Villa Saraceno: Secco soddisfatto per ok Unesco
Mercoledi 11 Agosto 2010 alle 00:00La Provincia accoglie con soddisfazione la decisione dell'Unesco di confermare Villa Saraceno di Agugliaro nell'elenco dei beni patrimonio mondiale dell'umanità .
Continua a leggereVicenza e ville Palladio nel Veneto: on line in inglese
Venerdi 2 Luglio 2010 alle 13:43Francesca Lazzari, Comune di Vicenza - "La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto" è on line nel sito del Forum Center anche nella versione in inglese
La guida Unesco "La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto" è stata tradotta in inglese per poter diffondere anche all'estero la conoscenza delle bellezze architettoniche realizzate da Andrea Palladio e disseminate nel territorio vicentino e veneto. Uno strumento predisposto su iniziativa dell'ufficio Unesco del Comune di Vicenza, che offre così un'opportunità per incrementare la presenza turistica in città e nelle località dove si trovano le ville palladiane, sviluppando in particolare una fruizione consapevole.
Continua a leggereEffetto farfalla: Settimana del libro alla Zanella dal 19
Domenica 18 Aprile 2010 alle 11:00Penso che tutti voi avrete almeno orecchiato quella che chiamano Teoria del Caos, o Teoria delle Catastrofi, abitualmente presentata col solito esempio: ‘Il battito d'ali di una farfalla in Asia può portare alla nascita di un ciclone in America Centrale'.
In altre parole, il cosiddetto ‘Effetto Farfalla' starebbe a dimostrare come piccoli cambiamenti possano portare a conseguenze straordinarie ed imprevedibili, e come piccole forze possano essere amplificate in altre di grande entità .
Di questa rete infinitamente complessa di rapporti ambisce oggi a far parte anche la Scuola Elementare "G. Zanella" (I.C. n. 6) con la Settimana del Libro, che si svolgerà nelle classi della scuola dal 19 al 23 aprile.
Facciamo un passo indietro, e un po' di storia.
Continua a leggereLa Base o l'Unesco? Segnali dall'alto
Sabato 27 Marzo 2010 alle 18:45
Riceviamo da Alberto Peruffo (Antersass) e pubblichiamo
Amici di Upstanding, Frontedellacultura, Hranet.net, e di Vicenza,
questa mail inaspettata per portare alla vostra conoscenza l'importante risultato raggiunto grazie anche all'ultimo passaggio di Gandhi's UpstandingNetPoint, al contributo di voi tutti.
Per chi è da un po' che non entra nel sito dell'opera-azione, entri ora e potrà vedere gli sviluppi della diffusione, lasciando caricare Google Maps e zoomando in Italia ed Europa.
Entrate qui: http://www.upstandingpoint.net/
Questa diffusione,
più le lettere personali arrivate da molti dei partecipanti Upstanding alle sedi Unesco,
più la consegna delle firme dell'Istanza Vicenza Out of Unesco (v. 1° febbraio Parigi),
più la mia corrispondenza con Parigi per la stesura della procedura di Protocollo,
più le ultime foto "spaventose" (in allegato) inviate a Parigi, che hanno fatto diventare i termini di paragone inequivocabilmente visivi;
tutto ciò ha portato alla lettera protocollata ufficialmente dal Capo della Sezione Europa Nord America, massimo dirigente del Patrimonio per la nostra zona, spedita non solo al Ministero dei Beni Culturali (come si nota nei Cc in calce), ma anche a quello degli Esteri.
Una procedura anomala, che parte dall'alto (il Protocollo parte dal basso), in cui la dirigenza, preoccupata, invita i responsabili prossimi a una presa di coscienza e a relativi commenti. Commenti sulla oramai non più procrastinabile questione aut-aut, La Base o l'Unesco?, che emerge dai fascicoli da noi consegnati il 1° di febbraio, frutto della nostra Conferenza del 3 ottobre 2008, "boicottata" (oscurata) sia dai quotidiani locali, Il Giornale di Vicenza (nonostante avessimo come moderatore Cesare Galla), sia dal Comune di Vicenza.
I motivi del boicottaggio sono ora comprensibili più che mai.
