Archivio per tag: sunia

Categorie: Politica, Eventi

Sunia vince al Consiglio di Stato su punteggi casa

Martedi 27 Aprile 2010 alle 14:28
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Sunia - Graduatorie e punteggi legati al periodo di residenza: il SUNIA vince la causa al Consiglio di Stato e quei punteggi sono illegittimi!
Il SUNIA vince la causa davanti al Consiglio di Stato (nella foto) sulla illegittimità dell'attribuzione di punteggio in relazione al periodo di residenza nel comune finalizzata alle graduatorie delle case popolari. Per presentare l'importante traguardo raggiunto dall'associazione sindacale degli inquilini e le conseguenze che vi saranno nei grandi comuni della provincia è indetta una conferenza stampa per domani mercoledì 28 aprile 2010 alle ore 12 in sede del SUNIA a Vicenza in Contrà Santa Corona, 27

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Categorie: Politica

Il Sunia risponde all'assessore Giuliari

Lunedi 15 Marzo 2010 alle 13:27

SUNIA

SINDACATO UNITARIO NAZIONALE INQUILINI E ASSEGNATARI
FEDERAZIONE TERRITORIALE DI VICENZA

 

 

CARO ASSESSORE GIULIARI, DIETRO LE CIFRE CI SONO VOLTI E PERSONE

Rispondiamo ai rilievi dell'assessore Giuliari secondo il quale un assegnatario su tre rifiuta la casa pubblica.
Il messaggio dell'assessore è fin troppo chiaro.
Siamo al governo della città da poco meno di due anni ed abbiamo quasi risolto la questione casa e la avremmo risolta ancor di più se non ci fossero dei "bisognosi" che rifiutano. Ma che vogliono? A conto che diamo loro la casa si permettono anche di rifiutarla?
Vien quasi da dire con Pietrangeli "Che roba contessa...."
I benestanti possono scegliere la casa che preferiscono, vedere se il contesto esterno sia accettabile; se non é gradito passano ad altro.
Gli assegnatari di edilizia pubblica no.
Essi sono poveri o malestanti e quindi devono accontentarsi di quello che passa il convento in attesa, dice l'assessore, di un futuro migliore..... con previsioni che mettono in dubbio il recupero dei livelli occupazionali del 2007 anche fra anni e che collocano una ripresa vera, non si sa fino a che punto tale, fra 7/8 anni?
Forse i vicentini non sanno bene come avviene la scelta della abitazione E.R.P.. La graduatoria di chi richiede un alloggio pubblico viene ripartita in scaglioni determinati secondo il numero dei componenti la famiglia perché ci sono appartamenti di varia superficie. Però l'alloggio, il quartiere, le aree circostanti, la collocazione di servizi pubblici, dei negozi ecc non vengono fatti vedere prima della attribuzione del singolo alloggio. Tutto viene fatto sulla carta, a voce, presentando una planimetria della casa, incomprensibile ai più anche dopo le spiegazioni dei tecnici aziendali. Sfidiamo chiunque ad immaginare, attraverso un disegno tecnico, la materialità di una casa ed il quartiere nel quale è collocata. A parte gli speculatori, non ci risulta ci siano altri che scelgono una abitazione in questo modo. E' ovvio che una parte, raggiunto l'alloggio che hanno deciso sulla carta, si possano trovare delle sgradevoli sorprese! Come alloggio, come quartiere, come dotazione di servizi e di negozi, come distanza dalla città. Qualcuno rifiuta senza motivo, anche noi conosciamo dei casi, ma si tratta di episodi isolati.
Dovrebbero forse dire, com'era sotto le armi, "ottima ed abbondante per la truppa" anche se non era vero? Altrimenti il volto del politico si fa serio e sentenzia "è un atteggiamento che non comprendiamo". Ma una volta che l'assegnatario abbia deciso, a tavolino, gli é pressoché impossibile cambiare: salvo la permuta fra inquilini entrambi consenzienti.
Più indissolubile del matrimonio.
In questo modo una parte rilevante di coloro, a favore dei quali esiste l'edilizia pubblica, viene bistrattata senza cognizione di causa.
I casi sono innumerevoli. C'é l'invalida che si muove con il carrello - abitante in città- alla quale è stato attribuito un alloggio a Campedello oppure, su sua richiesta e per gentile concessione all'infermità, un terzo piano al Villaggio del Sole, sia pur con ascensore: in entrambi casi risulta tagliata fuori perché ha bisogno di un alloggio a piano terra. Anche costei é tra coloro che non hanno accettato. Oppure la madre sola con figlio che si vede designata una abitazione di 46 mq. (la norma consente deroghe rispetto i 60 mq. dovuti per due persone): camera da letto, piccola sala con spazio cottura, servizio. Come farà quel bambino a ricevere i suoi amici, ad organizzare con loro la sua festa di compleanno? Già, dimenticavamo, si tratta di famiglie economicamente sfavorite e quindi....devono accontentarsi, sono persone di serie "B"!
Ci sono anche i due coniugi, fra 60 e 70 anni, cui é stata proposta -sempre sulla carta- una casa


