La Borsa Italiana fa richiesta a BPVi: deve cambiare tre membri del cda. E Unicredit conferma possibile rinvio aumento di capitale
Giovedi 31 Marzo 2016 alle 09:32
Popolare di Vicenza, Borsa Italiana chiede di sostituire tre consiglieri. Mentre restano aperti gli interrogativi sui mercati intorno alla garanzia di Unicredit sull’aumento di capitale da 1,5 miliardi. Nella corsa ad ostacoli che entro metà aprile dovrà chiudere ricapitalizzazione e quotazione in Borsa, spunta un nuovo nodo per Bpvi. Stavolta la richiesta viene da Borsa Italiana e riguarda la sostituzione di tre dei 18 consiglieri del cda. Richiesta per aumentare il tasso di competenza specifica del board di quella che si appresta a diventare una società quotata, pare il senso della richiesta. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)
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La Borsa Italiana fa richiesta a BPVi: deve cambiare tre membri del cda. E Unicredit conferma possibile rinvio aumento di capitale
Giovedi 31 Marzo 2016 alle 09:29
Popolare di Vicenza, Borsa Italiana chiede di sostituire tre consiglieri. Mentre restano aperti gli interrogativi sui mercati intorno alla garanzia di Unicredit sull’aumento di capitale da 1,5 miliardi. Nella corsa ad ostacoli che entro metà aprile dovrà chiudere ricapitalizzazione e quotazione in Borsa, spunta un nuovo nodo per Bpvi. Stavolta la richiesta viene da Borsa Italiana e riguarda la sostituzione di tre dei 18 consiglieri del cda. Richiesta per aumentare il tasso di competenza specifica del board di quella che si appresta a diventare una società quotata, pare il senso della richiesta.
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"Soci top 999 BPVi": tra il 98° e il 137° posto due coop e il perchè Vi.Fin. fugga dal Vicenza Calcio. Ma nella visura Veneto Banca...
Giovedi 31 Marzo 2016 alle 01:02
Il sempre "curioso" collega Marco Milioni, che abbiamo appena sentito al riguardo, azzardava ieri, 30 marzo, due ipotesi errate su tre sul 62.45% delle azioni intestate alla Banca Popolare di Vicenza nella visura camerale (vedi foto di copertina, ndr) con l'elenco dei primi 999 soci della Banca Popolare di Vicenza che noi stiamo pubblicando e commentando dal 20 marzo. In quel 62,45% non ci sono ad oggi nè ci potrebbero essere, visto che la questione è tutta da affrontare, azionisti "baciati" nè azioni ad oggi proprie consentite solo dal 5 marzo magari proprio per i "baciati" o per operare movimenti in Borsa per l'equilibrio delle quotazioni, se in Borsa la BPVi ci arriverà visto il "malessere" di Unicredit...). Quel 62,45% (che se fosse, tra l'altro, della BPVi le avrebbe portato un flop da oltre 3,5 miliardi di euro agli ultimi, fasulli valori delle azioni), come il collega ipotizzava in terza istanza, sono "raggruppate per una questione di semplicità nella stesura degli elenchi dei soci".
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Zonin a passeggio con un borsone, Unicredit non vorrebbe più aprire la borsa per aumento di capitale BPVi e un socio vuota il... sacco. Di improperi contro Iorio e gli Iorio boys
Mercoledi 30 Marzo 2016 alle 19:39
Mentre martedì 22 marzo scorso Gianni Zonin passeggiava con un borsone verso Corso Palladio (c'è chi dice, maliziosamente, che fosse ancora attivo nella raccolta di deleghe per l'assemblea del 26 in cui, grazie agli astenuti, non è passata la richiesta di azione di responsabilità verso il suo Cda) e dopo che anche Imi del Gruppo Intesa utilizza frasi più "sfumate" sul suo impegno con Veneto Banca a garantire l'aumento di capitale da un miliardo, si accavallano le voci, sempre più nette, di possibili tentativi di disimpegno da parte di Unicredit dalla garanzia per la copertura di 1,5 miliardi dei complessivi 1,763 chiesti agli investori dalla Banca Popolare di Vicenza.
Continua a leggereSalta garanzia Unicredit su aumento della Banca Popolare di Vicenza? Risponda Iorio!
Sabato 26 Marzo 2016 alle 11:33
Ieri ci è sfuggita una indiscrezione importante, pubblicata su Il Fatto Quotidiano e ripresa oggi da Marino Smiderle sul quotidiano locale, quasi a aumentarne la credibilità vista la sua ben nota consuetudine esclusiva con le fonti locali, di prima e di ora ma, speriamo nel cambiamento reale, non di sempre, sull'aumento di capitale della Popolare di Vicenza per la cui garanzia Unicredit starebbe provando a fare marcia indietro tanto più che il contratto relativo ad oggi sarebbe solo "un preliminare". Ce ne scusiamo con i lettori, ma eravamo presi dopo l'intervista "pasquale" ad Achille Variati su sistema di trasporti, "questione morale" vicentina e veneta, nomine nei Cda e suo mandato (la pubblicheremo nel pomeriggio dopo il focus in corso sull'assemblea della BPVi in Fiera), dal tentativo non facile di raggiungere Roma da Vicenza via bus e treni a ... vapore.