D'altra parte, avere avuto relatori di altro profilo, tra cui Rettori e Docenti di Università di chiara fama, e aver sollevato questioni ora più che mai intellegibili (ridefinizione delle buffer zones, inconciliabilità tra Patrimonio e Militarizzazione, impatto socio-culturale su di una città che aveva tra le sue qualità primarie la propensione culturale consegnata dalla storia), erano fatti troppo scomodi da considerare per chi non aveva la volontà di sostenerli, ma di insabbiarli.
Invito tutti voi a far girare queste immagini e la lettera protocollata a tutti gli amici e conoscenti.
È giusto che la vergogna di Vicenza sia propagata al mondo intero, si fa per dire, ma neanche tanto dal momento in cui Vicenza passerà alla storia per essere la prima città Patrimonio Unesco privata della sua natura a favore di un futuro che la consegnerà ai posteri come Città Militare (o la Città Cimitero di cui Hüllweck aveva paura, come mi scrisse in una sua lettera intimidatoria, obliquamente privata, per bloccare The Wandering Cemetery).
Le immagini allegate sono inequivocabili, tanto da aver fatto impugnare carta e penna la Direzione Unesco il giorno stesso in cui le ho consegnate.
Vicenza ora deve tremare. Le coscienze di chi ha avvallato, taciuto o compensato devono ora prepararsi ad accogliere una macchia indelebile. Non prendetevela con me se Vicenza uscirà dall'Unesco. Metto tra gli indirizzi visibili, anzi, visibilissimi, quello del Sindaco di Vicenza e del nuovo direttore del Giornale di Vicenza. Mandate a loro i vostri reclami. Io sono stato un semplice strumento della legalità , della Convenzione Unesco. Niente di più, a parte la creatività e la costanza delle mie azioni e nonostante le farse capitate in città , come quella in cui sono stato mio malgrado coinvolto, in parte. Mi riferisco all'uso strumentale della Statua di Gandhi che non ho mai visto e di cui tuttavia avevo preconizzato l'immaterialità già nel lancio concettuale dell'opera-azione. «Immaginiamoci il Mahatma Gandhi, non una semplice statua...» dicevo già fin dalla prima riga. Comunque sia, il pensiero di Gandhi si è propagato con successo nonostante l'indebita appropriazione della sua immagine da parte di terzi che non hanno mantenuto la loro parola.
Io, e il mio gruppo di lavoro, consegneremo a breve il Protocollo di uscita dall'Unesco.
Non posso certo io fermare la procedura Unesco o la Base Dal Molin.
Prima di salutarvi e augurarvi buone cose, per gli amici che amano la montagna e il confine, per ridarci un po' di ossigeno dopo tante nefandezze, colgo l'occasione per mettere sotto la vostra attenzione il mio ultimo progetto di rete (figlio della sperimetazione di Usptanding). Iborderline.net http://www.iborderline.net/ - una rivista archivio di esplorazione culturale e geografica che mira a diventare l'archivio più importante di alpinismo esplorativo a livello internazionale grazie al rafforzamento dei canali nazionali dedicati all'esplorazione culturale (in realtà è una riconfigurazione di un lavoro che compie quest'anno 10 anni. Sul web!).
AÂ presto
Alberto Peruffo
PS Altri dettagli, con l'articolo sul Giornale di Vicenza comparso il 23 marzo e la scurrile lettera di replica di Silvano Giometto, e la mia controreplica, si possono leggere qui, nel sito No Dal Molin:
http://www.nodalmolin.it/spip.php?article869 Â
http://www.nodalmolin.it/spip.php?article871
Sì a Base Usa, no a preoccupazioni Unesco
Martedi 23 Marzo 2010 alle 23:53
Lettera di Silvano Giometto a Mr. Mechtild Rossler (Unesco)
Mr. Mechtild Rossler
Chief of Section
Ufficio centrale Unesco
Parigi
Egregio Signore,
su un quotidiano locale di Vicenza è uscito un articolo che la riguardava.
Lei il 19 marzo 2010 ha scritto alla delegazione permanente Unesco in Italia, all'Icomos, al ministero dei Beni culturali, alla commissione nazionale Unesco e all'ufficio Unesco di Venezia per sottolineare il caso Vicenza con la Base USA e «i potenziali rischi su beni di proprietà del patrimonio mondiale».
Mi permetto alcune precisazioni.
