Scritte contro Marchionne con stella 5 punte. Landini (Fiom) e Camusso (Cgil) condannano
Domenica 9 Gennaio 2011 alle 22:15 | 0 commenti
Su un grande poster pubblicitario nel centro cittadino di Torino, sul cavalcavia di corso Sommellier, e su altri su due manifesti pubblicitari vicini è stata apposta con vernice rossa una scritta con la stella a cinque punte contro Sergio Marchionne. La condanna per le scritte è stata subito unanime, a partire dalla Fiom e dalla Cgil: "Netta condanna di ogni forma di violenza e di ogni forma di critica e di battaglia politica antidemocratica in un momento troppo delicato per dare spazio a provocazioni di qualsiasi natura e da qualsiasi parte provengano", col conseguente invito "a non cadere in trappole mediatiche o peggio folcloristiche".
Sul mega poster c'era anche la scritta "Marchionne fottiti", mentre sugli altri due campeggiavano le scritte"Non siamo noi a dover diventare cinesi" e "ma i lavoratori cinesi a diventare come noi". Per gli investigatori della Digos della Questura di Torino che hanno avviato indagini la stella a cinque punte, secondo le agenzie, non può essere collegata di per se stessa con collegamenti, più o meno diretti, con presunte o sedicenti Brigate Rosse anche se la loro "simbologia forte", non "inedita" ultimamente, sarebbe usata comunque per "alzare il tono" e per attirare la massima attenzione. Sempre secondo gli stessi investigatori e secondo Ansa.it "il dibattito sulla questione Fiat-Marchionne è a tinte forti anche a livello istituzionale, politico e televisivo, da non far meravigliare se alcune persone, magari anche tra i più giovani e comunque tra i cosiddetti antagonisti, cerchi di calcare la mano".
Si alza, quindi, il livello di attenzione da parte della Digos e delle forze dell'ordine a pochi giorni dal referendum di giovedì e venerdì prossimi sull'accordo su Mirafiori.
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