionista per conto dei sindacati AGSG - UIL; esperto in ergonomia e analisi dei rischi ex 626 e valutazione dei rischi “. La lezione ha avuto ben altro argomento (vedasi allegato, qui di seguito) .
E’ opportuno che , in un momento in cui il lavoro soffre e si operano tagli in ogni campo , l’opinione pubblica sappia come vengono dilapidati i denari pubblici. Mi è stato sottolineato che il tutto è gratuito (ovviamente a parte stipendio e contributi pagati dal titolare che rinuncia alla prestazione lavorativa) . La collettività però paga agli enti formatori, di emanazione sindacale, 60 Euro per ogni colloquio, 500 € per il corso di cui sopra al quale si aggiungono altri 850 € se il corso viene portato a 70 ore , come mi viene oggi minacciato. E’ evidente che quanto sopra, lungi dal favorire l’accesso al lavoro, costituisce un ottimo disincentivo ad assumere, ma soprattutto appare come una ricca torta di denaro pubblico da spartire , senza alcun vantaggio per chi lavora e produce occupazione.
Desidero sapere se le istituzioni rappresentate in indirizzo sono a conoscenza di quanto sopra esposto
Distinti saluti Edoardo Bernkopf
La lezione con il docente Ferronato Silvano,
ERA PREVISTA L’INNTERA MATTINATA DI LEZIONE, 4 ORE. giovedì 19/1/ 012
Il parlamento è costruito da camera e senato, è suddiviso commissioni e prevede il voto di fiducia
A un certo punto ci ha parlato della guerra, e ci ha detto questa frase: “Ibis redibis non morieris in bello”
La costituzione è la madre di tutte le leggi è fatta nel 1947.
Il Pr corte costituzionale: G.U. 15gg
Il governo:
•ï€ S.P.P : SERVIZIO DI PREVENSIONE DI PROTEZIONE
•ï€ D.L. DATORE DI LAVORO R.S.P.P. RESPONSABILE DEL SERVIZIO
•ï€ M.C. MEDICO COMPETENTE
•ï€ R.L.S. RAPPRESENTANTE LAVORO SICUREZZA
•ï€ D.P.I DISPOSITIVI INDIVIDUALI PROTEZIONE
LO SVOLGIMENTO DI QUESTO PRIOGRAMMA HA IMPIEGATO UN’ORA
IL RESTO DELLA MATTINATA CI HA PARLATO SOLO DI EXTRA TERRESTRI e UFO.
CI HA FATTO VEDERE DEI VIDEO SUGLI EXTRATERRESTRI, E PARLATO DI INGREDIENTI CHE GLI HANNO COMUNICATO DEGLI ESSERI CHE NON SONO DI QUESTO MONDO,. MA VIVONO SUGLI UFO, COME DICE LUI.
HA UN SITO INTERNET SUGLI UFO E GLI EXTRATERRESTRI : http://scienzaeparanormale.forumcommunity.net/?t=12555291
AD UNA MIA COMPAGNA DI CLASSE, L’HA FATTA ALZARE E LE HA LETTO LA MANO DICENDO SULLA SUA VITA DELLE COSE ASSURDE CHE NON CORRISPONDEVANO ALLA REALTA’. AL POSTO DI FARE LEZIONE CI HA PARLATO DI AFFARI PRIVATI DELLA SUA VITA
LA MATTINATA E’ CONCLUSA CON QUESTI ARGOMENTI INUTILI
RACCONTI DI FATTI PRIVATI CHE NON C’ENTRAVANO CON LE LA LEZIONE HANO CARATTERIZZATO LE LEZIONI ANCHE CON ALTRI INSEGNANTI., ANCHE SE PER TEMPI PIU’ LIMITATI
QUESTA “LEZIONE” CON IL SIGNOR FERRONATO E’ STATA LA PIÙ PARADOSSALE, MA L’INTERO CORSO E’ STATA UNA INUTILE PERDITA DI TEMPO
________________________________________
Oggetto: Apprendistato mia dipendente
Spettabili tutti, con il presente sono a chiedere una particolareggiata relazione sulla seduta di giovedì 19/1/ 012 del corso per apprendisti cui deve purtroppo partecipare, perdendo ore di lavoro regolarmente retribuite dal sottoscritto, la mia dipendente Hanbazi Siham.
Desiderio sapere nome e qualifiche del docente e con esattezza il programma svolto, riservandomi ogni azione in merito. Distinti saluti. Edoardo Bernkopf
Da: Dott. Edoardo Bernkopf [mailto:[email protected]]
Inviato: venerdì 27 gennaio 2012 17.53
A: '[email protected]'; '[email protected]'
Oggetto: R: Apprendistato mia dipendente
Si prega di voler gentilmente dar seguito al mio precedente messaggio rimasto senza riscontro. Grazie, distinti saluti. Edoardo Bernkopf
Da: [email protected] [mailto:[email protected]]
Inviato: lunedì 30 gennaio 2012 10.01
A: edber >
Cc: [email protected]
Oggetto: In: POSTA CERTIFICATA: R: Apprendistato mia dipendente
Spett.le ditta,
il programma dei corsi per gli apprendisti è organizzato dal consorzio delle Associazioni Confcommercio Veneto di concerto con le organizzazioni sindacali.
Il programma della formazione trasversale è uguale per tutti gli apprendisti, indipendentemente dal settore di provenienza.
Le ricordiamo che il contratto di apprendistato è un contratto a forma mista che prevede obbligatoriamente accanto all'attività lavorativa anche la formazione d'aula
Distinti saluti. Serra Cinzia
----- Inoltrato da Cinzia Serra/Ascom il 30/01/2012 09:47 -----
Da: Edoardo Bernkopf [mailto:[email protected]]
Inviato: lunedì 30 gennaio 2012 17.28
A: '[email protected]'
Cc: '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'
Oggetto: R: POSTA CERTIFICATA: R: Apprendistato mia dipendente
Gentile Signora, ho chiesto di avere una particolareggiata relazione sulla seduta di giovedì 19/1/ 012: credo sia mio diritto avere informazioni sul corso che sta seguendo la mia dipendente.. Non ho chiesto chi ha organizzato il corso: mi interessa che i disagi che vengono scaricati sui dipendenti e sui datori di lavoro, come anche i soldi del contribuente, siano motivati adeguatamente. La prego di rispondere con cortese sollecitudine alla mia richiesta: relatore, titoli dello stesso e programma svolto nella seduta . di giovedì 19/1/ 012.
