Bombardamento ospedale Medici Senza Frontiere, Fogagnoli: non in nostro nome
Domenica 4 Ottobre 2015 alle 15:23Riceviamo da Roberto Fogagnoli, segretario provinciale Rifondazione Comunista, e pubblichiamo
E’ giunta la notizia dell’assurdo bombardamento dell’ospedale di Medici Senza Frontiere di Kurzum, in Afghanistan. Vorremmo ringraziare il nostro governo per avere coinvolto l'Italia nel criminale, assassino, orrendo, blasfemo atto terroristico compiuto dalle truppe straniere che da 14 anni occupano l'Afghanistan.
Continua a leggereDue appuntamenti in Close the Circle
Martedi 16 Febbraio 2010 alle 12:32Comune di Vicenza
Due appuntamenti speciali con "Medici con l'Africa" e con "Medici Senza Frontiere" nell'ambito della mostra "Close the Circle"
Nell'ambito di "Close the Circle", la mostra fotografica sull'infanzia in Africa promossa dall'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, sono previsti due speciali appuntamenti. Il primo, in programma giovedì 18 febbraio alle 18 ai Chiostri di S. Corona (Contrà S. Corona, 4), è l'incontro con l'organizzazione "Medici con l'Africa Cuamm" durante il quale sarà proiettato il documentario "La lunga notte" sulla riapertura dell'ospedale di Yorol in Sud Sudan. Interverranno don Luigi Mazzuccato, rappresentante di Medici con l'Africa Cuamm e Vincenzo Riboni, primario del pronto soccorso di Vicenza.
Il secondo appuntamento avrà luogo martedì 23 febbraio alle 21: alla libreria Galla Librarsi (Contrà delle Morette, 4) il pubblico avrà l'occasione di conoscere da vicino l'organizzazione "Medici Senza Frontiere". La serata prevede anche alcune letture di Carlo Presotto e Paola Rossi tratte dal libro "Mondi al limite - 9 scrittori per Medici Senza Frontiere" edito da Feltrinelli. La partecipazione a entrambi gli incontri è libera.
La mostra "Close the Circle", allestita allo spazio LAMeC (piano terreno della Basilica Palladiana) presenta fotografie di Fabiano Avancini, Silvia Morara e Alessandro Tosatto.
Il percorso espositivo è articolato in tre filoni - schiavitù minorile, giochi, alfabetizzazione - che corrispondono a tre articoli tratti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 e dalla Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del 1989.
L'esposizione resterà aperta al pubblico fino al 28 febbraio, dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 19. L'ingresso è gratuito.
Informazioni all'assessorato alla cultura (0444 222114, [email protected] ) e allo studio Labo (0444 235292, [email protected]).
Continua a leggereCome aiutare Haiti e i suoi terremotati
Sabato 16 Gennaio 2010 alle 15:46Redazione di VicenzaPiù   Â
Per aiutare Haiti, la cui popolazione è stata letteralmente decimata dal terremoto che martedì ha distrutto l'isola caraibica, il Veneto e Vicena stanno facendo la loro parte nella gara di solidarietà grazie alla Chiesa, alle associazioni, alla Regione, agli enti locali che lanciano collette e iniziative di sostegno, di cui citiamo alcune, riprese anche dai media locali, come Il Corriere del Veneto.
La Chiesa lancia un appello tramite il vescovo di Vicenza, monsignor Cesare Nosiglia: «Non possiamo restare spettatori, abbiamo tutti il dovere di dare il nostro contributo per alleviare le sofferenze di tante persone. Faccio appello alle comunità cristiane delle Diocesi, a parrocchie, istituti religiosi, associazioni, famiglie, ma anche a istituzioni, lavoratori e imprese, agli istituti di credito e alle associazioni professionali, ai tanti gruppi missionari del mondo cattolico e alle diverse organizzazioni e associazioni laiche che operano a favore del terzo e quarto mondo perché si dia vita a una catena di solidarietà , rispondendo all'appello della Caritas per una raccolta straordinaria da tenersi domenica 24 Gennaio ... Chiedo in particolare ad ogni bambino e ragazzo delle nostre scuole, a quelli del catechismo parrocchiale e dei gruppi associativi e sportivi, di devolvere almeno un euro ciascuno per alleviare le sofferenze dei coetanei haitiani, quelli sopravvissuti. Mostriamo con generosità quanto, malgrado le difficoltà della crisi economica, non venga meno il tradizionale slancio di solidarietà della gente veneta».
