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Per Leonard Peltier: l'appello dei candidati alla Camera collegio di Vicenza di Potere al Popolo

Di Note ufficiali Martedi 6 Febbraio 2018 alle 11:37 | 0 commenti

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Il 6 febbraio del 1976, Leonard Peltier fu arrestato. Da allora è rinchiuso in carcere, condannato a due ergastoli dopo un processo che definire "discriminatorio" è solo un tragico eufemismo. Senza prove concrete, con indizi costruiti ad arte e testimonianze confuse o estorte, Leonard Peltier da 42 anni vive (ma anche questo è un eufemismo) rinchiuso in una cella. Una cella che per tanti anni è stata di isolamento. La colpa di Peltier è stata quella di nascere dalla "parte sbagliata" del mondo. Quella parte nella quale vivono (ed è sempre un eufemismo) i diseredati, gli sfruttati, quei popoli ridotti alla sudditanza, umiliati e distrutti dal colonialismo e dall'imperialismo.

Leonard Peltier è un nativo americano che ha sempre lottato per i diritti del suo popolo. Un popolo fiero, che viveva in territori troppo ricchi e vasti per non essere obiettivo di conquista da parte della "civiltà bianca". Un popolo che è stato sterminato, vittima di un vero e proprio genocidio. Un popolo al quale si è voluta strappare la dignità e che è stato ridotto a sopravvivere nelle "riserve", in condizioni di umiliante disperazione. E se e quando qualcuno ha osato avere la forza di alzare la testa e di ribellarsi è stato perseguitato, condannato, ucciso.

Questo è successo e succede ancora in quegli Stati Uniti che vengono comunemente considerati esempio di libertà e democrazia. Una libertà e una democrazia che sono solo di chi possiede ricchezza e non sono per chi, come Leonard Peltier, appartiene a un popolo umiliatio e distrutto.

Leonard Peltier (è giusto ripetere il suo nome più volte per ricordarlo bene) è il prigioniero politico che da più tempo è rinchiuso in un carcere. Quarantadue anni nei quali hanno tentato di fiaccarlo fisicamente e moralmente. Ma i suoi aguzzini hanno fallito perché Leonard Peltier non si è mai piegato e ancora oggi, da quella cella nella quale è costretto a sopravvivere da una "vendetta di classe", ci insegna che l'ingiustizia e la violenza sono cose concrete, che esistono anche nei paesi considerati civili e che chi, oggi, li dirige non ha nessuna morale e nessuna intenzione di fermarsi di fronte a nessuna vita e a nessun essere umano, specialmente se è un ribelle.

E allora, alziamo il bicchiere e brindiamo a Leonard Peltier, un uomo giusto, un vero e proprio eroe dimenticato anche da troppi che si ostinano a definirsi democratici.

Brindiamo alla sua incrollabile coerenza, al suo mantenere la schiena diritta e la testa alta, al suo essere persona integra e libera nonostante le sbarre e la prigione.

Brindiamo a quello che ci insegna la sua vita e la sua sofferenza. Brindiamo alla sua intelligenza che nessuno è riuscito a cancellare. Ai suoi sogni che nessuno è riuscito a distruggere.

Alziamo il bicchiere e brindiamo a Leonard Peltier.

Abbracciamolo (almeno metaforicamente) perché è uno di noi, uguale a noi, un ribelle che continua a lottare, nonostante tutto, perché il suo popolo si riappropri di quella libertà e quel potere che i più forti e ricchi gli hanno rubato.

Giorgio Langella (PCI Veneto)
con Gigliola Rolenti, Flavia Intallura, Gabriella Casa, Carmelo Tomaselli, Renzo Pietribiasi (candidate/i alla Camera di Potere al Popolo - collegio di Vicenza -). 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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