Inoltre, se “il programma dei corsi per gli apprendisti è organizzato dal consorzio delle Associazioni Confcommercio Veneto di concerto con le organizzazioni sindacali” non vedo perché non possa essere consegnato agli interessati.
La prego anzi di darmi i recapiti dei responsabili del programma da lei citati (consorzio e associazioni sindacali), ai quali una volta che avrò ricevuto da lei quanto richiesto, inoltrerò le mie considerazioni in merito
Distinti saluti Edoardo Bernkopf .
Da: [email protected] [mailto:[email protected]]
Inviato: martedì 31 gennaio 2012 14.37
A: Edoardo Bernkopf
Oggetto: APPRENDISTA Hanbazi Siham.
Egregio dott.Bernkopf,
relativamente a quanto da lei gentilmente richiesto sono a comunicarle quanto:
Nella giornata di giovedì 19/01/2012 si sono svolte, nel modulo trasversale cod. 10377/20401 c/o Istituto San Gaetano - Vicenza, le seguenti docenze:
• 08.30/12.30 materia - sicurezza sul lavoro
docente: Ferronato Silvano - diplomato - libero professionista per conto dei sindacati AGSG - UIL; esperto in ergonomia e analisi dei rischi ex 626 e valutazione dei rischi
Argomenti trattati:
- le Direttive Europee, leggi che ogni paese, facente parte dell'Europa Unita, deve recepire, la più importante è quella che l'Italia ha Trasformato in Decreto Legislativo
n. 626 del 1994;
- differenza tra le Leggi e i Decreti Legge per arrivare al Decreto Legislativo n. 81 del 2008, dal titolo "Testo Unico"; (che sost la prec 626)
- tutte le novità che questi due Decreti hanno determinato per la Sicurezza nel nostro Paese;
- servizio di Prevenzione e Protezione, tutte le figure che lo compongono, qual è il rapporto che deve tenere con l' INAIL, i Vigili del Fuoco e lo Spisal.
14.00/18.00 materia: comportamenti relazionali
docente: Cecchetto Alessia - laureata in scienze dell'educazione - libera professionista
Argomenti trattati:
- disturbi della comunicazione nella relazione
- team working
- stili comunicativi( assertivo- aggressivo - remissivo....)
Distinti saluti. Serra Cinzia
Da: Edoardo Bernkopf [mailto:[email protected]]
Inviato: martedì 31 gennaio 2012 16.41
A: '[email protected]'
Cc: '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'
Oggetto: R: APPRENDISTA Hanbazi Siham.
La ringrazio. Desidererei sapere in che cosa è diplomato il signor Ferronato, dove e come abbia acquisito il titolo di “esperto” in ciò in cui viene ritenuto esperto e se , sopratutto, giovedì 19/1/ 012
ha svolto il programma assegnatogli: , come da lei descritto, o altro programma di fantasia: Grazie. Edoardo Bernkopf
Da: Enzo Iodice [mailto:[email protected]]
Inviato: lunedì 13 febbraio 2012 10.53
A: [email protected]
Cc: [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected] Oggetto: apprendistato - formazione interna assistita
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO
SERVIZIO LAVORO FORMAZIONE ISTRUZIONE
u.c. LAVORO/APPRENDISTATO
Domicilio fiscale: Contrà Gazzolle, 1 - 36100 VICENZA
Partita I.V.A. 00496080243 - Cod. Fiscale.: 00496080243
36100 VICENZA 0444/908 384-353-326-539
[email protected]
Egregio dottore,
accolgo le sue segnalazioni rispetto al modulo formativo complessivamente somministrato alla S.V. e alla sua apprendista.
Mi auguro poterVi sottrarre pochi minuti personalmente ricorrendo alla Sua ospitalità per approfondire aspetti che Lei rappresenta.
Sarà mio compito, comunque, darVi conto anche dell'iter, in assoluta via di sviluppo, che sta impegnando gli Assessorati al Lavoro e le strutture amministrative di Regione e Province con i soggetti accreditati nello sviluppare le positività rilevate dando riscontro ai limiti che emergono in questo processo e, per taluni aspetti, anche da Lei evidenziati.
Cambiamenti che Le assicuro vengono, di norma, molto apprezzati stando al monitoraggio recentemente da noi condotto su ben oltre 200 casi di Formazione Interna Assistita.
Sulla proposta di confronto/monitoraggio attendo Suo cortese riscontro.
Enzo IODICE funzionario resp. UC LAVORO/Apprendistato Palazzo NIEVO ï€§ï€ tel, 0444 908384 ï€¯ï€¨ï€ fax 0444 323574 ï€«ï€ [email protected] ï€ºï€ www.provincia.vicenza.it
Da: Edoardo Bernkopf [mailto:[email protected]]
Inviato: lunedì 13 febbraio 2012 12.21
A: '[email protected]'
Cc: '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'
Oggetto: R: apprendistato - formazione interna assistita
Gentile Signor Iodice,sarò in studio la settimana prossima, martedì,mercoledì e gio vedì: se lo ritiene sarò lieto di fissarle un appuntamento: può chiamare la mia segreteria (0444 545509) , che mi legge in copia.
Contesto fin d’ora il suo monitoraggio: i numeri di qualunque statistica, se torturati a dovere, confessano quello che si vuole ricavarne. E’ evidente che la cosiddetta formazione, se oggi é per metà intramurale, è meglio di prima: è ovvio che, se interrogati sul fatto di preferire un calcio anziché due, i destinatari si dichiarino soddisfatti.
Le confermo invece che non o MAI saputo di un mio collega soddisfatto di questi “corsi”, alla frequenza dei quali siamo obbligati obtorto collo: la invito a fornirmi un nome di parere contrario.
Posso anche non escludere che qualche giovane dipendente sia contento di andare “in gita” anziché al lavoro, ma questo non è MAI successo con i miei.
Vorrei proprio vedere se , interrogati su cosa hanno acquisito nei corsi, i discenti sarebbero in grado di giustificare le spese milionarie della collettività e i disagi sopportati dalla aziende con una qualche acquisizione utile . La prego , per mia cultura, di farmi sapere come viene raccolta la “monitorizzazione”.
E’ evidente ,comunque , che gli enti accreditati, il cui “iter” di ottimizzazione da lei citato dura ormai inutilmente da anni, in particolare per la mia categoria, non sono in grado di fornire un servizio adatto e se ne dovrebbero quindi per correttezza astenere: si preferisce invece mantenere in capo ai professionisti l’obbligo di frequenza per evidenti motivi di convenienza economica ( la FAMOSA TORTA DI DENARO PUBBLICO DA SPARTIRE).
