Suber invita a cancellare dalle strade di Roma chi firmò o non criticò Il manifesto della razza. E una domanda: perchè non anche a Vicenza?
Giovedi 18 Ottobre 2018 alle 12:00Il documentario di Pietro Suber '1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani' invita a cancellare dalle strade di Roma i nomi di coloro che firmarono Il manifesto della razza nel 1938, che fu l'inizio della persecuzione degli ebrei italiani e che culminò il 16 ottobre del 1944 con la deportazione di 1259 ebrei di Roma. I Decreti furono preceduti da Il fascismo e i problemi della razza, su "Il Giornale d'Italia" del 14 luglio 1938, e dal Manifesto della razza, pubblicato da "La difesa della razza", direttore Telesio Interlandi, anno I, numero 1, 5 agosto 1938, p. 2). Tale manifesto in 10 articoli, fu firmato da dieci scienziati, esponenti del mondo accademico italiano nell'ambito delle scienze antropologiche, mediche.
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Venerdi 2 Gennaio 2015 alle 17:06Programma dell'Istituto di Storia di Vicenza
Lunedi 22 Febbraio 2010 alle 00:19Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa      Â
L'apertura con la Lezione inaugurale dell'Arcivescovo di Praga, cardinale Vlk. Molti gli incontri, le conferenze, i seminari, i convegni e le pubblicazioni in programma.
Si apre con un doveroso e sentito omaggio a Gabriele De Rosa, ispiratore e fondatore dell'Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa di Vicenza, scomparso l'8 dicembre scorso, la pubblicazione che racchiude il Programma 2010 di questa istituzione ospitata nel chiostro della chiesa di San Rocco a Vicenza.
A fare da padroni di casa alla presentazione, che si è svolta nella mattinata di venerdì 19 febbraio, presso la sede di Contrà Mure San Rocco, il presidente, sen. Tiziano Treu e il segretario generale, lo storico Giorgio Cracco.
Nella lettera, riportata fedelmente nell'opuscolo, De Rosa richiama, per così dire, la mission dell'Istituto, volta, tra l'altro, ad allacciare e curare i rapporti con l'Est Europa e con i Paesi ex Sovietici.
Missione, questa, che si è esplicata fin dalla Lezione inaugurale di sabato scorso, 20 febbraio, presso le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, dedicata a "La fede sommersa nei paesi del Centro e dell'Est Europa, con la testimonianza dell'Arcivescovo emerito di Praga, Miloslav Vlk e che si articolerà , nel corso dell'anno, tra incontri, progetti e pubblicazioni.
 A significare che, pur senza perdere di vista le radici della storia veneta e vicentina, lo sguardo è sempre rivolto a quell'Europa dell'Est, per molti aspetti oggi al centro dell'attenzione internazionale.
Tutti rigorosamente "italiani", invece, gli attesi appuntamenti del quinto ciclo di "Leggere i Tempi" ideati con l'intento di approfondire grandi figure dell'Ottocento e del Novecento: Scoppola, Fogazzaro, Ungaretti e La Pira, i protagonisti di questa edizione.
Ancora in via di definizione le date de: "I Pomeriggi con la Storia", che trattano temi d'attualità , connessi ovviamente ai campi di interesse dell'Istituto. Si varierà dalla costruzione dell'identità dei Paesi dell'Est Europa, al territorio veneto ("Il rapporto Venezia - città della Terraferma"), per finire con un tema d'attualità : la presenza del povero, l'"accattone" di pasoliniana memoria.
Oltre a questi due cicli, diventati ormai tradizione dell'Istituto, il 2010 vedrà due momenti d'incontro e di studio particolarmente significativi: uno dedicato al fondatore, lo storico, Gabriele De Rosa; l'altro, di rilievo internazionale, avrà luogo in giugno a Noventa Vicentina su: "L'infanzia abbandonata dal Medioevo ai giorni nostri. Due Paesi a confronto: Italia e Ucraina". Un tema di grande attualità con risvolti sociali di grande rilevanza, molto sentito, peraltro, nel Veneto e nel Vicentino, dove sono ospitati, nel corso dell'anno, centinaia di bambini provenienti dall'Ucraina.
Altrettanto importanti i seminari di studio, quest'anno dedicati, uno ai corsi d'acqua, che hanno avuto e hanno tuttora una crescente importanza (tanto da giustificare l'avvio di un progetto di studio triennale); l'altro a "La via della seta e la scoperta dell'Oriente. A 400 anni dalla morte di Matteo Ricci".
Tra le periodiche presentazioni di volumi, va sottolineata quella inerente il volume sul Kazakhstan (una delle pubblicazioni previste nel Progetto triennale di studio sulla storia religiosa e sociale di quel vasto Paese centro-asiatico), che avverrà l'11 marzo a Roma, presso l'Accademia dei Lincei,.