Qui a Vicenza ci sono certi personaggi, per lo più perditempo, che vanno in giro a raccontare che sui cieli di Vicenza avremo F-16 a bassa quota e Mig sovietici a scaricare bombe; avremo una Base militare USA come bersaglio strategico con bambini vivi come scudo umano e le falde acquifere prosciugate dalle costruzioni militari.
Ordigni nucleari nascosti negli scantinati e atti terroristici dalla mattina alla sera.
Questi individui, fortunatamente una minoranza, sono personaggi che purtroppo basano la loro cultura aeronautica solo su film della seconda guerra mondiale.
Sono convinti che il pilota automatico sia un pupazzo che si gonfia sotto la masturbazione di una hostess e che un passeggero con qualche ora di volo sia in grado di portare a terra un Jumbo in una pista americana.
Fortunatamente si tratta solamente di una scolaresca di poco più di un centinaio di persone in servizio permanente effettivo alle rotatorie di Via Dal Verme zona aeroporto a Vicenza o alle marce o alle fiaccolate in tutti quei posti dove c'è da piantare qualche grana ma che comunque sono arrivate fino a Lei a raccontare le scemenze dei danni della Base USA sulla città Unesco di Vicenza.
Ma è solo trippa per i creduloni.
La verità è che il progetto Dal Molin è fatto da un popolo in possesso di una tecnologia che li ha portati sulla luna con biglietto di ritorno, con codici di progettualità architettonica venti anni avanti le nostre università e con garanzie di sicurezza assolutamente concilianti con il rispetto dei diritti fondamentali della sicurezza e della convivenza.
E lei vuole che una nazione del genere non sia in grado di rispettare le regole del nostro ecosistema urbanistico e ambientale?
Vicenza è fortunata e orgogliosa di avere questa Base che molte altre città d'Italia ci invidiano.
Una soluzione che non rappresenta alcuna stonatura con la nostra città mentre assai stonati risultano gli atteggiamenti di chi passa il suo tempo a caccia di fantasmi e di mostri inesistenti.
Porgo cordiali saluti,
Silvano Giometto
Comitato a favore Base Usa a Vicenza
Via Quattro novembre, 4
36100 Vicenza
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Fuori dall'Unesco? Domanda d'attualità
Martedi 23 Marzo 2010 alle 11:22Maurizio Franzina
Vicenza, 23 Marzo 2010.
Oggetto: domanda di attualitÃ
Egregio Sig. Presidente,
Il Giornale di Vicenza di oggi riporta la notizia che l'impegno per far escludere la città di Vicenza dalla lista UNESCO procede.
Infatti cosi titola il giornale odierno :
DAL MOLIN. Una lettera della responsabile per l'Europa al ministero e alle commissioni italiane
«La Base ci preoccupa» Unesco scrive all'Italia
La vicinanza della nuova zona militare Usa al centro storico, oggi patrimonio dell'umanità , fa muovere gli uffici centrali di Parigi
considerando che nell'area Dal Molin la base militare sussiste da almeno settanta anni,
considerato che la base era presente e funzionante (era anzi la sede di un comando di livello internazionale, la V ATAF) quando la prestigiosa iscrizione UNESCO fu concessa,
considerato che un la cancellazione dalla lista UNESCO genererebbe un gravissimo danno all'immagine, al commercio ed al turismo cittadino,
chiedo
se il Sig. Sindaco condivide l'iniziativa di cancellazione di Vicenza dalla lista del patrimonio mondiale dell'umanità ?
cosa intende fare il sig. Sindaco per avversare questa perniciosa iniziativa ?
Grazie per la risposta scritta ed in aula.
Maurizio Franzina
Arrigo Abalti
Gerardo Meridio
Francesco Rucco
Valerio Sorrentino
Continua a leggereDomani Opera azione di Alberto Peruffo
Domenica 31 Gennaio 2010 alle 00:30
Di seguito ci sono link e comunicati inerenti l'ultima opera-azione di Alberto Peruffo www.albertoperuffo.it in difesa del patrimonio culturale della città di Vicenza.
L'artista vicentino è da anni impegnato in opere di social network di forte impegno civile come The Wandering Cemetery e The Sad Smoky Mountains.
Resto a disposizione a questo indirizzo [email protected] o al numero 3403037427 per approfondimenti.
