Per 60 mila euro o qualcosa in meno accettereste di trasferirvi a Laghi o a Posina? L'esempio della splendida ma "spopolata" Albinen in Svizzera
Mercoledi 22 Novembre 2017 alle 09:46L'Huffington Post di oggi sotto il titolo: "Per 60 mila euro accettereste di trasferirvi in un paesino isolato tra le Alpi? L'iniziativa di Albinen, piccolo villaggio svizzero, per ripopolare il paesino disabitato" propone una notizia su cui varrebbe la pena di riflettere, magari nei nostri bellissimi ma sempre meno popolati paesi Laghi e Posina (nella foto) e magari a... metà prezzo visto la nostra economia meno sorridente di quella svizzera... Ecco l'articolo.
Possono i residenti di un piccolo villaggio svizzero decidere di ripopolarlo offrendo denaro a chi decidesse di trasferirsi tra i suoi pini? Sembra di sì, ed è il caso di Albinen, il villaggio situato del distretto di Leuk nel canton Vallese della Svizzera.
I volontari della Fondazione Città della Speranza distribuiscono nel Vicentino uova e colombe per la ricerca
Mercoledi 29 Marzo 2017 alle 17:39Fondi per i Comuni di confine del Vicentino: il video del confronto
Giovedi 2 Aprile 2015 alle 23:58Dodici milioni per le aree montane di confine, Variati: tentativo di riequilibrio
Giovedi 2 Aprile 2015 alle 11:44Moretti, partenza scoppiettante di campagna elettorale: dimissioni, mandati, Mose, Zaia, "Leopolda"
Giovedi 15 Gennaio 2015 alle 18:24
Parte la campagna elettorale della vicentina Alessandra Moretti in vista delle elezioni regionali in Veneto del 2015. Assistita dall’agenzia di stampa “Direâ€, Moretti prende in parola la denominazione dei suoi consulenti per la comunicazione e lancia una serie di considerazioni che spaziano da: le sue recenti dimissioni da parlamentare europea “io la prima a farloâ€, il limite al doppio mandato dal 2025 “occasione persaâ€, la Regione che non si costituisce parte civile per il Mose “scandalo vergognosoâ€, il presidente uscente Luca Zaia “non parlo del passatoâ€, e infine la "Leopolda" a Venezia prevista a metà febbraio “ascolterò ogni cittadinoâ€.
Continua a leggerePosina e Laghi, le valli dell'autarchia
Giovedi 25 Giugno 2009 alle 10:31Nelle due vallate alpine tra il Pasubio e Tonezza sopravvivono i resti di un mondo in cui di viveva a ritmi lenti, producendo tutto quello di cui si aveva bisogno. Tutto spazzato via dal boom economico
ÂIn uno dei suoi articoli più celebri, Pier Paolo Pasolini denunciava la scomparsa delle lucciole, metafora della scomparsa dell'Italia contadina e proletaria. Dalle nostre parti le lucciole, cioè i ritmi di una vita scandita dal lavoro nei campi, se ne sono andate nel corso degli anni ’60, spazzate via dal boom economico. Ma ci sono angoli di territorio in cui le tracce di quel mondo arcaico, rimasto immutato per secoli, sono ancora evidenti. Angoli appartati, toccati solo di striscio dalle conseguenze dello "sviluppo"?, dove ancora si indovinano le regole, i valori, le tradizioni di un modo di vivere radicalmente diverso da quello attuale. Come la vallate di Posina e Laghi, due valli chiuse, o quasi (quella di Posina è collegata al Trentino solo dal lungo e accidentato percorso del passo della Borcola), incassate tra i contrafforti del Pasubio e gli altipiani di Tonezza, rimaste praticamente isolate per secoli e non ancora toccate dal turismo di massa. E proprio per questo particolarmente interessanti, ci spiega Liverio Carollo, che quelle zone le percorre in lungo e in largo da più di trent’anni e ci ha dedicato una serie di studi e guide escursionistiche (quella sulla vallata del Posina è alla terza edizione, mentre una nuova edizione del volume sulle contrade di Laghi è in preparazione).
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