Scomparsa Zanzotto, Zanoni: basta ipocrisia
Mercoledi 19 Ottobre 2011 alle 17:21"Con la morte di Zanzotto abbiamo perso uno dei poeti più liberi e profondi d'Italia, adesso non sprechiamo il suo insegnamento". Così saluta la scomparsa del poeta di Pieve di Soligo Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, che con il poeta condivideva le origini trevigiane e l'impegno per la tutela del territorio e dell'ambiente veneto. Continua a leggere
In memoria di Andrea Zanzotto, Fracasso: "con la poesia ha interpretato una terra"
Martedi 18 Ottobre 2011 alle 23:29"Le parole possono unire mondi lontanissimi". Ricorda così Stefano Fracasso, consigliere regionale del PD, il poeta nativo di Pieve di Soligo scomparso oggi, a meno di due settimane dal suo 90° compleanno. "Non ero l'unico - ricorda Fracasso - ad averlo ascoltato ancora una volta in occasione del suo 90° compleanno proprio pochi giorni fa. È stato un saluto ricco d'emozioni: lui impassibile e semplice anche davanti alle numerose autorità della nostra terra che hanno voluto salutare i novant'anni di un uomo che ha segnato in punta di penna la cultura della nostra terra". Continua a leggere
Il sindaco di Vicenza Variati e l'assessore alla cultura Lazzari ricordano Andrea Zanzotto
Martedi 18 Ottobre 2011 alle 20:10Oggi siamo più poveri. Ci ha lasciato Andrea Zanzotto
Martedi 18 Ottobre 2011 alle 20:00Giorgio Langella, PdCI FdS Vicenza
Continua a leggerePresentazione nuova edizione delle Anacreontee
Venerdi 30 Aprile 2010 alle 09:44Gilberto Padovan - Sarà la cornice palladiana del Teatro Olimpico di Vicenza a ospitare, sabato 14 maggio prossimo, la presentazione della nuova opera che Gilberto Padovan Editore stampa nel trentennale della propria attività . Ad arricchire il prestigioso catalogo, che annovera sia volumi rari che cartelle d'arte, giunge ora la raccolta delle Anacreontee tradotte e commentate da Giorgio Pegoraro, prima edizione italiana dopo quella di Luigi A. Michelangeli risalente al 1882 (Zanichelli, Bologna) voluta dal Carducci.
Un autentico evento culturale, dunque, che torna a mettere a disposizione dei lettori e degli studiosi quei sessanta componimenti anonimi, contenuti nell'Antologia Palatina
Continua a leggereIdentità, il Veneto è Serenissimo. Non leghista
Domenica 11 Ottobre 2009 alle 12:00Potete leggere questo articolo sul numero 166 di VicenzaPiù, da ieri in edicola a 50 centesimi e da oggi in distribuzione gratuita in città oppure scaricabile dal sitoÂ
Dalla polemica di Zanzotto contro la Lega un'occasione per riflettere su cosa vuol dire essere veneti. Cioè né italiani, né padani
Non abbiamo letto mai una riga del poeta Andrea Zanzotto nato a Pieve di Soligo, eppure ci sentiamo veneti almeno quanto lui. Non ne facciamo un vanto, quel che vogliamo dire è che la polemica innescata dalle sua invettiva contro la Lega Nord («È come una peste, quella... ») nel salotto televisivo dell'Infedele racchiude un problema ben più importante della schermaglia politica abilmente pianificata dal trombettiere prodiano Gad Lerner: cosa vuol dire essere veneto.
Chiagnere e fottere
Lungi da noi fare gli avvocati difensori del Carroccio. I leghisti, che vanno avanti da più di vent'anni a protestare col miraggio della "libertà " dei Veneti, sono da quindici anni al governo di questa regione e alla loro terza prova come ministri di un esecutivo a Roma, che evidentemente tanto ladrona per loro non è. A Napoli, quando uno si lamenta ma campa alla grande, si dice che "chiagne e fotte".
Il PNV difende Andrea Zanzotto
Mercoledi 7 Ottobre 2009 alle 14:19Partito Nasional Veneto
Andrea Zanzotto ha ragione
Senza cultura un Popolo è morto
Leggiamo con preoccupazione le parole irate di molti esponenti politici veneti contro il più grande poeta veneto vivente e di tutto il novecento. Ha ragione, invece, Andrea Zanzotto.
Ha ragione e le sue parole di testimone di un secolo di storia veneta dovrebbero tutt'al più essere accompagnate dal silenzio, mai da commenti di supponente superiorità da parte di chi ha facili palcoscenici mediatici, ma anche abissali vuoti culturali e intellettuali.
Ha ragione, invece, Andrea Zanzotto: la lega è la peste. Lo è in prima battuta per chi vuole l'indipendenza veneta, le cui ragioni certo affondano nella nostra storia, ma le cui motivazioni si trovano nel presente e soprattutto nella mancanza di un futuro, in particolare per i giovani veneti.
Ma lo è anche per sé stessa, perché nella propria incapacità di dare spessore culturale al proprio pensiero politico resta succube di chi ne ha anche solo una parvenza e diviene pertanto una mera organizzazione esecutrice di volontà e disegni altrui.
Ecco perché abbiamo scelto di andare controcorrente e poco più di un anno fa per ottenere la nostra indipendenza abbiamo intrapreso la strada più difficile, ovvero la fondazione di un nuovo partito nazionale veneto.
Lo abbiamo fatto anche per avere la libertà di aprirci al mondo intellettuale, cui la lega appestata era ed è impermeabile.
Senza cultura un Popolo è morto. E ricordiamoci che Zanzotto ha dato dignità alla nostra lingua veneta prima di noi, quando nessuno lo faceva.
Ricordiamocelo sempre e anche quando non siamo d'accordo con lui tutt'al più abbassiamo la testa e facciamo silenzio, in segno di rispettosa riconoscenza verso chi ci può guardare dall'alto di ciò che ha fatto e non ha bisogno di avere consenso per dire ciò che pensa.
Gianluca Busato
Segretario PNV