FEDERAZIONE TERRITORIALE DI VICENZA

 


SUNIA
SINDACATO UNITARIO NAZIONALE INQUILINI E ASSEGNATARI

insufficiente a ricevere due figli con coniugi e nipoti, La prosecuzione della vita famigliare allargata non é consentita agli inquilini di edilizia pubblica?
Quanto allo stato degli edifici abbiamo anche qui una casistica poco commendevole: Numerose sono le richieste di intervento perchè piove dentro, gli infissi non tengono, la superficie radiante é indufficiente, ecc., ecc., ecc.
Se usciamo dal comune di Vicenza le carenze non mancano. A Lugo sono stati consegnati alloggi
di edilizia pubblica non ancora finiti, a Bassano vi sono immobili di nuovo conio senza allacciamento alla rete del gas o senza contatore dell'acqua, il cui costo viene imposto illegalmente agli assegnatari. A Thiene non é stato possibile consegnare gli alloggi a due famiglie di cinque presone (genitori e tre figli), una italiana ed una straniera, perché in questo comune non erano stati previsti alloggi da almeno 95 mq.
E qui si pone la seconda causa dei rifiuti: la carente tipologia di costruzione con alloggi troppo piccoli rispetto la composizione famigliare, specie degli stranieri che i figli li fanno. La legge regionale pone delle superfici minime, derogabili, degli alloggi in ragione degli occupanti ma non dei limiti massimi. Perciò é possibile realizzare alloggi più grandi
Se ciò non avviene non é un caso. Si costruiscono appartamenti piccoli, troppo piccoli anche eprché, parità di cubatura complessiva, fabbricando alloggi piccoli il loro numero aumenta e qualcuno può attribuirsi una medaglia per il numero degli appartamenti realizzati. Ma per chi?
Già, spesso non si considera che anche i poveri ed i meno danarosi hanno gusti, abitudini, preferenze che non possono venire negati, Essere poveri, avere pochi denari non é una colpa e rifiutiamo una sorta di calvinismo i amministrativo che si comporta come se fosse vero il contrario.
Essere economicamente poveri o poco abbienti é una condizione di vittima del sistema economico e del mercato, specie in questi tempi di accentuazione delle disparità, delle ingiustizie e del "disordine costituito".
Politici e funzionari pubblici devono convincersi che l'edilizia pubblica non é un dono del principe ma una parziale rifusione delle sottrazioni, non solo economiche, imposte a costoro dai meccanismi infernali del cosiddetto libero mercato che impera selvaggiamente anche dalle nostre parti.
Decidano la tipologia dei fabbricati dopo aver conosciuto i dati demografici del comune e li attribuiscano con una relazione umana ed umanizzata, cercando di andare incontro alle esigenze di tutti e tralasciando l'attuale procedura che tratta gli assegnatari di edilizia pubblica come se fossero dei numeri.
Vicenza 12/3/2010

Fulvio Rebesani
segretario provinciale
SUNIA Vicenza

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Categorie: Fisco

Vicenza è tra le prime 10 con affitti in nero

Domenica 7 Marzo 2010 alle 01:29
Redazione di VicenzaPiù    

 

Affittare una casa in nero è più diffuso di quanto si potesse pensare.

Fulvio Rebesani, segr. Gen. Sunia VicenzaLa Guardia di Finanza, che da anni indaga sulle locazioni in nero, lo scorso anno ha effettuando 2.639 controlli. Secondo i dati, che Adnkronos ha anticipato, l'evasione fiscale complessiva accertata è stata di oltre 18 milioni di euro, di cui 5,4 milioni scovati nelle operazioni di compravendita e 12,8 milioni nel giro degli affitti.


