Domani come Non Una Di Meno Vicenza - è scritto in un comunicato dell'associazione del 9 novembre - saremo a fianco di Donna Chiama Donna, così come in tante altre piazza in tutta Italia, per organizzare dimostrazioni di dissenso al DDL Pillon. Sono 5 i NO che verranno ribaditi nelle piazze il 10 novembre, in una mobilitazione che coinvolge il movimento delle donne, l’associazionismo democratico, tante realtà della società civile, uomini e donne che da subito si sono espressi contro il Disegno di legge Pillon su separazione e affido, con oltre 95.000 sottoscrizioni alla petizione che ne chiede il ritiro lanciata su Change.org da D.i.Re, Donne in rete contro la violenza.
Continua a leggere
Egregio direttore, mi chiamo Flavia Intallura e sono candidata di Potere al Popolo per la camera dei Deputati nel collegio di Schio. Credo sinceramente che il movimento "Potere al popolo" possa fare qualcosa per cambiare la nostra vita. Lavoro nel sociale da sempre e sono cresciuta in questo ambiente: mio padre, tra l'altro, era mediatore culturale in Germania per gli italiani in difficoltà . Per questo motivo ho conosciuto e vissuto le difficoltà in prima persona, per questo ho sempre desiderato e mi è sempre piaciuto occuparmi degli altri.
Continua a leggere
Il 6 febbraio del 1976, Leonard Peltier fu arrestato. Da allora è rinchiuso in carcere, condannato a due ergastoli dopo un processo che definire "discriminatorio" è solo un tragico eufemismo. Senza prove concrete, con indizi costruiti ad arte e testimonianze confuse o estorte, Leonard Peltier da 42 anni vive (ma anche questo è un eufemismo) rinchiuso in una cella. Una cella che per tanti anni è stata di isolamento. La colpa di Peltier è stata quella di nascere dalla "parte sbagliata" del mondo. Quella parte nella quale vivono (ed è sempre un eufemismo) i diseredati, gli sfruttati, quei popoli ridotti alla sudditanza, umiliati e distrutti dal colonialismo e dall'imperialismo.
Continua a leggere
Circa 300 biafrani da tutta Italia, e anche dall'estero con la presenza del fratello di un incarcerato ad ottobre 2015 arrivato da Monaco di Baviera in Germania, si sono dati appuntamento, come abbiamo anticipato in settimana, nel pomeriggio del 1 ottobre a Vicenza per manifestare (guarda le foto) contro la guerra nella zona del Biafra in Nigeria. Con loro hanno sfilato anche diversi italiani e il sindacato di base Usb. In precedenza questa mattina poco prima dell'inizio del corteo una delegazione è stata ricevuta a palazzo Trissino dal presidente del Consiglio comunale Federico Formisano che attorno ad un tavolo nel suo ufficio ha ascoltato le ragioni dei manifestanti, assicurando durante l'incontro, al quale ha partecipato anche la responsabile immigrazione Usb Flavia Intallura che sta seguendo da lungo tempo la vicenda, che nel prossimo Consiglio comunale dell'11 ottobre uno dei punti all'ordine del giorno della discussione sarà anche la questa questione dell'indipendenza del Biafra.
Continua a leggere
Il problema immigrazione con il continuo arrivo di profughi è dovuto anche ai tanti conflitti in giro per il mondo. Come la guerra in Nigeria nella zona del Biafra in lotta per la sua indipendenza. Dopo la "marcia" in Prefettura di Vicenza del 2 giugno scorso hanno scelto ancora il capoluogo berico per sostenere la loro causa, in quanto nel territorio vicentino lavorano molti biafrani. Una manifestazione nazionale (clicca per volantino e opuscolo) che partirà davanti al piazzale della Stazione alle ore 13 di sabato 1 ottobre e per la quale sono attese 200-400 persone. In totale sono 40 milai biafrani presenti in Italia, in tanti arrivati con i barconi e fuggiti dal loro paese a causa della guerra. Mentre sono 8-9 mila quelli presenti a Vicenza, tanti ancora in situazioni precarie di profughi e clandestini.
Ieri nella sala "Toaldi Capra" a Schio si è svolto un incontro pubblico, ancora più attuale dopo la cancellazione del processo Eternit, sul tema "Marlane Marzotto, vogliamo giustizia. Lavorare per vivere e non morire di lavoro" organizzato anche per contrastare il silenzio dei media dalle sezioni vicentine di PdCI, Usb e Sinistra Anticapitalista del Veneto e trasmesso in diretta streaming con repliche successive da VicenzaPiu.tv .