Archivio per tag: Torre Girardi

Categorie: Politica

Primi passi

Venerdi 29 Gennaio 2010 alle 18:24

Eccovi in anteprima le "ciacole" che troverete in prima pagina del numero 180 di VicenzaPiù da domani in edicola e da domenica online e nei consueti punti di distribuzione in città. 

 

Scorcio della Valletta del SilenzioChissà se davvero si vedranno le ruspe in azione?

Come ha giustamente osservato l'assessore all'edilizia privata Pierangelo Cangini, c'è da attendersi ricorsi e battaglie legali, e i tempi saranno lunghi.

Però la decisione del Comune di ordinare l'abbattimento dei due famosi fabbricati abusivi della Valletta del Silenzio, uno dei luoghi più caratteristici e delicati di tutta la città, è di quelle che fanno epoca: nel senso che non se ne vedevano da molto, troppo tempo.

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Categorie: Politica

Torre Girardi, le domande senza risposta

Venerdi 27 Novembre 2009 alle 18:19

Domani, sabato, esce VicenzaPiù n. 173, in edicola a 1 euro.

 

Dopo aver pubblicato, unici fra tutti, sul n. 168 di VicenzaPiù a pag. 7 (scaricabile dall'archivio a destra) la versione della Girardi, riceviamo e doverosamente pubblichiamo l'intervento di Fulvio Rebesani sulla complessa vicenda, pure più volte commentata sul settimanale e su questo sito.

 

Fulvio RebesaniNel 2003 l'industria Stimamiglio e la Girardi SpA ottengono il permeso di un palazzo di 7 piani e 16000 mc di volume annesso alla suddetta azienda ove collocare, stando alle dichiarazioni, gli uffici commerciali, direzionali e di progettazione. Neanche fosse la Fiat!
Un enorme immobile a destinazione direzionale nel bel mezzo della zona industriale appare una stranezza, oltreché una illegittimità evidente. Però questa "stranezza" può fruttare all'interessata ditta Girardi (Stimamiglio ha lasciato) qualche milione di euro.
Ma la gente non si accontenta mai e così nel 2004 la Girardi SpA chiede una variante con aumento di due piani (da 7 a 9), destinazione unicamente direzionale (uffici, studi professionali, tecnici, ecc.) , che rende assai di più di quella produttiva, perché la Girardi non é una ditta industriale.

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Categorie: Politica, Informazione

Il Signor G. torna sul senatore Filippi e apre sulla Vela (Torre Girardi)

Domenica 1 Novembre 2009 alle 15:00

Riceviamo e pubblichiamo una nuova opinione del Signor G., arrivataci sempre firmata per esteso, che riguarda il senatore Alberto Filippi (n. 168 di VicenzaPiù), e la Torre Girardi (La Vela), su cui, dopo aver dato spazio al Comitato Anti Abusi anche sul n.167 e su questo sito, riportiamo ora doverosamente la ‘versione Girardi' a pag. 7 del n. 169 di VicenzaPiù da ieri, sabato, in edicola a 50 cent e da oggi, domenica, in distribuzione gratuita in numerosi punti cittadini (vedi elenco dei principali su Punti di distribuzione nel box a destra) e scaricabile in pdf sempre dal box qui a destra.

 

Ecco l'opinione del Signor G., mentre siamo fin d'ora e come nostra tradizione pronti ad ospitarne altre simili o diverse.

 

Di Signor G.

 

La vela nera

Il senatore Alberto FilippiConfessiamo di essere rimasti un po' delusi.
Nel nostro piccolo mondo finalmente accade qualcosa di nuovo.
La cronaca del quotidiano più letto a Vicenza esce dal gossip e azzanna anche un Senatore, Alberto Filippi, facendo sperare in una rivoluzione copernicana.
Invece, poi, un lungo silenzio su tutto il rumore fatto su politica e affari da parte di chi, oggettivamente, è forte del suo predominio informativo.
È bastata una smentita del legale con tanto di preannuncio di querela o, addirittura, la mia modesta opinione pubblicata sul sito di VicenzaPiù, a cui (temerari come sono, il sito e il settimanale, a dare voce a tutti) chiedo di nuovo ospitalità per questa nuova nota, e le luci si spengono, si smonta il palco e saluti?
Mah. Ci rivedremo a Filippi.