I contributi si possono inviare a Caritas Diocesana Vicentina, contrà Torretti 38, 36100 Vicenza, consegnare agli uffici dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12.30, versare sul conto corrente postale 13824362 intestato a Diocesi di Vicenza-Caritas C.P. 833 Vicenza, donare con bonifico bancario intestato a Diocesi di Vicenza-Caritas presso Banca Popolare Etica, filiale di Vicenza, EU IBAN IT53 I050 1811 8000 0000 0117 100.
Nicolas Derenne, volontario del Movimento laici America latina di Verona, scampato al disastro, lancia quest'appello per la Ong, che sta studiando iniziative di ricostruzione di scuole e luoghi di aggregazione: per contribuire bisogna utilizzare il conto della Banca popolare etica con IBAN IT 07 J 05018 12101 000000511320.
Anche Medici senza frontiere, coordinati ad Haiti dal feltrino Stefano Zannini e in procinto di inviare altri 70 dottori con un'unità chirurgica gonfiabile dotata di due sale operatorie e sette tende per i ricoveri, raccoglie fondi. Basta telefonare ai numeri 800/996655 o 06/44869225, fare un bonifico bancario con IBAN IT58D0501803200000000115000, servirsi del conto postale 87486007, versare on line, sul sito www.medicisenzafrontiere.it.
La Regione sta raccogliendo le adesioni di medici e infermieri da inviare ad Haiti, possibilmente al Pronto soccorso fondato nella capitale dal missionario trevigiano padre Giuseppe Durante dei padri scalabriniani. Già pronte équipe di Padova, Cittadella, Vicenza, Verona, Venezia e Treviso.
Sono, poi, tanti altri, che qui citeremo mano a mano che ne verremo a conoscenza anche grazie a segnalazioni dei nostri lettori, fra vicentini e enti vicentini, quelli che si affiancano giorno dopo giorno alle iniziative già in corso.
Continua a leggere
Appello di Grillonews.it per Haiti
Giovedi 14 Gennaio 2010 alle 00:24Redazione di Vicenzapiù   Â
Riprendiamo e rilanciamo l'appello per gli aiuti ai terremotati di Haiti come fatto per la Caritas e come va fatto per qualunque iniziativa di umano e reale sostegno a chi è stato così duramente colpito.
Il devastante sisma di magnitudo 7,3 che si è verificato ad Haiti martedì 12 gennaio 2010 intorno alle 23 ora italiana ha raso al suolo la capitale Port-au-Prince. Colpite tre milioni di persone. E si continua a scavare alla ricerca dei dispersi.
Gli organismi umanitari si sono attivati per i primi soccorsi. Ad Haiti non ci sono mezzi adeguati per intervenire, manca l'elettricità e sono difficilissime le comunicazioni.
Gli appelli dell'organizzazione non governativa «Progettomondo Mlal» e di «Medici Senza Frontiere».
HAITI DA SOLA NON CE LA FARA'
[Progettomondo Mlal - 13.01.2010] «Mesi fa ad Haiti era crollata una scuola e i bambini sono morti a centinaia, semplicemente perché i soccorsi non sono stati capaci di intervenire nei tempi e nei modi necessari. Immaginate cosa succederà ora? Parliamo di un Paese che vive da decenni in uno stato di emergenza cronica. La grande debolezza degli haitiani, nel non poter rispondere a una crisi come questa, rende necessario davvero uno sforzo fuori dal comune a livello internazionale, per i soccorsi prima, per la ricostruzione poi, anche per le Organizzazione come le nostre che devono poter ripensare a un proprio ruolo. Perché lì manca tutto. Tutto».
«MEDICI SENZA FRONTIERE» LANCIA UNA RACCOLTA DI FONDI STRAORDINARIA
[Medici Senza Frontiere - 13.01.2010] «Le equipe di MSF presenti a Haiti stanno curando centinaia di persone ferite dal terremoto e hanno installato ospedali da campo per sostituire gli ospedali danneggiati. Il centro di salute di MSF a Martissant, in uno dei quartieri più poveri di Port-au-Prince, è stato evacuato dopo il terremoto poiché era danneggiato e instabile. I pazienti sono adesso ricoverati in tende nel cortile del centro di salute, e il personale medico sta gestendo un flusso di feriti provenienti dalla città . Gli operatori di MSF hanno già curato tra le 300 e le 350 persone, vittime di ferite da trauma e fratture. Nel centro di riabilitazione di Pachot sono state curate altre 300-400 persone. In uno degli uffici amministrativi di MSF a Petionville, un altro quartiere di MSF, una clinica mobile ha ricevuto almeno 200 feriti. [Leggi l'articolo]