Archivio per tag: Gabriele De Rosa

Categorie: Politica

Suber invita a cancellare dalle strade di Roma chi firmò o non criticò Il manifesto della razza. E una domanda: perchè non anche a Vicenza?

Giovedi 18 Ottobre 2018 alle 12:00
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Il documentario di Pietro Suber '1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani' invita a cancellare dalle strade di Roma i nomi di coloro che firmarono Il manifesto della razza nel 1938, che fu l'inizio della persecuzione degli ebrei italiani e che culminò il 16 ottobre del 1944 con la deportazione di 1259 ebrei di Roma. I Decreti furono preceduti da Il fascismo e i problemi della razza, su "Il Giornale d'Italia" del 14 luglio 1938, e dal Manifesto della razza, pubblicato da "La difesa della razza", direttore Telesio Interlandi, anno I, numero 1, 5 agosto 1938, p. 2). Tale manifesto in 10 articoli, fu firmato da dieci scienziati, esponenti del mondo accademico italiano nell'ambito delle scienze antropologiche, mediche.

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Il massone Luzzatti fece nascere la Popolare Vicentina, con Gianni Zonin è morta la BPVi. I pm Salvadori e Pipeschi gli avranno chiesto dei dubbi massonici di De Bortoli e delle ciacole vicentine sulla sicula Banca Nuova?

Venerdi 24 Marzo 2017 alle 23:25
ArticleImage «Nata nel 1866 dall'alveo del mutualismo borghese per l'iniziativa di Luigi Luzzatti e Fedele Lampertico, già alla metà degli anni Settanta dell'Ottocento la Banca Popolare Vicentina raggiunse una posizione di spicco fra le istituzioni creditizie nazionali mantenendosi fino all'età giolittiana ai vertici della graduatoria delle banche popolari italiane». Così si legge in "Storia della Banca Popolare Vicentina", un'edizione speciale di Laterza riservata alla poi Banca Popolare di Vicenza, curata da Gabriele de Rosa nel 1996 e "firmata" nella prefazione da Gianni Zonin che proprio in quell'anno, dopo 16 anni in cda, prendeva le redini della ormai fu BPVi, sulle cui "cause di morte" oggi ha sostenuto il secondo interrogatorio presso la Guardia di Finanza di Vicenza per oltre 5 ore dopo il primo, altrettanto lungo, del 22 marzo.

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Categorie: Storia, Economia&Aziende

Concordato preventivo della BPVi: le analogie del 1913 su "Vicenza. La città sbancata"

Sabato 19 Novembre 2016 alle 00:24
ArticleImage Da pagina 329 in poi di "Vicenza. La città sbancata", il nostro libro giunto alla sua seconda edizione e che raccoglie gli articoli verità pubblicati solo su VicenzaPiu.com fin dal 13 agosto 2010 per allertare i lettori sul disastro della Banca Popoalre di Vicenza che si profilava già allora, sintetiziamo nell'appendice la storia dei 150 anni della BPVi che cadevano proprio in questo 2016. L'appendice arricchita da una serie di cartoline soriche del collezionista vicentino Antonio Rossato, che ce ne ha concesso la pubblicazione (in copertina una vecchia assembela dei soci, ndr), è tratta, oltre che dai documenti dell'Istituto e dalla cronaca sui quotidiani, dalla "Storia della Banca Popolare di Vicentina" di Gabriele De Rosa edito da Laterza nel 1996, l'anno in cui Gianni Zonin ne diventava presidente dopo 16 anni di permanenza nel Cda e si presentava ai soci con una prefazione al testo dato in omaggio ai soci.