Riposta la tigre, dal cilindro esce, sorpresa sorpresa, una vela. Una vera Vela nera.
La nuova storia di Cenerentola, invidiata perché bella, che perduta la scarpina non ha trovato un principe azzurro bensì cortei di avvocati, comitati di salute pubblica ed ora un'intera colonna di fustigatori dei costumi altrui.

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Categorie: Politica

Riscossione coattiva per la Torre Girardi

Giovedi 8 Ottobre 2009 alle 17:25

Comune di Vicenza

Torre Girardi: il Comune avvia la riscossione coattiva della sanzione

"Torre Girardi: abbiamo avviato il procedimento di riscossione coattiva". Lo annuncia l'assessore all'edilizia privata Pierangelo Cangini spiegando che il Comune va avanti per la strada annunciata quest'estate: pretendere dalla ditta Girardi s.p.a. una sanzione pecuniaria di 939.789,62 euro, pari al valore venale dell'ottavo e nono piano della "vela" di Vicenza ovest, realizzati abusivamente.
La vicenda della torre Girardi, un edificio in vetro alto 9 piani, prende le mosse da una concessione edilizia rilasciata dal Comune nel 2003 e annullata dalla Provincia nel 2005.
Per superare il decreto della Provincia sarebbe stato stato necessario prevedere di trasformare i primi sette piani da direzionale a produttivi e demolire l'ottavo e nono piano, corrispondenti alla parte di fabbricato sopra quota 24,90 metri, giudicata abusiva. Una perizia della proprietà e una controperizia comunale hanno tuttavia verificato la non percorribilità della demolizione perché avrebbe esposto l'intera struttura a un rischio di crollo. Per questo motivo l'amministrazione comunale ha accettato la richiesta del privato di applicare una sanzione sostitutiva alla demolizione, secondo le modalità previste dalla legge. Di qui la quantificazione della sanzione in 939.789,62 euro, cifra calcolata dalla Provincia come pari al valore delle opere realizzate abusivamente.
Poiché ora risultano scaduti i termini previsti per l'oblazione, che erano stati prorogati al 18 settembre, il Comune ha avviato il procedimento di riscossione coattiva.
Per completare l'edificio, oltre che pagare la sanzione, i privati dovranno ottenere una nuova autorizzazione comunale.

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Categorie: Politica

Comitato anti-abusi: "Torre Girardi, legge violata"