Poiché questa situazione perdura ormai da anni, credo sia giunto il momento che l’opinione pubblica conosca le modalità di spesa del proprio denaro. Distinti saluti. Edoardo Bernkopf
Da: Enzo Iodice [mailto:[email protected]]
Inviato: lunedì 13 febbraio 2012 10.53
A: [email protected]
Cc: [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]
Oggetto: apprendistato - formazione interna assistita
Egregio dottore,
accolgo le sue segnalazioni rispetto al modulo formativo complessivamente somministrato alla S.V. e alla sua apprendista.
Mi auguro poterVi sottrarre pochi minuti personalmente ricorrendo alla Sua ospitalità per approfondire aspetti che Lei rappresenta.
Sarà mio compito, comunque, darVi conto anche dell'iter, in assoluta via di sviluppo, che sta impegnando gli Assessorati al Lavoro e le strutture amministrative di Regione e Province con i soggetti accreditati nello sviluppare le positività rilevate dando riscontro ai limiti che emergono in questo processo e, per taluni aspetti, anche da Lei evidenziati.
Cambiamenti che Le assicuro vengono, di norma, molto apprezzati stando al monitoraggio recentemente da noi condotto su ben oltre 200 casi di Formazione Interna Assistita.
Sulla proposta di confronto/monitoraggio attendo Suo cortese riscontro.
Enzo IODICE funzionario resp. UC LAVORO/Apprendistato Palazzo NIEVO ï€§ï€ tel, 0444 908384 ï€¯ï€¨ï€ fax 0444 323574 ï€«ï€ [email protected] ï€ºï€ www.provincia.vicenza.it
Da: Edoardo Bernkopf [mailto:[email protected]]
Inviato: martedì 14 febbraio 2012 18.29
A: '[email protected]'
Oggetto: R: apprendistato - formazione interna assistita
Gentile Signor Jodice, ho saputo dell’appuntamento, e la aspetto.
La pregherei di anticiparmi, per mia conoscenza, quale sia il vantaggio che l’organizzazione di questi corsi si aspetta relativamente alle apprendiste assistenti alla poltrona e ai loro datori di lavoro. Sottolineo che per tali lavoratrici è previsto una collaborazione a strettissimo contatto con il titolare (alla poltrona appunto) e secondo sue precise costanti direttive, in un ambito di lavoro che non vedo come possa essere migliorato da un corso assieme a parrucchiere, commesse ecc.
Le sarei molto grato di poter avere anche un solo nome di mio collega soddisfatto del servizio: il Segretario Sindacale della mia Associazione esclude, sulla base di una sua indagine, che ciò sia mai accaduto.
Desidero sapere se è legittimo che io, ma anche la collettività, abbiamo avuto degli oneri per far assistere la mia dipendente ad una lezione sugli UFO e sugli extraterrestri: per parte mia intendo che la paga oraria da me corrisposta alla mia dipendente mi debba essere restituita.
Vorrei anche sapere quale controllo venga operato sulla professionalità dei “docenti” e in particolare vorrei conoscere il curriculum del Signor Ferronato Silvano.
Infine mi è stato detto che io avrei anche potuto optare per una formazione interna a mio totale carico e cura (come ai vecchi tempi), ma al mio consulente del lavoro ciò non risulta: mi potrebbe cortesemente delucidare?.
Le sarei grato di una risposta prima del nostro incontro. La ringrazio, distinti saluti. Edoardo Bernkopf
Da: Enzo Iodice [mailto:[email protected]]
Inviato: giovedì 23 febbraio 2012 17.24
A: [email protected]
Oggetto: apprendistato - formazione interna assistita
Stimato dottore,
Le invio un primo ritorno della nota indirizzata ai dirigenti dell'APPRENDISTATO della REGIONE VENETO
se lo desidera la terrò ulteriormente aggiornato
buon lavoroenzo iodice
-------- Messaggio originale --------
Oggetto: I: apprendistato - formazione interna assistita
Data: Thu, 23 Feb 2012 16:19:23 +0100
Mittente: Simonetta Mantovani
A:
Gent.mo, ringrazio per il resoconto inviato e del tempo impiegato per far visita a questo studio professionale. Mi auguro ci sia presto occasione per parlare delle proposte che lei suggerisce.Cordialmente. Simonetta Mantovani
Da: Daniele Gastaldi Per conto di Direzione Lavoro
Inviato: giovedì 23 febbraio 2012 13.26
A: Pier Angelo Turri; Simonetta Mantovani
Oggetto: I: apprendistato - formazione interna assistita
Si inoltra per conoscenza.
La segreteria
________________________________________
Da: Enzo Iodice [mailto:[email protected]]
Inviato: giovedì 23 febbraio 2012 13.25
A: [email protected]; lavoro assessore; [email protected]; Direzione Lavoro
Cc: assessore Donazzan; [email protected]; Pase Marina
Oggetto: apprendistato - formazione interna assistita
Stimati interlocutori,
rendo conto del mio colloquio con il dr. Edoardo Bernkopf che mi ha agevolmente accolto per un incontro protrattosi per oltre un'ora nella tarda mattinata di ieri.
Ho avuto modo di rilevare, come frequentemente avviene negli studi professionali, in generale, ed in quelli del settore sanitario, in particolare, che vi è una consapevolezza radicata della propria capacità formativa. Condizione spesso richiesta da esigenze normative ma più sostanziamente stimolata dall'etica e dalle esigenze professionali. Questa consapevolezza è spesso e, in particolar modo in questo caso, sostenuta da strumenti interni che rendono trasparenti i percorsi realizzati. Nella fattispecie mi risulta, per altro, che tali basi costituiscono in ambito regionale elemento costitutivo per un percorso che tenda a generare norme e strumenti adeguati a tale riconoscimento ed in tale responsabilità in linea con le evoluzioni che tutta la materia sta acquisendo.
Gli strumenti aziendali di I.C.T. non sono, comunque, sempre adeguatamente aggiornati (a volte sono ancora gestiti in forma cartacea) e scarsa è la consapevolezza del valore di uno strumento come il gestionale di Apprendiveneto ove viene raccolta e sistematizzata una mole di informazioni preziosissime sul piano strutturale.