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Categorie: Banche

Il Giornale di Vicenza e la BPVi, compagni di merende dal 1867? Lo dice La storia della Banca Popolare Vicentina di Gabriele De Rosa

Venerdi 8 Aprile 2016 alle 22:38
ArticleImage A chi non è capitato, appena arrivati a scuola, di incontrare il bulletto che ti tormentava a scuola e di essere difesi dall’amico che ti dava una mano nei momenti di bisogno? La stessa situazione, seppur paradossale, si potrebbe ricostruire in ciò che è avvenuto in due episodi nel 1867 e nel 1879 riiportati nel libro “La storia della banca Popolare Vicentina” di Gabriele De Rosa edizione Laterza, regalato ai soci in edizione speciale da..., sì proprio da lui, dall'ex presidente Gianni Zonin oggi quasi "scomunicato" dal vescovo Pizziol, ndr. I due episodi mettono insieme la Banca Popolare di Vicenza e il sostegno ricevuto già allora dal Giornale di Vicenza.

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Categorie: Banche

Il BPVi...zietto data 1868: se vuoi un mutuo, compra un'azione della Popolare di Vicenza

Giovedi 7 Aprile 2016 alle 11:16
ArticleImage Immaginate di essere dei vicentini a metà ‘800, più precisamente nel 1868. Il Veneto è da due anni annesso al regno d'Italia, Vicenza è una rigogliosa cittadina di 35.690 abitanti situata alle pendici di Monte Berico piena di contadini, artigiani e piccoli imprenditori mercantili. In questo contesto di epoca vittoriana volete aprire una vostra attività, ma non avete le risorse necessarie per avviarla. Vi trovate, dunque, a chiedere un mutuo all'unico istituto bancario presente a Vicenza, una banca nata nel settembre di due anni prima, 1866, la Banca Popolare di Vicenza. Con un capitale sociale di 49.320 Lire e 414 soci essendo l'unica banca presente nel territorio fino al 1876 (cosa che non potete all'epoca conoscere) siete "costretti" a chiedere loro un prestito per aprire la vostra attività.

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Istituto di Storia a Vicenza si trasferisce, Treu: grazie Fondazione Cariverona

Venerdi 2 Gennaio 2015 alle 17:06
ArticleImage L’Istituto di Storia di Vicenza rafforza la sua missione con il trasferimento dal Chiostro di San Rocco a Palazzo Giustiniani in contrà San Francesco, spazio ottenuti grazie all’ospitalità della Fondazione Cariverona. Nell’ultimo consiglio di amministrazione del 2014 l’istituzione vicentina, fondata dal prof. Gabriele De Rosa nel 1975, ha illustrato il programma per 2015.

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Categorie: Eventi, Libri

Programma dell'Istituto di Storia di Vicenza

Lunedi 22 Febbraio 2010 alle 00:19

Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa       

L'apertura con la Lezione inaugurale dell'Arcivescovo di Praga, cardinale Vlk. Molti gli incontri, le conferenze, i seminari, i convegni e le pubblicazioni in programma.
Si apre con un doveroso e sentito omaggio a Gabriele De Rosa, ispiratore e fondatore dell'Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa di Vicenza, scomparso l'8 dicembre scorso, la pubblicazione che racchiude il Programma 2010 di questa istituzione ospitata nel chiostro della chiesa di San Rocco a Vicenza.


A fare da padroni di casa alla presentazione, che si è svolta nella mattinata di venerdì 19 febbraio, presso la sede di Contrà Mure San Rocco, il presidente, sen. Tiziano Treu e il segretario generale, lo storico Giorgio Cracco.


Nella lettera, riportata fedelmente nell'opuscolo, De Rosa richiama, per così dire, la mission dell'Istituto, volta, tra l'altro, ad allacciare e curare i rapporti con l'Est Europa e con i Paesi ex Sovietici.

Missione, questa, che si è esplicata fin dalla Lezione inaugurale di sabato scorso, 20 febbraio, presso le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, dedicata a "La fede sommersa nei paesi del Centro e dell'Est Europa, con la testimonianza dell'Arcivescovo emerito di Praga, Miloslav Vlk e che si articolerà, nel corso dell'anno, tra incontri, progetti e pubblicazioni.