Ma le cifre in gioco sono ben più alte, perché i proprietari riescono a risparmiare circa quattro miliardi di euro all'anno di tasse su un giro d'affari che sfugge al fisco che arriva a tredici miliardi.


La poco onorevole ‘top ten' degli affitti in nero comprende anche Vicenza in una classifica che allinea Milano, Genova, Roma, Vicenza, Napoli, Salerno, Torino, Varese, Firenze, Venezia.

Il Sunia, il sindacato degli inquilini, che a Vicenza ha Fulvio Rebesani come suo segretario generale, ha documentato che in Italia il 40% dei contratti sfugge al fisco generando un buco di oltre 3,5 miliardi di euro, che nasce da circa 1.500.000 case affittate ma non denunciate con 13 miliardi d'imponibile sommerso e relative tasse non pagate, a cui si aggiungono 300 milioni di imposta di registro evasa.

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Il SUNIA risponde all'ATER vicentino

Lunedi 1 Febbraio 2010 alle 18:41

SUNIA Vicenza

Replica del SUNIA vicentino all'ATER di Vicenza e provincia! E agli inquilini ATER:"Non rispondere al sondaggio per l'eventuale acquisto!"


Gli interventi del Presidente dell'ATER di Vicenza in contestazione delle tesi del SUNIA di Vicenza appaiono fuori tema.
Non avevamo detto che l'Ater non edifica. Ben conosciamo numero ed ubicazione gli alloggi che vengono realizzati e di quelli che sono consegnati e di quelli, già esistenti, riassegnati.
Nella conferenza stampa della settimana scorsa avevamo invece criticato altri comportamenti.

Il silenzio delle Ater venete, ed in particolare di quella vicentina, di fronte al fatto che il Governo attuale ha tolto 350 milioni di euro da quanto già stanziato dal precedente esecutivo per l'edilizia pubblica, in special modo per gli sfrattati, e che esso trattiene a Roma i 200 milioni che residuano dal taglio e che non sono stati ancora distribuiti alle Ater e Iacp italiane, comprese quelle venete. Visto come questo ente é duro ed implacabile verso i suoi inquilini ci saremmo aspettati che un po' di questo rigore confluisse nel criticare chi deve dare ma non dà.

Sempre sulla questione soldi rilevavamo criticamente che le Ater venete, compresa quella vicentina, non avevano levato voce a fronte dell'ingiusta ripartizione dei finanziamenti del piano triennale regionale sulla casa: poco meno del 20% alla edilizia pubblica per l'affitto, ca. 80% a quella privata (cooperative, imprese, ecc.) per la proprietà. Ci sembra un evidente ed ingiustificato sbilanciamento.
Su queste due questioni l'Ater vicentina non ha risposto al SUNIA, segno che i nostri rilievi hanno centrato il bersaglio.

Una terza questione riguarda la lettera inviata agli assegnatari di alloggio pubblico edificato prima del 1/1/1990 per sapere se vogliono comperarlo.
Anzitutto dubitiamo sulle proiezioni relative agli incassi (900 milioni nell'intera regione e 100 milioni nel vicentino) ed alle future, conseguenti realizzazioni edilizie. Non si conoscono quanti decideranno effettivamente di acquistare, pagando e quindi integrando il "gruzzolo" dell'Ater, e nemmeno le loro condizioni economiche familiari dalle quali dipendono le riduzioni che possono arrivare fino al 50%.
Sappiamo che una parte significativa degli inquilini Ater sono poveri o comunque con reddito collocabile nei pressi della pensione minima Inps e che il numero degli anziani é tutt'altro che trascurabile. Tutti costoro che interesse e che possibilità hanno ad acquistare? Si sa che le banche, anche quelle che praticano condizioni favorevoli, non concedono mutui per redditi bassi od a persone con oltre 65/70 anni di età. Ed allora?
Ma l'aspetto di grande scorrettezza da parte dell'Ater vicentina é il silenzio -nella sua lettera- su tre aspetti estremamente sfavorevoli della proposta di legge regionale, che viene approvata da chi comunica di accettare la proposta di acquisto.
Nella lettera non viene riferito che gli alloggi degli inquilini che non acquistano verranno venduti all'asta a mercato libero/privato e la famiglia ex assegnataria Ater potrà rimanere per otto anni alle medesime condizioni dopodiché il nuovo proprietario, un privato, chiederà probabilmente un canone di mercato inaccessibile a chi ha un reddito basso. In tale caso ci sono lo sfratto e lo sloggio. Quindi la proposta di legge regionale sarà per gli inquilini meno abbienti la strada dell'espulsione.

