I babboccioni Boschi, Renzi, Lotti, Guidi: una volta c'erano i bamboccioni
Sabato 26 Dicembre 2015 alle 10:59Papà Boschi, Pier Luigi, che manda in vacca Banca Etruria. Papà Renzi, Tiziano, che fa bancarotta e, quando il figlio diventa premier, si ricicla uomo-sandwich di outlet in giro per l'Italia per la società dell'ex presidente della Banca del Buco. Papà Lotti, Marco, funzionario della Bcc di Pontassieve, che nel 2009 firma un mutuo da 697 mila euro a papà Renzi, e di lì a poco suo figlio Luca diventa capo della segreteria del neosindaco Matteo Renzi, il quale ingaggia nella sua segreteria anche sua moglie Cristina Mordini. E papà Guidi, l'imprenditore Guidalberto che - come ha scoperto il nostro Marco Lillo - telefona all'avvocato Aiello, fedelissimo di Maroni, per parlare della sua nomina a commissario di Geo Ambiente, subito ratificata dalla figlia ministra Federica. Continua a leggere
Tomasetto e Leo Club Vicenza: raccolti 10.000 euro per donazioni, non siamo bamboccioni!
Lunedi 11 Luglio 2011 alle 21:23Giovani e lavoro, basta prenderci in giro: VicenzaPiù n. 203
Martedi 7 Dicembre 2010 alle 23:58Si sprecano i convegni sul futuro delle nuove generazioni. Discorsi vuoti e ipocriti, mentre la precarietà resta intoccabile. I bamboccioni? I ragazzi che non si ribellano
Quando sento un vecchio arnese dell'establishment politico-economico proclamarsi dalla parte dei giovani, metto mano al portafoglio e mi chiedo: dov'è la fregatura? Il sommo officiante dell'ipocrisia generazionale, in questo momento, è quel bellimbusto di Luca Cordero di Montezemolo.
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Martedi 7 Dicembre 2010 alle 23:57Si sprecano i convegni sul futuro delle nuove generazioni. Discorsi vuoti e ipocriti, mentre la precarietà resta intoccabile. I bamboccioni? I ragazzi che non si ribellano
Quando sento un vecchio arnese dell'establishment politico-economico proclamarsi dalla parte dei giovani, metto mano al portafoglio e mi chiedo: dov'è la fregatura? Il sommo officiante dell'ipocrisia generazionale, in questo momento, è quel bellimbusto di Luca Cordero di Montezemolo.
Continua a leggereLa differenza tra sciare e scivolare
Venerdi 9 Luglio 2010 alle 23:38La redazione di vicenzapiu.com (e testate collegate) è insieme alla Fnsi contro il disegno di legge Alfano che limita pesantemente la libertà di stampa, ma lo combatte 'informando'.
La differenza tra sciare e scivolare
La poca stima che ho dei politici me li fa paragonare agli sciatori. Tra di loro sono pochi quelli che sanno sciare, ma moltissimi si producono in ridicole scivolate, con buffa tombolata finale. Ne presento due, due chicche degne di menzione che ho ritrovato nel mio archivio. Una è già attempata ed è di Brunetta, l'altra di Napolitano.
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Venerdi 9 Luglio 2010 alle 23:34La redazione di vicenzapiu.com (e testate collegate) è insieme alla Fnsi contro il disegno di legge Alfano che limita pesantemente la libertà di stampa, ma lo combatte 'informando'.Â
La differenza tra sciare e scivolareÂ
La poca stima che ho dei politici me li fa paragonare agli sciatori. Tra di loro sono pochi quelli che sanno sciare, ma moltissimi si producono in ridicole scivolate, con buffa tombolata finale. Ne presento due, due chicche degne di menzione che ho ritrovato nel mio archivio. Una è già attempata ed è di Brunetta, l'altra di Napolitano.
Continua a leggereIn Italia sono 7 milioni i bamboccioni costretti a vivere con i genitori causa problemi economici
Giovedi 27 Maggio 2010 alle 00:21Adico - Sono 7 milioni i bamboccioni italiani costretti alla convivenza con i genitori a causa dei problemi economici - si legge nella nota diffusa dall'ADICO - un dato triplicato rispetto al 1983. Al Sud i giovani sotto i 34 anni che vivono in casa sono addirittura i due terzi del totale, contro la metà del Nord-Est.
L'Italia detiene rispetto l'Europa anche un altro triste primato: sono oltre 2 milioni i giovani tra i 18 e i 29 anni che non lavorano e non studiano e sempre più scoraggiati, rinunciano anche cercare un'occupazione regolare.
