La pedemontana secondo l'Idv di Vicenza
Sabato 23 Gennaio 2010 alle 14:30 | 0 commenti
Idv Vicenza       Â
Pedemontana Veneta - Tratto Montecchio / Dueville - Progetto autolesionistico per chi vive oggi e per chi verrà dopo. Irrazionale e devastante.
Proposta : Dare priorità all'interconnessione con l'A31- tralasciare la realizzazione del Tratto Montecchio / Dueville verificandone la sostenibilità e la reale necessità in un prossimo futuro .
Noi dell'IDv Vicenza riteniamo che il progetto attuale non ha nulla a che fare con la razionalità , se si tratta di un beneficio, certamente è di pochi - non siamo contrari al progetto Pedemontana che riteniamo necessario ma a questo progetto, che avrà conseguenze assai pesanti per l'ambiente e per la salute degli abitanti della Valle Agno e del territorio di Malo fino ai comuni più a Nord delle aree interessate.
Tutte le valli hanno maggiore sensibilità rispetto alle regioni di pianura e hanno un equilibrio ambientale assai sensibile a tutti gli elementi fisici ( temperatura , qualità dell'aria, umidità ecc.) , di conseguenza , se i valori sono alterati grazie all'inquinamento dell'aria, si avrà per effetto del fenomeno di inversione termica in valle, la cattura e il ristagno dell'inquinamento prodotto dal flusso veicolare in tutti i comuni più a Nord all'interno della valle .
Inoltre è necessario considerare il livello di inquinamento da rumore prodotto dal traffico veicolare pesante , non solo in valle ma molto più in alto .
L'Interconnessione con l'A4 della Pedemontana a Montecchio Maggiore è stato fortemente sostenuto per evitare un probabile congestionamento del traffico a Vicenza , che alla luce di quanto è stato realizzato, non è più ragionevolmente sostenibile anche perché si tratta quasi prevalentemente del traffico che corre sulle autostrade già esistenti .
Osservando il tracciato del progetto non si può che evidenziare che l' interconnessione della Pedemontana con l'A31 era assai più vantaggiosa risparmiando un'ulteriore devastazione del territorio vicentino già ampiamente compromesso da una programmazione scellerata e clientelare dove l'agricoltura è scivolata verso un impoverimento senza ritorno.
Le peculiarità del territorio vicentino sono oramai confluite in un unico ed uniforme contenitore : piani urbanistici e relativa speculazione edilizia con continuità di centri commerciali, residenziali, industriali , artigianali , logistici che hanno come unico denominatore comune cemento, asfalto , grandi infrastrutture autostradali , ferroviarie ecc. oltrepassando ampiamente il limite del non ritorno .
Il tratto Montecchio/Dueville prevede una infrastruttura autostradale all'interno di una valle molto stretta , già urbanizzata con un carico di traffico veicolare notevole e si aggiunge un'autostrada utile a intercettare un ulteriore aggravio di 45.mila veicoli .
Serve solo marginalmente a fluidificare e razionalizzare il traffico parassita sulla nostra provincia e in particolare in quest'area che data la sua morfologia non può sostenere l'alleggerimento dell'A4 dirottando un flusso di traffico pesante in un corridoio che avrà come conseguenza un forte impatto ambientale per tutta la valle fino a tutti i Comuni più più a Nord e cambierà la qualità della vita di tutti i suoi abitanti .
Si tratta in realtà della vera tangenziale di Mestre che grazie alla politica delle delocalizzazioni industriali sarà sempre frequentata da un traffico di passaggio più specifico all'importazione che all'esportazione e passerà velocemente sulla nostra salute.
Si è imposto il disordine urbanistico da decenni, la dissipazione del territorio e del paesaggio e non si è soddisfatti , si prosegue con progetti irrazionali senza porre un'ampia riflessione su un futuro sostenibile che abbia sempre come priorità la qualità della vita di tutti cittadini.
Altri centri commerciali saranno disseminati nel territorio vicentino , capannoni , varianti , complanari , rondò . nuove tangenziali , la tav , ecc . tutti progetti che non consolidano un modello di economia e di convivenza sostenibile.
Non si può sostenere " Mangia sano , Mangia Vicentino " o prodotti di eccellenza demolendo quotidianamente gli ultimi lembi di territorio ancora liberi da cemento ed asfalto - è una scomoda verità , ma se vogliamo ricuperare l'eccellenza dobbiamo ricuperare il patrimonio ambientale , non si può svendere il territorio e la salute dei cittadini , è necessario tener conto dei reali danni sanitari e ambientali e relativi costi sociali che ricadono su tutta la Comunità .
Non è servita la crisi per ridisegnare e riprogrammare il territorio e le sue potenzialità ..... ma per qualcuno l'unica programmazione economica che ci resta sono i centri commerciali , centri di estetica e di bellezza tanto da affermare che siamo in un post industriale talmente avanzato che non si intravedono altre alternative economiche !!; piccole oasi di salute a Pagamento per pochi eletti in tanto deserto irrespirabile .
I nostri nonni e i nostri padri hanno pagato le autostrade con l'inflazione al 20% , Noi e i nostri figli, nipoti paghiamo e pagheremo i continui aumenti di pedaggio ( ultimo 16% A4) e i debiti contratti , grazie a concessioni illimitate a date talmente lunghe nel tempo di cui nessuno potrebbe prendersi la responsabilità .
Carlo Rizzotto - coordinatore prov. Italia dei Valori
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