Di Maio: "30 minuti di internet sono un diritto primario di ogni cittadino". Totò: "ma mi faccia il piacere!"
Mercoledi 27 Giugno 2018 alle 03:05Bilancio approvato. Dalla Fondazione Roi di Zonin e del suo Cda? Ma mi faccia il piacere!
Mercoledi 6 Luglio 2016 alle 17:49
Scrivevamo sabato 2 luglio: «Nel silenzio generale VicenzaPiù invia un telegramma a Gianni Zonin e ai consiglieri della Fondazione Roi da lui presieduta per porre fine al black out sul bilancio e sul Cda». E oggi ci ritroviamo sulla scrivania, piena di carte, questa nota che non esitiamo a pubblicare: «Lunedì 4 luglio si è svolta in seconda convocazione l'assemblea per l'approvazione del bilancio 2015. Il Presidente, dichiarata l'assemblea validamente costituita ed atta a deliberare, prende la parola illustrando all'Assemblea il Bilancio d'esercizio al 31/12/2015, commentando le voci dello Stato patrimoniale e del Conto economico, la Nota integrativa, nonché il risultato dell'esercizio in esame. Si apre quindi la discussione sull'andamento della gestione relativa all'esercizio chiuso al 31/12/2015.».
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Mercoledi 6 Luglio 2016 alle 17:49
Scrivevamo sabato 2 luglio: «Nel silenzio generale VicenzaPiù invia un telegramma a Gianni Zonin e ai consiglieri della Fondazione Roi da lui presieduta per porre fine al black out sul bilancio e sul Cda». E oggi ci ritroviamo sulla scrivania, piena di carte, questa nota che non esitiamo a pubblicare: «Lunedì 4 luglio si è svolta in seconda convocazione l'assemblea per l'approvazione del bilancio 2015. Il Presidente, dichiarata l'assemblea validamente costituita ed atta a deliberare, prende la parola illustrando all'Assemblea il Bilancio d'esercizio al 31/12/2015, commentando le voci dello Stato patrimoniale e del Conto economico, la Nota integrativa, nonché il risultato dell'esercizio in esame. Si apre quindi la discussione sull'andamento della gestione relativa all'esercizio chiuso al 31/12/2015.».
Continua a leggereDopo scarsa affluenza al voto Consiglio degli stranieri è chiamato alla prova della qualità. Una parte del PD e dell'amministrazione ha fatto come Totò: armiamoci e combattete
Domenica 21 Febbraio 2016 alle 20:07Totò, autobiografia sentimentale
Mercoledi 9 Dicembre 2009 alle 20:40Zanellato Crafters
Per oltre dieci anni era diventato un personaggio della vita cittadina, soprattutto di quella del centro storico, e non tanto perché il suo muso spuntava dai manifesti pubblicitari affissi sugli autobus o sulle vetrine dei negozi. Lui scodinzolava tra contrà Muscheria e Piazza dei Signori, dietro al suo padrone oppure liberamente da solo: tanto la strada per tornare a casa la conosceva benissimo e, anche se si fosse perso, qualcuno lo avrebbe riportato dal suo proprietario o, meglio, dal suo papà perché tra i due si era creato un rapporto simbiotico che andava al di là di quello tra un uomo e un cane.
Stiamo parlando di Paolo Zanellato e di Totò: il primo è il titolare di tre noti negozi di abbigliamento, il secondo era un simpatico Jack Russell, un quattro zampe di razza, più umano di tante persone. Sarà stata la sua vita "speciale" a farlo diventare un beniamino di grandi e bambini, ma soprattutto una specie di figlio per il suo padrone, che ha deciso di provare a superare il dolore per la sua scomparsa pubblicando un libro.
"Totò: autobiografia sentimentale" questo il titolo del volume che verrà presentato domenica 13 dicembre alle ore 18 nel negozio Zanellato di contrà Muscheria 13.
In dieci capitoli Totò ripercorre in prima persona la sua storia, da quando venne alla luce il 1° dicembre 1997 a quando chiuse gli occhi il 18 febbraio di quest'anno.
Una storia dicevamo speciale, più vicina a quella degli uomini che dei cani: Totò si muoveva in scooter, andava al cinema, al ristorante e perfino in discoteca: senza dimenticare le battute di pesca (e di gabbiani) sul delta del Po, le feste con gli amici, la passione per il pallone.
Il tutto sempre di corsa anche se in realtà il suo papà gli aveva fatto fare una comoda poltrona in pelle su cui riposare quando, con il passare degli anni, la curiosità di perlustrare ogni angolo incominciava a venire meno e i problemi di salute si facevano sentire con più insistenza.
"Questo libro era una specie di sogno nel cassetto - racconta Paolo Zanellato alla vigilia della presentazione ufficiale - perché volevo che la storia di Totò continuasse. Spesso dove andavamo riconoscevamo prima lui e la simpatia che molte persone nutrono nei miei confronti è dovuta sempre a lui".
Il volume come dicevamo è raccontato in prima persona, ma in realtà la penna resta... misteriosa: "Non l'ho scritto io - spiega Paolo - E' un regalo che mi ha fatto un amico di Totò. Per tre mesi, per qualche mattina alla settimana, io gli raccontavo le emozioni e lui scriveva".
Sta di fatto che l'opera a quattro mani o, meglio, a... quattro zampe è riuscita: il libro si legge volentieri, tutto di un fiato e in questo amarcord di oltre dieci anni viene rivissuta sì la storia di Totò, ma anche di un pezzo di Vicenza che molti conoscono.
Il libro potrà essere acquistato nei negozi Zanellato e dal gennaio 2010 sarà anche in libreria.