 A significare che, pur senza perdere di vista le radici della storia veneta e vicentina, lo sguardo è sempre rivolto a quell'Europa dell'Est, per molti aspetti oggi al centro dell'attenzione internazionale.
Tutti rigorosamente "italiani", invece, gli attesi appuntamenti del quinto ciclo di "Leggere i Tempi" ideati con l'intento di approfondire grandi figure dell'Ottocento e del Novecento: Scoppola, Fogazzaro, Ungaretti e La Pira, i protagonisti di questa edizione.

Ancora in via di definizione le date de: "I Pomeriggi con la Storia", che trattano temi d'attualità, connessi ovviamente ai campi di interesse dell'Istituto. Si varierà dalla costruzione dell'identità dei Paesi dell'Est Europa, al territorio veneto ("Il rapporto Venezia - città della Terraferma"), per finire con un tema d'attualità: la presenza del povero, l'"accattone" di pasoliniana memoria.


Oltre a questi due cicli, diventati ormai tradizione dell'Istituto, il 2010 vedrà due momenti d'incontro e di studio particolarmente significativi: uno dedicato al fondatore, lo storico, Gabriele De Rosa; l'altro, di rilievo internazionale, avrà luogo in giugno a Noventa Vicentina su: "L'infanzia abbandonata dal Medioevo ai giorni nostri. Due Paesi a confronto: Italia e Ucraina". Un tema di grande attualità con risvolti sociali di grande rilevanza, molto sentito, peraltro, nel Veneto e nel Vicentino, dove sono ospitati, nel corso dell'anno, centinaia di bambini provenienti dall'Ucraina.


Altrettanto importanti i seminari di studio, quest'anno dedicati, uno ai corsi d'acqua, che hanno avuto e hanno tuttora una crescente importanza (tanto da giustificare l'avvio di un progetto di studio triennale); l'altro a "La via della seta e la scoperta dell'Oriente. A 400 anni dalla morte di Matteo Ricci".
Tra le periodiche presentazioni di volumi, va sottolineata quella inerente il volume sul Kazakhstan (una delle pubblicazioni previste nel Progetto triennale di studio sulla storia religiosa e sociale di quel vasto Paese centro-asiatico), che avverrà l'11 marzo a Roma, presso l'Accademia dei Lincei,.
Tra i progetti annuali dell'Istituto, l'accento va messo sulle ricerche dedicate ad una Nuova Storia del Veneto e al Dizionario biografico e topografico del Veneto, senza dimenticare alcune iniziative già in atto: lo studio del ceto dirigente Veneto dall'Unità d'Italia al 2000; la valorizzazione degli archivi delle famiglie nobiliari, come quello dei Monza, rivelatosi particolarmente ricco di dati e spunti originali e sconosciuti; il censimento dei parroci Veneti dalla fine del concilio di Trento (1565) al Concilio Vaticano II (1965), studio, questo, anticipato dal convegno internazionale del 2008 su Papa Luciani, i cui atti saranno pubblicati nel corso dell'anno; lo studio dei santuari veneti, che hanno avuto e in parte continuano ad avere un rilievo enorme per la popolazione; l'approfondimento sui Vicentini e Veneti affermatisi nel mondo, come ad esempio Luigi Cazzavillan, di Arzignano cui è dedicata la via principale di Bucarest.

Il 2010 vedrà inoltre la pubblicazione del nuovo Notiziario dell'Istituto, "VenetoMondo".

