Partirà sabato 13 la campagna refendaria promossa da Idv
Giovedi 11 Ottobre 2012 alle 19:05Idv, raccolta firme per abolizione Province
Venerdi 26 Agosto 2011 alle 18:45Franzina contro l'IdV vicentina
Venerdi 22 Ottobre 2010 alle 20:19«Nel Vicentino l'IdV si sta comportando in modo particolarmente ambiguo. Sandro Pesavento, il coordinatore provinciale, sulla stampa a parole le spara grosse sulla giunta di centrosinistra che regge le sorti del comune capoluogo. Dice di essere fuori dalla maggioranza. Ma poi nei fatti il consigliere di riferimento a palazzo Trissino, Silvano Sgreva, si comporta in modo ligio e allineato dicendo sì a delibere anche molto discutibili, pure sul piano etico o della legalità .
Continua a leggereLa pedemontana secondo l'Idv di Vicenza
Sabato 23 Gennaio 2010 alle 14:30
Pedemontana Veneta - Tratto Montecchio / Dueville - Progetto autolesionistico per chi vive oggi e per chi verrà dopo. Irrazionale e devastante.
Proposta : Dare priorità all'interconnessione con l'A31- tralasciare la realizzazione del Tratto Montecchio / Dueville verificandone la sostenibilità e la reale necessità in un prossimo futuro .
Noi dell'IDv Vicenza riteniamo che il progetto attuale non ha nulla a che fare con la razionalità , se si tratta di un beneficio, certamente è di pochi - non siamo contrari al progetto Pedemontana che riteniamo necessario ma a questo progetto, che avrà conseguenze assai pesanti per l'ambiente e per la salute degli abitanti della Valle Agno e del territorio di Malo fino ai comuni più a Nord delle aree interessate.
Tutte le valli hanno maggiore sensibilità rispetto alle regioni di pianura e hanno un equilibrio ambientale assai sensibile a tutti gli elementi fisici ( temperatura , qualità dell'aria, umidità ecc.) , di conseguenza , se i valori sono alterati grazie all'inquinamento dell'aria, si avrà per effetto del fenomeno di inversione termica in valle, la cattura e il ristagno dell'inquinamento prodotto dal flusso veicolare in tutti i comuni più a Nord all'interno della valle .
Inoltre è necessario considerare il livello di inquinamento da rumore prodotto dal traffico veicolare pesante , non solo in valle ma molto più in alto .
L'Interconnessione con l'A4 della Pedemontana a Montecchio Maggiore è stato fortemente sostenuto per evitare un probabile congestionamento del traffico a Vicenza , che alla luce di quanto è stato realizzato, non è più ragionevolmente sostenibile anche perché si tratta quasi prevalentemente del traffico che corre sulle autostrade già esistenti .
Osservando il tracciato del progetto non si può che evidenziare che l' interconnessione della Pedemontana con l'A31 era assai più vantaggiosa risparmiando un'ulteriore devastazione del territorio vicentino già ampiamente compromesso da una programmazione scellerata e clientelare dove l'agricoltura è scivolata verso un impoverimento senza ritorno.
Le peculiarità del territorio vicentino sono oramai confluite in un unico ed uniforme contenitore : piani urbanistici e relativa speculazione edilizia con continuità di centri commerciali, residenziali, industriali , artigianali , logistici che hanno come unico denominatore comune cemento, asfalto , grandi infrastrutture autostradali , ferroviarie ecc. oltrepassando ampiamente il limite del non ritorno .
Il tratto Montecchio/Dueville prevede una infrastruttura autostradale all'interno di una valle molto stretta , già urbanizzata con un carico di traffico veicolare notevole e si aggiunge un'autostrada utile a intercettare un ulteriore aggravio di 45.mila veicoli .
Serve solo marginalmente a fluidificare e razionalizzare il traffico parassita sulla nostra provincia e in particolare in quest'area che data la sua morfologia non può sostenere l'alleggerimento dell'A4 dirottando un flusso di traffico pesante in un corridoio che avrà come conseguenza un forte impatto ambientale per tutta la valle fino a tutti i Comuni più più a Nord e cambierà la qualità della vita di tutti i suoi abitanti .
Si tratta in realtà della vera tangenziale di Mestre che grazie alla politica delle delocalizzazioni industriali sarà sempre frequentata da un traffico di passaggio più specifico all'importazione che all'esportazione e passerà velocemente sulla nostra salute.
Si è imposto il disordine urbanistico da decenni, la dissipazione del territorio e del paesaggio e non si è soddisfatti , si prosegue con progetti irrazionali senza porre un'ampia riflessione su un futuro sostenibile che abbia sempre come priorità la qualità della vita di tutti cittadini.
Altri centri commerciali saranno disseminati nel territorio vicentino , capannoni , varianti , complanari , rondò . nuove tangenziali , la tav , ecc . tutti progetti che non consolidano un modello di economia e di convivenza sostenibile.
Non si può sostenere " Mangia sano , Mangia Vicentino " o prodotti di eccellenza demolendo quotidianamente gli ultimi lembi di territorio ancora liberi da cemento ed asfalto - è una scomoda verità , ma se vogliamo ricuperare l'eccellenza dobbiamo ricuperare il patrimonio ambientale , non si può svendere il territorio e la salute dei cittadini , è necessario tener conto dei reali danni sanitari e ambientali e relativi costi sociali che ricadono su tutta la Comunità .