Tale mancanza di consapevolezza specifica per l'apprendistato va compensata, ad avviso di chi scrive, da una azione più puntuale degli enti che assistono i datori di lavoro nella FIA che, per il ruolo assunto in questa fase di transizione, acquisiscono una responsabilità che va debitamente supportata. Un più intenso e puntuale processo motivazionale anche per un più agevole utilizzo e diffusione degli strumenti gestionali può essere favorevole non solo alla specificità dell'apprendistato ma ad ogni attività formativa che costituisce patrimonio aziendale e collettivo . Si pensi alla formazione continua organizzata con i fondi interprofessionali e si giunga tramite coerenti considerazioni in merito ai tirocini professionalizzanti organizzati dalle Università (che sono per altro proiettate nelle evoluzioni dell'attuale Apprendistato) di cui le categorie citate sono spesso protagoniste.
E' emersa pertanto l'esigenza di continuare con coerenza su questa diffusione delle finalità attraverso un ampio e condiviso uso degli strumenti posti a servizio di questi processi.
Un primo passo di apprezzamento del processo potrebbe essere promosso attraverso la restituzione delle risultanze contenute in APPRENDIVENETO ai datori di lavoro coinvolti nelle attività di Formazione Interna e Formazione Interna Assistita condotte recentemente.
Un ulteriore apporto propositivo riguarda la possibilità di condurre nel progetto formativo trasversale moduli integrativi o direttamente "spendibili" in relazione alle esigenze formative aziendali previste da legge (ad es. responsabile della sicurezza).
Su questi aspetti il confronto si è concluso con il richiamo reciproco da un lato a monitorare permanentemente e valutare la responsabilità dell'apporto formativo storicamente e sostanzialmente realizzato da molti datori di lavoro e dall'altro a tenere in adeguata considerazione il coerente sforzo istituzionale posto finora in essere sulla formazione dei lavoratori (e non solo in materia di apprendistato) da Regione Veneto, Enti e Province.
Sul piano personale il tutto è stato accompagnato dalla reciproca valutazione che, in questa complessità, limiti di percorso possono essere considerati naturali laddove non strutturalmente patologici. Enzo IODICE
Da: Edoardo Bernkopf [mailto:[email protected]]
Inviato: giovedì 8 marzo 2012 12.30
A: '[email protected]'
Cc: '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'
Oggetto: R: Apprendistato
Spettabile Ascom, come già segnalato, la “lezione” tenuta dal Signor Ferronato nell’ambito della formazione all’apprendistato cui ha dovuto sottoporsi una mia neoassunta apprendista ha avuto come argomento gli UFO e gli extraterresti, ed altre simili amenità, che di certo nulla hanno a che fare con la formazione. Ho dovuto sopportare l’inutilità dell’intero corso, ma non posso tollerare la beffa.
Sono pertanto a chiedere la restituzione di quanto mi è costato in termini di stipendio lordo aver dovuto rinunciare alla prestazione lavorativa della mia dipendente in occasione di quella ridicola mattinata.
Paga oraria lorda € 9,98 x4 = 39,92
Il bonifico può essere effettuato sul conto Banca Mediolanum Ag. di Basiglio (MI) IBAN IT75D0306234210000001295934 intestato a Edoardo Bernkopf
Sono anche a chiedere i curricula del Signor Ferronato e di tutti i docenti che hanno costituito lo staff, come anche di quelli che insegneranno nel prosieguo del corso , nella malaugurata ipotesi che debba proseguire con altre inutili ore.
Distinti saluti. Edoardo Bernkopf
________________________________________
Da: Simonetta Mantovani [mailto:[email protected]]
Inviato: venerdì 9 marzo 2012 12.02
A: [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; Provincia di Vicenza:
Cc: assessore Donazzan; Pier Angelo Turri; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]
Oggetto: I: Apprendistato
Alla cortese attenzione del capofila dell'ATIFAT 2008 COMMERCIO E TURISMO
In relazione alla segnalazione del dottor Edoardo Bernkopf, allegata nella mail sottostante, al fine di ristabilire la correttezza delle informazioni e dei ruoli previsti dalla direttiva appredistato 2008, si chiede cortesemente di fornire un rapido riscontro dei fatti riportati, al fine di agevolare gli opportuni accertamenti della Provincia di Vicenza, che legge per conoscenza.
Rimanendo in attesa di riscontro si porgono cordiali saluti.
Simonetta Mantovani
dott.ssa Simonetta Mantovani
Ufficio Programmazione e Valutazione FSE
Ufficio Formazione continua ed in alternanza
[email protected]
Tel. 041/2795305
Fax 041/2795948
Da: Dott. Edoardo Bernkopf [mailto:[email protected]]
Inviato: martedì 27 marzo 2012 14.31
A: 'Simonetta Mantovani'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; 'Provincia di Vicenza:'
Cc: 'assessore Donazzan'; 'Pier Angelo Turri'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'
Oggetto: R: Apprendistato
Spettabili tutti, desidero rendere noto che non ho avuto alcun riscontro successivamente al messaggio della Drssa Mantovani. Attendo sempre, oltre alla simbolica restituzione della somma inutilmente sborsata, le informazioni sui docenti del corso in oggetto, e in particolare il curriculum che ha abilitato il Signor Ferronato al ruolo ricoperto. Vi ringrazio, distinti saluti. Edoardo Bernkopf
Cordiali saluti. Edoardo Bernkopf
Da: Edoardo Bernkopf [mailto:[email protected]]
Inviato: venerdì 10 febbraio 2012 14.58
A: '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'
Oggetto: Apprendistato
Egregi Signori, con il presente sono a protestare per come viene condotto il corso di formazione per apprendisti , al quale è stata obbligata a partecipare una mia mia dipendente neo assunta.
Premetto che , in controtendenza rispetto alla situazione occupazionale, ho assunto una giovane apprendista. Premetto anche che lo studio medico-dentistico che dirigo opera da quattro generazioni, e può vantare di non aver mai lamentato né un infortunio sul lavoro né una malattia professionale e di non aver mai effettuato licenziamenti., assumendo quasi sempre personale femminile e al primo impiego, (categoria che oggi soffre ancor più di altre la scarsità di lavoro), provvedendo alla formazione nell’ambito dello studio stesso.
Da qualche tempo le istituzioni hanno ritenuto di doversi inserire in questo tipo di diretto rapporto , di certo non sollecitate dagli operatori.
Per poter assumere un apprendista ho dovuto frequentare due mezze giornate di inutile corso come titolare, ovviamente in orario di lavoro, per cui ho dovuto interromepre l’attività dell’intero studio, lasciando inattivi i dipendenti, che in assenza del titolare non possono lavorare. Mi si disse che potevo delegare qualcuno (cosa che mi era impossibile,. non avendo personale adatto a questo scopo), e infatti al corso ho trovato la quasi totalità di giovani, impiegati nelle più disparate attività non certo affini ad uno studio medico, il cui titolare, avendo ben altro da fare, li aveva delegati a partecipare nell’impropria veste di tutor. La loro partecipazione era caratterizzata da totale disinteresse, e l’unica preoccupazione era di chiarire che non intendevano avere responsabilità derivanti dalla partecipazione al corso stresso.