Spero abbia visibilità a questo giorno fondamentale per la città di Vicenza e per il dibattito sull'ampliamento già in atto della base USA Dal MolinÂ
Claudia Avventi
Nuovo logo manipolato in uscita del Patrimonio Mondiale
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Patrimonio_UNESCO.png Â
Abstract Documenti Stampa
PACTA SUNT SERVANDA
1° febbraio 2010
UNESCO World Heritage Center
Place de Fontenoy
PARIGI
A compimento dell'azione-istanza Vicenza fuori dall'Unesco, che ha visto tra i primi firmatari e partecipanti molti intellettuali italiani come Mario Rigoni Stern, Antonio Papisca, Giovanni Benzoni, lunedì 1 febbraio 2010 Alberto Peruffo per il Fronte della Cultura HRANET porterà a destinazione le migliaia di firme raccolte dal 2007 ad oggi, per porre all'attenzione della comunità internazionale il paradossale caso di una città , Vicenza, già Patrimonio Mondiale dell'Umanità , che oggi si appresta a divenire la città non in guerra più militarizzata al mondo con l'ampliamento della base USA Dal Molin.
Alberto Peruffo e i suoi amici, dopo esplicita richiesta, saranno ricevuti dalla Direzione dell'Unesco World Heritage Center proprio nella giornata delle nomination dei nuovi candidati alla World Heritage List e delle osservazioni per la tutela dei Siti protetti. Accanto a questo passaggio ufficiale, un'opera-azione civile in Place de Fontenoy, porterà di fronte alla sede UNESCO la carica simbolica insita nel lavoro compiuto in questi anni da Alberto Peruffo e dalla comunità vicentina contraria alla devastazione fisica e culturale del proprio territorio: o la base o l'UNESCO. Nessuna compensazione per Vicenza. Bensì - nel giorno delle ambitissime nomination - toglierle ciò che non merita più. A meno che non si faccia dietrofront.
/ Approfondimenti in [formato WORD aperti]
http://www.antersass.it/netexpedition_italian.doc
/ Foglio PDF del Leaflet consegnato ai passanti e ai funzionari UNESCO
http://www.antersass.it/NetExPedi_A5.pdf
/ Pagina web riassuntiva con tutti i contenuti e i percorsi dell'Azione Unesco [galleria post-azione dalla settimana prossima]
http://www.antersass.it/netexpedition.htm
/ Intervento del Prof. Papisca, Pacta sunt servanda [Conferenza LA BASE O L'UNESCO, Vicenza 3 ottobre 2008]
http://www.antersass.it/pacta_sunt_servanda.pdf Â
Claudia Avventi
antersass RICERCA CULTURALE E COMUNICAZIONE
Corso Matteotti, 41
36075 Montecchio Maggiore - VI
www.antersass.it
tel 0444 695140
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La salvaguardia delle ville palladiane
Venerdi 11 Dicembre 2009 alle 22:28
Nell'anno in cui si chiude il programma di manifestazioni per il 500° anniversario della nascita di Andrea Palladio, è stato presentato a Vicenza il progetto della valorizzazione degli insediamenti di villa del grande architetto.
Il progetto strategico è stato avviato dalla Regione del Veneto in collaborazione con l'Istituto Regionale Ville Venete e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Previsto nell'ambito del PTRC è finalizzato a garantire la salvaguardia e al tempo stesso la valorizzazione ottimale del patrimonio architettonico rappresentato dalle ville venete di Andrea Palladio.
Dopo gli onori di casa del Sindaco di Vicenza, Achille Variati, sono intervenuti l'Assessore regionale alle politiche per il territorio Renzo Marangon, il professor Antonio Foscari, docente presso l'università IUAV di Venezia, Adele Cesi dell'ufficio patrimonio mondiale U.N.E.S.C.O - NIBAC e Roberto Casarin Segretario Regionale dell'ambiente e territorio.
L'U.N.E.S.CO. ha inserito nella ''Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanita''' 4 siti veneti, tra cui quello denominato ''la città di Vicenza delle ville palladiane del Veneto'', che comprende l'area del centro urbano, con i suoi monumenti e 24 ville progettate da Andrea Palladio e distribuite nelle Province di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza.