Non è servita la crisi per ridisegnare e riprogrammare il territorio e le sue potenzialità ..... ma per qualcuno l'unica programmazione economica che ci resta sono i centri commerciali , centri di estetica e di bellezza tanto da affermare che siamo in un post industriale talmente avanzato che non si intravedono altre alternative economiche !!; piccole oasi di salute a Pagamento per pochi eletti in tanto deserto irrespirabile .
I nostri nonni e i nostri padri hanno pagato le autostrade con l'inflazione al 20% , Noi e i nostri figli, nipoti paghiamo e pagheremo i continui aumenti di pedaggio ( ultimo 16% A4) e i debiti contratti , grazie a concessioni illimitate a date talmente lunghe nel tempo di cui nessuno potrebbe prendersi la responsabilità .
Carlo Rizzotto - coordinatore prov. Italia dei Valori
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Pp10 e banca fantasma di p.zza Matteotti
Martedi 5 Gennaio 2010 alle 21:29Idv Vicenza   Â
La giunta del comune di Vicenza deve affrontare uno scoglio di notevole importanza in merito alla questione della cosiddetta banca fantasma di piazza Matteotti (lo stesso vale per la ormai interminabile querelle che riguarda il piano urbanistico una volta noto col nome di Pp10, ma la storia in questo caso è diversa).
Le incombenze che pesano sul capo dell'esecutivo sono state ben descritte su un articolo de Il Giornale di Vicenza del 22 dicembre 2009 a pagina 16. Da quanto si capisce l'amministrazione è stata invitata formalmente dal Tar Veneto a riunire il consiglio comunale per decidere definitivamente se bocciare o approvare il cambio d'uso che i privati chiedono da tempo per uno stabile di loro proprietà .
In caso di inadempienza il comune potrebbe incorrere in una serie di problemi amministrativi che sarebbe bene evitare. Basterebbe convocare d'urgenza l'assise municipale, riportare in aula il testo ritirato dalla giunta e bocciarlo d'intesa tra maggioranza di centrosinistra e giunta.
Si tratterebbe di un comportamento perfettamente regolare sul piano amministrativo.
In questa maniera la maggioranza eviterebbe di convalidare il discutibile operato della passata amministrazione sulla vicenda.
Se invece il comune rimarrà fermo potrebbe rischiare un commissariamento ad acta, con tutte le incognite del caso, compresa quella di un cambio d'uso che in quella parte di centro storico non deve essere concesso.
Invitiamo quindi giunta e maggioranza al comune di Vicenza ad accogliere il nostro invito ritenendo che l'inerzia potrebbe diventare un'arma nelle mani di chi vuole ostacolare l'attuale amministrazione.
IDV Vicenza - Il coordinamento provinciale
Carlo Rizzotto
Caso forum islamico e Tentation: sdegno Idv
Giovedi 24 Dicembre 2009 alle 14:35
L'IdV esprime sdegno per la doppia misura espressa da Lega e giunta. Si chiedono le dimissioni di Cangini e Piron.
Siamo ancora colpiti dalle notizie apparse la settimana passata sui media vicentini che hanno
dato ampia visibilità alla vicenda relativa al club "Tentation" di via Vecchia Ferriera. Ci sono di
mezzo una decina di arresti e quanto alla fattispecie prettamente penale sarà la magistratura a tirare le sue conclusioni.
Politicamente la questione è un'altra. La situazione di quella parte di città sul piano urbanistico, è cosa nota. A un anno e mezzo da vittoria del centro sinistra la musica non è cambiata ed anzi la città ha dovuto assistere ad episodi che lasciano perplessi.
Con l'approssimarsi del convegno organizzato dall'"Islamic Relief Italia" l'assessore all'edilizia privata Pierangelo Cangini, aveva sostenuto che la cosiddetta moschea di via Vecchia Ferriera fosse abusiva.
Poche ore dopo però Cangini venne smentito dallo stesso Sindaco che annunciava che la pratica di abuso era archiviabile.
La domanda che ci si pone è evidente: se vi erano abusi perché l'assessore ed il direttore dell'edilizia privata non se n'erano accorti?
E se questi abusi non c'erano e la pratica era archiviabile: perché non è stata già archiviata?
Dopo qualche tempo da questi fatti sono arrivati gli arresti per l'affaire Tentation, sempre in zona Ponte Alto.
La situazione urbanistica del Tentation doveva già essere nota.
Vi erano stati i dubbi sollevati dalle opposizioni durante la precedente amministrazione, quelli sollevati a mezzo interrogazione dal consigliere Silvano Sgreva, e quelli manifestati dal comitato vicentino contro l'abusivismo edilizio, sempre alla giunta, sempre per iscritto.
Lo stesso comitato durante l'estate aveva anche rivelato l'esistenza di un forum nel quale i clienti del club si scambiavano opinioni sulla qualità ed il costo dello stesso.
Era evidente che l'esistenza e l'attività del Tentation contravvenivano alla normativa nazionale che permette in quella zona solo attività caratterizzate da esclusiva finalità sociale.
L'amministrazione sapeva perché informata per iscritto.
E' chiaro che se verrà confermato che nel locale si esercitava la prostituzione e altre attività molto poco "sociali" chiederemo che, a tutti i livelli politici e amministrativi, siano assunte le iniziative più opportune per allontanare chi avrebbe dovuto vigilare e non l'ha fatto.
Carlo Rizzotto
coordinatore provinciale IDV di Vicenza