Questi giorni di vacanza sono stati utili per un esame della situazione per le iniziative iniziate e per quelle da rilanciare. 1) è imminente l'indicazione della data per presentare la domanda di ammissione al passivo di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca in LCA. 2) nei giorni prossimi sapremo se sono state accolte le domande di costituzione di parte civile offesa verso Consoli, Zonin e compari, in particolare quelle di chi ha aderito alla transazione del 15%. 3) Lettera di contestazione a Banca d'Italia e Consob. E' agli atti della Commissione d'inchiesta parlamentare che l'azione di controllo e di tutela dei risparmiatori non stata adeguata.
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Stamattina, dalle 9.30 circa a oltre le 14, si è svolta presso il palasport di Via Cavalieri di Vittorio Veneto a Vicenza una gremitissima assemblea generale che l'associazione "Noi che credevamo nella BPVi" aveva convocato per dare informazioni sulle modalità di insinuazione al passivo della Banca Popolare di Vicenza (e di Veneto Banca) in Liquidazione coatta amministrativa (LCA) e sulle alternative percorribili oltre che per fare il punto, con i per ora disponibili documenti dell'inchiesta sulla BPVi di Gianni Zonin. , sulle cause e sulle responsabilità politiche e delle autorità di controllo e vigilanza, in primis Bankitalia. che verrà chiamata in causa legalmente, insieme a Consob e società di revisione KPMG (per Veneto Banca era la PricewaterhouseCoopers, per rispondere dei danni economici e non solo dei soci dell'Istituto vicentino.
Ieri, 14 giugno 2017, è stato avviato l'iter di notifica dell'atto di citazione per l'azione di responsabilità  che Veneto Banca ha avviato nei confronti degli ex amministratori e dei sindaci che si sono alternati in carica nel periodo della crisi fino al 26 aprile 2014. "È stato un lavoro preciso, dettagliato e approfondito - ha commentato Massimo Lanza, Presidente di Veneto Banca -: una necessaria risposta a quell'esigenza di giustizia che i territori richiedevano". Intanto ieri sono anche stati diffusi dei numeri che tracciano il quadro delle perdite. Ai 2 due miliardi circa dell'analoga azione intrapresa, non senza iniziali riluttanze e ritardi da parte dei primi cda ancora targati Gianni Zonin, dalla Banca Popolare di Vicenza contro 33 tra amministratori e sindaci, il danno, definito "spaventoso", che sarebbe stato causato dagli ex vertici di Veneto Banca all'istituto di Montebelluna è stato quantificato "in circa 2 miliardi e 300 milioni di euro".Â
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Dopo la votazione dell'assemblea degli azionisti BPVi che ha dato il via libera ad un'azione di responsabilità generalizzata verso gli eventuali responsabilidella sua mala gestio nell'era di Gianni Zonin, la Banca Popolare di Vicenza si è solo riservata di avviarla nei confronti della KPMG spa, la sua precedente società di revisione ora "sostituita" da PricewaterhouseCoopers spa /aliasPwC spa) la società di revisione "ingaggiata" da Veneto Banca all'epoca di Vincenzo Consoli, confermata da Cristiano Carrus e anch'essa probabilmente e a maggior ragione, vista la conferma a Montebelluna e la promozione a Vicenza, non toccata ad oggi da azioni legali dall'istituto trevigiano.
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Vendere azioni e obbligazioni a qualsiasi costo, per puntellare i conti. Vendere per dare solidità alla banca. Vendere e precettare nuovi azionisti a costo anche di offrire prestiti e mutui a clienti che per far fronte alle proprie necessità chiedevano di disinvestire. E alcuni direttori di filiale - sollecitati dalle direzioni generali via e-mail - accordavano prestiti pur di raccogliere proseliti, investitori, azionisti. Con il paradosso che lo Stato, salvando a colpi di miliardi questa e altre banche, diventerà il datore di lavoro di personaggi che hanno, quantomeno, raggirato il prossimo.Continua a leggere
Anche quando il tempo butta al sereno a volte scoppiano i temporali. E durante l'assembela odierna, mentre si consuma il rito delle lamentele, delle denunce e degli appelli, arriva come un botto l'intervento di un socio Riccardo Rocca che sembra parlare a sproposito perchè legge una parte del verbale dell'assemblea che approvava il bilancio 2013 di Veneto Banca. Ma il socio non ha sbagliato sede perchè chi firmava attestando come veritiero e corretto quel bilancio nella sua funzione di Revisore legale è la PricewaterhouseCoopers nuovo revisore legale BPVi al posto di KPMG... Commenti? Un P.S. Nella discussione successiva (punto 2 dell'OdG) sul conferimento del mandato di revisione alla PWC cala un altro asso: era la società di revisione di Banca Marche.
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