Vicenza non si è fatta sfuggire negli ultimi anni una serie di occasioni per fare da scenografia di vicende a dir poco "nebulose": una di queste, comunque inquietante se solo si prova a guardare dietro al... bosco che la avvolge anche se certo non la più rilevante se la mettiamo a confronto ad esempio col crac della BPVi, la "delocalizzazione" a Rimini della testa della Fiera di Vicenza e della secretazione dei fattacci della Fondazione Roi, è quella del Torrione di Porta Castello per la sua cessione con successiva "recompra", da calcio mercato, solo nominalmente gratuita per il Comune se mai cesseranno i decenni di comodato (almeno 90, cioè 30 più 60 anni...) altrettanto gratuito che la giunta Variati ha concesso ad Antonio Coppola
Si è conclusa oggi, con la firma davanti al notaio e l'ufficializzazione a palazzo Chiericati alla presenza del sindaco Achille Variati, la procedura di acquisizione del Torrione di Porta Castello da parte del Comune di Vicenza. La proprietà di uno dei più significativi edifici del sistema delle fortificazioni medievali della città , da cinque secoli privata, diventa quindi pubblica.La nuda proprietà dell'imponente edificio, infatti, è stata ceduta dal collezionista Antonio Coppola al Comune di Vicenza, mentre l'usufrutto dell'immobile resterà per 30 anni in capo alla Fondazione Coppola - onlus.
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E' stato un pacifico assalto quello che si è verificato nei mesi scorsi al Torrione di porta Castello. Numerosi visitatori, interessati a conoscere da vicino la storia del monumento e ad ammirare il suggestivo panorama, si sono affrettati a prenotare la visita occupando tutti i posti a disposizione e creando anche una lista d'attesa. Pertanto l'assessorato alla crescita, con "Fondazione Coppola onlus", ha deciso di prorogare l'opportunità offerta garantendo nuove visite guidate nel mese di marzo, sabato 3, 10, 17, 24, rispettivamente per tre turni, alle 15, alle 16 e alle 17. Sarà necessario prenotare contattando, entro le 20 del venerdì antecedente il giorno di visita, l'associazione Ardea per la didattica museale, via email all'indirizzo [email protected] o telefonando al numero 346 5933662.
Pubblicato alle 17.06, aggiornato con video interviste a Bulgarini e Coppola alle 21.13. Da sabato 6 gennaio sarà possibile visitare gratuitamente il Torrione medievale di porta Castello, uno dei più importanti monumenti della città che, per la prima volta nella storia, sarà accessibile al pubblico. Le visite, che si protrarranno fino a domenica 28 gennaio, saranno a cura dell'associazione Ardea per la didattica museale. A darne l'annuncio questa mattina 3 gennaio erano presenti il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, il mecenate proprietario dell'immobile Antonio Coppola (nella foto a fianco del vicesindaco) e la presidente di Ardea per la didattica museale Miriam Cola.
Metto da parte le tante perplessità che ho espresso a suo tempo, quando si è profilata la vicenda legata al Torrione di Porta Castello ultimo brandello, si fa per dire, di un complesso notevole ormai presente solo nei testi che narrano le strie della nostra città . Avevo al tempo una visione diversa dell'utilizzo della grande torre, ma le cose hanno preso un avvio d'altro genere e quindi non rimane che prenderne atto e, magari, aiutarlo anche a realizzarsi al meglio. Pensarlo facilmente trasformabile in un autentico museo, indipendentemente dal fatto che sia pubblico o privato, è stato per lo meno azzardato.
