La storia e la fine del comunismo in Italia. Insieme a quella dei partiti
Venerdi 29 Giugno 2018 alle 19:25
La politica nello Stato Italiano a partire dalla fondazione del Partito Socialista Italiano nel 1892 è stata caratterizzata da schieramenti tra loro opposti ed ognuno con una visione dello Stato antitetica. Si può senza dubbio affermare che ognuno voleva uno Stato a propria immagine e somiglianza, non vi era e in parte non vi è neppure oggi quella autentica visione politica che vede tutti uniti nella affermazione dello Stato e del modo di gestire la cosa pubblica. Facciamo un po' di storia partendo dal successo che ebbe il Partito Socialdemocratico russo; nato nel 1898 nel 1903 si divise, caratteristica dei partiti di sinistra di filiazione marxista, in due fazioni: menscevica e bolscevica.
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Dichiarazioni infami su Aldo Moro di Barbara Balzerani: lo dice il compagno Giorgio Langella
Mercoledi 21 Marzo 2018 alle 15:46
Ho lasciato passare qualche giorno e mi sono convinto che sia giusto ricordare qualcosa a proposito delle dichiarazioni della brigatista Barbara Balzerani scritte su FB ("chi mi ospita oltre confine per i fasti del 40nnale?") e dette durante la presentazione di un suo libro al CPA di Firenze ("fare la vittima e' diventato un mestiere"). A mio avviso, e ne sono convinto, sono dichiarazioni ignobili (utilizzando il "gergo brigatista" direi "infami").
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Pci e Fgci del Veneto ricordano l'assassinio di Guido Rossa
Martedi 24 Gennaio 2017 alle 17:05
Oggi ricorre il 38° anniversario del vile assassinio del compagno Guido Rossa da parte delle brigate rosse. Oggi in pochi ne hanno memoria, ricordano in una nota che pubblichiamo Pci e Fgci federazione del Veneto. Noi comunisti vogliamo semplicemente ricordarlo com'era: un lavoratore, un comunista, un sindacalista, uno strenuo difensore della Costituzione nata dalla Resistenza, un uomo normale amante della vita. Guido Rossa fu e rimane per tutti un esempio di coraggio e di coerenza. In questa occasione riffermiamo che noi Comunisti fummo, siamo e saremo sempre contro il terrorismo e lotteremo per la difesa e l'attuazione della nostra Costituzione.
Continua a leggereNapolitano tuona sulla giustizia
Martedi 19 Aprile 2011 alle 02:17
Rassegna.it - Il Presidente della Repubblica interviene dopo l'affissione a Milano di manifesti che paragonano i magistrati alle Br, opera di un candidato alle comunali nelle liste Pdl. "Ignobile provocazione, raggiunto il limite". Imbarazzo della Moratti.
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Scritte contro Marchionne con stella 5 punte. Landini (Fiom) e Camusso (Cgil) condannano
Domenica 9 Gennaio 2011 alle 22:15
Su un grande poster pubblicitario nel centro cittadino di Torino, sul cavalcavia di corso Sommellier, e su altri su due manifesti pubblicitari vicini è stata apposta con vernice rossa una scritta con la stella a cinque punte contro Sergio Marchionne. La condanna per le scritte è stata subito unanime, a partire dalla Fiom e dalla Cgil: "Netta condanna di ogni forma di violenza e di ogni forma di critica e di battaglia politica antidemocratica in un momento troppo delicato per dare spazio a provocazioni di qualsiasi natura e da qualsiasi parte provengano", col conseguente invito "a non cadere in trappole mediatiche o peggio folcloristiche".
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Bettino Craxi, Vittorio Bachelet e la Rai
Sabato 13 Febbraio 2010 alle 22:36
Molti utenti della nostra testata web ci hanno inviato e chiesto di pubblicare il pezzo ripreso dal Blog L'Espresso di oggi e firmato Marco Damilano. Eccolo
A loro immagine
Un mese fa la tv di Stato ha dedicato molte ore di trasmissione ai dieci anni della morte di Bettino Craxi. Lo speciale di Minoli in prima serata su Raidue, la puntata di Porta a Porta con intervista di repertorio di Vespa su Raiuno, il faccia a faccia di Lucia Annunziata con la figlia Stefania su Raitre.
Un ex presidente del Consiglio. Ma anche un latitante condannato per tangenti. Commemorato dalla Rai in prima, seconda, terza serata, di mattina, di pomeriggio. A reti unificate.
Per Vittorio Bachelet, ucciso trent'anni fa dalle Brigate Rosse, un mite eroe della Repubblica, un servitore dello Stato assassinato dai nemici della democrazia sugli scalini dell'università , ricordato ieri dal presidente Napolitano e dal ministro Alfano, la Rai aveva messo in palinsesto una puntata di mezz'ora della rubrica religiosa "A sua immagine", oggi pomeriggio alle 17. Una roba clandestina.
Ore di programmazione in prime time contro pochi minuti in una fascia di basso ascolto. E già questo dà l'idea di quale siano i pesi e le misure in gioco, di come sia possibile manipolare la memoria, di come si fa a dettare l'agenda e imporre i temi e i tempi del dibattito pubblico.
L'incredibile è che questa mattina viale Mazzini ha deciso di annullare perfino quel timido omaggio, il programma già registrato una settimana fa. Motivazione: si sono accorti che c'è un'intervista al figlio di Vittorio, Giovanni Bachelet, che tanti italiani ricordano come il ragazzo che ai funerali del papà chiese perdono per gli assassini e che oggi è un professore universitario di fisica e deputato del Pd.
La sua testimonianza sarebbe una violazione della par condicio pre-elettorale.
Stefania Craxi, deputata del Pdl e sottosegretaria del governo Berlusconi, ha occupato il servizio pubblico in tutte le ore del giorno e della notte presentando il leader del Psi come vittima e martire della giustizia, con totale disprezzo della verità giudiziaria e storica. Giovanni Bachelet, invece, non può avere a disposizione neppure qualche minuto per ricordare il padre, morto in nome di quei valori costituzionali che oggi il governo di cui fa parte Stefania Craxi non perde occasione per calpestare.
Craxi sì, Bachelet no. Questa è l'idea di par condicio dei burocrati della Rai.
A loro immagine.
MARCO DAMILANO - LOST IN POLITICS - blog L'Espresso 13-02-10
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