Panorama d'Italia, tappa di Vicenza: dopo Brunetta e La Torre arriva Argentero
Mercoledi 15 Aprile 2015 alle 21:46Berlusconi gioca d'azzardo
Domenica 30 Ottobre 2011 alle 15:31Quei 560 milioni sono un risarcimento, non una sanzione
Sabato 23 Luglio 2011 alle 09:43Da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n. 218 in distribuzione (qui la locandina).
Mi si chiede di parlare della famosa clausola salva Fininvest, in forza della quale sarebbe obbligatorio sospendere l'esecutività della sentenza civile per sentenze di condanna oltre i 20 milioni di euro, a fronte di una garanzia. Oggi questa sospensione è possibile ma appartiene alla decisione del Giudice e non è quindi obbligatoria. Dobbiamo fare una premessa. Per anni abbiamo sentito i grandi esperti di diritto e di economia di Forza Italia prima e PDL poi, in una con i vertici di Confindustria, affermare che le grandi imprese straniere non fissano le loro sedi in Italia a causa delle lungaggini del processo civile.
Continua a leggereLa presidentessa della refurtiva: la figlia di B., anzi è B. con la parrucca bionda
Sabato 16 Luglio 2011 alle 01:02di Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano
Siccome è la figlia di B., anzi è B. con la parrucca bionda, Marina B. merita la massima considerazione. Esaminiamo dunque i migliori passaggi della sua intervista al suo dipendente Giorgio Mulè, direttore di Panorama (gruppo Mondadori, presieduto da Marina B.), contro De Benedetti e i giudici che han condannato la Fininvest presieduta da Marina B. a risarcirlo per lo scippo della Mondadori presieduta dalla stessa Marina B. Posto che Fininvest è lo scippatore, De Benedetti lo scippato e Mondadori la refurtiva, e posto che, senza la sentenza comprata, Mondadori e dunque Panorama apparterrebbero a De Benedetti, questo è caso di ricettazione e riciclaggio giornalistico: la presidente del gruppo scippatore usa la refurtiva per sparare sul gruppo scippato. Un po' come se un topo di appartamenti rubasse un televisore in una villa e poi lo lanciasse sulla testa del derubato.
Continua a leggereTiziano Scarpa legge Stabat Mater (Strega)
Giovedi 25 Febbraio 2010 alle 11:30Cartacanta  Â
Lettura ad alta voce con Tiziano Scarpa, vincitore del Premio Strega 2009.
L'appuntamento è venerdì 26 febbraio, alle ore 18, nella nuova sede della libreria Mondadori "Quarto potere", in Contrà Pusterla 14 a Vicenza. L'evento è a cura dell'associazione culturale vicentina "Cartacanta".
Lo scrittore veneziano Scarpa leggerà alcune pagine del best seller Stabat Mater, edito da Einaudi, condividendo la serata con un altro autore veneziano, Roberto Ferrucci, che riproporrà il suo libro Cosa cambia (Marsilio editore).
Tiziano Scarpa è nato a Venezia, dove tuttora vive e lavora, nel 1963. E' romanziere, drammaturgo e poeta. Con il suo romanzo Stabat Mater ha vinto il Premio Strega e il Premio SuperMondello della passata edizione. I suoi libri sono stati tradotti in numerose lingue, cinese compreso.
Collabora alla rivista-sito "Il primo amore", di cui è uno dei fondatori assieme alla rivista nazioneindiana.com.
Scarpa possiede una spiccata propensione per le performance dal vivo e per le letture recitate che negli ultimi anni ha tenuto in Italia e all'estero.