Tra i progetti annuali dell'Istituto, l'accento va messo sulle ricerche dedicate ad una Nuova Storia del Veneto e al Dizionario biografico e topografico del Veneto, senza dimenticare alcune iniziative già in atto: lo studio del ceto dirigente Veneto dall'Unità d'Italia al 2000; la valorizzazione degli archivi delle famiglie nobiliari, come quello dei Monza, rivelatosi particolarmente ricco di dati e spunti originali e sconosciuti; il censimento dei parroci Veneti dalla fine del concilio di Trento (1565) al Concilio Vaticano II (1965), studio, questo, anticipato dal convegno internazionale del 2008 su Papa Luciani, i cui atti saranno pubblicati nel corso dell'anno; lo studio dei santuari veneti, che hanno avuto e in parte continuano ad avere un rilievo enorme per la popolazione; l'approfondimento sui Vicentini e Veneti affermatisi nel mondo, come ad esempio Luigi Cazzavillan, di Arzignano cui è dedicata la via principale di Bucarest.
Il 2010 vedrà inoltre la pubblicazione del nuovo Notiziario dell'Istituto, "VenetoMondo".
Cangini ai funerali di De Rosa a Roma
Mercoledi 9 Dicembre 2009 alle 22:46Comune di Vicenza   Â
Funerali di Gabriele De Rosa domani a Roma, parteciperà l'assessore Cangini per l'amministrazione comunale
Sarà l'assessore Pierangelo Cangini domani a Roma a partecipare ai funerali di Gabriele De Rosa in rappresentanza dell'amministrazione comunale di Vicenza.
All'indomani della notizia della scomparsa dell'illustre fondatore dell'istituto di storia di Vicenza, il sindaco Achille Variati esprime il suo cordoglio e così ricorda De Rosa: "In un presente sempre più privo di maestri, di esempi e di punti di riferimento, il vuoto lasciato dal professor Gabriele De Rosa si fa sentire in modo ancora più acuto. In un'Italia dove, a proposito di temi come politica e fede, oggi domina l'ansia della risposta pronta e delle dogmatiche certezze, pare destinata a farsi rimpiangere la sua inesauribile capacità intellettuale di porre domande, e di individuare i più profondi interrogativi dell'animo umano per partire cristianamente alla ricerca di un senso, di un dialogo costruttivo, di nuovi orizzonti verso cui orientare la nostra speranza. E' quanto possiamo testimoniare in una Vicenza dove la vita e l'opera di uno storico come Gabriele De Rosa hanno lasciato uno dei segni più importanti e destinati a durare: la fondazione dell'Istituto per le ricerche di Storia sociale e religiosa, che ha trovato sede nell'ex complesso monastico di San Rocco. Qui, dal 1975, storici e ricercatori dedicano i loro studi ai fenomeni religiosi che, intrecciati con quelli politici, economici e culturali, costituiscono le fondamenta cristiane dell'identità europea. E' una via maestra, che Gabriele De Rosa ci ha insegnato a percorrere con il suo tratto di studioso illuminato, e colmo di umanità . Una strada che la sua dolorosa scomparsa non interrompe. E' con profondo spirito di riconoscenza verso il professor De Rosa che quest'amministrazione comunale si impegna, per quanto le compete, a continuarla in modo coerente alla sua lezione, di uomo e di scienziato".
Domani i funerali di Gabriele De Rosa
Mercoledi 9 Dicembre 2009 alle 13:09Istituto per le ricerche di storia Vicenza
DOMANI A ROMA I FUNERALI DI GABRIELE DE ROSA,
FONDATORE DELL'ISTITUTO DI STORIA DI VICENZA.
Il Senatore Tiziano Treu e il prof. Giorgio Cracco, rispettivamente presidente e segretario generale dell'Istituto, lo ricordano come un amico di Vicenza.
"Non possiamo che ricordarlo come si ricorda un amico, con grande affetto e riconoscenza". Così il sen. Tiziano Treu e il prof. Giorgio Cracco, rispettivamente presidente e segretario generale dell'Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa di Vicenza, hanno commentato la scomparsa del prof. Gabriele De Rosa, fondatore e presidente onorario dell'Istituto, spentosi serenamente ieri, 8 dicembre, nella sua abitazione romana.
"De Rosa è stato storico, uomo politico di altissimo livello, autore e molto altro ancora, ma per noi rimane l'ideatore e l'ispiratore del nostro Istituto, hanno sottolineato Treu e Cracco. A lui e solo a lui si deve la geniale intuizione di creare, nel cuore della città , quello che è oggi riconosciuto da tutti come un importante centro di studi e ricerche a livello nazionale e internazionale".
De Rosa fu alla guida dell'Istituto fin dalla sua nascita nel 1975, dapprima come segretario generale per poi diventarne anche presidente nel 1999. Cittadino onorario di Vicenza, nel 1997 ricevette la medaglia d'oro della città per benemerenze nel campo della cultura,
"De Rosa, ha voluto precisare Cracco, ha tracciato le linee guida che tutt'oggi l'Istituto di storia di Vicenza sta seguendo: gli studi e le pubblicazioni sul Veneto e l'Italia da un lato e dall'altro la grande intuizione di ampliare lo stesso metodo di ricerca alla storia sociale e religiosa dell'Est Europa e dei Paesi ex Sovietici - l'area Balcanica prima, poi la Polonia e, soprattutto, l'Ucraina- per arrivare ora fino all'Asia. Alla figura di De Rosa -conclude Cracco- dedicheremo un significativo spazio nel programma del prossimo anno".