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Buoni pasto, Anseb: spending review non abbassi potere d'acquisto

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 2 Luglio 2012 alle 21:31 | 0 commenti

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Anseb, Fipe-Confcommercio -  «Altro che fissarlo a sette euro! Il valore facciale del buono pasto va considerato almeno di otto euro che oltretutto è anche la cifra a cui andrebbe adeguato senza indugio il limite esentasse. Non adeguare il buono pasto a questi parametri significa rinunciare a un potere d'acquisto del lavoratore pari al 3,84% rispetto all'attuale 1,7% generato dal tetto detassabile e decontribuibile fermo a 5,29 euro.

A dirlo chiaramente è uno studio dell'Università Bocconi presentato pubblicamente a giugno. Spero che il presidente del Consiglio, Mario Monti, e la sua squadra di Governo possano ritenerlo attendibile». A ribadire con forza questa tesi è Franco Tumino, il presidente Anseb, l'associazione degli emettitori buoni pasto aderenti a Fipe-Confcommercio, che lancia questo allarme anche alle parti sociali che domani incontreranno il Governo. «Secondo lo studio della Bocconi - incalza Tumino - l'esenzione a 8 euro, pur portando ad una perdita minima di gettito per l'Erario di 78,7 milioni di euro si tradurrebbe in un aumento di Pil di 93,5 milioni di euro. E se si combattesse il fenomeno del secondo passaggio anche solo relativo al 10% dei buoni pasto fatturati dai supermercati, si genererebbero per le casse dell'Erario risorse aggiuntive pari a 78,8 milioni di euro. A questo va aggiunto anche che l'Italia, come evidenzia la ricerca, ha una tassazione sul lavoro più elevata di tutti i 27 paesi dell'Unione europea a fronte del reddito disponibile più basso. E che il potere d'acquisto dal ‘97 al 2010 è cresciuto in Italia solo del 15% rispetto al 56% della Francia, al 46 della Spagna e al 41 della Germania. Ci auguriamo che il Governo mantenga gli impegni a colpire gli sprechi e non soffochi invece il potere d'acquisto delle famiglie soprattutto se interamente destinato ai bisogni alimentari».

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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