Mattarella non confermi Ignazio Visco come Governatore della Banca d'Italia
Domenica 3 Settembre 2017 alle 13:44La classe politica tutta allineata su Bankitalia: i parlamentari italiani camerieri dei banchieri
Mercoledi 5 Ottobre 2011 alle 23:25Riceviamo da Piero Puschiavo di Progetto Nazionale Fiamma Tricolore e pubblichiamo
Il dibattito sulla nomina del nuovo Governatore della Banca D'Italia, o meglio di Bankitalia s.p.a., sta tenendo banco tra i partiti di governo e opposizione; ognuno con le proprie proposte su nomi scelti in base a chissà quali esigenze tra le quali l'assurda provenienza o residenza geografica.Tutti discordanti sui successori ma tutti allineati su un unica tesi: alla Banca d'Italia deve essere garantita autonomia ed indipendenza. E' chiaro quindi che i parlamentari italiani tutti siano sempre più camerieri dei banchieri, visto che nessuno, dico nessuno, ha avanzato l'idea che per sanare una catastrofica situazione economica, già riscontrata anni addietro, occorre far tornare nelle mani dello Stato, sotto il controllo del Governo, proprio l'organo più importante e determinante del sistema economico.
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Manovra, Sbrollini: si smantella il federalismo e la Lega tace
Venerdi 15 Luglio 2011 alle 18:40Rifiuti, Zaia: finalmente in Campania governatore bravo e capace
Mercoledi 20 Ottobre 2010 alle 15:37Luca Zaia, Regione Veneto - "Finalmente la Campania ha un Governatore. Un Governatore bravo e capace, in grado di assumersi le proprie responsabilità , di non nascondere dietro giri di parole la tragica emergenza rifiuti, di farci dimenticare i silenzi e le incapacità del passato".
Lo sottolinea il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, commentando le dichiarazioni del collega della Campania in merito all'emergenza rifiuti.
Continua a leggereVariati interroga i candidati governatori
Lunedi 22 Marzo 2010 alle 11:14
Oggi alle 12.30 il sindaco incontra la stampa a Palazzo Trissino, sala stucchi, per porre tre domande ai candidati alla carica di governatore della Regione Veneto su altrettante tematiche importanti per il territorio vicentino e rilevanti a livello regionale.
Riferiremo in seguito su queste domande
Continua a leggereRegione, 7 (oppure 8?) i candidati presidenti
Sabato 27 Febbraio 2010 alle 22:39
Depositate in Corte d'Appello a Venezia le liste dei candidati a Governatore del Veneto.
I 7 (o 8?) candidati Governatori del Veneto, sostenuti da altrettante liste presentate in Corte d'appello a Venezia, sono i seguenti.
Per il centrodestra si presenta Luca Zaia (Lega Nord), attuale Ministro dell'Agricoltura, mentre per il centrosinistra il candidato è Giuseppe Bortolussi, attuale assessore alle attività produttive del Comune di Venezia.
Ci sono, poi, per l'ambita poltrona anche Antonio De Poli (Udc), con la "Lista De Poli Alleanza Veneto", David Borrelli per "Movimento Beppegrillo.it», Paolo Caratossidis per Forza Nuova, Gialnuca Panto per il "Partito Nasional Veneto-Panto" e Silvano Polo con "Veneti Indipendensa".
Loris Palmerini (eventuale ottavo candidato) ha presentato la propria candidatura depositando la lista "Venetie per l'autogoverno" con la sua sola firma, sostenendo di poterlo fare perché si ritiene minoranza etnica.
Continua a leggereE' Bortolussi o Bersani il candidato Pd?
Lunedi 22 Febbraio 2010 alle 11:02Roberto Ciambetti      Â
Il Capogruppo Ciambetti commenta la campagna elettorale del Pd
«E' BERSANI IL CANDIDATO PD DEL VENETO?»
«Si faccia un po' di chiarezza per l'elettore»
«Ci piacerebbe capire l'imbarazzante e alquanto atipica campagna elettorale del Partito Democratico». Roberto Ciambetti, presidente del gruppo consiliare regionale della Lega Nord, si interroga sulla strategia comunicativa del Pd.