Mercoledi 29 Luglio 2009 alle 08:00
«Constato una sorta di schizofrenia fra l'alto momento progettuale del Pat e le scelte su casi specifici come la Torre Girardi». Paolo Crestanello del Comitato Anti-abusi ha fiducia nell'assessore Francesco Lazzari. Decisamente meno nel suo collega dell'edilizia privata, Pierangelo Cangini. I due impersonificano la scissione che lui denuncia, carte alla mano.
La Torre Girardi è un contestatissimo grattacielo che svetta nella zone ovest della città, non lontano da un corso d'acqua noto come Roggia Dioma (ed è un particolare decisivo, come ora vedremo). Il problema, che ha visto scontrarsi in tribunale Provincia e Comune ai tempi di Hullweck e Dal Lago, erano la destinazione d'uso, che l'area stabilirebbe come produttiva e non direzionale, e l'altezza, superiore di due piani ai 25 metri consentiti. Il caso è stato sanato dall'assessorato di Cangini (dirigente: Michela Piron, in attesa di conferma) con una multa di quasi un milione di euro e l'obbligo per il privato, la Geal-Bdf, di mantenere industriali i primi sette piani, mentre gli ultimi due possono convertirsi in uffici. L'assessore all'ambiente Antonio Dalla Pozza in seconda battuta ha puntualizzato che la sanatoria è stata l'opzione migliore per evitare contenziosi da parte del privato. Un modo, insomma, per evitare la richiesta di danni.
Ma il punto, secondo il mastino Crestanello, non è nella demolizione di quei due famosi piani in più. E' l'edificio stesso ad essere abusivo per intero. E questo perché si trova nei 150 metri di terreno adiacente alla Roggia Dioma, che li rende vincolati da un punto di vista paesaggistico. E per dimostrarlo ci racconta una storia che parte nel 2004. «In quell'anno l'Aim chiede l'autorizzazione paesaggistica alla Provincia per l'interramento di un elettrodotto, insomma per scavare. La Provincia domanda a sua volta al Comune. Nel 2005 arriva la risposta a firma del dirigente della mobilità Adolfo Trevisan, alquanto ambigua: nega che ci sia il vincolo ma non spiega perchè». Frattanto la Provincia autorizza ma apre un'istruttoria e chiede il parere della Regione, che dice la sua con estremo ritardo, nel 2008: la Roggia è vincolata in tutto il suo corso per 150 metri. Del resto, anche il Piano di Coordinamento Provinciale afferma che lì sussiste un vincolo. «Il fiume, infatti, fa parte di un elenco regionale di acque pubbliche che costituiscono vincolo in base alla legge nazionale (regio decreto 25/1/1923, ndr)». Cangini in consiglio comunale, incalzato dalla consigliere Cinzia Bottene, ha detto che l'area non è vincolata. «Mi spiace per lui, ma è clamorosamente falso. La Regione e la Provincia dicono il contrario. Perché lui non applica il vincolo, invece di trincerarsi dietro perizie che non c'entrano niente, che sono state una perdita di soldi?». Crestanello è allibito. E lo è ancor di più dopo aver sentito l'assessore, nella serata sul Pat del 20 luglio, dichiarare di conoscere la carta dei vincoli. «Come comitato, comunque, andremo fino in fondo. Chi firmerà la sanatoria dovrà risponderne in sede giudiziaria e contabile. A quel punto Cangini, messo di fronte all'evidenza, avrà tre possibilità: o tornare indietro perdendoci la faccia, o dimettersi, o andare avanti magari scaricando la responsabilità sul dirigente. E, sapendo come vanno le cose a Vicenza, credo sarà la terza».
Quanto alla giustificante di parare il colpo di un risarcimento danni, Crestanello cita l'altro caso di questi giorni, quello dell'ampliamento edilizio del terreno di proprietà della famiglia Scalesia, vicina ad An, nota come ristorante Conchiglia d'Oro. «Qui è stata fatta una variante ad hoc, e se la diamo per buona, cioè ben fatta, ci può stare (sempre al netto della valutazione politica: è giusto coprire gli errori del passato?). Ma come principio, io dico che un'amministrazione comunale può rivalersi dei danni proprio su chi l'aveva preceduta, e che può sempre cancellare i permessi in autotutela». Tornando alla Girardi, insomma, il contenzioso poteva essere girato agli ex responsabili dell'edilizia privata. Conclusione di Crestanello: «Cangini è dell'idea che lo scopo dell'amministrare sia il "buon senso". Sì, ma tenendo ferma come stella polare la legge, che dev'essere la linea di demarcazione sulla quale non si può transigere. Altrimenti non è più una questione di un edificio abusivo, ma di funzionamento dell'ordinamento civile e democratico». Il principio legale contro quello di realtà, ci verrebbe da dire. In quei 150 metri vincolati è presente, grossa come un macigno, anche la Fiera, oltre ad una bella fetta della zona industriale. Un giudice a Berlino seguirebbe la legge tout court. Ma siamo sicuri che lo farebbe anche il giudice di Vicenza?

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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