Buoni pasto, Anseb: spending review non abbassi potere d'acquisto
Lunedi 2 Luglio 2012 alle 21:31
Anseb, Fipe-Confcommercio - «Altro che fissarlo a sette euro! Il valore facciale del buono pasto va considerato almeno di otto euro che oltretutto è anche la cifra a cui andrebbe adeguato senza indugio il limite esentasse. Non adeguare il buono pasto a questi parametri significa rinunciare a un potere d'acquisto del lavoratore pari al 3,84% rispetto all'attuale 1,7% generato dal tetto detassabile e decontribuibile fermo a 5,29 euro.
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Spending review, Angem: mense sotto torchio
Lunedi 2 Luglio 2012 alle 18:58
Angem, Fipe-Confcommercio - «Se passassero i tagli del 3,7% su tutti i contratti già in essere delle forniture alla sanità di cui si parla nella spending review, per i gestori delle mense ospedaliere sarebbe una vera iattura. I pagamenti da parte della pubblica amministrazione, che continuano ad arrivare con centinaia di giorni di ritardo senza possibilità di compensazione con i debiti, misura prevista solo per quelli iscritti a ruolo, adesso sarebbero pure decurtati.
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Spending review, Stoppani: ridurre buoni pasto è freno ai consumi
Lunedi 25 Giugno 2012 alle 17:13
Fipe-Confcommercio - «Ridurre di due euro l'importo del buono pasto per i dipendenti pubblici nel momento in cui l'indice di fiducia dei consumatori è al minimo storico, come testimoniato dagli ultimi dati Istat, significa contrarre ulteriormente i consumi e penalizzare le famiglie. Oltretutto si tratta proprio di risorse destinate esclusivamente all'alimentazione». Il presidente Fipe-Confcommercio, Lino Stoppani, si associa preoccupato alla schiera di quanti protestano contro la riduzione da 7 a 5,29 euro del valore dei buoni pasto per la pubblica amministrazione contenuta nella bozza di spending review.
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Crisi nel piatto: la spesa alimentare degli italiani
Sabato 25 Febbraio 2012 alle 14:30
Fipe-Confcommercio - Gli italiani mangiano sempre meno. Sia per gli oltre 15 milioni che si nutrono fuori casa (12 milioni a pranzo e 3,5 a cena), sia per chi lo fa in casa il piatto è più vuoto. Ma nel ridurre la spesa alimentare di oltre sette miliardi di euro per i pasti in casa e di oltre un miliardo per quelli fuori casa negli ultimi cinque anni, gli italiani hanno però fatto attenzione ad eliminare il superfluo, limitando così gli sprechi e orientando di nuovo la scelta sui prodotti tradizionali. La crisi sta dunque consolidando un comportamento già in atto da tempo dovuto anche a nuovi stili di vita: primi piatti e contorni vengono preferiti ai secondi, aumenta il consumo di spuntini e merendine e in tutto si spendono circa 5 euro a testa al giorno per mangiare in casa.
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Ascom: la dolce estate dei vicentini
Venerdi 27 Agosto 2010 alle 10:30
Andrea Gallo, Confcommercio Vicenza - Nonostante il calo dei consumi e l'attenzione alla dieta, le pasticcerie mantengono stabili le vendite. E' quanto risulta da una rilevazione della Confcommercio di Vicenza. Cresce la richiesta di dolci e paste di ridotte dimensioni e di specialità "salate".
Continua a leggereAscom: gelato, minor quantità ma più qualità
Giovedi 19 Agosto 2010 alle 12:00
Andrea Gallo, Ascom - Indagine di Confcommercio Vicenza sul settore gelaterie: condizione meteorologiche e difficoltà economiche hanno limitano i consumi. Le preferenze? I gusti classici, ma attirano anche le novità ai prodotti tipici. Il tempo, che ha riservato due settimane di intenso caldo a luglio ma che in generale ha fatto registrare un'estate piuttosto fresca, non ha aiutato.
Continua a leggereNei ristoranti Fipe solo asparago dop
Mercoledi 31 Marzo 2010 alle 13:04Confcommercio   Â
Nei ristoranti della Fipe-Confcommercio sboccia la stagione dell'asparago. Ma solo quello dop
Un centinaio di locali hanno "adottato" esclusivamente la produzione tutelata dal marchio europeo. E non è l'unica iniziativa dell'associazione, che punta anche sulle famiglie e sui menu di Pasqua pubblicati in Internet
E' senza dubbio uno dei prodotti più apprezzati del nostro territorio, una specialità così preziosa, dal punto di vista del sapore e della tradizione gastronomica, da aver giustamente meritato il bollino europeo di Denominazione di Origine Protetta, che salvaguarda le produzioni agricole di qualità .