Il progetto, che dovrebbe concludersi in 6 mesi comprende una ricognizione dello stato attuale delle ville e dei loro dintorni e una proposta di valorizzazione dei contesti interessati, che preveda l'eliminazione di funzioni urbanistiche non congrue e la riorganizzazione degli spazi attorno alle ville anche attraverso la riapertura di fossati, la messa a dimora di siepi e alberi, tipici della campagna veneta.
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Presentata la guida Unesco
Venerdi 6 Novembre 2009 alle 20:45Â Comune di Vicenza
"La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto", la guida Unesco presentata dall'assessore Lazzari a palazzo Chiericati "è uno strumento di divulgazione intelligente".
Oggi a Palazzo Chiericati l'assessore alla cultura e alla progettazione ed innovazione del territorio Francesca Lazzari ha presentato la guida Unesco "La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto".
L'iniziativa editoriale è finalizzata a promuovere la conoscenza del patrimonio palladiano veneto e vicentino inserito nella Lista dell'Unesco: nel dicembre del 1994 erano stati individuati 23 edifici e 3 ville legati al nome di Palladio; più tardi, invece, nel 1996, sono state introdotte altre 21 ville palladiane sparse nel territorio veneto.
"Il territorio veneto e vicentino - dichiara l'assessore Lazzari - posseggono un patrimonio riconosciuto dall'Unesco, una fisionomia unica che deve essere tutelata da un'urbanizzazione caotica. In tal senso la guida è uno strumento di divulgazione intelligente, esaustivo ed agile, per essere da stimolo alla comunità locale e strumento di conoscenza per i turisti. In questo modo il Comune di Vicenza, in qualità di ente capofila del sito tutelato dall'Unesco, ha svolto un servizio a favore di tutte le realtà locali appartenenti al sistema, con l'obiettivo di promuovere e valorizzare i beni che lo compongono come una risorsa fondamentale per la crescita del territorio interessato, nella sua multiforme articolazione territoriale."
La guida è stata realizzata dagli architetti Rossana Viola e Rosario Ardini dell'ufficio Unesco del Comune di Vicenza che ha ottenuto un finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività culturali di 50mila euro (Legge 20 febbraio 2006, n. 77 "Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella "lista del patrimonio mondiale", posti sotto la tutela dell'UNESCO"). Il Comune, infatti, ha partecipato ad un bando pubblico versando una quota iniziale e successivamente ha collaborato attivamente alla realizzazione del progetto.
Inoltre hanno partecipato alla realizzazione della pubblicazione, offrendo il loro contributo tecnico, il CISA-Centro internazionale studi di architettura Andrea Palladio e l'IRVV-Istituto regionale ville venete. Hanno collaborato anche la Regione Veneto, le 6 amministrazioni provinciali e le 21 amministrazioni comunali interessate all'iniziativa, la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, la Soprintendenza per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico, la diocesi di Vicenza, l'associazione ville venete ed i proprietari delle ville.
Il volume, che non sarà in vendita, verrà diffuso alle amministrazioni delle province e dei comuni veneti interessati da beni appartenenti al sito (Vicenza, Treviso, Padova, Rovigo, Venezia e Verona), alle scuole, le biblioteche civiche, le strutture di informazione e accoglienza turistica (I.A.T), al Forum Center di Piazza dei Signori ed ai proprietari delle ville. Inoltre, nei prossimi giorni, verrà inserito nel sito del Forum Center (www.vicenzaforumcenter.it) perché possa essere consultabile da chiunque sia interessato a conoscere e approfondire la tematica. A breve sarà consultabile dal sito anche la versione in inglese.
La guida esordisce con una breve descrizione del sito Unesco "La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto" per poi passare al centro storico di Vicenza con 23 palazzi frutto dell'opera palladiana. Si passa poi alla definizione di 8 itinerari, in cui si inseriscono le 24 ville (di cui 3 in città ) distribuite sul territorio veneto.
Riquadri di approfondimento su caratteri costruttivi e apparato decorativo arricchiscono le schede di ciascuna villa. A conclusione un scheda cronologica, utile strumento per insegnanti ed alunni, che permette di collocare nella storia le opere architettoniche, e una bibliografia.
L'iniziativa editoriale si configura come la conclusione degli eventi organizzati nel corso del biennio 2008-2009 per celebrare il cinquecentenario della nascita di Andrea Palladio.