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Categorie: Eventi

Cangini ai funerali di De Rosa a Roma

Mercoledi 9 Dicembre 2009 alle 22:46

Comune di Vicenza    

Funerali di Gabriele De Rosa domani a Roma, parteciperà l'assessore Cangini per l'amministrazione comunale

 

Sarà l'assessore Pierangelo Cangini domani a Roma a partecipare ai funerali di Gabriele De Rosa in rappresentanza dell'amministrazione comunale di Vicenza.
All'indomani della notizia della scomparsa dell'illustre fondatore dell'istituto di storia di Vicenza, il sindaco Achille Variati esprime il suo cordoglio e così ricorda De Rosa: "In un presente sempre più privo di maestri, di esempi e di punti di riferimento, il vuoto lasciato dal professor Gabriele De Rosa si fa sentire in modo ancora più acuto. In un'Italia dove, a proposito di temi come politica e fede, oggi domina l'ansia della risposta pronta e delle dogmatiche certezze, pare destinata a farsi rimpiangere la sua inesauribile capacità intellettuale di porre domande, e di individuare i più profondi interrogativi dell'animo umano per partire cristianamente alla ricerca di un senso, di un dialogo costruttivo, di nuovi orizzonti verso cui orientare la nostra speranza. E' quanto possiamo testimoniare in una Vicenza dove la vita e l'opera di uno storico come Gabriele De Rosa hanno lasciato uno dei segni più importanti e destinati a durare: la fondazione dell'Istituto per le ricerche di Storia sociale e religiosa, che ha trovato sede nell'ex complesso monastico di San Rocco. Qui, dal 1975, storici e ricercatori dedicano i loro studi ai fenomeni religiosi che, intrecciati con quelli politici, economici e culturali, costituiscono le fondamenta cristiane dell'identità europea. E' una via maestra, che Gabriele De Rosa ci ha insegnato a percorrere con il suo tratto di studioso illuminato, e colmo di umanità. Una strada che la sua dolorosa scomparsa non interrompe. E' con profondo spirito di riconoscenza verso il professor De Rosa che quest'amministrazione comunale si impegna, per quanto le compete, a continuarla in modo coerente alla sua lezione, di uomo e di scienziato".

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Domani i funerali di Gabriele De Rosa

Mercoledi 9 Dicembre 2009 alle 13:09

Istituto per le ricerche di storia Vicenza

DOMANI A ROMA I FUNERALI DI GABRIELE DE ROSA,
FONDATORE DELL'ISTITUTO DI STORIA DI VICENZA.

Il Senatore Tiziano Treu e il prof. Giorgio Cracco, rispettivamente presidente e segretario generale dell'Istituto, lo ricordano come un amico di Vicenza.

"Non possiamo che ricordarlo come si ricorda un amico, con grande affetto e riconoscenza". Così il sen. Tiziano Treu e il prof. Giorgio Cracco, rispettivamente presidente e segretario generale dell'Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa di Vicenza, hanno commentato la scomparsa del prof. Gabriele De Rosa, fondatore e presidente onorario dell'Istituto, spentosi serenamente ieri, 8 dicembre, nella sua abitazione romana.
"De Rosa è stato storico, uomo politico di altissimo livello, autore e molto altro ancora, ma per noi rimane l'ideatore e l'ispiratore del nostro Istituto, hanno sottolineato Treu e Cracco. A lui e solo a lui si deve la geniale intuizione di creare, nel cuore della città, quello che è oggi riconosciuto da tutti come un importante centro di studi e ricerche a livello nazionale e internazionale".
De Rosa fu alla guida dell'Istituto fin dalla sua nascita nel 1975, dapprima come segretario generale per poi diventarne anche presidente nel 1999. Cittadino onorario di Vicenza, nel 1997 ricevette la medaglia d'oro della città per benemerenze nel campo della cultura,
"De Rosa, ha voluto precisare Cracco, ha tracciato le linee guida che tutt'oggi l'Istituto di storia di Vicenza sta seguendo: gli studi e le pubblicazioni sul Veneto e l'Italia da un lato e dall'altro la grande intuizione di ampliare lo stesso metodo di ricerca alla storia sociale e religiosa dell'Est Europa e dei Paesi ex Sovietici - l'area Balcanica prima, poi la Polonia e, soprattutto, l'Ucraina- per arrivare ora fino all'Asia. Alla figura di De Rosa -conclude Cracco- dedicheremo un significativo spazio nel programma del prossimo anno".

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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