Assolto quest’obbligo , ho dovuto sopportare l’intrusione nel mio studio di un “formatore” , peraltro incolpevole, che ha provveduto alla “formazione interna”, pur non avendo la minima idea di come si svolga il lavoro in uno studio dentistico. Ho poi dovuto inviare a frequenza esterna la dipendente per 40 ore, sempre in orario di lavoro ovviamente da me retribuito, per consentirle la partecipazione ad un inutile corso dal quale, come ha dichiarato, non ha tratto alcun vantaggio come dipendente, esattamente come non ne ho avuto io come titolare. Sottolineo che come qualunque professionista dispongo di un consulente del lavoro che è in grado di dare qualunque informazione sul tema , sia a me che ai miei dipendenti, e che il contratto di lavoro è esposto in studio. Allego il resoconto di una “lezione” tenuta da un insegnante di cui ho chiesto di conoscere curriculum e titoli: l’ente formatore lo ha definito “diplomato - libero professionista per conto dei sindacati AGSG - UIL; esperto in ergonomia e analisi dei rischi ex 626 e valutazione dei rischi “. La lezione ha avuto ben altro argomento (vedasi allegato, qui di seguito) .
E’ opportuno che , in un momento in cui il lavoro soffre e si operano tagli in ogni campo , l’opinione pubblica sappia come vengono dilapidati i denari pubblici. Mi è stato sottolineato che il tutto è gratuito (ovviamente a parte stipendio e contributi pagati dal titolare che rinuncia alla prestazione lavorativa) . La collettività però paga agli enti formatori, di emanazione sindacale, 60 Euro per ogni colloquio, 500 € per il corso di cui sopra al quale si aggiungono altri 850 € se il corso viene portato a 70 ore , come mi viene oggi minacciato. E’ evidente che quanto sopra, lungi dal favorire l’accesso al lavoro, costituisce un ottimo disincentivo ad assumere, ma soprattutto appare come una ricca torta di denaro pubblico da spartire , senza alcun vantaggio per chi lavora e produce occupazione.
Desidero sapere se le istituzioni rappresentate in indirizzo sono a conoscenza di quanto sopra esposto
Distinti saluti Edoardo Bernkopf
La lezione con il docente Ferronato Silvano,
ERA PREVISTA L’INNTERA MATTINATA DI LEZIONE, 4 ORE. giovedì 19/1/ 012
Il parlamento è costruito da camera e senato, è suddiviso commissioni e prevede il voto di fiducia
A un certo punto ci ha parlato della guerra, e ci ha detto questa frase: “Ibis redibis non morieris in bello”
La costituzione è la madre di tutte le leggi è fatta nel 1947.
Il Pr corte costituzionale: G.U. 15gg
Il governo:
•ï€ S.P.P : SERVIZIO DI PREVENSIONE DI PROTEZIONE
•ï€ D.L. DATORE DI LAVORO R.S.P.P. RESPONSABILE DEL SERVIZIO
•ï€ M.C. MEDICO COMPETENTE
•ï€ R.L.S. RAPPRESENTANTE LAVORO SICUREZZA
•ï€ D.P.I DISPOSITIVI INDIVIDUALI PROTEZIONE
LO SVOLGIMENTO DI QUESTO PRIOGRAMMA HA IMPIEGATO UN’ORA
IL RESTO DELLA MATTINATA CI HA PARLATO SOLO DI EXTRA TERRESTRI e UFO.
CI HA FATTO VEDERE DEI VIDEO SUGLI EXTRATERRESTRI, E PARLATO DI INGREDIENTI CHE GLI HANNO COMUNICATO DEGLI ESSERI CHE NON SONO DI QUESTO MONDO,. MA VIVONO SUGLI UFO, COME DICE LUI.
HA UN SITO INTERNET SUGLI UFO E GLI EXTRATERRESTRI : http://scienzaeparanormale.forumcommunity.net/?t=12555291
AD UNA MIA COMPAGNA DI CLASSE, L’HA FATTA ALZARE E LE HA LETTO LA MANO DICENDO SULLA SUA VITA DELLE COSE ASSURDE CHE NON CORRISPONDEVANO ALLA REALTA’. AL POSTO DI FARE LEZIONE CI HA PARLATO DI AFFARI PRIVATI DELLA SUA VITA
LA MATTINATA E’ CONCLUSA CON QUESTI ARGOMENTI INUTILI
RACCONTI DI FATTI PRIVATI CHE NON C’ENTRAVANO CON LE LA LEZIONE HANO CARATTERIZZATO LE LEZIONI ANCHE CON ALTRI INSEGNANTI., ANCHE SE PER TEMPI PIU’ LIMITATI
QUESTA “LEZIONE” CON IL SIGNOR FERRONATO E’ STATA LA PIÙ PARADOSSALE, MA L’INTERO CORSO E’ STATA UNA INUTILE PERDITA DI TEMPO
________________________________________
Oggetto: Apprendistato mia dipendente
Spettabili tutti, con il presente sono a chiedere una particolareggiata relazione sulla seduta di giovedì 19/1/ 012 del corso per apprendisti cui deve purtroppo partecipare, perdendo ore di lavoro regolarmente retribuite dal sottoscritto, la mia dipendente Hanbazi Siham.
Desiderio sapere nome e qualifiche del docente e con esattezza il programma svolto, riservandomi ogni azione in merito. Distinti saluti. Edoardo Bernkopf
Da: Dott. Edoardo Bernkopf [mailto:[email protected]]
Inviato: venerdì 27 gennaio 2012 17.53
A: '[email protected]'; '[email protected]'
Oggetto: R: Apprendistato mia dipendente
Si prega di voler gentilmente dar seguito al mio precedente messaggio rimasto senza riscontro. Grazie, distinti saluti. Edoardo Bernkopf
Da: [email protected] [mailto:[email protected]]
Inviato: lunedì 30 gennaio 2012 10.01
A: edber >
Cc: [email protected]
Oggetto: In: POSTA CERTIFICATA: R: Apprendistato mia dipendente
Spett.le ditta,
il programma dei corsi per gli apprendisti è organizzato dal consorzio delle Associazioni Confcommercio Veneto di concerto con le organizzazioni sindacali.
