Archivio per tag: sviluppo

Fondi UE, Ciambetti: le risorse per sviluppo e occupazione servono a tutto il paese

Lunedi 24 Giugno 2013 alle 15:51
ArticleImage Regione Veneto - “Manteniamo le nostre perplessità, che già abbiamo avuto modo di esprimere al  ministro per la coesione territoriale, Carlo Trigilia, sulla previsione di provvedimenti governativi che incidano solo sulle aree del Mezzogiorno. La promozione dell’occupazione giovanile e la lotta alla povertà non possono essere considerate priorità solo per una parte del nostro Paese”. Lo ha detto l’assessore veneto al bilancio e alla cooperazione, Roberto Ciambetti.

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Categorie: Politica

Ciambetti: Mr Monti & Co, tra apparenza e realtà, bastone e carota

Sabato 16 Giugno 2012 alle 21:50
ArticleImage Il sogno del pacchetto rilancia economia, la concretezza delle politiche recessive. Mr Monti & Co, tra apparenza e realtà, bastone e carota. Il Veneto che guarda all'Europa cresce, quello ancorato all'Italia crolla
di Roberto Ciambetti
La scelta di presentare il pacchetto di rilancio virtuale dell'economia da parte del governo Monti il giorno prima di quello in cui i sindacati scendono in piazza per difendere il Welfare state e il diritto al lavoro, nonché a poche ore dalla scadenza del pagamento Imu, è l'ennesima testimonianza di una politica ambigua giocata tra apparenza e fatti concreti, una politica di tanti annunci, clamore, tante vessazioni a danno di cittadini, lavoratori e imprese.

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Alluvioni, tra marchettari dello sviluppo e lacrime di coccodrillo

Sabato 12 Novembre 2011 alle 00:51
ArticleImage Domenico Finiguerra è uno dei pochissimi sindaci in Italia che ha capito da tempo che l'espansione urbanistica non è un bene anche quando porta soldi nelle casse pubbliche e che non è nemmeno un male necessario, ma una iattura tout-court. La cementificazione, il dissesto idrogeologico, la speculazione sono insolubilmente incernierati ai disastri dell'anno passato nel Veneto e a quelli di questi giorni in Liguria. E a tutti gli altri. Lo sviluppo è un tumore, lo sviluppo è un male, lo sviluppo è il male. Anche quando viene declinato col nome economico di crescita, la quale è sempre e comunque accompagnata dal malaffare: questo ci dice la storia italica più o meno recente, ma non solo quella italica.

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Art&Earth:Vicenza,Czestokowa,Osjiek insieme per sviluppo, cooperazione e lotta alla povertà

Lunedi 13 Dicembre 2010 alle 19:54
ArticleImage Comune di Vicenza -  Continua a Vicenza il percorso del progetto europeo "Art&Earth" di educazione delle nuove generazioni sui temi dello sviluppo, della cooperazione e della lotta alla povertà. Dopo l'incontro di settembre ai Chiostri di Santa Corona, venerdì scorso 10 dicembre nella sede dell'Informagiovani di contrà Barche 55 si è tenuto un seminario che ha visto la partecipazione dei tre Comuni europei che hanno presentato il progetto e ottenuto il finanziamento dalla Commissione Europea: Vicenza, Czestokowa (Polonia) e Osjiek (Croazia).

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Categorie: Politica, Dal settimanale

Sviluppo insostenibile

Sabato 6 Marzo 2010 alle 07:00

In anteprima le "ciacole" pubblicate sul numero 185 di VicenzaPiù, dal oggi in edicola a 1 euro e disponibile da domenica nei punti di distribuzione in città

