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Scritte contro Marchionne con stella 5 punte. Landini (Fiom) e Camusso (Cgil) condannano

Di Angela Mignano Domenica 9 Gennaio 2011 alle 22:15 | 0 commenti

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Su un grande poster pubblicitario nel centro cittadino di Torino, sul cavalcavia di corso Sommellier, e su altri su due manifesti pubblicitari vicini è stata apposta con vernice rossa una scritta con la stella a cinque punte contro Sergio Marchionne. La condanna per le scritte è stata subito unanime, a partire dalla Fiom e dalla Cgil: "Netta condanna di ogni forma di violenza e di ogni forma di critica e di battaglia politica antidemocratica in un momento troppo delicato per dare spazio a provocazioni di qualsiasi natura e da qualsiasi parte provengano", col conseguente invito "a non cadere in trappole mediatiche o peggio folcloristiche".

Sul mega poster c'era anche la scritta "Marchionne fottiti", mentre sugli altri due campeggiavano le scritte"Non siamo noi a dover diventare cinesi" e "ma i lavoratori cinesi a diventare come noi". Per gli investigatori della Digos della Questura di Torino che hanno avviato indagini la stella a cinque punte, secondo le agenzie, non può essere collegata di per se stessa con collegamenti, più o meno diretti, con presunte o sedicenti Brigate Rosse anche se la loro "simbologia forte", non "inedita" ultimamente, sarebbe usata comunque per "alzare il tono" e per attirare la massima attenzione. Sempre secondo gli stessi investigatori e secondo Ansa.it "il dibattito sulla questione Fiat-Marchionne è a tinte forti anche a livello istituzionale, politico e televisivo, da non far meravigliare se alcune persone, magari anche tra i più giovani e comunque tra i cosiddetti antagonisti, cerchi di calcare la mano".
Si alza, quindi, il livello di attenzione da parte della Digos e delle forze dell'ordine a pochi giorni dal referendum di giovedì e venerdì prossimi sull'accordo su Mirafiori.

Leggi tutti gli articoli su: Sergio Marchionne, Brigate Rosse, Stella a 5 punte

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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