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Anche la Sovrintendenza alle Belle Arti conferma di non considerare la Basilica Palladiana un "museo" ma un monumento la cui integrità artistica e culturale va tutelata e preservata anche in termini di fruibilità estetica e visiva quando, per decisioni diverse, diventa, come l'ha definito ieri il sindaco Achille Variati, un "prezioso contenitore" per una mostra temporanea, come quella di Van Gogh. Ma, se i cda della Roi a guida Gianni Zonin hanno elargito fondi solo in minima parte al "museo civico", come il marchese Giuseppe Roi definisce nello statuto, e al singolare, palazzo Chiericati come destinario delle attività della Fondazione a lui intitolata, non è da meno nel suo comportamento, diciamo, discutibile, il nuovo cda a trazione Andrea Valmarana e a guida Ilvo Diamanti.
Pubblicato il 15 agosto alle 13.41, aggiornato il 16 alle 10.53. Qualche tempo fa il Giornale di Vicenza ha informato che, dei 300.000 metri quadrati di immobili di BPVi, Banca Intesa Sanpaolo ne aveva "ritirato" solo 25.000 metri quadri, senza peraltro fornire alcuna indicazione. Al momento, quindi, si può solo immaginare che quali immobili passino a Banca Intesa e quali restino in Banca Popolare di Vicenza in Liquidazione Coatta Amministrativa sia ancora oggetto di trattativa. Se così fosse e se Immobiliare Stampa Scpa, l'immobiliare controllata al 100% dalla ex BPVi, rimanesse nel "perimetro" della LCA ci sarebbero 203 milioni circa, per lo meno a bilancio, su cui contare "anche" per i soci truffati della ex Popolare al di là dei fantasmagorici, e forse solo virtuali, numeri dei denari recuperabili dai crediti in sofferenza, la cui monetizzazione appare a dir poco problematica visti i criteri con cui sono stati elargiti, magari anche in cambio di "baciate", durante la gestione di Gianni Zonin.Â
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In data 25/07/2017 in occasione del consiglio comunale e della discussione sul Torrione di Porta Castello avevo chiesto, scrive Liliana Zaltron capogruppo del Movimento 5 Stelle Vicenza nella nota che riportiamo, ripetutamente all'assessore Michela Cavalieri che mi fossero trasmesse urgentemente le visure della Osteon Technologies srl ed, essendo questa una holding, anche le visure delle partecipate... Ritenendo che detta documentazione fosse necessaria come base prima di qualsiasi altra analisi e che quindi sarebbe dovuta essere a disposizione dell'amministrazione mi aspettavo di riceverla, come peraltro richiesto, il giorno successivo.
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Finita la festa, non resta che portare a casa una proprietà , quella "nuda" del Torrione di Porta Castello, che non potrà essere usata, ma solo iscritta nel libro del patrimonio del Comune di Vicenza a riempire qualche casella vuota dopo le cessioni compiute e da compiere di veri e produttivi patrimoni. Sarà come nelle famiglie di un tempo che conservavano gelosamente un patrimonio, gioielli ecc., che non rendeva nulla, ma faceva fiera la famiglia stessa. A differenza,però, il Comune non potrà , come ha fatto per le Quote autostrade, disfarsene, per far cassa. Ben difficilmente il proprietario attuale sarò disponibile a ricomprarsi il bene.
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Sulla vicenda della Torre scaligera, ovverossia il Torrione di Porta Castello, ho già scritto il mio pensiero, e potete leggerlo sia su "pervicenza.it" e su "VicenzaPiu.com'" ("La grande torre di Vicenza, una città da consegnare integra al futuro anche quale racconto del passato") oltre che su Facebook, quindi non mi dilungherò. Mi limito a notare che la maggioranza ha votato per l'accordo con il proprietario Antonio Coppola, salvo Ennio Tosetto che ha votato contro, mentre le opposizioni in parte hanno votato contro e in parte si sono astenute. Altre, stando a quanto riferito dalla stampa, pare fossero assenti. Di tutto quello che è stato detto e fatto in Consiglio Comunale il 25 luglio 2017, in relazione al Torrione, chi parlando a favore chi contro, e infine con il voto che ha chiuso, almeno per ora, la partita come fatto "certo" personalmente vedo una sola cosa.
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