Il programma della formazione trasversale è uguale per tutti gli apprendisti, indipendentemente dal settore di provenienza.
Le ricordiamo che il contratto di apprendistato è un contratto a forma mista che prevede obbligatoriamente accanto all'attività lavorativa anche la formazione d'aula
Distinti saluti. Serra Cinzia
----- Inoltrato da Cinzia Serra/Ascom il 30/01/2012 09:47 -----
Da: Edoardo Bernkopf [mailto:[email protected]]
Inviato: lunedì 30 gennaio 2012 17.28
A: '[email protected]'
Cc: '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'
Oggetto: R: POSTA CERTIFICATA: R: Apprendistato mia dipendente
Gentile Signora, ho chiesto di avere una particolareggiata relazione sulla seduta di giovedì 19/1/ 012: credo sia mio diritto avere informazioni sul corso che sta seguendo la mia dipendente.. Non ho chiesto chi ha organizzato il corso: mi interessa che i disagi che vengono scaricati sui dipendenti e sui datori di lavoro, come anche i soldi del contribuente, siano motivati adeguatamente. La prego di rispondere con cortese sollecitudine alla mia richiesta: relatore, titoli dello stesso e programma svolto nella seduta . di giovedì 19/1/ 012.
Inoltre, se “il programma dei corsi per gli apprendisti è organizzato dal consorzio delle Associazioni Confcommercio Veneto di concerto con le organizzazioni sindacali” non vedo perché non possa essere consegnato agli interessati.
La prego anzi di darmi i recapiti dei responsabili del programma da lei citati (consorzio e associazioni sindacali), ai quali una volta che avrò ricevuto da lei quanto richiesto, inoltrerò le mie considerazioni in merito
Distinti saluti Edoardo Bernkopf .
Da: [email protected] [mailto:[email protected]]
Inviato: martedì 31 gennaio 2012 14.37
A: Edoardo Bernkopf
Oggetto: APPRENDISTA Hanbazi Siham.
Egregio dott.Bernkopf,
relativamente a quanto da lei gentilmente richiesto sono a comunicarle quanto:
Nella giornata di giovedì 19/01/2012 si sono svolte, nel modulo trasversale cod. 10377/20401 c/o Istituto San Gaetano - Vicenza, le seguenti docenze:
• 08.30/12.30 materia - sicurezza sul lavoro
docente: Ferronato Silvano - diplomato - libero professionista per conto dei sindacati AGSG - UIL; esperto in ergonomia e analisi dei rischi ex 626 e valutazione dei rischi
Argomenti trattati:
- le Direttive Europee, leggi che ogni paese, facente parte dell'Europa Unita, deve recepire, la più importante è quella che l'Italia ha Trasformato in Decreto Legislativo
n. 626 del 1994;
- differenza tra le Leggi e i Decreti Legge per arrivare al Decreto Legislativo n. 81 del 2008, dal titolo "Testo Unico"; (che sost la prec 626)
- tutte le novità che questi due Decreti hanno determinato per la Sicurezza nel nostro Paese;
- servizio di Prevenzione e Protezione, tutte le figure che lo compongono, qual è il rapporto che deve tenere con l' INAIL, i Vigili del Fuoco e lo Spisal.
14.00/18.00 materia: comportamenti relazionali
docente: Cecchetto Alessia - laureata in scienze dell'educazione - libera professionista
Argomenti trattati:
- disturbi della comunicazione nella relazione
- team working
- stili comunicativi( assertivo- aggressivo - remissivo....)
Distinti saluti. Serra Cinzia
Da: Edoardo Bernkopf [mailto:[email protected]]
Inviato: martedì 31 gennaio 2012 16.41
A: '[email protected]'
Cc: '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'
Oggetto: R: APPRENDISTA Hanbazi Siham.
La ringrazio. Desidererei sapere in che cosa è diplomato il signor Ferronato, dove e come abbia acquisito il titolo di “esperto” in ciò in cui viene ritenuto esperto e se , sopratutto, giovedì 19/1/ 012
ha svolto il programma assegnatogli: , come da lei descritto, o altro programma di fantasia: Grazie. Edoardo Bernkopf
Da: Enzo Iodice [mailto:[email protected]]
Inviato: lunedì 13 febbraio 2012 10.53
A: [email protected]
Cc: [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected] Oggetto: apprendistato - formazione interna assistita
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO
SERVIZIO LAVORO FORMAZIONE ISTRUZIONE
u.c. LAVORO/APPRENDISTATO
Domicilio fiscale: Contrà Gazzolle, 1 - 36100 VICENZA
Partita I.V.A. 00496080243 - Cod. Fiscale.: 00496080243
36100 VICENZA 0444/908 384-353-326-539
[email protected]
Egregio dottore,
accolgo le sue segnalazioni rispetto al modulo formativo complessivamente somministrato alla S.V. e alla sua apprendista.
Mi auguro poterVi sottrarre pochi minuti personalmente ricorrendo alla Sua ospitalità per approfondire aspetti che Lei rappresenta.
Sarà mio compito, comunque, darVi conto anche dell'iter, in assoluta via di sviluppo, che sta impegnando gli Assessorati al Lavoro e le strutture amministrative di Regione e Province con i soggetti accreditati nello sviluppare le positività rilevate dando riscontro ai limiti che emergono in questo processo e, per taluni aspetti, anche da Lei evidenziati.
Cambiamenti che Le assicuro vengono, di norma, molto apprezzati stando al monitoraggio recentemente da noi condotto su ben oltre 200 casi di Formazione Interna Assistita.
Sulla proposta di confronto/monitoraggio attendo Suo cortese riscontro.
Enzo IODICE funzionario resp. UC LAVORO/Apprendistato Palazzo NIEVO ï€§ï€ tel, 0444 908384 ï€¯ï€¨ï€ fax 0444 323574 ï€«ï€ [email protected] ï€ºï€ www.provincia.vicenza.it
Da: Edoardo Bernkopf [mailto:[email protected]]
Inviato: lunedì 13 febbraio 2012 12.21
A: '[email protected]'
Cc: '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'
Oggetto: R: apprendistato - formazione interna assistita
Gentile Signor Iodice,sarò in studio la settimana prossima, martedì,mercoledì e gio vedì: se lo ritiene sarò lieto di fissarle un appuntamento: può chiamare la mia segreteria (0444 545509) , che mi legge in copia.
Contesto fin d’ora il suo monitoraggio: i numeri di qualunque statistica, se torturati a dovere, confessano quello che si vuole ricavarne. E’ evidente che la cosiddetta formazione, se oggi é per metà intramurale, è meglio di prima: è ovvio che, se interrogati sul fatto di preferire un calcio anziché due, i destinatari si dichiarino soddisfatti.