Continua a leggereBanca Popolare di Vicenza e Veneto Banca: in tre anni 16 miliardi di distruzione di valore in Veneto. Colpito da... una manovra finanziaria
Lunedi 21 Marzo 2016 alle 10:52
Non siamo di certo felici di quello che sul crack di fatto, finanziario-economico, della Banca Popolare di Vicenza, di più, e della Veneto Banca, un po' meno, sta ora venendo fuori ma che non sta avvenendo ora, perchè tutto è successo quando altri non ne parlavano e noi eravamo i "cattivi" che pubblicavano, a... rischio e pericolo proprio, i warning sui due istituti dal 2010 con tanto di dati, assenti o confutati ad arte sui media compiacenti di casa.. loro. Non siamo contenti perchè il buco è tale che ci vorranno anni, se non di più, per sanarlo e non siamo felici di aver avuto ragione perchè l'ammanco è a carico soprattutto dei 118.000 risparmiatori e degli imprenditori veri (da ieri abbiamo iniziato a pubblicare in esclusiva l'elenco ufficiale dei 999 soci top, a partire dagli ultimi 99).
Continua a leggereFondazione Roi, allo squallore degli accusati si sommano i dubbi sugli accusatori: dalla nipote di Giuseppe Roi a troppi ex dei poteri
Venerdi 4 Marzo 2016 alle 23:48
«Gianni Zonin e la Fondazione Roi, ora è un caso: dopo le "puntate" flop su azioni BPVI la triangolazione per comprare l'ex Cinema Corso. Di mezzo Berlusconi, Unicredit, Intesa e... il Multisala Roma. In città c'è Rai Report»: così titolavamo venerdì, 4 marzo, la nostra inchiesta basata su «documenti certi, sia pure complessi ma non impossibili da trovare per chi sappia e voglia farlo (e noi siamo tra i maggiori contribuenti vicentini delle società che forniscono visure di ogni tipo che costano ma rendono fatti documentati i rumors di corridoi spesso interessati più a certi ronzii che ad altri boati conclamati)...».
Continua a leggereGianni Zonin e la Fondazione Roi, ora è un caso: dopo le "puntate" flop su azioni BPVI la triangolazione per comprare l'ex Cinema Corso. Di mezzo Berlusconi, Unicredit, Intesa e... il Multisala Roma. In città c'è Rai Report
Venerdi 4 Marzo 2016 alle 11:01
Mentre sale lo sconcerto per la vergogna che non provano neanche i "nuovi" del Cda della Banca Popolare di Vicenza, tra cui il faro made in Bce, Francesco Iorio, nel non opporsi alle buonuscite milionarie dei pessimi vertici precedenti e, peggio ancora, nell'accordare a se stessi retribuzioni complessivamente superiori a quelle del vicino passato crescono i rumors intorno a un altro feudo, quello della Fondazione Roi, che Gianni Zonin, suo presidente su nomina, per statuto, del precedente Cda della Banca, cioè di se stesso, si sarebbe costruito come buen retiro (riserva di caccia?) per il dopo "cacciata" dalla presidenza della BPVi.
Continua a leggereFederico Ghizzoni, ad Unicredit: "aumento di capitale BPVi un successo". Ma ora la Borsa quota a valori dimezzati...
Giovedi 18 Febbraio 2016 alle 21:23
“L’aumento di capitale di Banca Popolare di Vicenza sarà un successoâ€. Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, si è esposto in prima persona con endorsement alla banca guidata da Francesco Iorio, che proprio con l'istituto milanese ha firmato un accordo di garanzia per l'operazione da un miliardo e mezzo. Rispondendo a una domanda sulla situazione dell’istituto a margine dell’Ubs Conference ha dichiarato che "il mercato sarà positivo e che l’aumento di capitale andrà a buon fine" e ha sottolineato come la Popolare vicentina abbia "fatto tanto per risolvere i problemi di qualità dell’attivo e di bilancio", oltre ad operare "in un’area molto ricca che può solo far beneâ€. "I prezzi sono molto attraenti", ha aggiunto.
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Unicredit garantisce aumento BPVi ma ha i suoi problemi in Borsa: il cavaliere bianco diventa "rosso Unipol"? Con cui Zonin ...
Venerdi 29 Gennaio 2016 alle 10:30
Piazza Affari cade con le banche in un'ennesima seduta da dimenticare per i mercati azionari in questo soffertissimo 2016, registra la peggiore perfomance tra i principali listini con il Ftse Mib arretrato del 3,49%, che porta a -15% il flop della Borsa milanese da inizio anno, e va peggio delle pur affannata Borsa di Francoforte che con il -2,44% perso ieri segna nel complesso -10% rispetto a inizio anno. «Sia il listino italiano che quello tedesco - scrive Vito Lops su Il Sole 24 Ore - sono stati caratterizzati dalla vendita del comparto bancario, ma per motivi diversi».
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