Perché l'Ater non lo ha scritto dando così una informazione tale da indurre in errore i destinatari?
Eppure la Giunta regionale (D.G.R. 3216 del 27/10/2009, in b.u.r. n° 96 del 24/11/2009) aveva deciso un che le Ater inviassero tipo di lettera ben diverso da quello spedito dall'Ater berica, che conteneva questa importante notizia. Perché l'Ater di Vicenza l'ha cancellata?
La proposta di legge regionale ha altri due macroscopici peggioramenti per gli inquilini.
I canoni delle famiglie a reddito basso e medio-baso vengono tutti aumentati (per i redditi sui 16/25.000 € l'incremento è particolarmente sensibile) mentre viene reso meno gravoso il mensile dei redditi più alti.

L'attuale durata della locazione pubblica viene annullata e viene imposto un periodo di otto anni. E dopo? L'Ater può non rinnovare il contratto di locazione, a suo esclusivo arbitrio: come nel settore privato.
Le lettera inviata agli assegnatari non é un sondaggio, come viene scritto in modo accattivante, ma una sorta di referendum pro e contro la proposta di legge regionale. Chi si dice favorevole all'acquisto non manifesta solo il desiderio legittimo di avere la casa in proprietà ma allo stesso tempo é come se dicesse che vuole l'espulsione degli inquilini che non possono o non vogliono acquistare, che vuole l'aumento generalizzato dei canoni di locazione per tutti gli inquilini Ater, che vuole tagliare la durata dell'affitto riducendolo a solo otto anni.
Per questo il SUNIA di Vicenza consiglia gli inquilini di non rispondere alla lettera che hanno ricevuto dall'Ater perché essa é come l'esca che nasconde l'amo. Il pesce vuole mangiare l'esca ma si attacca all'amo e viene pescato.
Volendo dare una conclusione generale si può affermare che, nell'ottica di tagliare lo stato sociale, l'attuale Giunta regionale non solo non provvede ad estendere, almeno in parte, alle locazioni private alcuni vantaggi di quelle pubbliche ma addirittura toglie a queste locazioni anche quel poco di buono che hanno.

Vicenza 1/2/2010

La segretaria provinciale
SUNIA Vicenza
Tel. 0444 323418 (segreteria Sunia Vicenza), oppure 04441801770 (ufficio).

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Dilagano gli sfratti per morosità

Giovedi 28 Gennaio 2010 alle 20:02

SUNIA Vicenza

Gli sfratti per morosità dilagano tra le famiglie colpite dalla crisi occupazionale.


Il costo dell'abitazione e dei servizi connessi rappresenta ormai un peso insopportabile per le famiglie, accentuato dalla gravissima crisi economica. Sono queste le cause del dilagare degli sfratti per morosità e per chi è colpito da questi provvedimenti non c'è alcun ammortizzatore, né aiuto, né misure di sostegno o dilazione analoghe a quelle previste per le famiglie in difficoltà col pagamento della rata del mutuo.
Il costo della casa in affitto è ormai un emergenza nazionale con un mercato in cui i costi degli affitti, delle tariffe e dell'energia, delle spese condominiali, soffocano il bilancio del lavoratore inquilino che, incolpevolmente, non arriva a pagare a fine mese l'affitto e gli altri oneri connessi all'abitazione.
Oggi il comparto delle abitazioni in affitto è costituito in larga prevalenza da nuclei socialmente ed
economicamente deboli:
- il 20,5% dei nuclei sono unipersonali (di questi il 58% composti da donne),
- il 67,0% delle famiglie sono monoreddito,
- il 39,6% dei capofamiglia è rappresentato da operai,
- il 29,2% da pensionati,
- il 22,7% ha più di 65 anni,

Per queste famiglie dove spesso l'unica entrata è un reddito da lavoro dipendente, l'affitto incide con percentuali insostenibili, soprattutto nei grandi centri urbani: il 77,1% delle famiglie attualmente in affitto ha infatti un reddito inferiore a 20.000,00 euro annui, il 19,6% tra 20.000,00 ed 30.000,00, solo il 3,3% percepisce un reddito superiore.