Il romanzo ruota intorno alla figura della sedicenne Cecilia. Di giorno la ragazza suona il violino in chiesa, dietro la fitta grata che impedisce ai fedeli di vedere il volto delle giovani musiciste. Di notte, quando l'orfanatrofio è immerso nel nulla e mentre tutte le altre fanciulle dormono, solo lei resta sveglia e si sente perduta nel buio della solitudine più assoluta. Roberto Ferrucci è nato a Venezia nel 1960. Traduttore, autore, regista, giornalista, dal 2002 insegna Scrittura Creativa alla Facoltà di Lettere dell'Università di Padova. Il libro Cosa Cambia ha ricevuto importanti riconoscimenti (Premio Giuseppe Dessì 2008, nonché finalista del Premio Ultima Frontiera 2008). Il romanzo-reportage riporta il lettore a Genova, sette anni dopo il G8. Cosa è esattamente successo in quei giorni del 2001? Cosa ha lasciato nelle persone che camminavano per quelle strade spianate dal sole di luglio? Questo romanzo rappresenta tante cose. È un reportage con l'uso deliberato di un'intima soggettiva. È l'esperienza di un rito di iniziazione collettivo nell'orrore, nella violenza e nello sbigottimento. È un percorso di formazione fuori tempo, vissuto da un protagonista che appartiene a una generazione, a detta dell'autore, instabile, quella dei quarantenni.
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Oggi Gian Mario Villata alla Mondadori
Sabato 13 Febbraio 2010 alle 15:32Cartacanta  Â
Cartacanta propone l'appuntamento con lo scrittore Gian Mario Villalta oggi, sabato 13 febbraio, alle ore 18, nella nuova sede della libreria Mondadori "Quarto potere", in Contrà Pusterla 14 a Vicenza.
Titolo del libro: "Padroni a casa nostra. Perchè a Nord-est siamo tutti antipatici", edito da Mondadori.
Ma gli abitanti del Nord-est sono davvero così antipatici come si dice? Freddi, spenti, saccenti e poco affabili? Intolleranti e chiusi nei loro pregiudizi, ossessionati dagli "schèi", facili al lamento e incapaci di lasciarsi andare alla gioia di vivere? Si tratta di un luogo comune o c'è un fondo di verità in tutto questo? Gian Mario Villalta, che nel Nordest ci è nato e non ha mai smesso di viverci, ha scritto un libro su questi interrogativi, cercando anche di dare delle risposte. Il titolo è "Padroni a casa nostra. Perchè a Nord-est siamo tutti antipatici", edito da Mondadori. L'appuntamento con lo scrittore è sabato 13 febbraio, alle ore 18, nella nuova sede della libreria Mondadori "Quarto potere", in Contrà Pusterla 14 a Vicenza. Dialogherà con l'autore Alberto della Rovere, redattore di Cartacanta, associazione culturale vicentina che ha curato l'evento (www.cartacantalab.com). Dopo aver scoperto con sorpresa e rammarico che la cattiva fama dei "nordestini" si è ormai diffusa anche tra amici insospettabili, Villalta ammette a denti stretti che gli interessati hanno le loro responsabilità . E dà così vita a una riflessione rigorosa e leggera al tempo stesso sulle ragioni storiche che hanno alimentato il malessere in quest'area del Paese, così vitale per l'economia. L'anomalia del Nord-est, suggerisce l'autore, si può forse riassumere nel contrasto tra la sua centralità economica e la sua marginalità rispetto alla politica nazionale e al sistema dei media. Una marginalità che genera insoddisfazione, una certa diffidenza e una bella dose di autoreferenzialità della cultura locale. Ma alla base di questo disagio c'è una storia ben più complessa. Quella di un mondo contadino, povero e angusto, ma dotato dei suoi punti di riferimento e del suo rassicurante buonsenso come la vocazione ai "sacrifici" e l'etica del "debito" e della "colpa". Un mondo contadino che nel giro di pochi decenni è stato brutalmente travolto da uno sviluppo economico tanto impetuoso quanto tardivo, dispensatore di benessere e di opportunità , ma pieno di zone d'ombra.
Gian Mario Villalta è nato a Visinale di Pasiano, in provincia di Pordenone, nel 1959. E' docente di liceo e direttore artistico della manifestazione letteraria "Pordenonelegge.it".
Ha pubblicato molti libri di poesia, tra i quali "Altro che storie", "Vose de Vose / Voce di voci", "L'erba in Tasca", "Nel buio degli alberi", "Il respiro e lo sguardo" e un racconto della poesia italiana contemporanea "Vedere al buio" (2007). E' anche autore di numerose monografie, come "La costanza del vocativo". Tre i suoi libri di narrativa: "Un dolore riconoscente", "Tuo figlio" e "Vita della mia vita" (2006).
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