Quei 560 milioni sono un risarcimento, non una sanzione
Sabato 23 Luglio 2011 alle 09:43 | 0 commenti
Da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n. 218 in distribuzione (qui la locandina).
Mi si chiede di parlare della famosa clausola salva Fininvest, in forza della quale sarebbe obbligatorio sospendere l'esecutività della sentenza civile per sentenze di condanna oltre i 20 milioni di euro, a fronte di una garanzia. Oggi questa sospensione è possibile ma appartiene alla decisione del Giudice e non è quindi obbligatoria. Dobbiamo fare una premessa. Per anni abbiamo sentito i grandi esperti di diritto e di economia di Forza Italia prima e PDL poi, in una con i vertici di Confindustria, affermare che le grandi imprese straniere non fissano le loro sedi in Italia a causa delle lungaggini del processo civile.
Se fosse del tutto vero ciò, non si comprenderebbe perchè le fissano, invece, in Uganda o in Senegal! Ben altri sono i motivi che per questa volta tralasciamo. Certo è vero che si lamentano delle lungaggini della giustizia italiana, perchè con questa hanno a che fare a causa delle forniture, e dei mancati pagamenti, che ben fanno al mercato italiano. Allora vorrei dire ai signori del PDL, ai vertici di Confindustria (ed a qualche PD scomparso), che con la norma tanto difesa da tale Alfano le lungaggini del processo civile aumentano, evidentemente, in modo esponenziale. Se il Guardasigilli avesse veramente a cuore la celerità dei processi civili, avrebbe accuratamente evitato una serie di norme che come unico risultato hanno avuto quello di rendere il processo più confuso e avrebbe, per esempio, eliminato la norma che consente al Giudice di decidere le eccezioni preliminari in una con la sentenza definitiva. Al contrario dobbiamo vedere questa orda di pseudoparlamentari che scodinzolano a tutto spiano e si mettono a pontificare dei principi di un diritto che violano ogni giorno e che conoscono solo di nome. E, naturalmente, sempre in funzione degli interessi privati del capo. Sento anche parlare sia autorevoli esponenti politici (Formigoni ed altri) , sia meno autorevoli giornalisti, dei 560 milioni come di una sanzione. Ma dove? Questa somma non ha alcuna natura sanzionatoria, intendendosi per tale quella punitiva, bensì è il risarcimento del danno dovuto a chi ha dovuto soccombere, e subire un danno a causa di una sentenza il cui Giudice relatore è stato pagato per le sue prestazioni con la modica somma (vent'anni fa) di 470 milioni di lire. E chi fa l'avvocato ben sa che nei processi civili, in camera di consiglio, quello che conta è il Giudice relatore. Cerchiamo di evitare ulteriori confusioni alla gente e cominciamo col dire che in camera di consiglio, in poche ore, si decidono decine di cause. Ne consegue che quello che conta è il parere del Giudice che ha istruito la causa e gli altri entrano nel merito sol quando questi dovesse chiedere espressamente una loro opinione.
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