Arazzi nei Palazzi, l'arte tessile incontra i palazzi di Vicenza
Mercoledi 25 Settembre 2013 alle 18:06La tradizione del tessile in un'ottica biologica e sociale: ecco il progetto BioinVI
Domenica 10 Luglio 2011 alle 19:49BioinVi è il nome del progetto nato circa un anno fa nel territorio della vallata dell'Agno con lo scopo di facilitare l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate in un settore molto particolare. "Obiettivo del progetto è, infatti, sostenere quei soggetti, altrimenti ai margini nel mondo del lavoro, a svolgere un'attività che ne valorizzi capacità manuali e creative attraverso un percorso di consapevolezza personale e professionale che ne migliori la qualità della vita" spiega Enrico Sabbadini, coordinatore dell'area inserimento lavorativo della Cooperativa Studio Progetto con sede a Cornedo Vicentino.
Continua a leggereConfartigianato: aziende venete della moda e buyers indiani
Giovedi 7 Ottobre 2010 alle 11:50Un gruppo di diciotto imprese artigiane venete del settore moda - maglieria, camiceria, calzature, capi spalla e occhiali - ha vivamente interessato, con una accurata selezione dai ricchi campionari totalmente e realmente Made in Italy, una delegazione di dieci buyers indiani, in visita in Italia per stringere i rapporti commerciali tra i due Paesi.
Continua a leggerePelletteria,calzaturiero,tessile: Made in Italy
Venerdi 19 Marzo 2010 alle 03:39Adico   Â
Varata la nuova norma che salvaguarda il "Made in Italy"Â Â Â
"Approvata in via definitiva la norma che tutela il vero Made in Italy nei settori pelletteria, calzaturiero e tessile" fanno sapere dall'ADICO.
Una norma - spiega il presidente dell' ADICO, Carlo Garofolini - che dovrebbe arginare la pratica diffusa da molti anni, di mettere il marchio italiani a prodotti che sono stati fatti interamente all'estero, danneggiando due volte il nostro paese.
La nuova disposizione, votata all'unanimità in commissione Attività Produttive della Camera, dovrebbe essere attiva dal primo ottobre 2010 e prevede che per utilizzare il marchio "prodotto Made in Italy" almeno due delle quattro fasi di lavorazione debbano essere realizzate in Italia, mentre per le restanti fasi l'obbligo di indicare il paese di provenienza.
L'obiettivo, spiega il presidente dell'ADICO è "voler rendere il consumatore più consapevole di quello che compra e salvaguardare le aziende che operano in Italia".
Mi auguro, conclude nella nota Carlo Garofolini "che questo provvedimento risulti essere compatibile con i principi della concorrenza affinché l'Unione Europea possa condividerlo".
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Produzione lenta, la rivincita degli operai-artigiani
Mercoledi 24 Giugno 2009 alle 10:16In una fabbrica di Molvena si recuperano vecchi macchinari e si torna a produrre con i ritmi degli anni sessanta. L’imprenditore-filosofo Bonotto: "Vogliamo riscoprire i prodotti a regola d’arte. Sono gli unici che sopravviveranno alla crisi"
Una fabbrica lenta, nell'epoca della produzione «just in time», della delocalizzazione e dei flussi infiniti di merci nelle reti fisiche e immateriali globali, può sembrare un ossimoro, una contraddizione in termini. E certamente lo è. Ma, per chi abbia voglia di sfruttare la crisi economica più grave del dopoguerra per porsi qualche domanda, può essere una provocazione utile. A lanciarla è un imprenditore vicentino molto atipico, Giovanni Bonotto, direttore creativo della ditta di famiglia.
«Quando una fabbrica chiude andiamo a vedere che tecnologia aveva dentro, e la recuperiamo. Molte macchine che usiamo le abbiamo comprate in Giappone, da fabbriche che stavano chiudendo. Il nostro obiettivo è mantenere la memoria, le emozioni che gli standard industriali hanno ucciso» racconta.
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