Il livello medio dei canoni dei contratti sottoscritti negli ultimi anni sono incompatibili per famiglie con redditi annui netti inferiori a 20.000,00 euro; le attuali offerte del mercato privato incontrano la domanda solo nel caso di redditi alti, superiori a 35.000,00 euro annui.
Considerando anche utenze e condominio, le incidenze delle per l'abitazione non sono mai inferiori al 35%; le offerte del libero mercato incontrano la domanda solo nel caso di redditi superiori a 40.000,00 euro annui.

Ila Federazione provinciale del SUNIA di Vicenza chiede
A] ai sindaci:
*di destinare parti significative del loro bilancio per sostenere le famiglie con sfratto per morosità
*di riservare, a sensi della L.R. 10/96 art. 11, di dotarsi -anche d'i9ntesa con l'Ater, di una quota di abitazioni di destinare all'alloggio delle famiglie sfrattate
B] alla Regione Veneto di ampliare sollecitamente, prima della sua cessazione, un finanziamento straordinario èer le ATER ak fine delle costruzione sollecita di alloggi per sfrattati
C] alla Magistratura di impegnare ogni modalità interpretativa e di moral suasion verso i proprietari ricorrenti affinché gli sfratti per morosità siano convalidati ed eseguiti in tempi lunghi in tempi lunghi
E' giunto il momento che il garante dei prezzi (Mister prezzi), l'autorità istituita dalla finanziaria 2008, cominci ad occuparsi anche di questo aspetto che tanto incide sul bilancio familiare, con un indagine mirata sui costi dell'abitare.
Il SUNIA nazionale lo ha chiesto a Parlamento e Governo affinché nel decreto mille proroghe all'esame sia inserita la proroga degli sfratti per morosità incolpevole, misure di sostegno e dilazione per le famiglie colpite, monitoraggio dei costi dell'abitare sempre più impazziti e insopportabili".

 

La Segreteria della Federazione provinciale vicentina del SUNIA

 

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Categorie: Politica, Famiglia

Oggi: Sunia su vendita case ATER è con Lega

Lunedi 25 Gennaio 2010 alle 00:38

Sunia    

 

Oggi lunedì 25 gennaio 2010, è convocata alle ore 12 nella sede del SUNIA provinciale in contrà Santa Corona (davanti al Tribunale) una conferenza stampa del segretario generale del Sindacato inquilini vicentino, Fulvio Rebesani, sulla questione della vendita degli alloggi ATER del Veneto, alla luce delle ultime prese di posizione della Lega Nord in Consiglio regionale.
Partito quest'ultimo contrario all'iniziativa proposta da importanti esponenti politici del PDL e attuata con legge regionale che porterebbe gli ex Iacp a fare cassa.
Le risorse raccolte secondo la proposta di legge, andrebbero reinvestite per la costruzione di nuove abitazioni.
Ma l'iniziativa secondo il SUNIA (e ora anche della Lega Nord!) non è stata organizzata bene ed il rischio è che le vendite portino ad un aggravamento delle cose!

Inoltre è da ricordare che all'inizio di questo fine settimana il Governo ha prorogato gli sfratti di altri sei mesi. Una iniziativa più volte auspicata dal segretario Rebesani e da tutti i dirigenti del SUNIA.

SUNIA - Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari e Proprietari di Prima Casa
Federazione provinciale di Vicenza
Contrà Santa Corona, 27
36100 Vicenza

 

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Inquilini Amcps prosciolti

Martedi 19 Gennaio 2010 alle 20:58
Sunia   

 

A proposito degli inquilini AMCPS prosciolti dall'accusa di truffa:
intervento del segretario generale del SUNIA di Vicenza e provincia Fulvio Rebesani