«Il faccione del segretario nazionale del Pd - ha detto Ciambetti - troneggia su tutto il territorio veneto, ora incollato ai muri, ora sospeso a mezz'aria. Come mai? Forse è a lui che l'elettore deve guardare per le elezioni regionali di fine marzo? E' Bersani il candidato per il Veneto? O forse - chiude l'esponente del Carroccio - si tratta di una sorta di boicottaggio perpetrato nei confronti di Giuseppe Bortolussi, candidato alla presidenza della Regione non esattamente allineato con la coalizione di centro sinistra che lo dovrebbe sostenere? Ai posteri l'ardua sentenza».
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Veneto: nucleare si nucleare no
Sabato 13 Febbraio 2010 alle 15:32
Ho già analizzato il potenziale di produzione elettrico installato nella regione del Veneto e la produzione effettiva.
Come candidato del PNV alla presidenza del Veneto passo ora a descrivere il mio pensiero sulla energia nucleare.
Se dobbiamo avere delle idee che ci guidano nella vita io voglio rifiutare la fredda prevalenza del calcolo elettorale. il "benaltrismo" fine a se stesso, l'incertezza dettata da logiche di alleanza, il gioco del dico non dico.
In questo campo a mio avviso deve assolutamente prevalere la chiarezza sia verso le persone da rappresentare che la sicurezza della collettività nel suo complesso ; tutto ciò deve prevalere sopra ogni e qualsiasi interesse.
Ecco quindi perché dico di NO.
In quanto tecnico ed imprenditore industriale sono fortemente affascinato da questo tipo di tecnologia che trovo stupefacente.
Sarà certamente la forma di produzione del nostro futuro tra 100 o 200 anni.
Ma allo stato attuale delle nostre conoscenze tecniche sono contrario ad un suo utilizzo sulla nostra terra. Per ora.
Sappiamo bene che le centrali moderne a confinamento del nocciolo nulla hanno a che fare con Chernobyl. ma anche se attualmente il rischio di incidenti è molto basso. dobbiamo moltiplicare questo numero seppur piccolissimo per un coefficiente di "conseguenza" che possa misurare gli effetti sulla nostra civiltà , che certamente ne risulterebbe cancellata.
Come ingegnere so bene che la progettazione di una costruzione antisismica fornisce solo risultati in termini di probabilità . E' molto probabile che la tua costruzione resisterà ad un forte terremoto se ben progettata e realizzata. Ma non se ne può avere la certezza assoluta.
Ed infatti negli ultimi 50 anni al mondo contiamo almeno una decina di incidenti di cui un paio almeno gravi ed uno decisamente molto grave.
Se avessimo una centrale a Fusina, in caso di esplosione non controllata, dovremmo fare sulla mappa un cerchio di raggio 200 km ed evacuare tutti gli abitanti di quest'area per decine e decine di anni.
Una situazione assolutamente intollerabile.
Se la tecnica fornisce degli strumenti la politica deve avere il coraggio di valutarne l'applicabilità .
Ne consegue che aprioristicamente si devono ricercare delle alternative. costi quel che costi, perché io e penso anche voi, insomma nessuno di noi è disposto ad accettare una eventualità di questo tipo.
E si dovrebbe anche istituire una authority europea ed internazionale di controllo, essendo altrettanto non ammissibile la presenze di centrali all'estero ma con potenziali conseguenze gravi anche sul nostro territorio.
E questo senza nemmeno scendere in altre disquisizioni. Peraltro negative e che scoraggiano ulteriormente l'applicazione attuale del nucleare.
Il problema delle scorie non è stato definitivamente e certamente risolto, se non dal punto di vista tecnico dal punto di vista economico.
Nessuno è in grado di affermare con certezza quanto ci costerà trattare smaltire e gestire per centinaia di anni le scorie di questo fastidiosissimo isotopo dell'Uranio che è il 235 ed io un contratto con i costi in bianco non lo firmo, io firmo solo certezze o per lo meno costi ragionevolmente prefissati entro un range abbastanza affidabile.
I costi di costruzione di una centrale nucleare sono molto elevati e si possono benissimo utilizzare le risorse per ammodernare le centrali esistenti, rendendole molto più efficienti e meno inquinanti, fino al 75% in meno e da subito. Entro pochi anni.