Le confermo invece che non o MAI saputo di un mio collega soddisfatto di questi “corsi”, alla frequenza dei quali siamo obbligati obtorto collo: la invito a fornirmi un nome di parere contrario.
Posso anche non escludere che qualche giovane dipendente sia contento di andare “in gita” anziché al lavoro, ma questo non è MAI successo con i miei.
Vorrei proprio vedere se , interrogati su cosa hanno acquisito nei corsi, i discenti sarebbero in grado di giustificare le spese milionarie della collettività e i disagi sopportati dalla aziende con una qualche acquisizione utile . La prego , per mia cultura, di farmi sapere come viene raccolta la “monitorizzazione”.
E’ evidente ,comunque , che gli enti accreditati, il cui “iter” di ottimizzazione da lei citato dura ormai inutilmente da anni, in particolare per la mia categoria, non sono in grado di fornire un servizio adatto e se ne dovrebbero quindi per correttezza astenere: si preferisce invece mantenere in capo ai professionisti l’obbligo di frequenza per evidenti motivi di convenienza economica ( la FAMOSA TORTA DI DENARO PUBBLICO DA SPARTIRE).
Poiché questa situazione perdura ormai da anni, credo sia giunto il momento che l’opinione pubblica conosca le modalità di spesa del proprio denaro. Distinti saluti. Edoardo Bernkopf
Da: Enzo Iodice [mailto:[email protected]]
Inviato: lunedì 13 febbraio 2012 10.53
A: [email protected]
Cc: [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]
Oggetto: apprendistato - formazione interna assistita
Egregio dottore,
accolgo le sue segnalazioni rispetto al modulo formativo complessivamente somministrato alla S.V. e alla sua apprendista.
Mi auguro poterVi sottrarre pochi minuti personalmente ricorrendo alla Sua ospitalità per approfondire aspetti che Lei rappresenta.
Sarà mio compito, comunque, darVi conto anche dell'iter, in assoluta via di sviluppo, che sta impegnando gli Assessorati al Lavoro e le strutture amministrative di Regione e Province con i soggetti accreditati nello sviluppare le positività rilevate dando riscontro ai limiti che emergono in questo processo e, per taluni aspetti, anche da Lei evidenziati.
Cambiamenti che Le assicuro vengono, di norma, molto apprezzati stando al monitoraggio recentemente da noi condotto su ben oltre 200 casi di Formazione Interna Assistita.
Sulla proposta di confronto/monitoraggio attendo Suo cortese riscontro.
Enzo IODICE funzionario resp. UC LAVORO/Apprendistato Palazzo NIEVO ï€§ï€ tel, 0444 908384 ï€¯ï€¨ï€ fax 0444 323574 ï€«ï€ [email protected] ï€ºï€ www.provincia.vicenza.it
Da: Edoardo Bernkopf [mailto:[email protected]]
Inviato: martedì 14 febbraio 2012 18.29
A: '[email protected]'
Oggetto: R: apprendistato - formazione interna assistita
Gentile Signor Jodice, ho saputo dell’appuntamento, e la aspetto.
La pregherei di anticiparmi, per mia conoscenza, quale sia il vantaggio che l’organizzazione di questi corsi si aspetta relativamente alle apprendiste assistenti alla poltrona e ai loro datori di lavoro. Sottolineo che per tali lavoratrici è previsto una collaborazione a strettissimo contatto con il titolare (alla poltrona appunto) e secondo sue precise costanti direttive, in un ambito di lavoro che non vedo come possa essere migliorato da un corso assieme a parrucchiere, commesse ecc.
Le sarei molto grato di poter avere anche un solo nome di mio collega soddisfatto del servizio: il Segretario Sindacale della mia Associazione esclude, sulla base di una sua indagine, che ciò sia mai accaduto.
Desidero sapere se è legittimo che io, ma anche la collettività, abbiamo avuto degli oneri per far assistere la mia dipendente ad una lezione sugli UFO e sugli extraterrestri: per parte mia intendo che la paga oraria da me corrisposta alla mia dipendente mi debba essere restituita.
Vorrei anche sapere quale controllo venga operato sulla professionalità dei “docenti” e in particolare vorrei conoscere il curriculum del Signor Ferronato Silvano.
Infine mi è stato detto che io avrei anche potuto optare per una formazione interna a mio totale carico e cura (come ai vecchi tempi), ma al mio consulente del lavoro ciò non risulta: mi potrebbe cortesemente delucidare?.
Le sarei grato di una risposta prima del nostro incontro. La ringrazio, distinti saluti. Edoardo Bernkopf
Da: Enzo Iodice [mailto:[email protected]]
Inviato: giovedì 23 febbraio 2012 17.24
A: [email protected]
Oggetto: apprendistato - formazione interna assistita
Stimato dottore,
Le invio un primo ritorno della nota indirizzata ai dirigenti dell'APPRENDISTATO della REGIONE VENETO
se lo desidera la terrò ulteriormente aggiornato
buon lavoroenzo iodice
-------- Messaggio originale --------
Oggetto: I: apprendistato - formazione interna assistita
Data: Thu, 23 Feb 2012 16:19:23 +0100
Mittente: Simonetta Mantovani
A:
Gent.mo, ringrazio per il resoconto inviato e del tempo impiegato per far visita a questo studio professionale. Mi auguro ci sia presto occasione per parlare delle proposte che lei suggerisce.Cordialmente. Simonetta Mantovani
Da: Daniele Gastaldi Per conto di Direzione Lavoro
Inviato: giovedì 23 febbraio 2012 13.26
A: Pier Angelo Turri; Simonetta Mantovani
Oggetto: I: apprendistato - formazione interna assistita
Si inoltra per conoscenza.
La segreteria
________________________________________
Da: Enzo Iodice [mailto:[email protected]]
Inviato: giovedì 23 febbraio 2012 13.25
A: [email protected]; lavoro assessore; [email protected]; Direzione Lavoro
Cc: assessore Donazzan; [email protected]; Pase Marina
Oggetto: apprendistato - formazione interna assistita
Stimati interlocutori,
rendo conto del mio colloquio con il dr. Edoardo Bernkopf che mi ha agevolmente accolto per un incontro protrattosi per oltre un'ora nella tarda mattinata di ieri.