"E' un evento che mette in rilievo e revoca in dubbio la eccessiva sicurezza degli Enti che gestiscono il patrimonio di E.R.P. o ne sono proprietari nel calare le loro determinazioni sugli inquilini. Una volta assunta una decisione essa é immutabile e per il sindacato non c'é alcuna possibilità di contrattare su essa a difesa dell'inquilino. E' quasi peggio che con le aziende private.
La forza delle decisioni di questi Enti sui problemi dei singoli inquilini, più che sulla loro fondatezza, sta nel fatto che gli interessati non intendono adire il giudice e quindi subiscono in silenzio.
E' il caso, ad esempio, dell'ATER che pretende dai nuovi assegnatari l'accettazione dell'alloggio senza farlo materialmente vedere ma solamente sulla base della planimetria.
Oppure l'AMCPS che stipula contratti di locazione privati mentre invece sussistono la caratteristiche di quelli pubblici, di ERP.
In entrambi i casi non é possibile ricorrere al giudice perché gli interessati o hanno pochi soldi -pur essendo i compensi del ns. legale al minimo o forse meno- o non hanno fiducia nella giustizia.
Dopo i troppi casi di dirigenti comunali del settore tecnico assolti in episodi di abusi edilizi "perché non sapevano", é bene che i dubbi dei giudici giovino anche agli "ultimi".
E sarà bene che d'ora in poi AMCPS ed ATER assumano un rapporto di dialogo e di comprensione più che di imposizione".

SUNIA - Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari e Proprietari di Prima Casa - Federazione provinciale di Vicenza
Contrà Santa Corona, 27
36100 Vicenza

 

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Categorie: Politica

Non c'è integrazione senza uguaglianza

Lunedi 11 Gennaio 2010 alle 18:48

SUNIA Vicenza

NON C'E' INTEGRAZIONE SENZA UGUAGLIANZA E GIUSTIZIA SOCIALE - intervento di Fulvio Rebesani, segretario generale del SUNIA di Vicenza


E' violento chi compie violenza o chi crea le condizioni perché essa esploda?
Scriveva Paolo VI nella Populorum Progressio: "La regola che valeva un tempo in favore dei più vicini deve essere applicata oggi alla totalità dei bisognosi del mondo. I ricchi saranno del resto i primi ad esserne avvantaggiati. Diversamente, ostinandosi nella loro avarizia, non potranno che suscitare il giudizio di Dio e la collera dei poveri, con conseguenze imprevedibili."
A Rosarno é esplosa "la collera dei poveri" .
Le condizioni c'erano tutte: sfruttamento del lavoro, paga irrisoria e spesso negata, violenze su chi reclamava i propri diritti, condizioni di vita inumane, costrizione entro spazi da lager, mancanza di acqua servizi igienici possibilità di pulizia personale, isolamento entro questa situazione che veniva a costituire un muro invalicabile.
Tutti sapevano.
Anzitutto i cittadini di Rosarno che, con la loro omertà, sono corresponsabili di questa vergognosa disumanità. Non una manifestazione di protesta perché il loro benessere é, in parte, dovuto a questo sfruttamento che quindi doveva proseguire. Omertà perché essi sapevano bene che la ‘ndrangheta, cioè i delinquenti organizzati, presiedevano a tutto. Quindi per il loro benessere essi ben accettavano la schiavizzazione di esseri umani ed il governo della malavita. A ciò porta la caduta dei valori di democrazia, di uguaglianza, di giustizia sociale.
Quanto alle istituzioni verrebbe da seppellirle, a cominciare da Cgil Cisl Uil. I loro rappresentanti locali sapevano ma hanno taciuto, non hanno reagito, non hanno fatto diventare quello scandalo cosmico una caso politico sociale di prima grandezza, quale esso oggettivamente é.
Appare agghiacciante poi che in uno stato di negazione totale di ogni diritto la Regione si sia limitata a pensare ad uno stanziamento per fornire un po' di dotazioni per l'igiene; come le madri che, per consentire ai genitori di vivere senza lavorare, spingono le figlie a prostituirsi raccomandando però loro di "stare attente".
Ma il peggiore é il ministro Maroni, un monomaniaco delle espulsioni, che nemmeno parla di sfruttamento (lo ha fatto perfino il card. Bertone), non dispone accertamenti di carabinieri, polizia, guardia di finanza, sul lavoro nero, sul mancato pagamento dei miseri salari, sulle botte a chi protestava, su chi ha permesso quelle condizioni inumane di vita ma se la prende solo con gli immigrati prendendo contro di loro la "solita" misura dell'espulsione.
Una situazione simile é già esplosa a Castelvolturno (Canpania) e potrebbe esserlo a Cerignola (Puglia) e Casal di Principe. Maroni che fa per eliminare le cause, cioè le condizioni di vita e di lavoro presenti in queste zone come a Rosarno?
Invece, la pulizia etnica iniziata dagli abitanti di Rosarno assieme alla malavita prosegue con l'intervento delle forze dell'ordine e di Maroni che deporta le vittime e lascia intatti i carnefici.
Li hanno allontanati per proteggerli: é il massimo della crudeltà e dell'ipocrisia, come quanto si giustificava la conquistava delle colonie anche con lo scopo di favorire la conversione dei "selvaggi" alla vera religione.
Perché siamo arrivati a tanto? Pochi lo hanno detto pubblicamente.
I produttori di agrumi subiscono i prezzi iugulatori imposti dalle grosse catene dei supermercati che pagano 0,5 €/Kg e ce li vendono a dieci volte tanto guadagnando oltre 9 €/kg. Però ci guadagniamo anche noi che troviamo un prezzo abbastanza basso.
Questo girare di merci e soldi é possibile proprio per lo sfruttamento inumano degli immigrati, per le retribuzioni irrisorie non sempre pagate, per l'evasione del fisco e degli oneri sociali, per la presenza della delinquenza organizzata che fungeva da "polizia" contro le proteste, come in effetti ha fatto sparando con varie armi e con grande esperienza: ferite non gravi per dare una lezione..
Rosarno non é nel lontano sud ma anche da noi perché per il benessere accettiamo il mercato senza regole e diamo il nostro consenso a chi garantisce questo stato di cose.