Nessuno è in grado di dire quanto tempo serve a smantellare una centrale nucleare a fine ciclo, ed i relativi costi, ci sono studi francesi che stimano servano 100 anni.
Non è vero che il nucleare non emette CO2, si devono considerare le emissioni per l'estrazione e l'arricchimento dell'Uranio e lo smantellamento delle centrali.
Uno studio inglese stima che una volta fatte tutte le somme, le emissioni globali calcolate siano non trascurabili.
A questo punto è chiaro che il rischio non vale la pena di essere corso.
Si devono fare le cose semplici e non complicate. Le cose semplici funzionano sempre, non si guastano e non creano grandi problemi di gestione. La tecnologia è in divenire, tra 10 o 20 anni avremo a disposizione altre evoluzioni nella produzione, quale per esempio il sequestro di CO2.
Dobbiamo stare "leggeri" investire nella innovazione degli impianti attuali e non farci prendere la mano da logiche affariste che vedono nel nucleare l'opportunità di un nuovo "New deal" e di lavori
pubblici che possono benissimo essere indirizzati altrove, su altre preziose infrastrutture o sulle stesse centrali esistenti con analogo se non superiore beneficio per la collettività .
Le alternative ci sono eccome, convincenti e nella nostra immediata disponibilità .
Alla prossima puntata spiegherò quali, numeri compresi.
Gianluca Panto (PNV)
candidato presidente del Veneto
Â
8 domande ai candidati Governatori
Sabato 13 Febbraio 2010 alle 11:52Adico   Â
Ecco 8 domande che ADICO rivolge ai candidati governatori del Veneto
"In vista delle elezioni regionali del Veneto, sono migliaia le persone ad oggi che invocano un intervento di sensibilizzazione dell'ADICO nei confronti degli aspiranti governatori del Veneto Luca ZAIA per il PDL-Lega, Giuseppe BORTOLUSSI per il PD, Antonio de POLI per l'Udc in merito alla costruzione di una centrale nucleare e di due Mega-Inceneritori da 500mila Tonnellate a cura di UNINDUSTRIA Treviso".
Carlo Garofolini, presidente dell'ADICO nel suo intervento ricorda "che il Veneto è la regione più turistica d'Italia e che è compito degli amministratori preservare il territorio e la salute dei cittadini; a tal proposito rivolge ai candidati 8 domande".
1. Perché malgrado la conferenza delle Regioni ha dato parere negativo, a maggioranza, al piano di costruzione di nuove centrali nucleari il Veneto ha votato contrario?
2. Ancora una volta il Veneto ha scelto di non uscire dall'ambiguità e continua a candidarsi per ospitare una nuova centrale nucleare. Il tutto avviene mentre in campagna elettorale i candidati continuano ad esprimere la propria contrarietà . Quale la vostra netta posizione e come intendete difenderla?
3. E' a conoscenza dei risultati emersi nel sondaggio promosso dall'ADICO qualche mese fa nel quale oltre il 90% dei cittadini residenti nel territorio hanno espresso parere negativo alla costruzione di una centrale nucleare?
4. Perché prevedere 2 Mega-Inceneritori da 500mila Tonnellate di rifiuti bruciabili all'anno se la provincia ne produce circa 100mila?
5. Parecchi studi scientifici, hanno dimostrato che nell'arco di 7 km dagli inceneritori, la diossina prodotta dalla combustione dei rifiuti provoca un incremento delle malformazioni ai feti e tumori. Su pressione dei comitati locali, il Consiglio regionale per il momento, ed in assenza del Piano Regionale sui rifiuti ha frenato le aspirazioni di UNINDUSTRIA Treviso. Qualcuno dice che tale moratoria sia stata fatta solo in vista delle consultazioni elettorali. Ci sono rischi di ripensamenti da parte della Regione successivamente alla consultazione popolare?
