Dodici milioni per le aree montane di confine, Variati: tentativo di riequilibrio
Giovedi 2 Aprile 2015 alle 11:44 | 0 commenti
Entro giugno usciranno i primi bandi per l'assegnazione dei fondi e i sindaci, supportati dalla Provincia, sono già al lavoro.
“Sono fondi essenziali ai territori montani -ha esordito l'onorevole De Menech- anche per riequilibrare il divario tra i Comuni di confine e i loro vicini più fortunati delle Regioni a statuto speciale. La procedura per la loro assegnazione è più agile e prevede la partecipazione diretta dei Comuni: un cambio di filosofia fondamentale rispetto al passato, che permette ai sindaci di accedere con più facilità e di investire cifre importanti su opere e progetti concreti per il territorio.â€
Ogni Comune ha a disposizione un milione di euro per il proprio territorio, mentre ulteriori 55 milioni di euro devono essere investiti in progetti intercomunali.
Al di là e oltre le singole e specifiche esigenze, è quindi necessario che i Comuni si presentino con un obiettivo strategico ampio ma preciso: favorire le dinamiche economiche e sociali delle zone montane.
Nel dettaglio, si parla di scuole, manutenzione stradale e difesa del suolo, in particolare per la prevenzione di frane e dissesti. Ma anche infrastrutture turistiche e progetti di ammodernamento strutturale che puntino ad uno sviluppo delle aree montane tale da renderle appetibili non solo per i turisti ma anche per giovani residenti. Senza dimenticare l'innovazione digitale, per puntare a quella che De Menech non ha esitato a definire la Montagna Veneta Digitale.
Chiaro il ruolo della Provincia: fare sintesi tra le esigenze dei Comuni e assisterli nelle progettazioni più complesse mettendo a disposizione personale specializzato e tecnici competenti.
“E' il nuovo ruolo della Provincia -ha sottolineato il Presidente Achille Variati- lontana dalla burocrazia e a servizio dei Comuni, funzionale a interventi di area vasta che avranno ricadute positive non solo sui comuni di confine ma anche sulle aree limitrofe. Nei prossimi tre mesi metteremo le basi per definire accordi di programma che individuino gli ambiti concreti in cui operareâ€.
Tre, nel dettaglio, le aree potenzialmente interessate: l'Altopiano di Asiago, dove peraltro è già stato stretto un accordo specifico che riguarda gli impianti delle Melette e di Kaberlaba, il nord-ovest della Provincia, nella valle dell'Astico, e la Valsugana a nord-est.
Il tavolo è aperto e l'impegno è preso: predisporre accordi di programma chiari e concreti, portare a casa i soldi e realizzare opere strategiche. Il rilancio delle aree montane è quantomai vicino.
Pd Veneto - Un milione di euro subito disponibile per ciascuno dei dodici comuni di confine di Vicenza e per gli otto di Verona. Questa la dotazione decisa dal Comitato paritetico, il cui presidente Roger De Menech ha incontrato oggi i sindaci interessati e i presidenti delle Province di Vicenza, Achille Variati e di Verona, Antonio Pastorello. Â
Dopo aver condiviso il percorso con i sindaci e il presidente della Provincia di Belluno, prosegue la concertazione territoriale, secondo la nuova filosofia del Fondo, per costruire progetti di scala vasta.Â
«A Vicenza e anche a Verona», riporta De Menech, «c’è stato un grande apprezzamento per la nuova gestione. Essere riusciti a sbloccare le risorse economiche destinate ai singoli comuni ci consente di avviare con serenità l’approfondimento sui fondi residui. Con i presidenti di Provincia e con i sindaci stiamo condividendo l’esigenza di utilizzare la parte rimanente per progetti con valenza strategica sulle aree vaste e con l’idea di moltiplicare le risorse intercettando anche fondi europei e regionali».Â
Nelle prossime settimane, il presidente De Menech incontrerà i presidenti delle Province e i sindaci dei Comuni di confine di Brescia Sondrio.
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