Ho avuto modo di rilevare, come frequentemente avviene negli studi professionali, in generale, ed in quelli del settore sanitario, in particolare, che vi è una consapevolezza radicata della propria capacità formativa. Condizione spesso richiesta da esigenze normative ma più sostanziamente stimolata dall'etica e dalle esigenze professionali. Questa consapevolezza è spesso e, in particolar modo in questo caso, sostenuta da strumenti interni che rendono trasparenti i percorsi realizzati. Nella fattispecie mi risulta, per altro, che tali basi costituiscono in ambito regionale elemento costitutivo per un percorso che tenda a generare norme e strumenti adeguati a tale riconoscimento ed in tale responsabilità in linea con le evoluzioni che tutta la materia sta acquisendo.
Gli strumenti aziendali di I.C.T. non sono, comunque, sempre adeguatamente aggiornati (a volte sono ancora gestiti in forma cartacea) e scarsa è la consapevolezza del valore di uno strumento come il gestionale di Apprendiveneto ove viene raccolta e sistematizzata una mole di informazioni preziosissime sul piano strutturale.
Tale mancanza di consapevolezza specifica per l'apprendistato va compensata, ad avviso di chi scrive, da una azione più puntuale degli enti che assistono i datori di lavoro nella FIA che, per il ruolo assunto in questa fase di transizione, acquisiscono una responsabilità che va debitamente supportata. Un più intenso e puntuale processo motivazionale anche per un più agevole utilizzo e diffusione degli strumenti gestionali può essere favorevole non solo alla specificità dell'apprendistato ma ad ogni attività formativa che costituisce patrimonio aziendale e collettivo . Si pensi alla formazione continua organizzata con i fondi interprofessionali e si giunga tramite coerenti considerazioni in merito ai tirocini professionalizzanti organizzati dalle Università (che sono per altro proiettate nelle evoluzioni dell'attuale Apprendistato) di cui le categorie citate sono spesso protagoniste.
E' emersa pertanto l'esigenza di continuare con coerenza su questa diffusione delle finalità attraverso un ampio e condiviso uso degli strumenti posti a servizio di questi processi.
Un primo passo di apprezzamento del processo potrebbe essere promosso attraverso la restituzione delle risultanze contenute in APPRENDIVENETO ai datori di lavoro coinvolti nelle attività di Formazione Interna e Formazione Interna Assistita condotte recentemente.
Un ulteriore apporto propositivo riguarda la possibilità di condurre nel progetto formativo trasversale moduli integrativi o direttamente "spendibili" in relazione alle esigenze formative aziendali previste da legge (ad es. responsabile della sicurezza).
Su questi aspetti il confronto si è concluso con il richiamo reciproco da un lato a monitorare permanentemente e valutare la responsabilità dell'apporto formativo storicamente e sostanzialmente realizzato da molti datori di lavoro e dall'altro a tenere in adeguata considerazione il coerente sforzo istituzionale posto finora in essere sulla formazione dei lavoratori (e non solo in materia di apprendistato) da Regione Veneto, Enti e Province.
Sul piano personale il tutto è stato accompagnato dalla reciproca valutazione che, in questa complessità, limiti di percorso possono essere considerati naturali laddove non strutturalmente patologici. Enzo IODICE
Da: Edoardo Bernkopf [mailto:[email protected]]
Inviato: giovedì 8 marzo 2012 12.30
A: '[email protected]'
Cc: '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'
Oggetto: R: Apprendistato
Spettabile Ascom, come già segnalato, la “lezione” tenuta dal Signor Ferronato nell’ambito della formazione all’apprendistato cui ha dovuto sottoporsi una mia neoassunta apprendista ha avuto come argomento gli UFO e gli extraterresti, ed altre simili amenità, che di certo nulla hanno a che fare con la formazione. Ho dovuto sopportare l’inutilità dell’intero corso, ma non posso tollerare la beffa.
Sono pertanto a chiedere la restituzione di quanto mi è costato in termini di stipendio lordo aver dovuto rinunciare alla prestazione lavorativa della mia dipendente in occasione di quella ridicola mattinata.
Paga oraria lorda € 9,98 x4 = 39,92
Il bonifico può essere effettuato sul conto Banca Mediolanum Ag. di Basiglio (MI) IBAN IT75D0306234210000001295934 intestato a Edoardo Bernkopf
Sono anche a chiedere i curricula del Signor Ferronato e di tutti i docenti che hanno costituito lo staff, come anche di quelli che insegneranno nel prosieguo del corso , nella malaugurata ipotesi che debba proseguire con altre inutili ore.
Distinti saluti. Edoardo Bernkopf
________________________________________
Da: Simonetta Mantovani [mailto:[email protected]]
Inviato: venerdì 9 marzo 2012 12.02
A: [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; Provincia di Vicenza:
Cc: assessore Donazzan; Pier Angelo Turri; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]
Oggetto: I: Apprendistato
Alla cortese attenzione del capofila dell'ATIFAT 2008 COMMERCIO E TURISMO
In relazione alla segnalazione del dottor Edoardo Bernkopf, allegata nella mail sottostante, al fine di ristabilire la correttezza delle informazioni e dei ruoli previsti dalla direttiva appredistato 2008, si chiede cortesemente di fornire un rapido riscontro dei fatti riportati, al fine di agevolare gli opportuni accertamenti della Provincia di Vicenza, che legge per conoscenza.
Rimanendo in attesa di riscontro si porgono cordiali saluti.
Simonetta Mantovani
dott.ssa Simonetta Mantovani
Ufficio Programmazione e Valutazione FSE
Ufficio Formazione continua ed in alternanza
[email protected]
Tel. 041/2795305
Fax 041/2795948
Da: Dott. Edoardo Bernkopf [mailto:[email protected]]
Inviato: martedì 27 marzo 2012 14.31
A: 'Simonetta Mantovani'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; 'Provincia di Vicenza:'
Cc: 'assessore Donazzan'; 'Pier Angelo Turri'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'; '[email protected]'
Oggetto: R: Apprendistato
Spettabili tutti, desidero rendere noto che non ho avuto alcun riscontro successivamente al messaggio della Drssa Mantovani. Attendo sempre, oltre alla simbolica restituzione della somma inutilmente sborsata, le informazioni sui docenti del corso in oggetto, e in particolare il curriculum che ha abilitato il Signor Ferronato al ruolo ricoperto. Vi ringrazio, distinti saluti. Edoardo Bernkopf
Inviato Sabato 10 Gennaio 2015 alle 14:56
Sarebbe bene che il PD ricordasse che quando Forattini disegnò una vignetta satirica su D'Alema, questi non gli sparò : fu più elegante, e gli chiese danni per 2 miliardi.