Brunetta provoca sui bamboccioni
Lunedi 25 Gennaio 2010 alle 14:56BRUNETTA PROVOCA SUI BAMBOCCIONI
25 gennaio 2010
Brunetta sa sempre come farsi notare; tanto da proporre di togliere 500 euro al mese ai pensionati per aiutare i figli a uscire di casa.
" Credo sia più semplice trovare tutti d'accordo finanziare queste proposte tagliando stipendi e privilegi ai Ministri, Onorevoli, Deputati come lui" dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Ci vuole coraggio fare proposte "agendo sulle pensioni di anzianità in questi tempi di profonda crisi", continua il presidente dell'ADICO.
Ma a smentire la dichiarazione di Brunetta ci ha pensato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che ha fatto una telefonata "di fuoco" a Berlusconi pretendendo un'immediata smentita del governo (che è arrivata nel giro di pochi minuti).
Alla fine è arrivata anche la rettifica di Brunetta, che ha ammesso di dover ancora concordare la proposta con gli altri ministri.
"Forse poteva farlo prima, ma volete mettere il brivido di andare ancora in prima pagina, dopo tanti mesi di digiuno?" conclude Carlo Garofolini.
Ai bamboccioni 'soli' servono 1.300 euro
Giovedi 21 Gennaio 2010 alle 22:19Adico   Â
Ai «bamboccioni» servono 1.300 euro per vivere da soli
Mettiamoci l'affitto dell'appartamento, le spese condominiali, le bollette, l'auto. Poi, qualche piccolo sfizio, come una pizza a settimana, la piscina o la palestra. Niente extra particolari, niente vacanze, niente scarpe o vestiti nuovi. Risultato? Non per vivere, ma per sopravvivere fuori di casa, i bamboccioni dovrebbero contare su un reddito netto superiore ai 1.200 euro al mese. Che diventano quasi 1.400 per quelli iscritti all'Università . Insomma una media di 1.300 euro. «Qui, al contrario di quello che dice il ministro Renato Brunetta, non ci troviamo davanti ai cosiddetti bamboccioni - spiega Carlo Garofolini, presidente dell'ADICO che ha curato l'indagine elaborando i dati dell'ufficio statistica del Comune e di Quattro Ruote - sono molti i ragazzi che vorrebbero andarsene di casa. Ma dove trovano i soldi?». Affitti. Per il 18enne che intende uscire di casa, la voce più insidiosa è quella degli affitti. Per un miniappartamento arredato a Mestre si spendono fra i 550 e i 600 euro al mese, ai quali bisogna aggiungere 80-100 euro per il condominio. «Difficile che un giovane appena uscito dalle scuole superiori possa trovare un lavoro in grado di sostenere questi canoni di locazione - sottolinea Garofolini - Solitamente i ragazzi trovano occupazioni precarie da 700-800 euro al mese. Oppure vengono assunti con il contratto di formazione lavoro». Impossibile andare da soli in un mini. Chi esce di casa a 18 anni, dunque, punta alla coabitazione. E sempre a Mestre per due camere arredate si chiedono in media 650 euro al mese, per tre camere 700. La coabitazione, insomma, risulta più abbordabile. Studenti. Le opportunità di affitti agevolati per gli studenti universitari ci sono, ma sono limitate. L'Esu fornisce stanze per i giovani con bassa soglia di reddito familiare. Poi ci sono collegi come la Domus Civica a altre realtà . Ma per lo più gli studenti sottostanno agli affitti di mercato che, per una camera singola, si aggirano attorno ai 500, 600 euro al mese. I 18enni che proseguono gli studi «vengono sostenuti economicamente dalle famiglie - ricorda Garofolini - Molte delle quali fanno salti mortali per permettere ai figli di ottenere una laurea. Anche perché la sola iscrizione all'Università di Venezia costa più di 1.400 euro l'anno». Altre spese. Se fossero costretti a uscire di casa per legge, come proposto Brunetta, i 2 mila «bamboccioni» veneziani dovrebbero affrontare spese di ogni tipo. Oltre all'affitto, c'è il carrello alimentare, calcolato in 40 euro a settimana, perché si sa che i ragazzi rinunciano spesso a mangiare per soddisfare altre esigenze. Per quanto riguarda l'auto, il peso più consistente è dato dall'Rc. In questo caso, l'indagine prende in esame una delle assicurazioni meno care: Generali (653 euro all'anno). Poi c'è il tagliando, il bollo, la benzina. «Nel conto abbiamo anche inserito due cene in ristorante e due in pizzeria, seguendo i costi dell'Osservatorio prezzi del Comune. Poi 50 euro al mese per piscina o palestra. Ma ci sono molte altre spese extra non inserite, come il parrucchiere, la discoteca, lo spritz». Poveri bamboccioni.
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