Dal webQualche settimana fa Fabio Salviato, il fondatore di Banca Etica e di Idea (la lista politica che risponde all'acronimo di Italia democratica, etica e ambientalista), ci ha detto in un'intervista che preferisce parlare di crescita sostenibile piuttosto che di decrescita. Nei giorni scorsi il sindaco Variati, parlando di Tav, ha sottolineato l'importanza di "tenere assieme" sviluppo e sostenibilità.
Quello dello sviluppo sostenibile è un leit motiv che si sente sempre più spesso, ma che nasconde un enorme equivoco di fondo. Per non finire come russi e americani, che ai tempi della Guerra Fredda si ritenevano tutti e due depositari dell'autentico concetto di democrazia, bisogna infatti mettersi d'accordo su cosa significhino le parole sviluppo e sostenibile: se per sviluppo si intende la crescita economica e per sostenibilità ci si riferisce a idee come rispetto per l'ambiente, tutela dei diritti delle persone, miglioramento della qualità di vita, i due concetti fanno a pugni. Quindi, o si rivede l'idea di sviluppo, slegandola dai suoi risvolti economici (ci può essere uno sviluppo sociale anche se il Pil non cresce), o si rivede, in un modo che ci riesce difficile immaginare, il concetto di sostenibilità (ad esempio ipotizzando un modello di società sostenibile solo per una piccola parte dell'umanità - più o meno come quello esistente adesso). Una terza alternativa non c'è. E i tanti proclami sullo sviluppo sostenibile sono, nella maggior parte dei casi, solo uno specchietto per allodole.

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Categorie: Politica

Dibattito su mercato e sviluppo

Lunedi 9 Novembre 2009 alle 18:30

Giunta Regionale del Veneto

MERCATO E SVILUPPO TEMA DI UN DIBATTITO ALL'ASCOM DI VICENZA. ASSESSORE SARTOR: SI' ALLA LIBERALIZZAZIONE MA GARANTIRE IL CONSUMATORE

(AVN) - Vicenza, 9 Novembre 2009

"Nel commercio la questione di un equilibrio, sia per quanto riguarda nuove aperture di attività, sia per quanto riguarda gli orari, è in discussione da tempo, con l'obbiettivo non tanto di liberalizzare il mercato, quanto di migliorarlo con la condivisione di tutti i soggetti in causa". Lo ha sottolineato l'Assessore alle Politiche economiche della Regione del Veneto, Vendemiano Sartor, intervenuto oggi al Convegno "Mercato, Bolkestein e sviluppo" tenutosi oggi a Vicenza per iniziativa dell'Ascom locale. All'incontro vicentino sono anche intervenuti, tra gli altri, l'Assessore regionale all'Urbanistica e Politiche per il Territorio, Renzo Marangon e il Segretario Generale alla Programmazione della Regione, Adriano Rasi Caldogno. Al centro del dibattito la direttiva comunitaria 2006/123 relativa ai servizi nel mercato interno, la cosiddetta Direttiva servizi o Direttiva Bolkenstein, che dovrà essere recepita dagli stati dell'Unione entro il 28 dicembre 2009. Se, infatti, - è stato sottolineato dagli organizzatori - i principi espressi dalla Direttiva sono noti e chiari, non altrettanto può dirsi degli scenari che attendono l'intero settore del terziario di mercato. Le discipline del commercio e del turismo, infatti, sembrano destinate ad una nuova valutazione, che, nell'ottica di una semplificazione delle procedure di accesso alle attività economiche, potrebbe comportare anche una ridotta incisività degli strumenti di programmazione ed uno svilimento del potere di governo del territorio. Nel suo intervento l'Assessore Sartor ha tranquillizzato la platea sottolineando, che se è lo stato centrale a dover recepire la Direttiva, saranno poi le Regioni ad applicarla, essendo questa materia di totale competenza regionale. E per quanto riguarda il Veneto - ha precisato - sono già in discussione alcuni strumenti previsti dalla Direttiva, nella realizzazione dei quali saranno ampiamente garantiti sia gli operatori, sia i consumatori. Mi riferisco - ha proseguito - sia agli orari e alle nuove aperture, sia allo Sportello Unico, già in fase avanzata e sul quale stiamo lavorando in collaborazione con le associazioni di categoria e con i Comuni, con l'obiettivo di semplificare al massimo le procedure burocratiche e i passaggi amministrativi". E riferendosi alla questione apertura nel suo complesso, Sartor ha ribadito che è limitativo pensare ad una secca contrapposizione tra piccoli e grandi, perché la questione esiste anche tra tipologie merceologiche. "Infatti - ha precisato - la saturazione di mercato in alcuni settori sconsiglia tutti, piccoli e grandi, a nuove aperture o a prolungamenti di orario. La questione non è quindi quella di liberalizzare, ma di migliorare l'offerta senza intaccare le singole attività, dando nel contempo al consumatore tutte le garanzie per quanto riguarda la qualità del servizio. E' necessaria - ha concluso Sartor - una scelta di programmazione che riguarderà anche la programmazione del territorio e che non può che essere una scelta politica e non tecnica, parte alla quale spetterà l'applicazione di quanto programmato". Da parte sua l'Assessore Marangon, nel riprendere il tema della semplificazione amministrativa e della sburocratizzazione, ha ricordato la recente legge regionale a sostegno del settore edilizio, più nota come "piano casa". "Approvando questa legge - ha ricordato - abbiamo fatto una rivoluzione copernicana, riducendo al massimo l'iter burocratico richiesto ai cittadini e alle imprese per applicare la norma. E' sufficiente, infatti, la sola Dichiarazione Inizio Attività - DIA - per poter iniziare i lavori sulla propria abitazione, avendo così tempi certi per la loro esecuzione. Vedete - ha concluso Marangon - non è detto che la semplificazione amministrativa o la riduzione dei vincoli porti, come qualcuno sostiene, all'anarchia o al caos, anzi è vero il contrario. Lungaggini e passaggi burocratici, i troppi vincoli di vario genere, molto spesso generano meccanismi che consentono con più facilità di aggirare le stesse norme".

