Il Mattino: "Il lascito Galan vale 8 mld, da Adria porta al Mose"
Martedi 25 Ottobre 2016 alle 09:34
Baita racconta ai pm come funzionava il sistema, i rapporti con le imprese. Così l’ex presidente di FI e Chisso bloccarono lo «strapotere» della Mantovani. Scrive Renzo Mazzaro su “Il Mattino di Padova†di oggi: “Il «lascito Galan» vale 7,8 miliardi di euro stando al costo delle grandi opere pubbliche da realizzare in project financing, il che significa con i privati che mettono i soldi, tutti o in parte, e si ripagano gestendo l’opera in concessione per decine d’anni. In questo conteggio non rientrano gli ospedali. Lo scandalo Mose ha mandato in tilt la macchina che garantiva ai promotori guadagni a rischio zero, o giù di lì.
Continua a leggereCorte dei Conti, Giancarlo Galan finisce nel mirino anche per le quote di prestanome
Giovedi 15 Settembre 2016 alle 09:24
Vitalizio, assegno di fine mandato, quote societarie ed immobili. «Fino alla concorrenza di 5.808.477,61 euro», come ha stabilito la Corte dei Conti, che ha messo nel mirino l’ex governatore Giancarlo Galan per l’enorme danno d’immagine e per il danno da disservizio legati al suo coinvolgimento nel malaffare del Mose, del Consorzio Venezia Nuova e del gruppo Mantovani. Ma dalla lettera dei provvedimenti giudiziari bisogna passare alla pratica e così la Guardia di Finanza ha passato al setaccio tutti i beni di Galan per aggredirli in vista del processo di merito, che si terrà il prossimo 18 gennaio: solo allora, con la sentenza dei giudici (comunque appellabile a Roma), si potrà sapere a quale somma sarà condannato il presidente del Veneto per 15 anni, ora accusato di aver danneggiato le casse dell’erario.
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Mose, parla il commercialista di Giancarlo Galan
Venerdi 12 Giugno 2015 alle 10:52
«Sono completamente estraneo alla vicenda del Mose. E non sono il prestanome di Galan, anche se ormai vengo definito così, quasi per abitudine. Di tutte le persone coinvolte nell’inchiesta conosco solo Giancarlo. E, purtroppo, Baita e Minutillo». Secondo la procura di Venezia, il commercialista padovano Paolo Venuti sarebbe stato il prestanome dell’ex governatore Galan, l’uomo che per anni, nell’ombra, ne avrebbe gestito «il tesoro» accumulato tangente dopo tangente, facendolo sparire in una triangolazione da capogiro tra l’Italia, la Croazia e l’Indonesia.
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Milioni, lavori in casa e quote societarie: le accuse a Galan rimaste senza processo
Venerdi 10 Ottobre 2014 alle 20:00
Da Il Corriere del Veneto
«Ho corrisposto a Giancarlo Galan in tutto 115 mila euro, di cui una prima tranche di 50 mila euro nel maggio-giugno 2006, poi 15 mila nel dicembre del 2006 e 50 mila nei primi mesi del 2007 (...) Voglio ribadire che tali somme e tali lavori sono stati da me corrisposti al Galan in virtù del suo ruolo di governatore della Regione per avere la possibilità di entrare nella schiera di imprenditori "amici" che potevano fruire di trattamenti particolari nell'assegnazione di lavori».
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