Archivio per tag: Fondo esuberi
Categorie: Economia&Aziende
BPVi e Veneto Banca: ancora non convocato alle 14 Cdm per passaggio a Intesa Sanpaolo. Dopo ok a Decreto legge il via a liquidazione, nomina commissari tra cui Viola e vendita
Domenica 25 Giugno 2017 alle 14:44
Ore di attesa per la soluzione che porterà ad Intesa Sanpaolo la parte 'sana' di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, scrive l'Ansa, dopo l'avvio di quella che è stata definita una 'liquidazione ordinata' delle due venete. Nella notte l'accordo con il gruppo guidato da Carlo Messina, secondo quanto viene riferito, sarebbe stato raggiunto e ora si tratta di finire di tradurre questo accordo nelle misure di cornice, che spettano al governo, e nel contratto che, già in giornata, i commissari liquidatori dei due istituti che saranno nominati dalla Banca d'Italia e tra cui ci sarebbe di sicuro Fabrizio Viola firmeranno con Cà De Sass. Il consiglio dei ministri, già slittato di 24 ore, ancora non è stato fissato ma dovrebbe essere convocato a breve (nella nostra foto la direzione centrale di BPVi aperta con Mion & nc. all'interno in attesa degli eventi, ndr).
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Categorie: Banche
Il Giornale, Giuseppe Guzzetti su Fondo Atlante: "avrei fatto meglio a non partecipare"
Venerdi 28 Ottobre 2016 alle 10:01
I problemi degli istituti veneti potrebbero riverberarsi sull'intero comparto bancario italiano. L'impietosa disamina è del presidente dell'Acri e di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti. «Atlante? È uno strumento buono lasciato al suo destino, non è stato un fallimento perché ha permesso il salvataggio di Veneto Banca e Popolare Vicenza, ma è costato 2 miliardi e non so se bastano», ha dichiarato a margine della presentazione dell'Indagine sul risparmio. Guzzetti, ricordando che il sistema delle Fondazioni ha investito 536 milioni nel Fondo Atlante, ha manifestato una sorta di pentimento.
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Categorie: Informazione
Un sindacalista dei bancari BPVi scredita i suoi colleghi con sciocchi timori e assurde minacce a un nostro collaboratore
Giovedi 19 Novembre 2015 alle 23:02
Ieri, 18 novembre, una delle inevitatabili iniziali fumate nere ha accompagnato il secondo incontro dei sindacati dei bancari (le sigle sono quelle di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil e Unisin) con il management della Banca Popolare di Vicenza e noi abbiamo titolato un semplice pezzo di sintesi con «Esuberi Popolare di Vicenza, i sindacati incontrano la Banca ma la trattativa slitta: “Abbiamo chiesto quali filiali hanno intenzione di chiudere, ma non ci hanno dato rispostaâ€Â». L'attacco della nota ne sintetizzzava il tutt'altro che originale e segreto contenuto così: «Dopo l'incontro dell'11 novembre scorso, seconda fumata nera oggi nelle trattative fra BPVi e sindacati sui 300 esuberi previsti nel 2016 dal piano industriale che il direttore generale Francesco Iorio sta portando avanti. Un piano che prevede, oltre il taglio del personale, anche la chiusura di 150 filiali».
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Categorie: Banche
Esuberi Popolare di Vicenza, i sindacati incontrano la Banca ma la trattativa slitta: “Abbiamo chiesto quali filiali hanno intenzione di chiudere, ma non ci hanno dato risposta”
Mercoledi 18 Novembre 2015 alle 18:23
Dopo l'incontro dell'11 novembre scorso, seconda fumata nera oggi nelle trattative fra BPVi e sindacati sui 300 esuberi previsti nel 2016 dal piano industriale che il direttore generale Francesco Iorio sta portando avanti. Un piano che prevede, oltre il taglio del personale, anche la chiusura di 150 filiali. "La trattativa parte dal fatto che, secondo noi - ci dice un esponente sindacale che chiede di non essere citato -  il numero di esuberi dovrebbe essere ridotto, ma non si è fatto niente perché non sono ancora riusciti a darci l'elenco delle filiali che dovrebbero chiudere".
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Categorie: Banche
Zonin si dimette oppure no dal Cda di BPVi? Il falso problema dei media: per la banca del territorio servono "non chiacchiere ma cash"
Giovedi 12 Novembre 2015 alle 23:32Mentre su stampa e web locale il titolo più ricorrente è "Zonin si dimette oppure no dal Cda di BPVi?", questo falso problema distrae i media o i media ci distraggono col falso problema. Ai 350 o 300 dipendenti a rischio esubero, ad esempio, interessa così tanto che Gianni Zonin lasci la sua posizione, per altro puramente simbolica da quando i pieni poteri sono stati affidati all'Ad Francesco Iorio, o vogliono capire soprattutto se a loro converrà o meno rinunciare al 30% della retribuzione utilizzando il Fondo esuberi per 5 anni prima di uscire dalle sue ali, finanziate in gran parte dall'Istituto stesso in cambio della certezza di poter fare a meno definitivamente dopo il quinquenno dei dipendenti in esubero?
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