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Lectio Magistralis dell'Avv. Azzi

Lunedi 2 Novembre 2009 alle 20:09

Fondazione Club Mille Miglia 

"Finanza per lo sviluppo o sviluppo per la finanza?
Lezioni dalla crisi"


lectio magistralis dell'Avv. Alessandro Azzi


Trissino (Vicenza). Venerdì 6 novembre alle ore 11.00 nella splendida Villa Marzotto di Trissino avrà luogo la lectio magistralis dell'Avv. Alessandro Azzi Presidente della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo, Vice Presidente di ABI e banchiere dell'anno 2009.

"Finanza per lo sviluppo o sviluppo per la finanza? Lezioni dalla crisi" questo il titolo dell'intervento cui seguirà dibattito con altri banchieri e giornalisti.

L'idea della lectio magistralis nasce a seguito dell'assegnazione per l'anno 2009 del premio internazionale "Intelligenza Coraggiosa - Coraggio Intelligente, organizzato sempre dalla Fondazione, al Premio Nobel per la Pace (2006) e fondatore della Grameen Bank, il bengalese Muhammad Yunus per aver avuto il coraggio di aprire il credito ad una fascia di popolazione che ha come unica garanzia la povertà e la fatica e per aver avuto l'intelligenza di costruire una solida ed efficace impresa capace di elargire i profitti in modo tangibile ai suoi beneficiari realizzando così una reale crescita.

L'Avv. Alessandro Azzi evidenzierà nel corso del proprio intervento come l'esperienza del microcredito propria della Grameen Bank si collochi nell'alveo di una scuola di pensiero che ha avuto origine nell'Europa di fine ‘800 grazie alle teorie di F.W. Raiifeisen (Germania, 1850) ed alla nascita delle prime Casse Sociali di Credito. Una formula economica meglio nota come "cooperazione di credito" ancora oggi attuale, non solo nei paesi in via di sviluppo, ma in tutte le maggiori economie occidentali e specificamente in Italia, dove rappresenta un modello economico preso a riferimento, antidoto efficace contro le deformazioni della finanza capitalista gestita al di fuori da regole e criteri di eticità.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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