Fulvio Rebesani, segretario provinciale SUNIA Vicenza

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Categorie: Politica, Sindacati

Emergenza sfratti, chiesta una proroga

Lunedi 28 Dicembre 2009 alle 16:12

Sunia Vicenza 

LA PROROGA DEGLI SFRATTI STA PER SCADERE 30.000 FAMIGLIE DI ANZIANI, PORTATORI DI HANDICAP, MALATI TERMINALI, RISCHIANO DI USCIRE DI CASA SENZA ALCUNA ALTERNATIVA, MA IL GOVERNO TACE

DICHIARAZIONE DI Fulvio Rebesani, segretario provinciale SUNIA:
"Il 31 dicembre scadrà ancora una volta l'ennesima proroga degli sfratti per finita locazione senza che il Governo abbia mantenuto le promesse di dare loro un alloggio alternativo.
Solo in questi giorni, a distanza di due anni dallo stanziamento, sono stati ripartiti solo una parte dei soldi destinati a dare una casa a queste famiglie.
Nel frattempo anche gli sfratti per morosità hanno superato abbondantemente il livello di guardia (arriveranno a 150.000 nei prossimi tre anni in Italia) e si impone una misura di sostegno immediata per questi cittadini che non riescono più a pagare affitti arrivati alle stelle nella totale inerzia del Governo.
Un atto di pudore, è quello che chiediamo al Governo, per tamponare una situazione di emergenza sociale.
Una nuova sospensione degli sfratti, allargata alle famiglie incolpevolmente sfrattate per morosità, è il minimo che il Governo possa fare per rimediare alla totale assenza di una concreta politica abitativa".

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Categorie: Politica, Sindacati

Il Sunia il 26 sulla "Svendita alloggi ATER"

Mercoledi 25 Novembre 2009 alle 17:13
Sunia Vicenza    

 

I conti in tasca alla Regione! - E aumentano gli affitti delle case ATER!

 

Domani, giovedì 26 novembre alle ore 10,00 nella sede del SUNIA di Vicenza (di fronte al Tribunale) è indetta una conferenza stampa del segretario generale provinciale, Fulvio Rebesani, sull'operazione di vendita degli alloggi ATER messa in atto dalla Giunta Regionale del Veneto.
Il Sindacato inquilini SUNIA vuole fare i conti in tasca alla Regione sia per quanto riguarda la svendita degli alloggi (alla quale non sembra corrispondere un investimento che presenti un numero pari di alloggi per ERP nuovi) e sia per il previsto aumento dei canoni di affitto degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà delle ATER venete.

 

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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