Ciambetti: Mr Monti & Co, tra apparenza e realtà, bastone e carota
Sabato 16 Giugno 2012 alle 21:50 | 0 commenti
Il sogno del pacchetto rilancia economia, la concretezza delle politiche recessive. Mr Monti & Co, tra apparenza e realtà , bastone e carota. Il Veneto che guarda all'Europa cresce, quello ancorato all'Italia crolla
di Roberto Ciambetti
La scelta di presentare il pacchetto di rilancio virtuale dell'economia da parte del governo Monti il giorno prima di quello in cui i sindacati scendono in piazza per difendere il Welfare state e il diritto al lavoro, nonché a poche ore dalla scadenza del pagamento Imu, è l'ennesima testimonianza di una politica ambigua giocata tra apparenza e fatti concreti, una politica di tanti annunci, clamore, tante vessazioni a danno di cittadini, lavoratori e imprese.
Con un nesso temporale appunto non casuale che li lega tra loro diremo, ad esempio che l'apparenza è il piano di rilancio dell'economia presentato venerdì scorso da Monti e basato su promesse e ipotesi ma non coperto finanziariamente; realtà è l'Imu che i cittadini sono chiamati a pagare. Apparenti sono i sostegni alle imrpese; concreti sono i disoccupati. Apparenza è la capacità e qualità del governo tecnico; concreti sono gli errori dell'esecutivo per qualche miliardo in meno nelle previsioni delle entrate di gettito fiscale. Apparenti sono i 65 mila esodati calcolati dalla ministro Fornero, concreti sono invece gli oltre 450 mila esodati stimati dall''Istituto di previdenza. Concretissima è la supponenza del ministro del Lavoro, che ritiene ogni critica lesiva della sua maestà .
Inconsistente è l'accusa che il governo Monti alimenta contro la Germania egoista, concretissima è l'incapacità da parte dello stato d'affrontare ogni riforma plausibile: in questi mesi non abbiamo visto nessun taglio alla spesa dello Stato: ridicola e per molti aspetti offensiva per chi ha veramente perso il posto di lavoro l'ipotesi della sventolata diminuzione di dirigenti e funzionari dei ministeri, quando invece essa non è altro che il blocco del turn over dei dirigenti ministeriali che scatterà negli anni a venire.
Insomma la politica di Mr. Monti è bastone (tanto) e carota (pochissima).
Apparente è il rilancio dell'economia di Monti, concreta è la recessione disegnata dal rapporto presentato da Unioncamere del Veneto venerdì scorso a Treviso: diminuzione del Pil in Veneto prevista dell'1,5 % e un aumento della disoccupazione, ulteriore calo dei consumi da parte delle famiglie e calo in vista anche della propensione al risparmio a causa dell'aumento del costo della vita aggravato da una imposizione fiscale inusitata. Ma anche qui i dati, presentati in maniera magistrale da Unioncamere, vanno interpretati: nel fatturato industriale tiene la componente estera con l'export che segna un +4,4%, mentre le importazioni dovrebbero contrarsi del -1,7%; come già avvenne nello scorso anno è l'export a fare da traino mentre la domanda interna è un pesante fardello negativo. C'è da chiedersi cosa accadrebbe se invertissimo gli scenari, cioè se il mercato interno fosse quello dell'Europa avanzata e l'area export quella dell'Europa mediterranea.
L'analisi del dato è chiara: il Veneto ancorato all'Europa produttiva non vive l'affanno del Veneto legato all' Europa mediterranea e sconta piuttosto l'essere parte del condominio Italia. Apparenti sono i benefici del far parte dell'area Italia; concrete, concretissime, sono le spese condominiali che dobbiamo pagare. Il prezzo non vale la carota e il risultato sono sempre e solo bastonate.
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