6. A Chioggia durante l'estate appena trascorsa, il dibattito sulla ventilata possibilità di costruzione di una centrale nucleare, è stato assai caldo. Nei 10 siti indicati dal governo Berlusconi per ospitare le 4 centrali di cui l'Italia vorrebbe dotarsi, figura infatti anche quest'ultima. L'ipotesi ha scatenato un'ampia discussione in Consiglio regionale e pure in comune, anche perché il sindaco Tiozzo non si è mai dichiarato del tutto contrario e in qualche caso pure possibilista. Cosa ne pensate degli amministratori che prendono decisioni in barba a leggi vigenti (mi riferisco al referendum abrogativo del 1987 dove fu sancito l'abbandono dell'Italia al ricorso al nucleare) o espressioni della cittadinanza quale il referendum promosso dall'ADICO?
7. Con il rigassificatore al largo delle coste e con la riconversione al carbone di Porto Tolle, non ritiene che il nostro territorio abbia già fatto la sua parte?
8. Cosa ne pensate dell'affermazione del presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza: "il ritorno al nucleare rappresenti una scelta folle sia dal punto di vista economico, sia da quello energetico, e come nessuna nuova centrale nucleare sul nostro territorio possa essere realizzata senza il consenso esplicito dei cittadini italiani. Il futuro è altra cosa, si chiamano fonti di energia rinnovabile quali fotovoltaica, eolica, geotermica, produzioni da biomasse".
Anch'io come cittadino credo che i nostri futuri governatori debbano dare precise ed inequivocabili garanzie sul futuro della nostra salute e dei nostri figli oltre che del nostro territorio. Mi auguro poter ricevere precise risposte e garanzie da parte di ciascuno nell'interesse di tutti.
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Parla Panto, candidato governatore
Domenica 17 Gennaio 2010 alle 08:48
Panto (PNV): "l'indipendenza è la nostra nuova forza elettromotrice"
Il candidato presidente del Partito Nasional Veneto si è presentato a Treviso
Si è tenuta oggi a Treviso la presentazione ufficiale da parte del Partito Nasional Veneto del candidato presidente del Veneto Gianluca Panto.
Panto ha tenuto un discorso appassionato di investitura, in cui ha affermato di aver accettato la proposta del PNV, perché solo in questo partito ha trovato "quel grande spessore programmatico e delle persone, un connubio indispensabile."
"Sono un imprenditore non un politico per mestiere. Credo che ogni persona dovrebbe dedicare un periodo della vita all'impegno pubblico - ha continuato Panto - per migliorare a dare il proprio apporto gratuito al sistema".
"Seguitemi, siamo una squadra forte e deteminata" ha quindi concluso Panto tra gli applausi.
Alla presenza dei giornalisti e delle tv intervenute hanno illustrato il percorso che ha portato alla candidatura per le elezioni regionali il segretario Gianluca Busato, il presidente Lodovico Pizzati e i principali protagonisti delle primarie, Claudio Ghiotto e Sabrina Tessari, oltre allo stesso Panto.
Per quanto riguarda i commenti stizziti da parte di alcuni esponenti sul "peso" del cognome del candidato presidente, Busato ha affermato che"chi si riduce a fare polemiche sul cognome di Panto è privo di argomentazioni significative da contrapporre al nostro progetto politico per l'indipendenza".
I relatori hanno messo in evidenza come tutti i Popoli scelgano sempre il cambiamento, quando gli vengono comunicati bene i vantaggi che ne derivano. Ecco perché i veneti in un periodo più breve di quanto ci possiamo aspettare abbracceranno il cambiamento che verrà con la propria indipendenza politica.
Le prossime tappe della campagna elettorale del PNV ora prevedono un tour in tutte le città venete, nel quale verranno presentate le ragioni dell'indipendenza e i principali obiettivi che si propone di raggiungere il PNV con essa.
Prima tra tutte l'istituzione di una sola tassa al 20% dei redditi contro l'intero marasma fiscale odierno, sia per le imprese sia per le persone fisiche. I dipendenti avranno inoltre un grande vantaggio economico rispetto ad ora perché non vedranno più le proprie buste paga decurtate dalle trattenute che oggi li privano alla fonte di almeno il 30% dei propri guadagni.
Inoltre tutte le entrate fiscali saranno interamente investite in Veneto, al contrario di quanto oggi avviene. In pratica, pagando un terzo di quanto si paga oggi, avremo il doppio delle risorse per fare del Veneto una nazione moderna, investendo in infrastrutture che ci permetteranno di entrare finalmente nella società dell'informazione.
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