Non è un caso, dunque, se l'asparago bianco di Bassano Dop, quello tutelato dall'apposito Consorzio e dal suo rigido disciplinare di produzione e celebrato da chef e gourmet, ha scelto i ristoranti vicentini della Fipe-Confcommercio come palcoscenico ideale per far conoscere le proprie straordinarie qualità .
Nasce così, da questo connubio di eccellenze, la rassegna "A tavola con l'Asparago Bianco di Bassano Dop", in cui un centinaio di ristoranti della provincia propongono ai loro clienti le mille declinazioni di questa prelibatezza: dal classico uova e asparagi agli abbinamenti più originali. Tutta la provincia di Vicenza, dunque, "sposa" gli asparagi Dop (quelli coltivati in una ben delimitata area di produzione) allargando dunque i confini enogastronomici di una rassegna che da trent'anni a questa parte fa grande questo squisito turione, vale a dire Asparagi & Vespaiolo, autentico cavallo di battaglia dei ristoratori bassanesi.
Tre le formule che permetteranno di assaporare l'Asparago Bianco di Bassano Dop nei ristoranti vicentini e in tutti e tre i casi il punto di partenza è il sito www.vitourism.it, dove si potranno trovare le informazioni sulle iniziative della Fipe-Confcommercio di Vicenza.
La prima tappa di avvicinamento al mondo degli asparagi è quella offerta da una settantina di ristoranti della provincia, da Barbarano Vicentino a Lusiana, da Grancona a Marostica, dove, fino al 13 giugno si troveranno in menu tantissimi piatti a base di questo ortaggio tipicamente primaverile e rigorosamente Dop.
A questo proposito va sottolineato che la fornitura del prodotto a bollino europeo avviene con una procedura controllata, proprio per garantire al cliente finale l'eccellenza del prodotto consumato.
Per chi invece l'asparago ama andarlo a mangiare direttamente nella zona di produzione, la scelta non può che ricadere sulla rassegna "Asparagi & Vespaiolo", organizzata dal Gruppo Ristoratori Bassanesi. Dodici locali dell'area, infatti, propongono tutti i giorni un completo menu degustazione con il quale si potrà conoscere e assaporare la tradizione enogastronomica che questo territorio ha sviluppato attorno a questo formidabile prodotto.
Infine, altri 12 locali del Bassanese propongono un ulteriore "approfondimento" in tema di asparagi. Oltre alla proposta giornaliera di un menu degustazione, vengono organizzate speciali serate di gala tutte incentrate sul pregiato turione: si inizia il 9 aprile da Asolo (al ristorante Villa Ranzolini Loredan) per finire il 28 maggio alla Casa dei Gelsi di Cusinati di Rosà .
Assaporare i prodotti di stagione e del territorio (come l'asparago, appunto, ma anche il tarassaco e così via) è certamente uno dei motivi più comuni per scegliere di pranzare o cenare fuori casa. I ristoratori vicentini, però, non si fermano qui nelle loro proposte e tramite la loro associazione più rappresentativa (Fipe-Confcommercio) puntano anche su altri "ingredienti" per ridestare il gusto di sedersi a tavola al di fuori dalle mura domestiche.
Vogliono, ad esempio, far tornare al ristorante le famiglie. Da qui la proposta proveniente da una cinquantina di locali della provincia che applicano una scontistica speciale: i bimbi di età inferiore ai 10 anni, se seduti al tavolo con mamma e papà , potranno scegliere una bella pastasciutta o qualsiasi altro invitante primo piatto del menù, e il tutto sarà offerto dal ristoratore.
L'elenco dell'iniziativa "Al Ristorante con la famiglia", valida fino al 31 Maggio (esclusa Pasqua) è consultabile sul sito www.vitourism.it.
E per chi, infine, sta pensando di organizzare il proprio pranzo di Pasqua al ristorante, ecco un altro utile suggerimento. Sempre collegandosi al portale Confcommercio www.vitourism.it, nella sezione eventi, si potranno consultare i menu proposti da una cinquantina di ristoranti vicentini per questo importante giorno di festa, suddivisi per due fasce di prezzo: fino a 35 euro e da 35 a 50 euro.
Curiosando tra i menù, oltre all'acquolina in bocca, rimane l'imbarazzo della scelta, tra invitanti antipasti, primi piatti con le verdure di stagione o risotti, il tradizionale agnello con le patate o il capretto rosolato al forno, oppure gli arrosti, le tagliate di sorana, e, per finire, i dolci pasquali più golosi.
IL DIRETTORE
(Avv. Andrea Gallo)
